ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 23 agosto 2018

Un tradimento imperdonabile della fede cattolica

SALVARE IL MONDO, MA COME?


La posta in gioco è la più alta: "il destino eterno delle anime". In senso cristiano la salvezza scaturisce dalla "redenzione", è il punto decisivo: "l’uomo non si può redimere da solo, quindi non può nemmeno darsi la salvezza" 
di Francesco Lamendola  

 0 19 passion buchi mani
  
Gesù Cristo è il Redentore e il Salvatore degli uomini: per questo si è incarnato, per questo è vissuto, ha sofferto la Passione, è morto ed è risorto. Poi è anche un maestro e un modello, nel senso che cercando di imitare la sua vita, facendo propria la sua perfetta adesione alla volontà del Padre, il cristiano trova la direzione da seguire, la bussola per non smarrirsi. Però, innanzitutto, Gesù è il Salvatore: per questo ha fondato la sua Chiesa, ed è questa la ragione per cui essa esiste e continua a esistere, da duemila anni, sfidando tutte le crisi e tutte le tempeste. La Chiesa è il prolungamento dell’azione di salvezza di Gesù Cristo, con l’assistenza dello Spirito Santo. La frase, oggi totalmente lasciata cadere in disuso, nulla salus extra ecclesiam, trova qui la sua logica e naturale spiegazione. 

La Chiesa non è un istituto di beneficenza, non è una organizzazione non governativa, non è un’agenzia per la promozione dei diritti umani, della giustizia umana e della liberazione umana. La Chiesa è lo strumento voluto da Gesù Cristo per la conversione delle anime e per la loro salvezza. Senza di essa, senza il Battesimo e l’adesione al Vangelo, non c’è speranza di salvezza: e questo è un boccone amaro da mandar giù in tempi di relativismo e di libero pensiero, specie da parte dei cattolici cosiddetti progressisti, perché sa di medioevo, d’intolleranza e di fanatismo. Invece è semplicemente una affermazione della verità. La verità, per il cristiano, è Gesù Cristo: Io sono la via, la verità e la vita. Dunque chi è con Cristo, chi accoglie il suo messaggio, è nella verità, e la verità rende possibile la salvezza; mentre chi non l’accoglie, chi la rifiuta, chi la disprezza, è fuori della verità e, per logica e necessaria conseguenza, è anche fuori della salvezza. Secondo un modo di pensare tipicamente moderno, questa sarebbe la prova del fatto che Dio è un padrone geloso e autoritario, pronto a punire chi non Lo ascolta; ma la verità è che gli uomini, accogliendo o rifiutando il Vangelo, scelgono liberamente il proprio destino. Chi lo rifiuta si esclude dalla verità e quindi dalla salvezza, così come chi rifiuta di guardare al telescopio, si autoesclude dalla possibilità di vedere gli oggetti che l’occhio umano non arriva a vedere, e chi rifiuta di indossare la cintura di salvataggio si autoesclude dalla salvezza, nel caso che la nave faccia naufragio. Non è volontà di Dio, non è un suo castigo: è l’uomo che si castiga da solo. Cristo è venuto nel mondo per salvarlo, non per condannarlo: sono le Sue precise parole. Però non lo può, né lo vuole salvare, contro la sua stessa volontà: vuole salvare gli uomini da amici, non da servi; e gli amici sanno cosa fa il padrone, mentre i servi lo ignorano. Da tutto questo consegue che la Chiesa ha per missione la salvezza delle anime, e che per salvare le anime deve restare fedele al Vangelo. Non si salvano le anime, ma le si inganna crudelmente, se si dà loro ad intendere che Gesù Cristo perdona qualsiasi peccato, anche in assenza di pentimento e di ravvedimento. Il mondo si salva se accetta di essere salvato; se no, si perde. Questa è la verità; e chi tenta in qualsiasi maniera di attenuarla, di offuscarla, di confonderla, si assume una responsabilità gravissima, perché la posta in gioco è la più alta di tutte: il destino eterno delle anime.

