Torino, rosario per Salvini: "È l'unico che può risolvere i problemi dell'Italia"
Il gruppo di preghiera si è riunito davanti al Tribunale per pregare per Matteo Salvini: "Siamo qui per sostenerlo. È l'unico politico che può fare il bene per l'Italia"
Il gruppo di preghiera si è riunito davanti al Tribunale per pregare per Matteo Salvini: "Siamo qui per sostenerlo. È l'unico politico che può fare il bene per l'Italia"
Con rosario e crocifisso, si sono trovati davanti al Tribunale di Torino per pregare tutti insieme. Una ventina di persone aderenti al gruppo di preghiera I cinque sassi si sono riunite davanti al palazzo di Giustizia per pregare per Matteo Salvini.
Il leader della Lega oggi avrebbe dovuto presentarsi in Procura per rispondere di vilipendio della magistratura e così i suoi sostenitori si sono ritrovati per dire una preghiera (guarda il video).
A guidare il rosario Angela Ciconte, dipendente della Asl di Torino e tra le fondatrici del gruppo. Il momento di preghiera è stato organizzato dal primo gruppo nato in Italia in risposta alle sardine, che si ritroveranno questa sera in Piazza Castello. "L'unico pesce che ci interessa è il simbolo dei primi cristiani", ha spiegato mostrando l'immagine del pesce usato dai cristiani delle origini come acronimo per indicare Gesù Cristoper sfuggire alle persecuzioni.
E così, con coroncina sacra e crocifissi, il gruppo ha intonato le preghiere davanti all'ingresso del Tribunale. "La fede è l'unica arma che abbiamo in mano per sostenere la battaglia di Salvini – hanno commentato i presenti –. È l'unico politico che può fare il bene per l'Italia e per gli italiani. Non importa se lui oggi non si presenterà davanti ai giudici, la preghiera arriva ovunque".
"Non preghiamo per l'assoluzione di Salvini - aveva spiegato alcuni giorni fa una delle fondatrici -, ma perché il Signore lo illumini e continuo a lavorare per il bene del Paese e la salvaguardia dei nostri Valori". "Non abbiamo mostrato i muscoli, ma attraverso la preghiera vogliamo essere lo stimolo per un'Italia meno tribolata e meno povera", ha aggiunto in mattinata spiegando che il gruppo si sta organizzando per creare in tutte piazza del Paese altre occasioni di preghiera.
"Non siamo qui per farci vedere con lui, ma per sostenerlo. Salvini ci ha detto di andare avanti, lui si fida di noi", ha concluso Angela Ciconte. Come spiega Repubblica, il leader della Lega aveva infatti incontrato la fondatrice del gruppo poche settimane fa a Milano. "Gli ho raccontato della nostra iniziativa, lui mi ha mostrato il rosario che aveva in tasca, è la prova che non lo usa solo in tv, ma lo tiene sempre con se perché ci crede. È l'unico politico che può risolvere i problemi dell'Italia", ha concluso la Ciconte.
Giorgia Baroncini -
Con rosario e crocifisso, si sono trovati davanti al Tribunale di Torino per pregare tutti insieme. Una ventina di persone aderenti al gruppo di preghiera I cinque sassi si sono riunite davanti al palazzo di Giustizia per pregare per Matteo Salvini.
Il leader della Lega oggi avrebbe dovuto presentarsi in Procura per rispondere di vilipendio della magistratura e così i suoi sostenitori si sono ritrovati per dire una preghiera (guarda il video).
A guidare il rosario Angela Ciconte, dipendente della Asl di Torino e tra le fondatrici del gruppo. Il momento di preghiera è stato organizzato dal primo gruppo nato in Italia in risposta alle sardine, che si ritroveranno questa sera in Piazza Castello. "L'unico pesce che ci interessa è il simbolo dei primi cristiani", ha spiegato mostrando l'immagine del pesce usato dai cristiani delle origini come acronimo per indicare Gesù Cristoper sfuggire alle persecuzioni.
E così, con coroncina sacra e crocifissi, il gruppo ha intonato le preghiere davanti all'ingresso del Tribunale. "La fede è l'unica arma che abbiamo in mano per sostenere la battaglia di Salvini – hanno commentato i presenti –. È l'unico politico che può fare il bene per l'Italia e per gli italiani. Non importa se lui oggi non si presenterà davanti ai giudici, la preghiera arriva ovunque".
"Non preghiamo per l'assoluzione di Salvini - aveva spiegato alcuni giorni fa una delle fondatrici -, ma perché il Signore lo illumini e continuo a lavorare per il bene del Paese e la salvaguardia dei nostri Valori". "Non abbiamo mostrato i muscoli, ma attraverso la preghiera vogliamo essere lo stimolo per un'Italia meno tribolata e meno povera", ha aggiunto in mattinata spiegando che il gruppo si sta organizzando per creare in tutte piazza del Paese altre occasioni di preghiera.
"Non siamo qui per farci vedere con lui, ma per sostenerlo. Salvini ci ha detto di andare avanti, lui si fida di noi", ha concluso Angela Ciconte. Come spiega Repubblica, il leader della Lega aveva infatti incontrato la fondatrice del gruppo poche settimane fa a Milano. "Gli ho raccontato della nostra iniziativa, lui mi ha mostrato il rosario che aveva in tasca, è la prova che non lo usa solo in tv, ma lo tiene sempre con se perché ci crede. È l'unico politico che può risolvere i problemi dell'Italia", ha concluso la Ciconte.
