ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 2 settembre 2018

Come nei film dell’orrore

UN NEMICO CAPACE DI TUTTO


Abbiamo a che fare con un nemico capace di tutto. Questa élite funziona come una "super-mafia", ha i suoi codici, i suoi archivi, i suoi agenti segreti, i suoi infiltrati nei governi, ma soprattutto nel mondo dell’informazione 
di Francesco Lamendola  

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Esiste una élite finanziaria mondiale che controlla il mondo, che manipola, con la speculazione, l’economia di tutti i Paesi, e che influenza, con i mezzi d’informazione, l’opinione pubblica mondiale; che controlla, inoltre, la politica dei singoli Stati, con un misto di minacce e di lusinghe, rivolte ai singoli uomini di governo, ciascuno dei quali viene corrotto oppure viene eliminato (politicamente, qualche volta anche fisicamente) affinché ogni ingranaggio della macchina funzioni perfettamente e niente ne inceppi la marcia inarrestabile. Questa élite funziona come una super-mafia, ha i suoi codici, i suoi archivi, i suoi agenti segreti, i suoi infiltrati nei governi, nelle banche, nella magistratura, nella grande industria, nelle pubbliche amministrazioni, nelle forze armate, nelle università, nella Chiesa cattolica, e soprattutto nel mondo dell’informazione: perché chi controlla l’informazione controlla la percezione della realtà da parte di oltre sette miliardi di esseri umani. 

Questa élite predispone piani strategici che riguardano ogni aspetto del futuro, pianifica l’economia, provoca tempeste finanziarie, bolle speculative, crisi e depressioni; decide colpi di Stato, guerre, interventi “umanitari”, attentati terroristici, rivoluzioni e contro-rivoluzioni; influenza la cultura, il pensiero, la ricerca scientifica, gli sviluppi della medicina; stabilisce quali scoperte tecnologiche possono, o devono, trovare applicazione pratica, e quali devono invece restar ferme, perché contrarie, o potenzialmente contrarie, ai suoi interessi, anche se giovevoli per la popolazione; e s’incarica di controbattere con ogni mezzo, dalla calunnia sistematica all’intimidazione esplicita, le voci fuori dal coro, quando esse oltrepassano una certa soglia di visibilità. Fino a quel momento, essa le tiene d’occhio, perché c’è chi sorveglia ogni pagina di giornale, ogni nuova pubblicazione che esce in libreria, ogni sito internet, ogni corso universitario, e riferisce ai suoi padroni; però, finché la voce dissenziente ha solo pochi ascoltatori, semplicemente la ignora, fedele alla norma che è meglio seppellire nel silenzio chi, altrimenti, farebbe parlare di sé, e quindi solleverebbe una questione che si può benissimo lasciare in uno stato di quiescenza.

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I membri della élite, almeno quelli dei gradi più elevati, sono dei satanisti: adorano il diavolo, puramente e semplicemente? Sissignori, come nei film dell’orrore !