0 GALLERY GOLGOTA
La Chiesa è lo strumento voluto da Gesù Cristo per la conversione delle anime e per la loro salvezza. Senza di essa, senza il Battesimo e l’adesione al Vangelo, non c’è speranza di salvezza. Certo però che l'uomo non lo potrà salvare un "vangelo taroccato" e malamente camuffato da cristianesimo. Il nostro tempo, è il tempo dei grandi falsari.

Oggi il prevalere della mentalità e della cultura laiciste e secolarizzate hanno operato una profonda trasformazione del linguaggio cristiano; e siccome noi pensiamo in base alle parole che adoperiamo, tale trasformazione è diventata anche un cambiamento nel modo di vivere la fede, e perfino dei contenuti della fede stessa. Salvare il mondo, per esempio: si dice che lo scopo della Chiesa è la salvezza del mondo, e che per questo motivo Gesù Cristo l’ha istituita e l’ha affidata a san Pietro, Molto bene: ma che significa l’espressione: salvare il mondo? Oggi anche molti cristiani concepiscono il concetto di “salvezza” secondo le categorie laiche, perciò pensano a una salvezza puramente immanente. Il mondo si salva, per esempio, se riesce a scongiurare i pericoli di guerra, se si riesce a convincere i governi a rinunciare alle armi nucleari. Oppure, il mondo si salva se si riesce a porre un freno all’inquinamento. O ancora: il mondo si salva se si abbattono le ingiustizie sociali, se si assicura un lavoro a tutti, se si cancella il debito dei Paesi poveri. Ma non è questa la salvezza che dovrebbe avere in mente il cristiano: perché queste cose, per quanto lodevoli, sono proprie delle ideologie di questo mondo, legate alla storia e all’idea di progresso; e, quand’anche trovassero integrale applicazione, ciò non avverrebbe senza ingiustizia, violenza e tradimento dell’uomo in ciò che egli ha di autenticamente umano – la storia lo ha già mostrato più e più volte; ma, soprattutto, ciò non assicurerebbe affatto la salvezza del mondo, nel senso specificamente cristiano. In senso cristiano, la salvezza scaturisce dalla redenzione: e l’uomo - questo è il punto decisivo - non si può redimere da solo, quindi non può nemmeno darsi la salvezza. Se gli uomini avessero la facoltà di redimersi, allora potrebbero salvarsi; in tal caso, però, gli uomini sarebbero dio, perché solo Dio, solo l’unico vero Dio, annunciato da Gesù Cristo, e a Lui consustanziale, ha questo potere. Rimanete nel mio amore, dice Gesù, come la vite rimane attaccata al tralcio, perché così darete molto frutto; mentre da soli voi non potete fare niente. E questo è ciò che crede il cristiano: con Dio gli uomini posso fare molto, ma da soli non sono capaci di fare niente. Ora, rimanere nell’amore di Cristo implica un movimento di conversione totale, una metànoia: un rivolgersi da questo mondo, che è il mondo del peccato, all’altro mondo, che è il Regno di Dio. E quando avviene questo movimento, l’uomo che lo compie, e lo compie solo con l’aiuto di Dio, non pensa più come pensava prima, perché si è totalmente uniformato alla volontà di Dio: non pensa, per esempio, che cancellare il debito, varare una migliore legislazione sociale, distribuire più equamente le risorse del pianeta fra i popoli e le classi, porti di per sé la salvezza. I problemi dell’uomo possono essere affrontati, peraltro molto imperfettamente, dagli uomini stessi, finché sono problemi attinenti la sfera del finito, a cominciare da quella economica; ma la sete di verità, di giustizia, di amore e di bellezza, che bruciano e ardono nel profondo dell’anima umana, non troveranno mai il loro autentico appagamento se non spostandosi dalla sfera del finito a quella dell’infinito, dalla sfera del relativo a quella dell’assoluto: vale a dire spostandosi nella dimensione del soprannaturale, della vita divina. La sete più profonda dell’essere umano non trova alcuna sorgente terrena capace di spegnerla; solamente l’acqua di vita eterna, che scaturisce dalla parola di Dio, lo può fare. Signore, e da chi andremo?, dice