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giovedì 29 agosto 2019

Effetto inciucio

L'INCIUCIO NELL'EMILIA ROSSA
La commissione su Bibbiano non indagherà su... Bibbiano

L'inciucio Pd-5 Stelle è già all'opera in Emilia Romagna, dove la Regione ha inaugurato i lavori della Commissione affidi partendo dai fatti di Bibbiano. Ma il governatore Bonaccini ha deciso che non si indagherà sui fatti di Bibbiano. «Dovremo solo controllare le procedure, ma ne terremo conto», tentano di giustificarsi. L'opposizione di Centrodestra esplode, ma l'inciucio è servito perché in ufficio di presidenza i dem hanno chiamato soltanto i 5 Stelle, guarda caso determinanti nell'approvazione della legge bavaglio Lgbt. 



Il ministro della famiglia Alessandra Locatelli ha recentemente sostenuto che un accordo di governo tra Pd e 5 Stelle avrebbe come effetto collaterale l’insabbiamento del caso Bibbiano. Il sospetto della Locatelli è relativo anche all’estromissione della Lega Nord e del Centrodestra dall’ufficio di presidenza della commissione d’inchiesta sugli affidi in Regione Emilia Romagna, teatro dei fatti di Bibbiano, che invece era stata promessa al Carroccio.


«C’e’ un sistema che si tende a tenere nascosto e che si tende a sminuire», ha detto. Probabilmente non si riferiva all’indagine della magistratura che invece sta procedendo spedita con l’apertura di nuovi filoni e aree di indagine, ma sicuramente all’attenzione politica di un fenomeno che fino a una settimana fa i 5 Stelle usavano in chiave anti Pd e ora invece è sparito dal radar.

Un riscontro alle parole della Locatelli si può avere guardando le recenti vicende in Regione proprio in riferimento ai lavori della commissione, dove emergono due fatti inquietanti: l’estromissione del Centrodestra dall’ufficio di presidenza e soprattutto l’estromissione dei fatti di Bibbiano, o meglio dalle procedure prese in esame, dai lavori dell’assise consiliare. In poche parole: nella commissione su Bibbiano non si parlerà di… Bibbiano. E’ un triste e forse grossolano sunto, ma sono i fatti per come si stanno delineando in queste ore

«L’inciucio tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico qui era già nell’aria», ha dichiarato infatti Roberta Rigon, responsabile del dipartimento famiglie di Fratelli d’Italia. «Guarda caso - spiega alla Nuova BQ - l’unica forza d'opposizione inserita dal Pd sono proprio i 5 Stelle. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, non hanno avuto alcuno spazio e questo la dice lunga. Corriamo il rischio che venga insabbiato tutto».

E sempre guarda caso, la commissione viene formata proprio all’indomani dell’approvazione della legge regionale sull’omotransnegatività grazie anche ai voti dei 5 Stelle. Insomma, l’inciucio giallorosso è già all’opera in Emilia. 

La Commissione speciale istituita sugli affidi illeciti di Bibbiano infatti non potrà entrare nel merito specifico di quanto accaduto in Val d’Enza e denunciato dall’indagine Angeli e Demoni. Anche Fratelli d’Italia si è unita alla denuncia del leghista Stefano Bargi al termine della prima riunione della Commissione martedì a Bologna. 

Il Carroccio ha spiegato che il professor Giuliano Limonta, coordinatore della commissione tecnica di valutazione del sistema degli affidi, ha chiarito che alla Commissione sono stati affidati compiti di valutazione straordinaria per capire dove siano i nodi del sistema affidi, senza entrare nel caso specifico di Bibbiano. «Non ci è stato chiesto uno zoom sull’inchiesta reggiana, anche se ovviamente ne terremo conto», ha detto.

In altre parole - è l’accusa del Carroccio - per scelta politica dell’amministrazione regionale, la Commissione tecnica dovrà evitare di scendere nello specifico degli affidi illeciti avvenuti in Val d’Enza ed emersi dall’indagine Angeli e Demoni. Una commissione d'inchiesta senza possibilità di fare inchiesta. Per una commissione che dovrebbe indagare decisioni politico-amministrative prese dal Pd e che viene presieduta da Dem non c’è male.

Insomma: la commissione tanto strombazzata dal Pd e presieduta anche dai nuovi amici a 5 Stelle non sarà nulla più che una Commissione chiamata ad effettuare una verifica straordinaria rispetto al sistema affidi e verificare se tale sistema presenti lacune oppure no.

