ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 7 dicembre 2018

Nemo propheta?

Ha profetato?… E come negarlo?!? [e questa profezia ci sta davanti…]


Il romanzo di Robert Hugh Benson "L'alba di tutto" scritto qualche anno dopo il suo più noto "Il Padrone del mondo" ha un aspetto di grande interesse perché se è vero che la storia ci mostra che l’umanità ha preso la “via A” (quella della Rivoluzione), quella delineata ne Il Padrone del mondo con le conseguenze che ne sono poi derivate, la “via B” (quella della Controrivoluzione) che non può ormai più essere il frutto di una libera scelta dell’uomo alternativa alla prima, può però – anzi sarà di certo – la via della restaurazione che risulterà da un diretto intervento di Dio nella storia con cui, alla fine, realizzerà la sua promessa relativa all’instaurazione del regno del Cuore Immacolato.

La perspicacia intellettuale e lo spirito profetico emergono, in R. H. Benson, con una forza tutta particolare. Ex anglicano, convertitosi alla fede Cattolica, è noto come scrittore e soprattuto romanziere di fama universale…
Ne Il Padrone del mondo, il suo romanzo più importante, era riuscito a delineare il quadro della società mondiale ed ecclesiale del futuro se avesse proseguito sulla scia devastante della Rivoluzione anticristiana e se avesse sviluppato quei germi di male da essa seminati nelle varie tappe del suo dispiegamento storico.
Ebbene, solo quattro anni dopo, nel 1911, lo stesso autore scrisse un altro romanzo “speculare” – per così dire – rispetto al primo, intitolato L’ALBA DI TUTTO. Lo stesso Benson spiegò che mentre Il Padrone del mondo tratteggiava gli sviluppi conseguenti al pensiero moderno, L’alba di tutto rappresenta cosa potrebbe avvenire, invece, se si innescasse il processo inverso e l’umanità seguisse il pensiero antico (5).
Occorre, tuttavia, rilevare che il secondo romanzo non fu scritto puramente per riparazione o “su commissione”, quasi per porre rimedio allo sconcerto del primo. Benson utilizza il nuovo spunto creativo per esplicitare la propria visione di una società ideale basata sul Cristianesimo.
Questo romanzo ha un aspetto di grande interesse perché se è vero che la storia ci mostra che l’umanità ha preso la “via A” (quella della Rivoluzione), quella delineata ne Il Padrone del mondo con le conseguenze che ne sono poi derivate, la “via B” (quella della Controrivoluzione) che non può ormai più essere il frutto di una libera scelta dell’uomo alternativa alla prima, può però – anzi sarà di certo – la via della restaurazione che risulterà da un diretto intervento di Dio nella storia con cui, alla fine, realizzerà la sua promessa relativa all’instaurazione del regno del Cuore Immacolato. Si badi che si tratta di “utopia cristiana” ma di “speranza cristiana” che avrà la sua realizzazione nel prossimo futuro..
Di tutto questo ho parlato nella mia ultima radiotrasmissione su Radio Buon Consiglio (22.11.2018).

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