Giorgia Baroncini -
Monsignor Nunzio Galantino simpatizza per le sardine e critica Salvini
Monsignor Nunzio Galantino, dai microfoni di Radio Capital, esprime "simpatia" verso le sardine stigmatizza ancora l'uso di rosari e crocifissi in politica
Monsignor Nunzio Galantino, dai microfoni di Radio Capital, esprime "simpatia" verso le sardine stigmatizza ancora l'uso di rosari e crocifissi in politica
Monsignor Nunzio Galantino, ex segretario generale della Cei, prova simpatia nei confronti delle "sardine".
Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il riferimento fatto da Galantino tende a premiare la manifestazione nazionale che le sardine hanno organizzato nella capitale per il prossimo 14 di dicembre. Le dichiarazioni del presule sono arrivate attraverso Radio Capital: "Non posso che avere simpatia per questi ragazzi, che prendono l'iniziativa per dire a noi adulti che non ce la fanno più a sentirci solo gridare", ha argomentato. Il consacrato italiano, da quando è stato promosso da papa Francesco, interviene con meno costanza sulle questioni politiche. Per quanto le "sardine" - con tutta evidenza - rappresentino un'organizzazione degna di attenzione per l'ex vertice dei vescovi italiani. Ma c'è stato spazio pure per una delle consuete rimostranze sollevate nei confronti di coloro che usano esporre simboli religiosi in contesti politico-elettorali. E il pensiero non può che andare a Matteo Salvini.
"Uomini e donne che pensano di fare politica con ogni mezzo, probabilmente perché non hanno a disposizione mezzi più credibili, ecco che allora ricorrono o strumentalizzano i simboli e non mi riferisco solo a quelli religiosi". Per Galantino, ma anche per altri esponenti di spicco della Chiesa cattolica, i politici non dovrebbero esporre rosari o crocifissi. La polemica è datata, ma oggi è stata ripristinata. Proprio nel corso della giornata odierna, un gruppo di fedeli, ha pregato un rosario dinanzi il Tribunale di Torino. Il fine? Esprimere vicinanza nei confronti del leader leghista.
Collettivi choc: veglia blasfema. La Madonna circondata da preservativi
Dopo il party annullato per la Immacolata Con(trac)cezione, Link Bologna, Rethink e La Mala educacion tornano alla carica
Dopo il party annullato per la Immacolata Con(trac)cezione, Link Bologna, Rethink e La Mala educacion tornano alla carica
Ci risiamo. Dopo la festa (annullata) per l'Immacolata con(trac)cezione, i collettivi bolognesi tornano alla carica.
Chi pensava di essersi liberato "dall'iniziativa più attaccata dalle lobby cattoliche e destre reazionarie", dovrà (purtroppo) ricredersi. In fondo al peggio non c'è mai fine. A Bologna per dopodomani è previsto il "Vegione per la contraccezione", pubblicizzato da una locandina in cui si vede la Madonna circondata di preservativi. Una provocazione volutamente blasfema.
A organizzare l'evento "in onore della Santissima Contraccezzione" sono le stesse associazioni che avevano ideato la prima edizione, ma con qualche defezione. Ci sono La MALA educacion, Rethink - Collettivo di Economia e Link Bologna - Studenti Indipendenti (quella che sulla sua pagina Facebook condivideva entusiasta foto delle sardine in piazza). A quanto pare non sarà tra gli organizzatori Uni LGBTQ, che non appare nel nuovo evento lanciato online.
La festa dell'Immacolata Contraccezione era stata annullata, dicono i diretti interessati, per un "cavillo burocratico" trovato dall'Ateneo Bolognese. Il party infatti avrebbe dovuto svolgersi nei locali di via Filippo Re, messi a disposizione dalla stessa Università (in piena notte e, in teoria, a cancelli già chiusi). Sono insorti il senatore Pillon, Salvini, il deputato FdI Bignami, Azione Universitaria e Student Office. Incassato il colpo, ora i collettivi puntano ad una festa che non potrà trovare l'oppisizione dell'Unibo. I "percorsi di sessualità libera e consapevole" saranno rilanciati in piazza Verdi (cuore dela vita universitaria, luogo di degrado e auto-definita antifa) "portando preservativi - veri, cartonati, disegnati o come volete - e con qualunque altro mezzo contraccettivo".
I collettivi si scagliano contro i "neo-fondamentalisti e fanatici cattolici", contro "il clima di odio e bigottismo", contro "chi pratica l'obiezione di coscienza negandoci il diritto all'abordto", contro la "morale a senso unico" e chi "narra il femminicidio come un raptus". Come se il problema di quella festa fosse il parlare liberamente di contraccezione. Non sia mai, che lo facciano apertamente. Diverso è il discorso (e questo è il punto) se per discutere di sesso libero e responsabile si decide di deridere la figura regina del cattolicesimo. Maria, la madre di Gesù.
Per meritare rispetto, occorre portare rispetto. La regola è semplice. I collettivi però non sembrano averlo capito, visto che si lamentano di chi li ha accusati "pubblicamente" di mancanza di riguardo nei confronti della religione. Era il minimo.
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