Dunque: mentre a Roma si sancisce l’alleanza di due partiti che fino a ieri si odiavano e usavano il caso Bibbiano come arma per lanciarsi strali a vicenda (sintomatico è il video meme che sta girando in questi giorni di Di Maio che urlava che «mai e poi mai ci alleeremo con il partito che rubava i bambini con l’elettrochoc) proprio in Emilia - e sul caso Bibbiano! - si sta saldando un’alleanza ambigua perché l’ufficio di presidenza della commissione non garantisce imparzialità: «Non la garantiva un mese fa e ancor più non la garantisce oggi con all’orizzonte una alleanza tra Pd e 5 Stelle a Roma che potrebbe replicarsi alle regionali dove è in gestazione», hanno detto dal Centrodestra.

Tra l’altro. Come si fa a sostenere che «questa commissione tecnica vuole determinare le disfunzioni del sistema» se poco prima si è detto che non ci si concentrerà su quel sistema che entrato in crisi con gli arresti dei pm del 27 giugno scorso?

Curioso poi che l’esponente di FdI Giancarlo Tagliaferri abbia chiesto accesso agli atti documentali, la cui richiesta dovrebbe essere evasa solitamente in 5 giorni. «Eppure la Giunta ha riferito che per la complessità della richiesta non potrà fornire questi documenti prima del 29 settembre. La commissione tecnica se non ha già preso visione di questi atti cosa ha fatto fino ad oggi?». si chiede Tagliaferri.

Il timore è che da quegli atti emerga con forza il fatto che la Regione a guida Pd sponsorizzasse il centro La Cura di Bibbiano come modello da prendere ad esempio in tutt’Italia, frutto di una strategia politica che vedeva nel modello Val d’Enza la punta di diamante del sistema affidi emiliano. 

In questo senso è singolare notare che in commissione siede anche Roberta Mori, ex sindaco del Reggiano e oggi consigliere dem e presidente della commissione per la parità e i diritti delle persone che quel sistema conosceva molto bene tanto da partecipare negli anni scorsi a incontri pubblici insieme anche ad alcuni protagonisti dell’inchiesta e convegni organizzati proprio chi oggi è indagato.

In un convegno in particolare la Mori esprimeva la volontà, rispetto ai servizi della Val d’Enza di condividere le metodologie di approccio. La Mori ha già diffidato quanti hanno provato ad accostarla al sistema Bibbiano e in particolare alla principale accusata Federica Anghinolfi, come è successo con il collega in consiglio Andrea Galli di Forza Italia. Resta però agli atti che le sperimentazioni condotte a Bibbiano abbiano «dato luogo alla creazione di nuove modalità di lavoro che integrano pienamente il lavoro della Regione». E questo la Mori lo scriveva nel suo blog. Il video del suo intervento invece è qui. Ps: la Mori è la madrina della legge regionale sull’omotransnegatività votata anche dai Cinque Stelle. 

Andrea Zambrano

http://www.lanuovabq.it/it/la-commissione-su-bibbiano-non-indaghera-su-bibbiano

COME RENZI HA MANIPOLATO CONTE PER ABBATTERE SALVINI

                                       COME RENZI HA MANIPOLATO CONTE PER ABBATTERE SALVINI
La regia occulta per l’abbattimento di Salvini è del Salsicciaio:

