ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 febbraio 2019

Una lunga agonia grottesca

SUPER EX: LA LUNGA AGONIA DELLA CHIESA. CHE LA BUTTA IN POLITICA…
Cari amici, ogni tanto Super Ex (ex Avvenire, ex Movimento per la Vita, ex di un sacco di altro ma ancora nonostante tutto – che sport estremo! – cattolico) appare dalle nebbie e ci manda una sua riflessione. Questa volta si occupa dei tentativi di creare un partito o un movimento politico cattolico, con alcuni gesuiti come punta di lancia. Impietoso come sempre, ma lucido, Super Ex. Speriamo che lo leggano, prima della pioggia…

Una lunga agonia grottesca
Quanto può essere lunga un’agonia! Questo pontificato è finito ormai da anni, eppure sembra non voler mai concludersi del tutto.
Mai nell’ultimo secolo la Chiesa ha vissuto una situazione simile: lacerata all’interno, impresentabile all’esterno. La Chiesa che è sempre stata luogo di cultura, di saggezza, di dottrina, oggi è ridotta oggi ad un simulacro. Le poche voci autorevoli, colte, di fede, tacciono.
Un tempo c’erano Ratzinger, Scola, Caffarra, Biffi… oggi saltellano sul palcoscenico corroso dai tarli ometti imbarazzanti, sedicenti cyber-teologi, giornalai, sociologi d’accatto, e cardinali inquisiti, evidentemente legati alla lobby gay.
Credo che dal cielo lo spettacolo sia davvero pietoso. Come dalla Terra, del resto. La barca, come ha scritto Benedetto XVI, sembra già quasi affondata.
Uno guarda la cappella Sistina, ascolta un canto gregoriano, e poi sente l’Angelus di Bergoglio. Potrebbe spararsi in testa, se uno sguardo alla vuotezza della piazza non lo rinfrancasse: le pecore riconoscono il buon pastore, ma sfuggono chi le vuole portare nel baratro.
Vox populi, in certi casi, vox dei. Dovrebbe essere così anche per il papa più populista della storia, ma si sa che i dittatori, per citare il titolo di un libro purtroppo vero, ritengono di essere loro stessi il popolo!
Intanto sempre più persone non versano l’8 per mille; altre non vanno più in chiesa, stanche di sentire all’infinito le stesse prediche sull’immigrazione. Le chiese si svuotano, le sedi del Pd pure, e alcuni forsennati si danno da fare come dei matti per riempirle di nuovo. Ma con gli stessi slogan, le stesse ridicole banalità con cui le hanno svuotate.
Anche il potere mediatico, il pulpito prediletto oggigiorno, però, è sempre meno sensibile al fascino di Bergy: ha stancato, non fa più audience, è come un disco rotto; e i media hanno bisogno di novità.
Così la sovraesposizione mediatica ha gonfiato il pallone all’inverosimile, sempre sempre di più, ma ormai il pallone si sgonfia e tutti si accorgono che dentro… c’era soltanto dell’aria.
Pure il potere politico ha voltato la faccia a Bergy. Obama non c’è più; la Clinton ha perso, la Merkel è in difficoltà, Macron langue, il PD arranca, in America Latina vincono ovunque gli avversari dell’argentino…e Bergoglio cosa fa? A quale santo potrebbe rivolgersi?
Nessun santo! Si dà ordine agli scagnozzi di suonare una nuova musica. Dopo aver invitato ad abbandonare i “vescovi pilota”, a invertire la rotta rispetto all’interventismo ruiniano, ecco che ritorna la politica, l’unica vera passione di questa ciurma di senza Dio.
Ed è uno spettacolo, ancora una volta, ridicolo, perchè quem Deus perdere vult, dementat prius.
