ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 30 ottobre 2019

Un museo di statue pagane

PACHAMAMA: CI SCRIVONO DAL PERÙ (CON VIDEO…), È IDOLATRIA. PUNTO.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ci permettiamo una piccola coda sulla Pachamama e sui rituali paganeggianti che si sono svolti nei giardini vaticani e in Santa Maria in Traspontina nei giorni passati. E che hanno avuto un’eco anche in Italia, con il libretto della CEI di cui abbiamo parlato ieri  e con una preghiera in una chiesa di Verona.

Ma cominciamo con quello che ci ha scritto una lettrice peruviana di Stilum Curiae, che è davvero molto interessante. Ecco quello che scrive Marisol:

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Signore Tosatti, sono peruviana e conosco molto bene la tradizione della pachamama, ma era sempre considerata un rito pagano, porque nel época del incas facevano sacrifici umani per colmare la furia della terra, qui collego un video che ho trovato da 6 anni fa purtroppo in spagnolo dove chiaramente spiega le nostre tradizione serrana (della montagna) e non amazónica come dicono, Chiarisco que è nostra tradizione culturale e non deve c’entrare nulla con la nostra fede cattolica, abbiamo un solo Salvatore che è Cristo e una sola Madonna, diciamo hanno inventado una cosa nuova mai vista, una cosa peligrosa e pagana.

Continuiamo con le reazioni alla preghiera alla Pachamama nella chiesa di Verona. Scrive il giornale locale:
“In una chiesa di Verona, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù, quartiere Pindemonte, zona Ponte Crencano, è stata al centro di una preghiera in una veglia dedicata alle missioni del mondo. Il soggetto è sempre lo stesso Pachamama, antica divinità inca (il nome, letteralmente, significa Madre Terra: è la sposa di Inti, dio del sole). Nell’intenzione dei sacerdoti che avevano esposto le statuette, una forma di spiritualità. Per altri, un culto pagano, che dunque non c’entra nulla con il Cristianesimo.Nel corso della veglia, che si è celebrata venerdì, nella chiesa veronese, non c’erano statue. In compenso, è stata letta la seguente preghiera: «Pachamama di questi luoghi, bevi e mangia a volontà quest’offerta, affinché sia fruttuosa questa terra».
 Seguono altri versi in cui si chiede, sempre a Pachamama che «i buoi camminino bene», che il «gelo non distrugga la semente»: il tutto si conclude con l’invocazione «Sii propizia, sii propizia». Abbastanza da lasciar interdetti alcuni fedeli. Fatto sta che tra sabato e ieri, la parrocchia è stata bersagliate di telefonate. Diverse mail sono arrivate anche in Curia, chiedendo spiegazioni al vescovo Giuseppe Zenti. Tra i presenti alla cerimonia, anche l’ex candidato sindaco per il Popolo della Famiglia (e già presidente della Seconda circoscrizione) Filippo Grigolini. Anche lui ha segnalato la cosa in vescovado. «Hanno fatto pregare giovani e adulti con un’invocazione pagana – ha denunciato con un post su Facebook- magari sono gli stessi che se chiedi la benedizione della casa ti danno del superstizioso». «Non intendo fare polemica – precisa comunque Grigolini una volta contattato al telefono – ma come cristiano che è stato battezzato, comunicato e che si è perfino sposato in quella chiesa sono rimasto perplesso: ho chiesto al vescovo un chiarimento e spero di averlo nella forma che lui ritiene più opportuna, pubblicamente o privatamente». Alle richieste di alcuni fedeli, la parrocchia, retta da don Claudio Castellani, ha risposto che si trattava di un modo di «pregare Dio», quello dell’Antico e del Nuovo Testamento, naturalmente. Non tutti, però, si sono detti soddisfatti della spiegazione”.

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E hanno ben ragione…
Infine parliamo ancora brevemente di quello che è accaduto in Vaticano domenica scorsa. Secondo kath.net l’assenza delle statuette tuffate nel Tevere e miracolosamente salvate dalle acque – secondo la versione ufficiale, su cui però c’è chi ha dubbi – non erano presenti (come peraltro il Priapo amazzonico…) dalla basilica di San Pietro durante la messa perché diversi padri sinodali avrebbero minacciato di boicottare la cerimonia, se ci fossero state le Pachamama. Secondo alcuni – Regina magazine – in realtà sarebbero stati giocati d’astuzia: non c’erano le statuette, ma la ciotola di terra portata all’offertorio avrebbe avuto lo stesso significato.
E infine, è divertente notare che Austen Ivereigh, uno dei più eccellenti corifanti (da corista e sicofante, neologismo di Stilum Curiae) anglofoni della Bergoglio Press Gang ha inserito nel suo profilo twitter la nuova divinità venerata da alcuni neo-cattolici.