Ah, un’ultima cosa. Non stiamo parlando di un gruppo che agisce, sia pure per fini egoistici e immorali, come potrebbe agire un qualsiasi gruppo di potere, cioè in base a schemi e prospettive puramente pratici e razionali. C’è una cornice esoterica, e i membri della élite, almeno quelli dei gradi più elevati, sono dei satanisti: adorano il diavolo, puramente e semplicemente. Sissignori, come nei film dell’orrore. E siccome il diavolo è cattivo (se per caso qualcuno se ne fosse un po’ scordato), ha bisogno di sacrifici umani; e non solo di sacrifici umani, ma dei sacrifici più orribili che una mente umana, sommamente perversa e degenerata, riesca a escogitare: vale a dire sacrifici di bambini, preceduti da torture e rituali di ributtante crudeltà e sconcezza. Cose che fanno rivoltare lo stomaco alle persone normali, a solo sentirle. Cose che non si potrebbero neanche immaginare, se si è forniti di una coscienza mediamente sensibile: e che sono protette, in un certo senso, proprio dalla loro enormità, oltre che dalla solita rete di complicità, connivenze e silenzi omertosi, cioè da magistrati che non vedono, da commissari che non odono e da politici che non parlano. Qualcuno penserà che è poco credibile che delle persone le quali palesemente, per le cose che fanno senza provare alcun rimorso, non credono a Dio, possano credere però al diavolo: ma chi ragiona così, dimostra di essere o molto ingenuo o molto sciocco. Non c’è bisogno di credere a Dio, per credere al diavolo, cioè per votarsi al male; d’altra parte, una cosa non esclude affatto l’altra. Essi possono anche credere all’esistenza di Dio, ma hanno deciso di adorare il diavolo e di votarsi a lui, pensando che, nell’immediato, la cosa darà loro risultati concreti e visibili, mentre la fede in Dio non garantisce affatto la realizzazione di tutti i propri desideri, e meno ancora se si tratta di desideri malvagi, immorali o anche soltanto illeciti. In altre parole, si sono votati al diavolo per avere dei vantaggi certi e a breve scadenza; e sanno che, per essere a lui graditi, bisogna offrirgli dei sacrifici proporzionati alla sua natura e all’entità delle loro ambizioni.
Vale la pena di rileggersi le parole di san Paolo nella Lettera agli Efesini (6,11-13):
Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.

Naturalmente, ciascuno è libero di credere, o non credere, che il diavolo si serva di agenti umani per condurre la sua opera di contrastoal piano della Redenzione divina; e che questi agenti si siano coagulati, da molto tempo (diciamo pure da qualche secolo, anche se, all’inizio, in forme un po’ rudimentali) in una super-élite, detentrice di quasi tutto il potere materiale e intellettuale, e bramosa di conquistare, poi d’imporre, anche tutto il potere spirituale: ovviamente, di una contro-spiritualità satanica. E ciascuno è libero di credere, o non credere, che il diavolo esista; per quanto, per un cristiano, ciò non dovrebbe essere minimamente motivo di dubbio (nonostante le scandalose affermazioni di un Sosa Abascal, e anche dello stesso Bergoglio: che forse non sono né ingenui, né sciocchi, ma qualcosa di assai peggio). Ora, una logica domanda potrebbe essere questa: ma costoro, i membri dell’élite mondiale, della super-massoneria, credono realmente al diavolo, nel senso che credono realmente alla possibilità di acquisire ed aumentare il loro potere e la loro ricchezza mediante la sua adorazione? Oppure praticano il satanismo solo, si fa per dire, come un mezzo per cementare in maniera indissolubile la loro empia alleanza e per stringere i membri della loro congrega in un patto pauroso e definitivo, in modo da far capire che non sono ammessi esitazioni o ripensamenti, e che chi tenta, o anche solo pensa, di uscirne, andrà incontro al più tremendo dei castighi, insieme ai suoi cari? Ovviamente, ciascuno di quei signori avrà la sua motivazione e la sua convinzione personale; ci sembra, tuttavia, di poter dire questo, a livello generale: sì, in linea di massima essi credono al diavolo, nel senso specificamente religioso della parola credere, cioè hanno fede che quanto essi domandano, verrà da lui eseguito, beninteso a condizione che essi facciano, a loro volta, tutto ciò che egli ordinerà loro. E se qualcuno si chiedesse per quale ragione delle persone altrimenti molto razionali e di solito anche intelligenti, perché per giungere così in alto, come loro, sono necessarie sia la razionalità che l’intelligenza, noi crediamo di poter rispondere: perché hanno visto, proprio quel che si dice vedere con i propri occhi, che l’adorazione del diavolo, attraverso i riti della magia nera, porta effettivamente dei risultati rapidi e concreti. Almeno sul piano della realtà presente, vale a dire a prescindere degli effetti di medio e lungo periodo, che sono di tutt’altro tipo. A questo però non pensano, perché basta loro esercitare il potere qui e ora e perché il diavolo li possiede al segno di annebbiare la loro razionalità e far girare a vuoto la loro intelligenza, finché essi perdono la facoltà più essenziale di qualunque creatura vivente: l’istinto dell’auto-conservazione.

