Nel piccolo villaggio di Saint-Aignan-sur-Roë con meno di 900 anime, nel Dipartimento della Mayenne, le 31 religiose della Congregazione delle Piccole Sorelle di Maria sono pronte a dar battaglia. Dopo una visita compiuta sul posto, il Vaticano rimprovera loro una pratica troppo rigida, troppe orazioni, una gestione troppo inquadrata ed un abito troppo tradizionale. Perciò, si propone d’imporre loro una nuova Madre Superiora, di trasferire l’attuale, già sospesa, a 700 chilometri di distanza col divieto assoluto di entrare in contatto con la sua comunità, nonché di fondere la Congregazione con la casa di riposo da loro fondata, ma attualmente gestita da un’associazione.
Non se ne parla nemmeno: questa è una prospettiva, che le interessate hanno respinto in pieno ed all’unanimità. «È come uno tsunami per noi – ha dichiarato Suor Maria di Saint-Michel ai microfoni d’Europe 1, a nome delle Consorelle, la cui età media si aggira attorno ai 67 anni – Intendiamo difendere i nostri valori, la nostra ragione d’esistere. Abbiamo risposto al Vaticano che non può svendere le nostre tradizioni. Ad un certo punto, si tratta di obiezione di coscienza! È molto doloroso, poiché si tratta di tutta la nostra vita. Ma non ci si può fermare. Se sarà necessario compiere dei passi, si compiranno, noi siamo pronte», ha precisato la religiosa, ferma nelle proprie intenzioni, per nulla disposta a cedere alle ingiunzioni ed alle minacce giunte dal Vaticano, che potrebbe presto scioglierle dai loro voti, riducendole allo stato laicale.
Dalla loro parte si è presto costituito una sorta di comitato di sostegno, di cui fa parte lo stesso Sindaco del paese, Serge Launoy, pronto ad assicurare che le Piccole Sorelle di Maria non hanno nulla a che vedere con l’integralismo fanatico, ma anche dettosi pronto a battersi al loro fianco «in nome della giustizia».
Una petizione on line in poche ore ha raccolto circa 2 mila firme ed è un numero in costante crescita. Il pugno di ferro e lo scontro frontale rischiano di ritorcersi contro il Vaticano, indebolendone ulteriormente la credibilità e l’autorevolezza.
La Santità della Chiesa
Testo dell'audio
Preghiamo che tutte le comunità religiose degli scismatici ed eretici tornino all’unione dell’una ed unica Chiesa, la vera Chiesa di Cristo, che è la Chiesa Cattolica. Ringraziamo il Signore che ci ha chiamati a far parte di essa alla gloria del Suo Santissimo Nome e alla salvezza delle nostre anime. Amen.
La Santità della Chiesa
Guardiamo prima la santità della Chiesa e poi il rapporto tra essa ed i suoi membri peccatori.
- La Santità come nota della Chiesa
La Santità della Chiesa viene espressa in sintesi dall’apostolo Paolo nella sua lettera agli Efesini (5.25-7): “Cristo ha amato la Sua Chiesa e ha dato Sé Stesso per Lei, per renderLa santa, purificandoLa per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la Sua Chiesa, tutta gloriosa, senza macchia, né ruga, o alcunché di simile, ma santa ed immacolata.”
San Pio X spiega nel suo Catechismo: “La Chiesa è santa perché santi sono stati Gesù Cristo, suo Capo invisibile, e lo Spirito Santo che La vivifica; perché in Lei sono santi la dottrina, il Sacrificio, ed i sacramenti; e tutti sono chiamati a santificarsi: e perché molti realmente furono santi, e sono, e saranno”.
Si può esporre questa dottrina sistematicamente nel modo seguente: la Chiesa Cattolica è santa in primo luogo nel suo rapporto con Dio, ed in secondo luogo nel suo fine, i suoi mezzi, ed i suoi frutti.
- E’ santa nel suo rapporto con Dio poiché è stata fondata da nostro Signore Gesù Cristo Stesso e Ne costituisce il Corpo Mistico, di cui Lui è Capo Invisibile e lo Spirito Santo principio di vita e santificazione;2) E’ santa nel suo fine che è cioè la gloria di Dio e la santificazione degli uomini;3) E’ santa nei mezzi con cui ella raggiunge questo fine, che sono cioè le dottrine del Signore: notevolmente gli articoli della Fede, i dieci comandamenti, ed i consigli evangelici; il culto di Dio, sopratutto il santo sacrificio della Messa, e poi i sette sacramenti, i sacramentali, e la preghiera liturgica; le leggi della Chiesa, gli ordini, le congregazioni, e gli istituti; i carismi e le Grazie dello Spirito Santo.4) E’ santa nei suoi frutti, ossia nella santità dei suoi membri: nel loro possesso dello stato di Grazia, oppure della santità eroica che a nessuna epoca della Chiesa è mai mancata.