Marco Tosatti
30 Ottobre 2019 Pubblicato da  39 Commenti --


Pachamama a San Pietro manifesta la Dichiarazione di Abu Dhabi - del professore Josef Seifert



San Pietro in Vaticano non è un museo di statue pagane, e sarebbe sbagliato usare San Pietro per questo scopo.

Inoltre, mettere tali statue in una chiesa cattolica durante una Santa Messa Pontificia (7 ottobre), mentre i membri delle tribù che credono in questa falsa dea, sono presenti a Roma, non tratta queste statue come pezzi di museo.

Tale atto esprime oggettivamente, se non un culto, almeno una solidarietà con falsi dei, mettendo una falsa religione, che è un orrore agli occhi di Dio, come sappiamo da molti passaggi dell'Antico Testamento, accanto alla religione cattolica.

Anche se non c'è un'intenzione idolatrica soggettiva, come afferma Papa Francesco, il fatto oggettivo di mettere idoli in una chiesa, per non parlare di San Pietro, è un'offesa a Dio e un atto oggettivamente sacrilego.

Il cardinale Müller lo ha espresso molto bene: non la rimozione delle statue pagane dalla chiesa è stata un'azione ingiusta per cui ci si deve scusare, questo era solo contro la legge umana, l'atto di introdurle in chiesa è invece stato una violazione della legge divina. Questo è un peccato contro il primo comandamento.

Quest'ultima azione, anche se non voleva essere un sacrilegio e un'apostasia dal Dio Unico, esprimeva oggettivamente questo. Manifesta una forma di relativismo religioso, suggerendo che tutte le religioni, indipendentemente dalle loro contraddizioni interiori e dalla loro contraddizione alla verità, sono egualmente volute da Dio, indipendentemente dal fatto che rifiutino o adorino Gesù Cristo.

Le scuse per la loro rimozione da una chiesa da parte di due uomini pieni di santo zelo che la Scrittura attribuisce a Cristo quando ha purificato il tempio, costituisce anche una conferma della sfortunatissima dichiarazione di Abu Dhabi, secondo la quale Dio ha voluto la diversità delle religioni dalla creazione in poi. Questa tesi non è solo eretica, ma anche apostatica.

Nessun cristiano, qualunque sia la sua confessione, può accettare che Dio vuole che alcune religioni adorino Gesù Cristo come vero Dio e vero uomo e credano che la loro salvezza eterna dipenda da questa fede, mentre altre religioni rifiutino Cristo o addirittura credano in molti dei.

Come Dio potrebbe volere che le altre religioni non credano in Lui, mentre la fede in Lui è una condizione per la salvezza dei pagani che hanno bisogno di convertirsi, piuttosto che essere ammirati come se già abitassero in paradiso.

I tentativi successivi di presentare questa volontà di Dio solo come una volontà che permette il male, non possono convincere, e contraddicono l'intero tenore della dichiarazione.

Questa dice esplicitamente che il pluralismo religioso è qualcosa di buono. Tuttavia, la volontà divina che permette un male, come Auschwitz, non esiste dalla creazione né è una volontà positiva di Dio, ma la risposta divina ai peccati degli angeli e degli uomini. Non può essere oggetto di una dichiarazione solenne.

Chi dichiarerebbe solennemente che milioni di omicidi ad Auschwitz "sono stati la volontà di Dio"?

Riconfermare la dichiarazione di Abu Dhabi collocando la Pachamama a San Pietro, è un aspetto molto triste di questa azione. Essa contraddice anche l'obbligo morale elementare di aderire alla verità.

Se fossi un musulmano credente, che confessa un solo Dio, non potrei mai accettare questo relativismo e questo indifferentismo. Ancora meno posso farlo come cattolico credente.

La chiamata di Cristo a predicare la verità del Vangelo al mondo intero è anche totalmente incompatibile con il divieto di "proselitismo", di evangelizzare i pagani e di portare tutti i pagani e tutti gli altri cristiani all'unica santa Chiesa cattolica e apostolica.

Collocare la Pachamama vicino all'altare di San Pietro è incompatibile con queste verità. È, tuttavia, compatibile con il diniego che Cristo è vero Dio e vero uomo fin dal suo concepimento, un'affermazione che Francesco avrebbe confidato al famoso giornalista ateo Scalfari.