san Pietro a Gesù Cristo, il quale, dopo l’abbandono di numerosi discepoli, chiede ai dodici se vogliano andarsene anche loro. Tu solo hai parole di vita eterna! Il grande errore, l’autentica eresia dei cattolici progressisti, consiste appunto nello scambiare le sorgenti di natura terrena, che spengono la sete, forse, ma solo per un poco, dopo di che essa ritorna, più bruciante e crudele di prima, con l’unica, vera sorgente di vita eterna, che scaturisca dal Vangelo. Ve li ricordate, per esempio, i cosiddetti cristiani per il socialismo, negli anni ’70 del Novecento? Essi dicevano: noi siano con Cristo, perché è l’amore; con Marx, perché è la giustizia. Ma il solo fatto di porre Marx su un piano analogo a quello di Cristo – indipendentemente dal giudizio di merito che si voglia dare sul marxismo – mostra fino a che punto fossero ottenebrarti dal loro progressismo, e fino a che punto si fossero completamente scordati di essere cristiani, perché il cristiano non è un cittadino di questo mondo. Il cristiano non può dire di sé: io sono con Cristo per le cose di lassù, ma con Marx, o con Freud, o con la scienza, o con l’economia, per le cose di quaggiù: questa è una sciocchezza. Il cristiano non è una creatura scissa e schizofrenica: questa sì, che sarebbe alienazione. Il cristiano è una creatura coesa: crede a Gesù, si fida di Gesù, si abbandona in Gesù. Tutto il resto è solo strumentale, e deve essere compatibile con il Vangelo. La scienza, l’economia, la filosofia, la politica, sono solo strumenti subordinati al fine del Vangelo: che è la conversione, la meànoia. Se non vi è conversione; se l’uomo vecchio non muore e non nasce, al suo posto, l’uomo nuovo, non ci sarà alcun reale progresso, alcuna vera evoluzione: e l’uomo resterà sempre sprofondato nel fango della sua palude, con la sua sete insoddisfatta, con le sue speranze perennemente deluse. Ed ecco perché né il marxismo, né alcun’altra ideologia di questo mondo potranno mai salvare gli uomini: perché non favoriscono la nascita dell’uomo nuovo, trasformato in senso spirituale. I totalitarismi, invero, a  cominciare dal comunismo, hanno tentato di creare l’uomo nuovo, a prezzo d’inaudite violenze e sopraffazioni: ma non hanno creato l’uomo nuovo, hanno solo creato, dove ci sono riusciti, un uomo imbestialito, regredito, abbrutito a livelli sub-umani. E questo perché solo il cristianesimo prende il problema per le corna, solo il Vangelo esige e realizza una trasformazione delle passioni, dall’amore di sé all’amore di Dio (e quindi del prossimo). Un marxista, un fascista, un democratico, un seguace della scienza o del progresso, possono aderire al 100% alla loro dottrina di salvezza, ma se sono delle persone egoiste, meschine, invidiose, prepotenti, superbe, rimarranno tali, e anzi verranno lodate per questo, se le loro passioni le renderanno capaci di contribuire ad instaurare il nuovo ordine sociale e intellettuale. Solo il cristianesimo trasforma la persona, la costringe con dolce violenza a lasciare l’amore di sé per scoprire l’amore di Dio. Il Vangelo, perciò, preso seriamente, cambia le persone nella sostanza; le ideologie di questo mondo le cambiano solo in apparenza. Le dipingono di una tinta diversa, e questo è tutto: nel profondo, restano quelle di prima. Un marito violento, un padre oppressivo, un figlio egoista, restano quelli di prima, sia che seguano il comunismo, sia che si dichiarino seguaci del fascismo, e sia che credano alla scienza come un valore assoluto, sia che pensino di poter spiegare tutto con la psicanalisi. Solo il cristiano, purché radicalmente fedele alla chiamata di Gesù, reputa nulla le cose terrene e si trasforma nell’intimo, divenendo una creatura spirituale.

0 VIA VITA JESUS aforismi
La verità, per il cristiano, è Gesù Cristo: Io sono la via, la verità e la vita.

 

Salvare il mondo, ma come?

di Francesco Lamendola

 continua su:

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.