Lettera ai pastori del regime di Bergoglio
Cosa ce ne facciamo del vostro ministero pastorale in parrocchia da voi svolto in forma privata? Ritiratevi dove volete a vita privata lasciando le parrocchie perché tanto non servite a nulla!
I battesimi possiamo farceli da soli, come anche i matrimoni, così avveniva nella Chiesa primitiva.
Cosa state a fare nelle parrocchie a fare la vostra vita privata. Sparite, ritiratevi dove volete, perché il vostro ministero privato qui nelle parrocchie non ci serve più a nulla.
Si, proprio così, lasciate subito le “nostre case canoniche”.
Andate a svolgere il vostro ministero pastorale privato a vostro uso e consumo altrove!
Per farne che cosa? Le oltre 20.000 case parrocchiali le daremo immediatamente ad immigrati e simili, in comodato secondo le disposizioni/desiderata della Santa Sede bergogliana.
Sarà questa la più Santa Pasqua.
Al posto vostro dediti altrove alla vostra attività privata, potremo così far fare questa nuova Pasqua a Cristo che passa secondo l’accoglienza insegnata dalla misericordia di Bergoglio.
Questa nuova Pasqua in tutte le parrocchie con l’accogliere gli immigrati darà per noi frutti migliori del vostro ministero privato. Avremo così accolto il nuovo Cristo che passa…che ci salva…e santifica!
Sono state fatte, forse, le case parrocchiali per un servizio religioso privato? No, quindi, da più di un mese siete degli abusivi…che le 20000 case nostre canoniche siano così destinate ad un uso evangelico più utile a noi e più confacente al nuovo Cristo che passa!
Adesso vi siete ricordati che siete in possesso di varie reliquie di Cristo e ne avete incominciato l’ostensione ordinaria e straordinaria.
Ma quelle reliquie da dove provengono? Dal corpo di Cristo, quel corpo invisibile ma vero e reale reso presente da Cristo stesso nell’ultima cena e moltiplicato per ogni S.S. Messa. Ebbene, voi ora volete salvarci con le reliquie, interdicendo ai fedeli di partecipare per mesi alla S.S. Messa?
Veramente non solo ci fate ma ci siete, cretini e demoni. Inoltre, avete per più di 50 anni predicato fino all’ossessione che la S.S. Messa è fatta dall’assemblea, più messa e meno messe è sempre stato il vostro slogan!
Adesso vi rimangiate tutto. Fate le messe private e confinate la vostra tanto decantata assemblea dalla “presenza” per video in tutta la sua gamma. Che stupenda partecipazione e comunione! È la nuova potenza sacramentaria imposta da voi allo Spirito Santo! E non è finita! Vista la debolezza del nostro Cristo avete pensato bene di unirvi/aggiungervi la potenza delle divinità dell’Amazzonia.
Ma che strano: neanche questa è sufficiente a salvarci dal covid-19. Forse avete mancato di imporle in copia a tutte le chiese…e per questo…ecco la sconfitta.
Roma, chiesa di San Luigi dei Francesi, chiusa per coronavirus
Così per quest’anno da me scordatevi l’8×1000. Che rimanga direttamente alla repubblica che è stata la vera salvezza contro il covid-19, non certo voi Chiesa privata! Anzi, da come vi siete comportati, non avete esplicitamente dichiarato al mondo che voi non avete proprio nulla?! E servono le vostre benedizioni? Da che cosa ci proteggono le vostre preghiere private e non? Avevate, forse, paura che nel proseguio delle liturgie feriali e festive da compiersi a certe regole di sicurezza moltiplicandone le celebrazioni, sareste magari incorsi nella diffusione del covid-19 e di esserne colpevoli proprio come i cristiani furono incolpati dell’incendio della Roma neroniana?!
È del tutto evidente che per Bergoglio e voi prima viene la materia, ultimo lo spirito, quindi, prima la carne/corpo e poi l’anima! Si adora il corpo unico bene prezioso e adesso si sacrifica ogni bene dell’anima. Cristo, invece, ha immolato, Divino Agnello, il suo corpo Ostia Santa per salvare le anime.
La Chiesa vostra si è così adeguata/conformata al mondo che, tranne per la sola caritas corporale, è diventata del tutto inutile/insignificante per l’uomo laico di oggi.