Se Cristo non è Dio e uomo, e se non c'è una vera religione alla quale tutti gli uomini dovrebbero aderire, se Cristo, Buddha e Pachamama fossero solo simboli per lo stesso Dio sconosciuto, allora non c'è motivo di non mettere una dea pagana accanto a Cristo in una chiesa cattolica.

Ma se Cristo è veramente Dio e uomo dal concepimento in poi, questa azione sa di sacrilegio, blasfemia e apostasia.

Possa Dio convertire e perdonare coloro che hanno commesso tali azioni, e che seminano un'immensa confusione tra i fedeli, minando la chiamata di Cristo ad andare a predicare il Vangelo a tutti gli uomini e a battezzargli, un mandato totalmente contraddetto dal fatto che la Pachamama "benedice" un Sinodo, essendo posta accanto alla presenza reale del vero Dio-uomo Gesù Cristo.

it.news

Idolatria è prostituzione, adulterazione della vera Fede in Gesù, unico Dio

Il rimprovero di san Paolo alla comunità dei Corinzi (1Cor.11,17-34; in particolare il verso 34: “E se qualcuno ha fame, mangi a casa“…) era indirizzata a quella cultura greca che vedeva – quale massima espressione dell’appagamento col divino, o la divinità – le libagioni, banchetti funebri con relative danze, confondersi con i riti sacri, continuata anche nelle prime comunità diventate però cristiane.
Lo stesso san Gregorio il Taumaturgo fu costretto, per un tempo di transizione, ad istituire alcune feste dei martiri per soddisfare alcune abitudini dei pagani convertiti al cristianesimo… disciplinando così la transizione tra il piacere profano (balli e banchetti) e la serietà del culto sacro con la vera gioia spirituale. Fu poi san Giovanni Crisostomo ad “imporre” ad Antiochia la sobrietà e la DECENZA all’interno della Chiese, rimproverando quanti credevano di fare “opera pia” chi onorava il culto a Dio o il culto ai defunti, attraverso banchetti, balli e danze che con la “gioia spirituale” non avevano nulla a che fare. La stessa questione fu di pari passo espressa a riguardo degli idoli, contro i quali però, non vi fu mai tolleranza e neppure ospitalità nei riti e nel Culto all’unico vero Dio. Ossia, gli idoli sono sempre stati denunciati dalla Chiesa come qualcosa di diabolico, pervertitore, assolutamente inaccettabile in qualsiasi forma lo si proponesse.
Certe volte (…anzi molte volte, troppe…) ci chiediamo se la Santa Sede fece bene a ricostituire nel 1814 i Gesuiti (sciolti nel 1773)…. cliccare qui per capire cosa sta accadendo, oggi…
  • “Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne’ cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, l’Eterno, l’Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m’amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20,4-6)
  • “Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erediteranno il regno di Dio.” (1Cor.6,9-10)
Per chi è addentro della vera esegesi CATTOLICA e per chi, da anni, discute seriamente con i Protestanti – specialmente le recenti sètte pentecostali nate nel secolo scorso – comprenderà immediatamente come, questi versi ed altri della Bibbia, siano da essi usati contro la Chiesa Cattolica  per la sua Dottrina del “Culto” ai Santi… Paradosso della storia odierna e dell’ignoranza di tale Tornielli – i nuovi iconoclasti – saremo “noi”…. sarebbero quei ragazzi che, stanchi di questa superba imposizione di certa gerarchia cattolica, non hanno resistito di compiere semplicemente un “atto di giustizia”… Basta per voi andare a sfogliare gli ultimi articoli del mese di ottobre per rendervene conto…
Fare idolatria è un peccato perché si configura quale atto di INGIUSTIZIA nei confronti dell’unico vero Dio che si è rivelato in Gesù il Cristo, Lui, IL NOSTRO DIO…. non ce ne sono altri ed ogni tentativo di aggiustare i fatti, confonderli, bisticciarli, si rivela come una vera cialtroneria, che però si vuole imporre a tutta la Chiesa.
_018 sinodo two 2L’idea di come si sta procedendo ce la fornisce La Nuova Bussola con un articolo che stavamo, per l’appunto, offrirvi come editoriale, vedi qui: I vescovi italiani vogliono farci pregare la Pachamama.