Bergoglio è riuscito a distruggere del tutto il cattolicesimo politico: la svolta che ha fatto imprimere a CL ha azzerato un movimento che solo a pochi anni fa contava ministri, parlamentari, politici locali… L’altro movimento cattolico un po’ impegnato, i Focolarini, sono spariti dal radar, dopo essersi venduti sempre per nulla…
La forza del mondo cattolico pro-life, l’unica emergente, è stata piegata in tutti i modi possibili ed immaginabili.
Ed ora, dopo essere passati con il lanciafiamme della misericordia/relativismo e del conformismo nelle menti dei credenti, si cerca di costruire il partito dei cattolici!
Risum teneatis! Va bene che c’è sempre stata nei Gesuiti una certa tendenza ad abbracciare il potere, a venire a patti con esso, ma signori, i gesuiti di oggi si chiamano padre Antonio Spadaro e padre Francesco Occhetta, mica padre Pietro Tacchi Venturi!
La qualità culturale ed umana è quella che è, la comprensione della realtà pure.
Anche gli ufficiali non promettono bene: Andrea Tornielli è un giornalista che ha costruito il suo credito a destra, in politica e nella Chiesa, ed oggi è il più a sinistra dei vaticanisti del mondo.
Crede che nessuno se ne sia accorto? Che tutti lo guardino con intimo rispetto e stima?
Andrea Monda, l’ultimo coniglio estratto dal cilindro, è uno che ha scritto per anni, come del resto Spadaro, sul Foglio teocon di Giuliano Ferrara: allora un quotidiano filo-Berlusconi, filo-americano, impegnato nella battaglia per i principi non negoziabili!
Oggi Monda è tutto dall’altra: si distingue per elogi sperticati del capo, per la simpatia con cui guarda l’eretico generale dei Gesuiti, per gli ammiccamenti al Pd e la difesa dell’immigrazione clandestina (il nuovo ed unico principio non negoziabile, il primo ed unico comandamento dato da Dio a Mosè sul Sinai!) Anche la Fornero desta la sua ammirazione: “continuo a pensare che la Fornero a me convince”, recita uno dei suoi post su Facebook prima della promozione!
Un tempo Monda faceva il fan di Tolkien e di Frodo, ma da un po’ di tempo come Saruman, ha cambiato cavallo.
Quanti goal farà, allora, il tridente Bergy-Spadaro-Occhetta (che non sono esattamente il trio Maradona-Giordano-Careca), supportato da difensori come Monda e Tornielli, e costretto a continue sostituzioni (ahi quanti cardinali che si infortunano, ultimamente, perché preferiscono gli spogliatoi e la doccia, nudi, alla partita!)?
Se facessero alcune valutazioni, capirebbero che conviene stare fermi: quando Bertone sposò con rullo di tamburi Mario Monti, portò al professorone sì e no il 3 per cento. Ed era una chiesa ben più credibile, benché già in grave crisi, di quella di oggi.
Quando Occhetta, Spadaro e compagnia cantante e scrivente hanno appoggiato il referendum di Renzi, hanno preso una sonora bastonata, e i cattolici hanno dimostrato di preferire di gran lunga il Comitato Difendiamo i nostri figli, schierato sull’altro fronte.
Alle ultime elezioni, nonostante un lavorio indefesso per il Pd, il Pd ha perso e i cattolici hanno preferito votare altrove, quelli che venivano “demonizzati”.
Fatelo pure il partito “cattolico”: vi potremo contare un’altra volta, come all’Angelus in piazza san Pietro, come in Cile o in un altro dei viaggi di “successo”…
Oggi come oggi un partito siffatto può fare il 3 per cento massimo-massimo, rubando la metà dei voti al PD. Insomma, una guerra fratricida.



Oggi è il 155° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.