Tutto dipende non più da Dio ma dall’uomo, grazie alla sua potenza e scienza a sentirsi Dio. È la nuova fede nell’uomo non più in Dio. È la globalizzazione del laicismo in attesa della scomparsa dalla terra della fede cristiana di cui certamente l’attuale gerarchia ha dato il suo ingente contributo da Bergoglio a Bassetti.
Dal “buona sera fratelli e sorelle” della prima apparizione di Bergoglio si è rivelato tale laicismo e, oltre tutto il resto, dalla riabilitazione di Lutero, di Calvino e company era inevitabile arrivare alla presente nuova Pasqua privata.
Insomma la dottrina della riforma luterana sintetizzata nel “PECCA PURE FORTEMENTE MA SII ANCORA PIÙ FORTE NELLA FEDE” da Bergoglio è stata trasformata in “PECCA PURE FORTEMENTE MA SII ANCORA PIÙ FORTE NELLA CARITÀ CORPORALE” e sarai salvo alla destra del Cristo Risorto.
Grazie Bergoglio, più facile e semplice di così per salvarci non potevi evangelizzarci.
Dubito però che i servizi di caritas solo corporali realizzati in prossimità del colonnato sinistro di Piazza San Pietro ti siano sufficienti per salvarti, anche se sono stati dotati della nuova Scottex marchio Civiltà Cattolica e da te testata in Fransciscus.
E poi continuate ad affermare che vige il “NON PRAEVALEBUNT”… come sul Cristo al Golgota hanno prevalso le tenere per qualche ora così anche la Chiesa si sta distruggendo fino all’ultima manifestazione dell’ultimo e peggiore anticristo che avverrà tra 10-15 anni. Con Bergoglio si sta preparando il tutto per il suo avvento.
Riscoperta del digiuno sacramentale?
La vicenda del giansenismo definisce in maniera inequivocabile la vostra scelta pastorale.
Cito da “Storia della chiesa” di Alberto Torresani, ed. Ares anno 2000. Pag 529 paragrafo 21, punto 1.
Cornelius Jansen o Giansenio 1585-1638.
Da pag 532 ecco il testo che vi riguarda:
“Giansenio compose un libello, il “Mars gallicus” che attaccava il Card. Richelieu, ma non fu il libello ad indurre il cardinale a far imprigionare Saint-Cyran (strettissimo di Giansenio), bensì il fatto che costui aveva stretto tenaci relazioni con Robert Arnauld D’Andilly, zio della famosa Madre Angelica badessa del monastero cistercense di Port-Royal. Costei aveva fondato l’Istituto del S.S. Sacramento, nel quale ebbe diffusione un rosario devozionale che appariva come il programma spirituale del nuovo istituto.
“Saint-Cyran difese la nuova devozione, riconoscendovi una ispirazione del Card. Bèrulle. La Madre Angelica, riconoscente, volle avere come confessore delle monache il Saint-Cyran, serbandogli imperitura riconoscenza. Il modo in cui il Saint-Cyran guidava le religiose nella direzione spirituale era vistosamente rigorista: gli ripugnava che una vita cristiana potesse oscillare alternativamente tra grazia e peccato. Egli perciò introdusse la prassi di differire l’assoluzione dopo la confessione per molte settimane, durante le quali il penitente doveva rimanere lontano dalla comunione. Le monache di Port-Royal furono entusiaste di questo rigorismo e ne parlarono ampiamente, affermando che tutte si tenevano lontane dalla comunione convinte di esserne indegne…”.
“Saint-Cyran difese la nuova devozione, riconoscendovi una ispirazione del Card. Bèrulle. La Madre Angelica, riconoscente, volle avere come confessore delle monache il Saint-Cyran, serbandogli imperitura riconoscenza. Il modo in cui il Saint-Cyran guidava le religiose nella direzione spirituale era vistosamente rigorista: gli ripugnava che una vita cristiana potesse oscillare alternativamente tra grazia e peccato. Egli perciò introdusse la prassi di differire l’assoluzione dopo la confessione per molte settimane, durante le quali il penitente doveva rimanere lontano dalla comunione. Le monache di Port-Royal furono entusiaste di questo rigorismo e ne parlarono ampiamente, affermando che tutte si tenevano lontane dalla comunione convinte di esserne indegne…”.