  • Giusto ieri, infatti, abbiamo ricevuto l’immagine che vedete a fianco (cliccate sopra per ingrandirla), con la richiesta di spiegazioni e di conferma o smentita, tanta era l’incredulità del fatto, con questa scritta: Nella parrocchia Sacro Cuore di Verona venerdì 25 ottobre scorso si é svolta una veglia di preghiera.
    Questo il testo di una “preghiera” letta durante la veglia.
    Il parroco interpellato ha confermato di averla fatta leggere ai giovani.
    Da Alessandro Zerbinato
Potrebbe esserci qualche smentita, ma non la farebbero mai, neppure se fosse un falso perché oramai è questa la “nuova prassi”, gettare tutti nella confusione. Per spiegarlo al meglio riportiamo una drammatica ed interessante risposta che un sacerdote, “Padre X“, ha dato ad Aldo Maria Valli qui….. laddove afferma, leggete bene:
  • “Personalmente, non ho mai detto di non voler obbedire a questo papa, semplicemente perché questo papa a me o ad altri non ha chiesto formalmente nulla, in base alla sua autorità apostolica. La sua metodica, per quanto ho capito, è piuttosto quella della deregulation, ovvero del “fate voi”, e si muove nel campo pastorale, il più opinabile. Bergoglio non ha comandato di dare la comunione agli adulteri, ha dato il permesso; non ha detto che l’omosessualità è lecita, ma ha creato i presupposti perché essa lo sia; probabilmente non dirà che bisogna ordinare i viri probati, ma creerà le condizioni perché chi lo vuole lo faccia, e via dicendo. Lui apre porte e chi vuole può varcarle, ma chi non vuole non le varca e non è tenuto a farlo. Questo crea una tremenda confusione e fa enormi danni. Tuttavia io posso restare al mio posto e, senza disobbedire (visto che non c’è un insegnamento “da tenere”) seguo la mia coscienza di cattolico e l’insegnamento tradizionale. Senza tralasciare di mettere in evidenza all’occorrenza le contraddizioni che questa “prassi” mostra rispetto alla dottrina fino ad ora mai smentita formalmente. Bergoglio si basa sull’ambiguità, non su affermazioni chiare. Se da un lato questo fa dei danni incredibili, dall’altra non obbliga nessuno in coscienza. Lui permette riti pagani in vaticano? E noi diciamo che il sincretismo è illecito, senza essere reprensibili. Lui afferma che le diverse religioni sono volute da Dio? E noi (come monsignor Schneider) facciamo notare che questo è in contraddizione col primo comandamento e così via….”
Accantonando al momento le motivazioni di questa spettrale spiegazione che si riferisce al “caso” Don Minutella, qui è evidente che questo Sacerdote, però, sta confermando una situazione che non possiamo mantenere a lungo… Se c’è una PRASSI che contraddice il Primo dei Comandamenti e getta il gregge nelle fauci dei lupi, no… scusate, non è plausibile il tacere e neppure accondiscendere con un silenzio che di fatto è operativo dell’errore e non certo facile a quel “far notare” l’errore se nessuno ne parla! E’ vero che se ne parla, ma non abbiamo Pastori capaci di “ruggire come leoni” davanti alla minaccia e del pericolo che incombe sul quel branco di cuccioli ed indifesi, che il leone stesso per propria natura deve proteggere.
______________IDOLI SULLA FERULAPadre X conferma in sostanza quanto andiamo studiando con voi da almeno gli ultimi quattro anni…. Bergoglio non dice “che si deve…”, tuttavia fa in modo che ogni chiesa, ogni comunità faccia quel che riterrà giusto fare, fosse anche PROSTITUIRSI al mondo e agli idoli, mandando in vacca duemila anni di Tradizione evangelizzatrice.. Papa Francesco si è guardato bene dal portare la Pachamama alla Messa di apertura e di chiusura del sinodo… ma non ha resistito di portare l’ennesima “ferula” (oggi termine improprio e che era il pastorale del Pontefice) in processione con tanto di “facce” tipicamente indigene che, vogliamo augurarci, non verranno associate ai Quattro Evangelisti oppure ai Santi Pietro e Paolo… come del resto hanno tentato di fare in un primo momento con la Pachamama, definita una scultura indigena dell’Immacolata Vergine Maria…. salvo poi smentirsi, affermare che si trattava di statuette indigene innocue(come ha affermato lo stesso Bergoglio)… e dunque accusare i “perversi cattolici”, nuovi iconoclasti dell’arte sacra moderna….
Il Domenicano Padre Riccardo Barile lo ha spiegato bene, qui, Dopo il fumo di Satana entrato in Vaticano. Ora lo si porta in processione…   senza mezzi termini ed anche con punte saggiamente ironiche. E’ vero che la Chiesa, fin da subito e basta leggere san Paolo, ha sempre tentato una inculturazione ed anche pacificare gli individui che aderivano alla Comunità Cristiana, lasciando spesso a loro alcuni “usi e costumi” tipici di una propria cultura, ma non ha mai lasciato dubbi contro l’uso degli IDOLI… non si è mai vergognata di parlare DI DEMONI, di culti demoniaci e perversi, non ha mai patteggiato nel denunciare la PERVERSIONE di certa cultura indigena…
