Canterbury Cathedral

Una grande sostenitrice dell’aborto Ann Furedi, Amministratore Delegato del British Pregnancy Advisory Service (BPAS), il più grande fornitore privato di aborti del Regno Unito, è stata nominata Dottore Onorario delle Scienze (Scienze sociali) durante una cerimonia tenutasi nella cattedrale di Canterbury, chiesa madre della Comunione Anglicana mondiale, il 22 novembre.
L’Università del Kent afferma di conferire la Laurea honoris causa a “personalità provenienti da diversi percorsi di vita che si sono distinte per aver dato un contributo significativo alla società” .
La Furedi è nota in Gran bretagna per aver fatto campagne pubbliche per rendere la legislazione sull’aborto inglese ancora più estrema e ha detto al Guardian , “la miglior legge sull’aborto sarebbe un foglio di carta bianco.” e ha descritto il suo ruolo come “il più bel lavoro al mondo”.
Parlando al lancio della campagna “We Trust Women” di BPAS,  ente responsabile di oltre 70.000 aborti l’anno scorso, la Furedi aveva dichiarato“Vorrei essere molto, molto chiara e schietta … la legge non dovrebbe avere nessun limite massimo (di stadio della gravidanza, n.d.t.)”.
Da notare il discutibile fatto che un ex membro del consiglio di amministrazione della BPAS e attivista pro-choice, la professoressa Sally Sheldon, sia membro del comitato per le lauree onorarie che ha selezionato la Furedi per l’onorificenza. La Sheldon, docente di legge presso l’Università del Kent, fa campagne per l’aborto a libero accesso da oltre 20 anni, sostiene l’aborto selettivo per sesso, ha scritto una proposta di legge ​​che chiede una legislazione sull’aborto meno restrittiva e ha ricevuto £ 500.000  (circa 600.000€, n.d.t.) di denaro pubblico per scrivere un libro sulla storia dell’aborto in Gran Bretagna. Ad aumentare i sospetti di un qualche conflitto di interessi, anche Frank Furedi, marito di Ann Furedi, è professore emerito di sociologia all’Università del Kent.
Ann Furedi in passato ha sostenuto che l’aborto dovrebbe essere visto come una forma di “controllo delle nascite” “La pianificazione familiare è contraccezione e aborto. L’aborto è il controllo delle nascite di cui le donne hanno bisogno quando il loro metodo abituale ha fallito.”
Nel 2014 la Furedi è stata al centro di grandi polemiche per aver detto alla rivista online Spiked che le donne dovrebbero poter abortire sulla base del sesso del bambino: “La donna fornisce le sue motivazioni, il medico decide in base a quanto stabilito dalla legge … non vi è alcun obbligo legale di negare ad una donna un aborto se ha una preferenza per un sesso, a condizione che i motivi legali siano sempre soddisfatti”. E ha aggiunto, “la legge tace sulla questione della selezione di genere, così come tace sullo stupro”.
La BPAS ha anche sollevato obiezioni a progetti di legge salvavita che avrebbero permesso ai medici legali di fare autopsie sui bambini nati morti per paura che questo fatto potesse riconoscere la piena umanità e dignità di persona dei bambini non ancora nati.
Dopo il referendum in Irlanda, Furedi  si era vantata di aver contribuito alla sconfitta della posizione cattolica sull’aborto: “E con un tratto di penna, l’Irlanda cattolica ha una legge sull’aborto che permette l’aborto ben 12 settimane dopo rispetto al Regno Unito.” e l’Università del Kent ha affermato che le sue  argomentazioni, “ampiamente utilizzate… per legalizzare l’aborto nella Repubblica d’Irlanda”, sono state uno dei motivi per cui le è stato assegnato il dottorato.
Nel suo libro The Moral Case for Abortion, riconoscendo che la vita inizia al momento del concepimento la Furedi scrive: “L’aborto può essere un atto di uccisione, ma uccide un essere vivente che non ha il senso della vita o della morte e nemmeno la consapevolezza di sé stesso come essere distinto dagli altri”. “Sarebbe molto più diplomatico dire ‘porre fine alla vita ‘ piuttosto che ‘uccidere’ “, ammette. “Ma non credo che essere poco chiari o ipocriti sia utile. Crea l’impressione che  si voglia nascondere quello che si sta facendo.”
“Catholics for Choice”, un’associazione di cattolici a favore dell’aborto, sul numero di gennaio della propria rivista, ha elogiato la Furedi come persona che sa spiegare perché la ‘scelta’ sia una parte importante del nostro lessico“.
Il decano di Canterbury Robert Willis, responsabile del luogo dove è stata ospitata la cerimonia, si è rifiutato di affrontare l’eticità dell’evento, mentre la segreteria dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, in risposta a un attivista pro-life cattolico in lotta contro il divieto di manifestazione davanti alla clinica abortista di Ealing, aveva dichiarato in una lettera di fine novembre che “in un numero limitato di casi, l’aborto può essere moralmente preferibile a qualsiasi alternativa disponibile”.
I pro-life britannici naturalmente sono indignati  e Catherine Robinson, portavoce di Right To Life, ha dichiarato“Assegnare ad Ann Furedi una laurea ad honorem è un allontanamento incredibile dalla tipologia di persone alle quali l’università dice di assegnare il premio. L’aborto non è qualcosa di benefico per la società ma dannoso.”
Dave Brennan, CEO di Brephos, un’associazione che si preoccupa di fornire supporto teologico alla battaglia pro-life, ha dichiarato: “Mi sento fisicamente male per il fatto che il mio Signore Gesù sia stato travisato qui tacitamente a sostegno dell’uccisione di bambini di massa. Se Gesù ribaltava i banchi nel Tempio perché la gente guadagnava vendendo piccioni per i sacrifici, si rabbrividisce al pensiero di cosa farebbe a Canterbury, dove una donna riceve un dottorato perché guadagna denaro con il sacrificio di bambini. Ma per qualcuno assistere alla premiazione di chi gestisce più grande genocidio nella storia della nostra nazione in quella che dovrebbe essere una chiesa di Cristo, non c’è accenno di contrizione.”
 di Annarosa Rossetto