Ecco i novelli giansenisti che siete voi. Pur di non riconoscere di aver gravemente sbagliato in questa situazione del covid-19 siete disposti ad incorrere nelle eresie più sbagliate. Se foste stati anche nel passato così convinti fautori del beneficio spirituale apportato alle anime dal vostro ingiustificato digiuno sacramentale perché non lo avete mai richiesto nemmeno in occasione degli anni santi normali o straordinari che avete indetto negli ultimi anni? Insomma, doveva proprio essere il covid-19 a farvi decidere per l’intera assemblea il giansenistico digiuno sacramentale, da voi evidentemente non praticato.
Che bravi curatori d’anime. Per voi la S.S. Messa per i fedeli no.
DUE ESEMPI
Mons. Lorefice in bici nella Cattedrale di Palermo
Un Arcivescovo nominato da Bergoglio quando era arciprete di una parrocchia italiana non aveva forse ordinato di non mettere in quell’anno le statuine dei Santi Re Magi e al loro posto di mettere la scritta respinti alla frontiera?
Con quale saggezza conosce e applica le sacre scritture? Quei magi che interesse avevano? Forse lo stare in Palestina per sempre o solo conoscere il nato Messia? Quei Magi scappavano dai loro paesi o vi sono subito tranquillamente ritornati?
Se fosse davvero interesse primario e unico del mondo dei profughi il cercare la vera fede… ben vengano e, una volta evangelizzati, che tornino missionari ai loro paesi. Ma nella stragrande maggioranza degli immigrati nostri non c’è alcun interesse per tutto questo. Personalmente sono allo scuro di qualche loro conversione.
Ma come non ammettere che questa conversione secondo l’insegnamento di Bergoglio sarebbe non solo superflua ma dannosa?
Per Bergoglio è finita ogni missionarietà della Chiesa, ed è gravemente peccato fare proselitismo.
Comunque, per questo attuale Arcivescovo di Palermo la stronzata gli è andata molto bene.
Infatti, ha attirato l’interesse di Bergoglio che l’ha promosso da arciprete ad Arcivescovo.
Per la verità, c’è da aggiungere l’altra nuova liturgia compiuta dal medesimo che in abiti pontificali con tanto di mitra in testa ha ripetutamente biciclettato sul presbiterio della cattedrale. È così che le sue preghiere, pregando anche per il covid-19, sono dall’Alto più esaudite.
Il secondo esempio di santi pastori è quello di quel vescovo che l’anno scorso (fuori da ogni covid-19) per sostenere una sua iniziativa pastorale aveva a tutti i preti della sua diocesi ordinato l’interdizione/sospensione di 3 giorni in tutte le parrocchie di ogni celebrazione precipuamente ogni Santa Messa affinché tutti i preti partecipassero alla sua iniziativa. Quindi, per il proprio ego a dimostrare il proprio potere è stata sacrificata in tutta quella diocesi per 3 giorni la Santa Celebrazione Eucaristica.
Iniziativa dallo stesso pastore imposta/ripetuta altre due volte nello stesso anno 2019 in quella stessa diocesi. Con queste scelte pastorali abolendo le sante messe in tutte le parrocchie dove si crede si arrivare?
Ma che Chiesa sognano di costruire con la soppressione delle sante messe. E lo ripeto, non c’era nessun covid-19. Ma sì è rivelato profeta/anticipatore di quanto è stato ora imposto a tutta Italia. E ora in frenetica attesa di chissà quale promozione.
Riandando alla storia nostra recente tale provvedimento di interdizione da tutti i sacramenti avrebbe dovuto essere santamente imposto quando per i referendum sul divorzio e per l’aborto quei tantissimi cattolici di allora avevano votato a favore rinnegando esplicitamente il proprio battesimo.
Giacinto Pannella e Mons. Vincenzo Paglia
I frutti di un’Italia sempre meno cristiana sono davanti a noi.
Così non è avvenuto allora né in seguito per tutte quelle altre nazioni occidentali che plebiscitariamente hanno confermato e sviluppato l’abolizione della Legge Naturale.