Marco Tosatti
4 Febbraio 2019 Pubblicato da  3 Commenti --

Uomini giusti ai posti giusti / 10

Cari amici, la puntata di oggi, la numero dieci, di Uomini giusti ai posti giusti si apre con un parroco che in occasione della settimana per l’unità dei cristiani ha pensato bene di aprire le porte della chiesa a una pastora battista, farla diventare concelebrante, affidarle la proclamazione e il commento del Vangelo e poi, già che c’era, anche la distribuzione della comunione.
Comprensibile lo sconcerto di alcuni fedeli che, pensando di aver sbagliato indirizzo, si sono guardati attorno e poi, essendosi accorti che non si erano sbagliati ma effettivamente si trovavano in una chiesa cattolica, hanno preferito andarsene.
Ha scritto uno di loro: «Buongiorno, vi scrivo aggiungendo la mia recente esperienza alla lista di nefandezze che accadono ormai nelle chiese italiane, di cui da qualche tempo tenete traccia. La speranza è che chi di dovere prenda conoscenza, verifichi e intervenga. Scriverò anche alla curia milanese per evitare omissioni.
Mi sono trasferito da un mese a Milano dopo recente matrimonio. Con mia moglie domenica 20 gennaio, per la prima volta ci siamo recati alla messa delle 11 in quella che dovrebbe essere la nostra parrocchia, San Giovanni in Laterano, via Pinturicchio 35, a Milano. All’inizio della messa il sacerdote ha annunciato che avrebbe partecipato alla messa una pastora evangelica della chiesa relativa locata a Milano, che infatti è rimasta seduta di fianco a lui per tutta la celebrazione, e che la stessa avrebbe letto e commentato il Vangelo. Questo perché era la settimana per l’unità dei cristiani. La pastora ha infatti sia letto il Vangelo (all’ambone) che commentato (alla sede) al posto del celebrante rimasto di lato. Ironia vuole, considerando le credenze degli evangelici sulla Madonna, che fosse previsto l’episodio delle nozze di Cana, uno dei pochi in cui è descritta la presenza di Maria che addirittura interviene parlando. Non voglio dire nulla su quanto spiegato dalla pastora dato che si può immaginare quanto le cose affermate fossero coerenti con la fede cristiana cattolica. Ovviamente conclusione dell’omelia a briglie sciolte, su quanto è anacronistico e irragionevole che le chiese cristiane siano oggigiorno ancora separate quando professiamo le stesse cose.
In realtà ancora più grave è il fatto che, dopo che alla consacrazione delle specie eucaristiche la signora era rimasta ben ritta dietro al prete, quest’ultimo al momento della distribuzione della comunione (secondo me con sorpresa pure della stessa pastora) abbia dato la pisside con la ostie consacrate alla donna, che si è posta al centro della navata al posto del sacerdote (che ha ripiegato sul lato sinistro). La pastora ha distribuito l’Eucaristia ad un gran numero di fedeli, più o meno ignari, chissà. Tralasciando anche tutto il resto, ma per un prete di settant’anni è così improbo capire che una persona che non crede al Sacramento e alla presenza reale di Cristo nel pane consacrato non può distribuirlo? Speriamo valga la “benedetta ignoranza” per quest’uomo. Al termine, prima della benedizione, ringraziamenti di rito del celebrante alla pastora e comunicazione all’assemblea dell’indirizzo milanese della chiesa evangelica. All’uscita il sacerdote si è poi “dimenticato” di genuflettersi verso il tabernacolo ed è tornato in sacrestia chiacchierando con la signora. Inutile dire la mia tristezza per l’accaduto. Per la cronaca, un signore seduto davanti a noi si è alzato ed è uscito dopo l’inizio dell’omelia, rientrando alla fine, ed una signora se ne è andata via dalla chiesa durante la predica».
Intervistato sui motivi della sua scelta, il parroco si è giustificato spiegando che «la transustanziazione è solo uno dei tanti modi per spiegare la presenza reale, ma le Chiese evangeliche non escludono la presenza reale… La Chiesa raccomanda la transustanziazione, ma non è l’unica maniera con la quale si può tentare un’intelligenza di questo evento che comunque è al di là delle nostre capacità di comprensione».
Domanda dell’intervistatore: sta dicendo che la transustanziazione è solo uno dei modi di capire l’Eucarestia?
Risposta: «Di fatto sì, non è l’unico modo anche se è stata particolarmente raccomandata, ma non è l’unico modo per dare un’intelligenza di questo evento».
Bene. Passiamo ora a sua eccellenza reverendissima l’arcivescovo di Detroit, monsignor Allen Vigneron, il quale ha proibito a un parroco della sua diocesi, don Lee Acervo, di celebrare la Santa Messa rivolgendosi verso il Signore.
Acervo, ex ingegnere informatico, parroco nella chiesa di St. Edward on-the-Lake a Lakeport, da più di un anno celebra rivolto ad orientem, cioè guardando verso il tabernacolo, una decisione presa anche in seguito a quanto illustrato nelle sue riflessioni dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
La decisione di don Lee è stata accolta in modo positivo dai parrocchiani ed è stata per lui stesso una svolta «edificante e ricca di preghiera», come ha scritto nel bollettino parrocchiale.
Ma ecco che prima di Natale il vescovo ausiliare Robert Fisher su mandato di Vigneron ha ordinato a don Lee di celebrare la Messa guardando l’assemblea e voltando le spalle al tabernacolo, con ultimatum il 1° febbraio. Unica concessione: la possibilità di celebrare ad orientem una domenica al mese e in due giorni feriali ogni settimana.
Il parroco ha quindi presentato appello al vescovo ed ha anche scritto al cardinale Sarah e al cardinale Raymond Burke.
Chiudiamo con lo sconosciuto ministro straordinario della Santa Comunione che a Panama, alla Giornata mondiale della gioventù, ha permesso che un’ostia consacrata cadesse a terra e lì restasse, finché un giovane cattolico filippino l’ha ritrovata.
«Ho trovato un pezzo intero del Santissimo Sacramento, nostro Signore Gesù Cristo, per terra mentre camminavo intorno al prato erboso dopo la Messa di commiato alla Giornata mondiale della gioventù del 2019» ha scritto Marvin Sy, il quale ha consumato l’ostia sul posto per impedire un’ulteriore dissacrazione.
«Spero – dice Sy – che i ministri straordinari della Santa Comunione della Giornata mondiale della gioventù la prossima volta controllino a terra prima di andarsene, perché questa è la vera presenza di Cristo, e non andrebbe presa alla leggera».
Aldo Maria Valli