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Non c’è bisogno di credere a Dio, per credere al diavolo.

Tutto ciò è difficile da credere, perché la cultura moderna è impregnata appunto di razionalità esasperata, ma di tipo puramente logico-matematico: una razionalità dei mezzi che poco s’interessa ai fini. In altri termini, la civiltà moderna è ben decisa ad andare avanti, sempre più avanti, sulla strada dello sfruttamento delle scoperte tecniche e scientifiche, per acquisire un potere sempre più grande sulla natura e su tutte le cose: ma ben poco si ferma a interrogarsi sulla meta verso cui è diretta, e sugli scopi della sua marcia; meno ancora è propensa a chiedersi cosa succederà dopo, che ne sarà delle generazioni a venire, quando il loro futuro sarà stato ipotecato dalle loro presenti scelte e decisioni. Inoltre, la cultura moderna è costruita su di un razionalismo miope, immanentistico, bigotto (di un bigottismo laico, si capisce), per cui non accetta l’idea che le forze spirituali possano produrre degli effetti fisici; quindi, ride all’idea che qualcuno possa ancora praticare seriamente la magia nera. Errore. Quei signori la praticano, ed essa dà loro eccellenti risultati. Quei signori non condividono questo particolare pregiudizio della cultura moderna, anche se trovano utile adoperarsi affinché esso si diffonda tra le masse e le persone di media cultura e diventi un dogma; da parte loro sanno, per averlo visto, che la magia nera è efficace, e se ne servono ampiamente.
Immaginiamo la principale obiezione a quanto detto: non ci sono le prove. Eppure, molti fatti della storia sono creduti come certi, anche se mancano le prove: l’ossessione delle prove è un residuo della mentalità positivista, ma sia gli scienziati, sia gli storici, se ne infischiano, nel senso che non si attardano a voler provare tutto, ma procedono sul filo di ipotesi credibili e circostanziate, che poi altri, con pazienza, e con il tempo, potranno confermare secondo gli standard classici della prova certa e inconfutabile. Per fare un esempio: non esistono prove assolutamente certe, nel senso classico, dell’esistenza storica di Gesù Cristo: non esiste un suo manoscritto e non esiste una testimonianza contemporanea, all’infuori di quelle dei suoi stessi seguaci. Infatti, per un paio di secoli, studiosi d’impostazione razionalista hanno messo fra parentesi, e talvolta  negato, che egli sia mai esistito, e hanno cercato di spiegare il cristianesimo in termini puramente mitologici: di questa opinione, ancora in pieno XX secolo, era, fra gli altri, lo storico delle religioni (marxista) Ambrogio Donini. Dimenticando un piccolo particolare, e cioè che un mitro religioso si forma nel corso di molte generazioni e di alcuni secoli, mentre il cristianesimo èsporto subito dopo la morte di Gesù sulla croce, e che se questo non fosse mai esistito, e il racconto dei Vangeli e degli altri libri del Nuovo testamento fosse puramente leggendario, i contemporanei sarebbero subito insorti e avrebbero sbugiardato i temerari impostori: mentre una reazione del genere vi fu, sì, da parte sia degli ambienti giudaici, sia di quelli pagani greco-romani, ma solo in un secondo tempo, dopo due o tre generazioni. Oggi, però, nessuno storico serio si sogna di riaprire la disputa, sostenendo che o mettendo in dubbio che Gesù sia realmente esistito; se lo facesse, si coprirebbe di ridicolo. Dunque, tornando al nostro discorso, non esistono prove della congiura mondiale da pare della élite satanista, nel senso classico del termine; esistono, però, numerosissimi indizi.