Paesi e vari sommi pontefici avrebbero all’indomani delle scelte divorziste ed abortiste… diritti civili immediatamente interdire per l’enormità della colpa dei fedeli.
I papi tali interdizioni non le hanno fatte? Bene, ci pensa Dio a interdire quelle nazioni; però povera Sua Chiesa che tradisce con tali omissioni la sua essenza. Anche Dio la abbandona.
Se, invece, le avesse adottate, mai Dio avrebbe abbandonato la sua Chiesa.
Comunque, povere nazioni ex cattoliche, disgraziatamente mai interdette dalla Chiesa, a quale futuro possano pensare sapendo di essere interdette da Dio. Questa è la differenza: là dove la Chiesa interdice popoli interi di fedeli lo fa come sacrosanto dovere contro colpe commesse da quei cristiani in attesa che da Dio giunga per essi la grazia del ravvedimento.
Quando, invece, mancando i pastori della Chiesa al proprio dovere di interdire quei cristiani per la gravità delle loro scelte, è Dio che li interdice, non c’è più da illudersi in una grazia della loro conversione e, da parte di Dio, è un agire consequenziale su quei popoli perché il male non può risultare vincitore.
Pensando, così al covid-19, rispetto a quanto dovrà accadere dall’essere interdetti da Dio, è un banale antipasto.
Ma per la Chiesa, abbandonata da Dio perché gravemente mancante i suoi doveri… è lo smarrimento progressivo e totale in sé stessa fino ad arrivare alla piena ultima ed irreversibile apostasia che culminerà per 3 anni e 6 mesi con la manifestazione dell’ultimo e peggiore anticristo fino alla scomparsa della stessa Chiesa, travolta dalla marea montante del relativismo e sincretismo religioso, dissolta così nelle tenebre del mondo.
E voi avete interdetto il popolo cristiano per il covid-19?! Non avete fatto altro che confermare per sempre su di voi l’interdizione di Dio.
Chi vuol capire…capisca.
Ci sarà la sorte, già quasi realizzata in molte nazioni… cioè la scomparsa di tutte le chiese fa destinarsi alla rovina o ad altro uso nei servizi pubblici e privati.
Più chiaramente, come del tempio di Gerusalemme sarebbe sopraggiunta la distruzione da non restarne pietra su pietra, così certamente avverrà di tutte le vostre chiese a confermare che Dio vi ha irrimediabilmente interdetti da lui.
E ciò che è più amaro è il fatto/ostinazione che vi acceca convinti di aver fatto bene il vostro dovere.
D’accordo, rifatevi o consolatevi con la canzone rinascerò rinascerai …cristianamente? No, ma sempre più laicisticamente. So che avete già in animo di rifare tutte quelle celebrazioni che la circostanza del covid-19 per vostro gravissimo errore avete interdetto ai fedeli destinandole ad altra data.
Ma questo ancora più conferma su di voi l’abbandono di Dio.
Infatti, che senso ha una fede che nell’evenienza di qualsiasi male si eclissa? Era quella, invece, l’ora di Dio per dimostrare chiaramente a tutti in Chi c’è vita e salvezza.
Sbandierare la fede in celebrazioni a male superato è grave offesa a Dio, tradimento di ogni atto con Lui e di ogni Sua promessa.
Celebrazioni a disgrazia/male passato avrebbero unicamente il sapore di una coreografia storica, superflua ed inefficace: insomma pura parodia.
Non siate almeno ridicoli.
Era allora, a tempo debito, che andavano fatte. È lì che doveva brillare la vostra fede cristiana, la potenza delle sue celebrazioni e la forza dei suoi sacri misteri. Il peccato annulla e distrugge tutte le benedizioni. Non ne siete convinti? Quando c’è il peccato Dio si ritira.
Finché c’è il peccato Dio non può riversarvi le sue grazie e i suoi favori. Solo dopo la conversione c’è il ritorno di Dio e forse delle sue grazie.
A conclusione. Nella primavera del 2018 non si sono svolti in Italia le votazioni nazionali politiche? Per quella circostanza non era nato provvidenzialmente dai soli laici stessi il cosiddetto partito della famiglia che non aveva altro come programma che i valori della Legge Naturale? Tale nuova formazione politica non aveva forse chiesto una adesione formale della gerarchia cattolica? E che ha fatto la CEI?