Messa Ecumenica a Milano quasi "atto blasfemo" - Cardinale Müller



Una Messa Ecumenica il 20 gennaio a Milano, in cui un pastore battista donna ha letto il Vangelo, predicato, rimasta dietro al sacerdote durante la consacrazione e distribuito la Comunione, "arriva ad essere quasi un atto blasfemo", ha detto il cardinale Gerhard Ludwig Müller a LaNuovaBQ.it (3 febbraio).

Müller ha ammesso una "profonda ignoranza" tra sacerdoti, vescovi e cardinali: "Sono servitori della Parola di Dio ma non la conoscono e non conoscono la Dottrina".

Müller ha fatto appello ai Cattolici perché non vadano a queste "Messe" o protestino pubblicamente contro simili "dissacrazioni" di Messa.

Foto: Gerhard Ludwig Müller, © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-SA#newsLjpjbctbsl
it.news 
https://gloria.tv/article/vb6dQ6VUB3pS1bHgWzsyRuXHn

Come ti annullo la Giornata per la vita

Oggi si è celebrata la giornata per la vita, nata 41 anni fa per contrastare l’aborto. Ma come è stata celebrata la giornata dalla Cei?
L’inserto di Avvenire aveva in prima pagina un messaggio chiaro: niente paura gli italiani si estinguono, ma basta aprirsi agli stranieri, alla “transculturalità”!
E il sito della Cei? Condito di immagini per lo più lontane dal tema dell’aborto e della legge 194, e in perfetta linea con il messaggio ossessivo di questi 5 anni: soprattutto immagini di stranieri, mentre si dovrebbe ricordare l’uccisione di 6 milioni di italiani! E riferimenti all’ecologia…
Le riportiamo di seguito:

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