Ci sia consentito citare un articolo apparso su Il Messaggero del 09/06/1993 (citato nel saggio di Michele C. Del Re, Rito e violenza nell’abuso satanista dei fanciulli, in: La problematica delle condotte pedofile, a cura di Bruno Callieri e Luigi Frighi, Roma, Edizioni Universitarie Romane, 1999, pp. 117-118):
… Città del Capo, 19 maggio 1991. La polizia sudafricana ha rivelato oggi particolari agghiaccianti di rituali satanici nei quali bambini “educati” ad un culto diabolico sarebbero stati sacrificati ed il loro cuore mangiato. Il Capitano della polizia Leonard Solms, capo della speciale squadra per la protezione dell’infanzia di Città del Capo, ha precisato che ci sono “almeno dieci cellule sataniche” nella penisola del Capo di Buona Speranza e nella stessa città. Basandosi su rivelazioni di “pentiti” il Capitano Solms ha affermato che bambini di otto o nove anni vengono istruiti al culto  satanico per essere poi offerti “in sacrificio al re delle tenebre”.  La polizia ha parlato anche  di rivoltanti attività sessuali di sodomia od obbligo per i giovanissimi di avere rapporti sessuali con animali collegati al culto di satana, come le capre. I riti diabolici si stanno rapidamente diffondendo nel paese, ha detto l’Ufficiale di polizia. La polizia è convinta  che almeno undici bambini, tutti bianchi, siano stati sacrificati  a Satana negli ultimi cinque anni, ma il Capitano Solms  ha aggiunto di non conoscere le loro identità né quelle dei loro genitori. “Spesso i genitori partecipano a queste orge diaboliche”, ha detto ‘Ufficiale. Secondo la polizia, i giovani partecipano ad una sorta di “Messe nere” che si svolgono di notte in scuole deserte od ostelli e dove gatti e capre vengono uccisi ed il loro sangue bevuto. La polizia è anche in possesso di simboli satanici come il “pentagramma”, una stella simile a cinque punti contornata da iscrizioni e simboli diabolici. In un anno d’indagini, la polizia ha identificato dieci scuole nella penisola del Capo dove si sono svolti riti satanici.  Le informazioni provengono da adulti o ragazzi che hanno partecipato a tali atti. Il satanismo non è considerato un crimine secondo la legislazione sudafricana, a meno che “esso sfoci in mostruosi reati  quali anormali rapporti sessuali e soprattutto omicidi” (ANSA 19.05.1991). Londra. Sette bambini sono stati percossi e violentati a più riprese nella più tenera età da membri delle loro famiglie nel corso di riti satanici celebrati in una chiesa sconsacrata in un quartiere londinese che i piccoli hanno chiamato “la chiesa del demonio”. Delle violenze sui minori, durante oltre dieci anni, si sta occupando ora il tribunale dell’Old Bailey di Londra, dove sono comparsi i presunti responsabili tra cui il padre, il nonno e lo zio di alcuni dei piccoli. Violenze perpetrate, secondo la testimonianza resa dalle vittime - quattro ragazze e tre ragazzi che ora hanno tra 11 e 21 anni – sotto la minaccia di acuminati coltelli e dopo ripetute percosse.  Per perpetrare i loro crimini sessuali sui bambini, che venivano generalmente legati alle sedie dopo essere stati terrorizzati con percosse e coltelli, gi adulti indossavano cappucci neri. Le conseguenze delle ripetute violenze sono state micidiali.  Una bimba di 11 anni ha cercato di uccidersi con un overdose di barbiturici mentre un ragazzino di 13 anni ha  tentato di tagliarsi  i polsi con un rasoio.

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Se la stampa e le televisioni sono sotto controllo, o addirittura sono gestite direttamente, dall’élite satanista, essa fa in modo che il grosso del fenomeno rimanga pressoché ignorato.
Abbiamo a che fare con un nemico capace di tutto

di Francesco Lamendola
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