Si è allora defilata rispondendo che lasciava ogni decisione ai singoli vescovi. E quindi da un programma costitutivo di adeguamento alla legge naturale avete lasciato libertà, anziché benedire la divina provvidenza che su un piatto d’oro vi offriva la possibilità di richiedere e imporre a tutti i cattolici di sottoscrivere in toto tale scelta pena la loro scomunica o interdizione dalla Chiesa.
Così non è stato. E vi definite ancora Chiesa Cattolica?!
Non siete, invece, fedeli del pensiero unico cattocomunista?
Lo dice anche il vostro aperto contrasto/odio che non mancate mai di manifestare contro Matteo Salvini.
Ma Dio vi vede, vi abbandona sempre più, proprio perché avete perso una così grandissima grazia del nascente partito della famiglia che con tutte le forze avreste dovuto sostenere.
Bergoglio termina molte sue apparizioni pubbliche con l’invito “pregare per me”. E ora voi vescovi che con lui avete interdetto dalle celebrazioni il popolo di Dio, volete avere successo con le catene di preghiere spirituali mondiali…senza la presenza diretta dei fedeli al mistero eucaristico.
Con che faccia, dopo tutti i recenti documenti pontifici contro la vita claustrale e il modo di amare sbagliato dei monaci, perché dediti prevalentemente alla preghiera e non alla caritas corporale Bergoglio chiede di pregare per lui?!
Concordo in pieno con gli 80 che a Roma a Piazza San Silvestro con le debite distanze hanno recitato pubblicamente il Santo Rosario per questa Chiesa… preghiere rinnovate forse dagli stessi, davanti o in prossimità di Castel Sant’Angelo.
Ricordiamo che da Ponte Sant’Angelo gli anticlericali avevo tentato di buttare nel Tevere la salma di Papa Pio IX che stava per essere in segreto inumata nella Basilica di San Lorenzo al Verano, ponte dal quale quel giovane cristiano austriaco più recentemente aveva gettato le statuine idolo delle divinità amazzoniche da lui sottratte dalla Chiesa di Santa Maria della Traspontina, con grande dispiacere di Bergoglio che le ha fatte recuperare dai sommozzatori e messe al sicuro in Vaticano. E vuole Bergoglio che preghiamo per lui?
A chi? Gesù Cristo o le statuine amazzoniche? C’è una sola preghiera da fare da parte di quei pochi (mosche bianche) che soffrono e piangono per questa povera Chiesa di Cristo:
dal demonio Bergoglio e dalla gerarchia con lui regimentata, libera nos Domine.
Pubblicata da Marco Tosatti sul suo sito Stilum Curiae
a proposito della chiusura delle chiese disposta dal governo
Le immagini sono nostre
a proposito della chiusura delle chiese disposta dal governo
Le immagini sono nostre
Atto di riparazione e digiuno, la lezione di don Lino
Don Lino Viola, l'ormai famoso parroco di Gallignano che ha respinto i carabinieri che gli volevano far interrompere la messa, ha fatto un atto di riparazione per il sacrilegio compiuto e ha chiesto alla sua comunità di unirsi con un digiuno il prossimo 30 aprile. Una bellissima risposta a quanto accaduto, e una lezione ai vescovi mercenari.
Don Lino Viola davanti al carabiniere
Ginocchia piegate e schiena dritta: è l’immagine RX di don Lino Viola, l’ormai famosissimo parroco di Gallignano. La schiena dritta l’ha mostrata a tutto il mondo, di fronte ad uno sceriffo improvvisato, pieno di boria (e di ignoranza), che voleva fargli interrompere la Messa. E anche di fronte ad un sindaco che non si era reso conto che Gallignano non è paese della Repubblica Popolare Cinese, per quanto ci si stia dando da fare per assumerne le modalità “disciplinari”.
Le ginocchia piegate le vediamo in questo video, che lo riprende mentre sabato 25 aprile, accompagnato da due parrocchiani, prega davanti al Signore per riparare al sacrilegio di domenica 19 aprile.