La strategia appartiene al duo Macrón-Attalì: DALLI AL PHASHISTA!
Tutto comincia con l’intuizione nel 2018 di Renzi: AFFIDARSI AL RE DELLA PRESA DEL POTERE SENZA VOTI COPIANDONE I PASSI, RIUNIRE CHIUNQUE ODIA SALVINI.
Per vincere avrebbe però dovuto portare a se M5S e quale miglior strada se non portare dalla sua parte l’ambizioso avvocatucolo semisconosciuto (Conte) grazie anche al lavaggio di cervello da parte del Quirinale?
Ma poiché in Italia non si muove foglia che Dio non voglia, era necessario accreditare Conte presso Trump, Nancy Pelosi non va bene e non è sufficiente.
Quale miglior occasione del caso Huawey?
La lega non si oppone con forza ad un accordo cbe prende piede e che spiana la strada la conoscenza dei segreti Nato ai cinesi:
A questo punto parte il sottile lavoro di tessitura di Conte. Con l’appoggio di M5S riesce a bloccare l’accordo:
Conte blocca pari controllo e opportunità chieste dai cinesi e lo comunica agli Usa. Sicuramente avrà detto: “i 2 ragazzi te li tengo a bada io eh!”.
Ultima machiavellica operazione è stata  andare contro UK e Macron appoggiando Trump sulla richiesta Usa di riammettere al G7 la Russia:
A quel punto è sicuramente bastata una telefonata dell’Ambasciatore Usa in Italia:
“POTUS, SE NON APPOGGI CONTE NON LO CONFERMANO PREMIER…TI RICORDO CHE È LUI CHE CI HA RISOLTO IL PROBLEMA HUAWEY IN ITALIA E CHE TI HA APPOGGIATO CON LA RUSSIA, NON I 2 VICE”
A quel punto in Trump, per niente convinto fa il famoso tweet col nome sbagliato:
E dopo mette quello corretto:
Cbi segue  da anni Trump sa che egli non commette questo tipo di errori, accadde anche con Macron, quando aggiunse una “e” ad ‘Emmanuel’.
CHI SEGUE TRUMP SA CHE IL SIGNIFICATO DEL TWEET È ESATTAMENTE IL CONTRARIO.
Insomma, Trump ha dovuto fare controvoglia questo tweet perchè sicuramente obbligato dall’Ambasciata Americana in Italia MA ai suoi ha spedito il messaggio giusto:
CONTE È DEEP STATE, NON È UNO LEGATO A ME.
Conte è quindi il Macron d’Italia: va al potere senza voti… o con poco seguito.
Direi che il Professore di La Casa di Carta gli fa un baffo al Nientologo.
Penso che arriveranno i Gilet Gialli anche in Italia.
E adesso?
Adesso AVANTI LEOPOLDA!
Ad maiora.

GRILLO VUOLE UN GOVERNO TECNICO, LUI CHE ATTACCAVA “RIGOR MONTIS”


Stiamo superando muri di comicità dell’assurdo che farebbe impallidire i Monty Phyton, e Grillo, con i grillini, sta dando del suo meglio. Questa sera, dopo l’annuncio del super-mega-ultra governo del PD , che naturalmente realizzerà il grande programma grillino, compreso di cancellazioni delle concessioni ad Atlantia, taglio dei parlamentari, e prendendosi il merito di aver respinto i migranti irregolari o, come si è sentito, di aver rifuso i risparmiatori derubati durante il governo Renzi. Il passo successivo sarà la conversione dell’acqua in vina, ma ovviamente solo biologico.
Però potrebbe andare anche peggio, o forse meglio, se abbiamo un lato comico. Questa sera Beppe Grillo, tornato politico a tempo pieno e vero leader del Partito Cinque Stelle, ha scritto questo:
“Ministri vanno identificati in un pool di personalità del mondo della competenza, assolutamente al di fuori della politica”, quindi un governo di ministri tecnici e sottosegretari politici. 
Poi si è parzialmente corretto con Di Maio affermando che “Solo i ministeri tecnici vanno ai tecnici” , come se esistessero ministeri tecnici e ministeri politici: il MISE è tecnico o politico? Il Minstero della Famiglia ? E chi mandiamo al Ministero per gli Affari Europei? Richiamiamo Gozi? lui si che è un tecnico vero! Le 400 nomine del 2019, prendiamo tutti tecnici?
Poi il successo di Grillo nasce anche, anzi soprattutto dalla reazione della politica ai tecnici. Perchè i “Tecnici” sono MONTI, la FORNERO, o PADOAN. Questi sono i Tecnici. GRILLO CHIAMAVA MONTI “RIGOR MONTIS”, HA FATTO AL SUA FORTUNA CONTESTANDOLO ED ORA LO CHIAMA? STIAMO SCHERZANDO?


Ora  vuole i tecnici, perchè i tecnici sono Leuropa, sono i vincoli esterni, è il rifiuto di prendersi responsabilità politiche. Poi voglio vedere applicata questa scelta al PD, comunque sarà semplice per i Pentastellati rinunciare alle 400 nomine, perchè ci penserà il PD, e soprattutto ci penseranno i Renziani, ad occuparli tutti, dal primo all’ultimo.
Il Movimento Nacque come reazione della politica ai “Tecnici”, il rifiuto ai TINA, There is no alternitive, ed ora è l’espressione più pura del TINA, perchè  “BISOGNA” fare questo governo perchè “LO VUOLE LEUROPA”, come una Fornero qualsiasi. 
In politica la parola “Traditore” è quasi un complimento, ma chi ha tradito chi? Chi ha tradito la propria natura?
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