- E’ santa nel suo rapporto con Dio poiché è stata fondata da nostro Signore Gesù Cristo Stesso e Ne costituisce il Corpo Mistico, di cui Lui è Capo Invisibile e lo Spirito Santo principio di vita e santificazione;2) E’ santa nel suo fine che è cioè la gloria di Dio e la santificazione degli uomini;
La santità della Chiesa come nota, o caratteristica visibile, della Chiesa è chiaramente ristretta alla sua santità visibile, cioè ai punti (3) e (4): la santità dei suoi mezzi e dei suoi frutti in quanto si tratta della santità eroica dei suoi membri.
- La Santità ed il Peccato
Qual’ è il rapporto tra la santa Chiesa e i peccatori? La Chiesa proclama contro gli errori di Novaziano, Martin Lutero, ed altri, che un cattolico non cessa di essere membro della Chiesa in virtù del peccato mortale (se non lo scisma, l’eresia, o l’apostasia): piuttosto rimane membro della Chiesa come un ramo morto di un albero, fin quando tutti gli ammonimenti siano risultati inutili, cioé fino alla morte. Nostro Signore Gesù Cristo illustra questa dottrina con la parabola della zizzania, della rete che contiene pesci buoni e cattivi, e quella delle vergini prudenti e sciocche.
Ma come può essere santa la Chiesa cattolica se i suoi membri (tranne la Madonna) non lo sono, o non lo sono perfettamente? La risposta è la seguente: la Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo: come tale possiede un aspetto sia fisico sia spirituale. I membri della Chiesa appartengono alla parte fisica della Chiesa in virtù dei loro corpi; appartengono alla parte spirituale della Chiesa in virtù della Grazia: quella del loro battesimo e degli altri sacramenti che hanno ricevuto; quella delle virtù teologali della Fede, Speranza, e Carità; quella del proprio grado di santità.
Appartengono alla parte spirituale della Chiesa in virtù della Grazia dunque, non in virtù della loro condotta morale: delle loro azioni buone, ma anche cattive. Per questo i loro peccati non si attaccano alla Chiesa e non intaccano la santità di Ella.
La Chiesa cattolica è santa. Questo è dogma, cosicché chiamarla ‘peccatrice’ è eresia. I nemici della Chiesa, che la considerano un fenomeno meramente terreno ed una società prettamente umana, le hanno sempre negato la santità.
Perciò osserviamo con allarme misto con indignazione alcuni prelati accennare che la Chiesa sia imperfetta o responsabile di determinati mali, o chiedere perdono al Mondo per i peccati pretesi o putativi della Chiesa. Ci ricordiamo della parola di papa Pio XII a conte Enrico Galeazzi: “Sento intorno a me dei novatori che vogliono …procurare [alla Chiesa] il rimorso per il suo passato storico.”
Qualunque senso cattolico si possa attribuire a questa iniziativa di chiedere perdono per il passato, bisogna dire che è perlomeno umiliante per la Santa Madre Chiesa, ed inoltre imprudente e fuorviante, poiché suggerisce che:
- la Chiesa sia peccatrice;2) la Chiesa nella sua realtà transtemporale sia responsabile dei peccati passati dei suoi membri;3) la Chiesa si sia formalmente impegnata per periodi considerevoli di tempo in attività peccaminose come, secondo i sostenitori di questa tesi, l’Inquisizione e le Crociate;4) il Mondo a cui si scuserebbe sia un soggetto transtemporale come la stessa Chiesa.
- la Chiesa sia peccatrice;2) la Chiesa nella sua realtà transtemporale sia responsabile dei peccati passati dei suoi membri;
Tutto questo è falso:
- la Chiesa non è peccatrice, come abbiamo spiegato sopra;
2) la Chiesa nella sua realtà transtemporale è santa, e dunque non responsabile dei mali passati dei suoi membri;3) la Chiesa non si è impegnata in attività peccaminose, come compiace ai suoi nemici di presentare l’Inquisizione e le Crociate tra l’altro. Queste attività erano buone, anche se talvolta l’occasione di peccati gravi (ma peccati non voluti dalla gerarchia). Sarebbe un peccato proteggere i cristiani dagli attacchi di ‘Isis’?4) il Mondo non è un soggetto transtemporale, ma consiste solo nell’insieme di tutti i non-cattolici che vivano ad un determinato momento di tempo: dunque non ha senso scusarsi con persone che non sono state offese.
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