Un atto di riparazione bellissimo, come non lo si udiva più da tempo: «In questo momento prima di celebrare sull’Altare il Sacrificio del Tuo Figlio voglio a nome della comunità presente e di quella che vive nelle nostre case riparare l’irruzione immotivata e sacrilega delle forze dell’ordine». Insieme al divino Sacrificio, don Lino offre «l’espiazione della Vergine Tua Madre di Villavetere – un piccolo santuario mariano nelle campagne di Gallignano - dei nostri Santi Patroni San Pietro e Sant’Imerio», espiazione offerta per «riparare al tuo onore divino conculcato».
Sacrilegio, espiazione, offerta del Sacrificio: robe dell’altro mondo!
Ma non è finita. Don Lino ci ricorda che è Lui, il Signore, il primo ad essere stato offeso dalla sacrilega azione dello sceriffo, incurante di essere entrato nella casa di un Altro, degna progenie di quelle guardie del tempio richiamate proprio nell’atto di riparazione: «Siete usciti come contro un brigante con spade e bastoni per catturarmi» (Lc. 22, 52), una delle frasi pronunciate da Gesù più strabordanti di mestizia e dolore. E poi ancora il richiamo al tradimento di Giuda ed una richiesta che, da sola, ristabilisce l’ordine dell’obbedienza: «Padre amatissimo [...] conservaci fedelissimi nella Tua obbedienza e nel Tuo servizio fino alla morte quando potremo entrare nella Tua Casa dove Tu vivi col Figlio e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen».
Il 25 aprile, don Lino ha mostrato una libertà sconosciuta a quelli che vanno in giro per il carnevale comunista, quella libertà di offrire se stessi per espiare il male presente nel mondo; a questa vera libertà ha richiamato la sua comunità, chiedendole di unirsi all’atto di riparazione con un digiuno indetto per giovedì 30 aprile.
A questo digiuno ci uniremo in molti, perché quello che è accaduto il 19 aprile non riguarda soltanto la piccola comunità di Gallignano, ma la Chiesa universale. E tutti i veri cristiani, veri nonostante le proprie miserie, sentono come proprio l’oltraggio lì perpetrato. Lo dimostrano i tanti messaggi di sostegno inviati a don Lino e le numerose telefonate di solidarietà fatte da persone che hanno riconosciuto nella sua ferma e mansueta resistenza un atto di vera libertà, ma soprattutto un atto veramente degno di un ministro di Dio.
«Mi hanno chiamato pure tutti i Vescovi francesi», spiega don Lino. «Il mio rammarico è stato di non avere avuto la solidarietà del mio vescovo». Un dolore grande per un sacerdote che all’obbedienza, quella vera, ci tiene. E la lealtà con monsignor Antonio Napolioni è stata totale, perché don Lino non ha ricusato un confronto aperto e sincero con lui: «Ci siamo parlati a lungo, io gli ho spiegato che ho solo fatto il mio dovere, ma lui mi ha risposto col silenzio».
Da quanto abbiamo appreso, sono stati diversi i sacerdoti che hanno provato a scuotere il proprio Vescovo, a fargli capire che forse era il caso di prendere una posizione un po’ più comprensiva nei confronti della presa di posizione di don Lino. Nessuno pretende che mons. Napolioni diventi improvvisamente un vescovo battagliero, ma almeno che faccia presente che, forse, entrare armati in una chiesa con atteggiamento pretenzioso non si addice propriamente al bon ton, questo sì. Invece niente. Silenzio.
Un silenzio colpevole, che rivela molte cose, come un brano di quindici secoli fa spiega: «Non si può conoscere con sicurezza se uno è un vero pastore o un mercenario, se le circostanze non impongono delle urgenti necessità. Quando tutto è in pace, generalmente, sta alla custodia del gregge tanto il pastore quanto il mercenario, ma quando il lupo assale, si comprende con quale animo ciascuno custodiva il gregge». Così San Gregorio Magno, nell’omelia tenuta proprio la domenica del Buon Pastore.
«Questo assalto del lupo – continua con un’attualità impressionante – si verifica quando qualcuno, ingiusto e ladro, si mette a opprimere i fedeli e gli umili. Allora colui che sembrava pastore, ma non lo era affatto, abbandona le pecore e fugge, timoroso del pericolo che gli potrebbe sopraggiungere e per nulla disposto a resistere all’ingiustizia. La sua fuga non consiste nel portarsi in un altro luogo, ma nel sottrarre l’aiuto, nel vedere l’ingiustizia ed accettarla, protetto dal proprio silenzio».