Il perché è presto detto: ogni FIGURA, ogni idolo, ogni sincretismo, ogni forma di pacifismo religioso, inevitabilmente conduce alla depravazione dell’identità del Dio fatto Carne, Gesù Cristo nostro Signore e nostro unico vero Dio, conduce a nuove forme dell’eresia arianaMa tutto ciò ha una origine perversa e si chiama DIALOGO INTERRELIGIOSO inventato a conclusione del concilio Vaticano II.
Se “tu” mi apri ad Assisi un incontro che pone sulle stesse basi TUTTE le religioni e si pretende che quella “preghiera” proviene da UN SOLO DIO, indipendentemente da ciò che dicono ed insegnano le altre religioni partecipanti, è evidente che stai ADULTERANDO (falsificare) il senso stesso DI DIO, di quel Dio rivelatosi in Gesù il Cristo e, di conseguenza, a nulla servirà (e a nulla è servita infatti) la denuncia fatta con la Dominus Jesus, vedi qui, perché alla denuncia andava a seguire LA CONDANNA DEGLI IDOLI… la condanna di una preghiera “comune” che in realtà esprimeva, ed esprime, LA GRANDE BABELE…
Per concludere portiamo un chiaro esempio di questa Babele che troviamo per il caso della recita del Pater Noster, ma anche di alcune forme di PREGHIERA COMUNE, nella Messa…. qui riportato dai testi ufficiali:
  • L’Institutio generalis del Messale Romano (ossia il testo che accompagna, dando i motivi ed i principi, le parole ed i gesti del Messale con il quale ogni eucarestia è celebrata) così si esprime, al numero 20 e 21: “ Gli atteggiamenti comuni che tutti i partecipanti al rito devono assumere, sono un segno della comunità e dell’unità dell’assemblea: essi esprimono e favoriscono i sentimenti dell’animo dei partecipanti. Per ottenere l’uniformità nei gesti e negli atteggiamenti, i fedeli seguano le indicazioni che vengono date dal diacono o dal sacerdote o da un ministro, durante la celebrazione”.
Da queste parole, senza dubbio ambigue … si è lasciata così una libera interpretazione della Norma sia nei gesti ma anche, attenzione, ALLE FORME DI PREGHIERA…. I teologi e liturgisti modernisti, infatti, affermano: “Per questo riteniamo sia allora da scoraggiare ogni forma di gesto, ben inteso durante la liturgia divina, che non sia comune. Se qualcuno è abituato ad alzare le mani al cielo durante la liturgia della sua parrocchia e si reca in un’altra, è bene che si astenga da quel gesto perché il suo gesto non sia diverso da quello dei fratelli con i quali in quel momento celebra la liturgia. E’ compito di chi presiede, come abbiamo visto, indicare i gesti che di volta in volta possono essere compiuti, se diversi dall’ordinario della messa…”
Ma questo non ha senso, se si vuole parlare di UNITA’ E COMUNIONE ECCLESIALE, perché essa così viene meno e sarà soggetta NON più alla liturgia di TUTTA la Chiesa sparsa nel mondo e ad una Norma valida per TUTTA la Chiesa, ma sarà vincolata al “caso per caso”, parrocchia per parrocchia, ogni comunità potrà esprimersi a seconda di ciò che deciderà il sacerdote nella sua comunità… Da una parte essi stessi SCORAGGIANO “ogni forma di gesto che non sia comune”, ma dall’altra parte lo incoraggiano come abbiamo appena dimostrato…. Così lo scoraggiamento e il divieto sarà per il rito antico e per la Liturgia della Tradizione della Chiesa, mentre viene liberalizzata ogni FANTASIA LITURGICA…
E questo ennesimo episodio, forse, non ce lo conferma???? Questa si chiama GRANDE APOSTASIA…. Si legga anche qui:
Si legga anche nella sezione LITURGIA, ed anche nella sotto-sezione “CRISI LITURGICA” in particolare, consigliamo:

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