ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 21 gennaio 2020

I cattolici vanno in chiesa?

Se il prete (cattolico) fa l’elogio dei protestanti


Cari amici di Duc in altum, ho ricevuto una breve lettera da un lettore che racconta una sua esperienza. L’ho trovata significativa e, ahinoi, tipica di una certa Chiesa che di cattolico, a questo punto, forse ha solo la ragione sociale, ma nessun contenuto.
A.M.V.

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Caro Aldo Maria Valli, ho pensato a lungo se condividere i miei pensieri oppure no. Alla fine ho deciso di scrivere a Duc in altum, ma non con spirito di divisione, bensì per far sapere a che cosa si trova esposto oggi un semplice cattolico che, entro i propri limiti, cerca di vivere Gesù Cristo nella sua quotidianità.
Ecco i fatti. Nella Santa Messa del giorno dell’Epifania il sacerdote celebrante (che in altre occasioni avevo avuto modo di apprezzare) durante l’omelia a un certo punto sostiene: “I protestanti studiano meglio di noi le Scritture, tanto che, tenendo anche conto della rivalutazione di Lutero da parte di Francesco, in alcune chiese vengono chiamati pastori protestanti per spiegarle. È giusto. Bisogna prendere il buono che c’è in tutto”.
Ora, alcune mie semplici riflessioni.
Primo. A me, in quanto credente cattolico, non interessa il buono; a me interessa la Verità.
Secondo. Se un sacerdote cattolico mi dice che i protestanti conoscono molto meglio di noi le Scritture, tanto da venire chiamati nelle chiese cattoliche per tenere le omelie, a questo punto mi chiedo: che ci sto a fare nella Chiesa cattolica? Non è meglio andare direttamente in una protestante?
Terzo. Se rivalutiamo Lutero e diciamo che i protestanti conoscono molto meglio di noi le Scritture, significa che la Chiesa cattolica, a partire almeno dal Concilio di Trento, non ci ha raccontato che fandonie o, quanto meno, un insegnamento incompleto o distorto?
Mi scuso per la brutalità, ma ho voluto essere sintetico.
Ripeto: ho manifestato le mie perplessità non per dividere né tanto meno per scagliarmi contro quel sacerdote, per il quale prego, ma semplicemente per far sapere a che cosa può trovarsi esposto oggi un cattolico quando va in chiesa.
Che il Signore mi perdoni se ho azzardato troppo.
Mauro
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