Al mercenario, Gregorio applica le parole con cui Dio, attraverso il profeta Ezechiele, rimproverava i molti, troppi falsi profeti: «Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti» (Ez. 13, 5). Che cosa vuol dire “stare sulla breccia”? «Battersi sulla breccia significa – conclude San Gregorio – opporsi con la libera voce della ragione ad ogni potere che tenta di imporsi con l’ingiustizia».
Meditate, vescovi, meditate.
Luisella Scrosati
Non poco tempo fa pubblicai un commento su come, in maniera superficiale,un sacerdote che allora stimavo,aveva rimproverato, gli ormai pochi fedeli che sentivano con la privazione delle partecipazione al sacrificio eucaristico, la perdita di una parte essenziale anzi fondamentale della loro fede cristiana per affrontare le vicessitudini della vita(rese ancora più tristi e dolorose con l'epidemia covid), dicendo che il sacrificio eucaristico era celebrato comunque e che il suo "valore"non era inficiato dall'assenza dei fedeli!Tutte cose sacrasante,tranne quando in maniera direi più che banale,si abbandonava a esternazioni bergogliane accusandoli di essere dei bambini capricciosi!!Avevo inoltre fatto notare che il cattolico veniva anche privato di due sacramenti fondamentali:la confessione e l' estrema unzione(scusate ma chi scrive è vetus ordo).Il mio commento fatto anche da 2 p.s. fu da me ritirato perchè subito redarguito da due sacerdoti:il primo che non si era accorto,pur" essendo lì ogni giorno",che negli ospedali si stava vivendo una realtà drammatica che "sconvolgeva"non solo la vita di chi si stava ammalando(e morendo),dei loro parenti,che non avevano nemmeno la possibilità di salutare l'ultima volta il proprio caro,accontentandosi di una "fredda telefonata",ma anche di tutti gli operati sanitari coinvolti in questa tragedia,che vivevano nel terrore di ammalarsi,di diventare essi stessi "untori"dei propri parenti,ritornando a casa e nel dolore nel veder così tante gente morire ed essere così impotenti!Il secondo che mi faceva chiaramente intendere che se anche il sottoscritto non avesse più dato l'8 per mille alla ormai ex chiesa cattolica,lui dormiva sonni tranquilli perchè "aveva lo stipendio"di professore!
RispondiEliminaRitirai i commenti per due motivi:
1)il tempo mi avrebbe dato ragione e non si è dovuto aspettare molto per vedere i frutti di tali affermazioni!
2)perchè a leggere le loro"rimostranze" mi hanno fatto capire che la chiesa di bergoglio,non quella di Cristo,E' TUTTA IN QUELLE DUE RISPOSTE!!TUTTA LI',NIENT'ALTRO!
Oggi la CEI(più per motivi economici che non di fede)va a protestare dal "suo pupillo"Conte perchè non consente,come alle altre "imprese commerciali",di riaprire i battenti!Colui che avevano appoggiato considerandolo servo,è diventato il padrone!Succede sempre così a coloro che "usano"il demonio per i propri scopi:alla fine,quando ormai è troppo tardi,sono diventati suoi schiavi!!LE CHIESE RESTANO CHIUSE,QUANDO RIAPRIRANO RESTERANNO VUOTE(chi tradisce ed abbandona coloro che gli erano stati affidati non troverà più la loro fiducia),SARANNO SCONSACRATE E VENDUTE PERCHE' DIVENTINO QUALCOS'ALTRO(come già succede in tante parti d'Europa)!
E dei bambini viziati che sarà??Il Buon Pastore,che ama le sue pecore,si prenderà LUI cura personalmente di ognuna di esse(per grazia di DIO non tutti i consacrati si sono venditi al mondo)...chi vivrà,vedrà!Un ultima cosa:visto che oggi il laico si vede costretto a fare il "prete",speriamo che il "prete"sappia fare il medico,ovviamente non nascondendosi nelle case parrocchiali!