PG A BASSETTI: PENSI AI SACERDOTI E AI VESCOVI, NON AI MIGRANTI.
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, sappiamo che l’attenzione di tutti o quasi è rivolta al protocollo con cui la Chiesa Italiana finalmente compie il suo percorso finale verso la sottomissione allo Stato, ma non è sfuggito né a noi, né a Pezzo Grosso, l’intervento che il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (che sempre di più possiamo chiamare – non si offendano atei ed agnostici – la nuova UAAR – Ufficio Affari Anche Religiosi – in tempi di migranti. Lo trovate su questo collegamento. Che dire? Pezzo Grosso ha trovato un paio di cose da dire, belle pepate, e ha pensato bene di mandarcele… Buona lettura.
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Da Pezzo Grosso. Senta Tosatti, quando penso al card. Bassetti, presidente della Cei, mi domando cosa faccia mai tutto il giorno, chi frequenti, quali cose lo preoccupino. Oggi tutti i giornali evidenziano uno scontro nel governo tra la ministra dell’agricoltura Bellanova (IV) e i 5Stelle sulla regolarizzazione dei 600mila immigrati che dovrebbero lavorare nei campi, sottoposti al rischi di caporalato.
Ora, se in Italia c’è un abuso (il caporalato),non si colpisce mai l’abuso (chissà perché), ma si trovano ragioni per cambiare curiosamente la legge o la norma (in questo caso la regolarizzazione degli immigrati).
Tanto che il sospetto è che l’abuso sia voluto, almeno tollerato, o almeno salutato con favore, per cambiare le norme. In questo caso, il caporalato sarebbe voluto, o tollerato, per per regolarizzare immigrati. Lei si meraviglierebbe?
Ce lo aveva già insegnato Pannella in merito alla assunzione di droghe (leggere…) spiegandoci che vietarle avrebbe comportato spaccio illegale (l’ abuso), pertanto era meglio regolarizzare la vendita (cancellando la legge contro le droghe).
Dobbiamo riconoscere che non ci meravigliamo che una ministra di Italia Viva (ex PD) utilizzi lo stesso approccio; ma siamo sconcertati dal fatto che lo usi anche il Presidente della Cei Bassetti.
Poi, ripensandoci bene, abbiamo ricordato che Pannella ha fatto scuola in Vaticano, Cei e compagnia bella. Cosicché il “Vangelo secondo Pannella” probabilmente è ormai l’unico che il nostro Bassetti usa, quando celebra la sua messa.
Dicevo all’inizio che scrivono oggi i maggiori quotidiani : “Mancano 600 mila braccianti per il raccolto estivo in agricoltura”. E Bassetti, qui sotto : “Regolarizzare subito i 600mila lavoratori immigrati“.
Lei, Tosatti, se riconoscesse che esiste questo problema di sfruttamento e di rischio di non raccolto in agricoltura, cosa penserebbe? Ma tutti i giovani disoccupati che cosa fanno? Perché pagano loro il sussidio di disoccupazione? Perché non li mandano a raccogliere frutta e verdura, perché non li mandano a lavorare nei campi? Non solo per imparare a lavorare, ma per sentirsi utili, e magari non farsi arruolare da altra malavita. Invece Italia Viva e la CEI propongono di regolarizzare immigrati e far lavorare loro. Italia Viva e CEI, non amano i giovani disoccupati italiani, soprattutto quelli del Sud? Perché?
Ma caro Tosatti, passi un ministro di sinistra (che prima di ricucirsi le tre narici ha bisogno ancora di qualche secolo di disastri prodotti), ma il Presidente CEI Bassetti, che diamine ne sa di agricoltura?
Certo Bassetti è un famoso esempio di “braccia rubate alla terra”, esperto di ONG – traffico di migranti, ma ora dimostra di esser esperto di caporalato. (Che anche lui faccia caporalato con i sacerdoti?).
Ebbene caro Tosatti, leggendo sia del problema dei braccianti da regolarizzare che le solite scempiaggini di Bassetti, ho pensato anch’io ad un appello, provocatorio e molto attuale in tempi di lockdown per epidemia dove abbiamo notato una mancanza di vescovi e sacerdoti santi che avessero coraggio di essere pastori. Pertanto provocatoriamente, chiedo, parafrasando il grande Bassetti:
Appello
In questo periodo di coronavirus abbiam visto cosa manca in Italia ! MANCANO 48mila sacerdoti ! MANCANO 226 vescovi ! REGOLARIZZIAMO tutti i sacerdoti tradizionalisti sospesi, commissariati (dai Francescani dell’immacolata in poi…). Regolarizziamo i sacerdoti tradizionalisti che son stati de-regolarizzati dalla Santa Sede, che son stati sottoposti a caporalato da parte di vescovi bergogliani. Che sono esposti ad astinenza di apostolato, sono sfruttati in attività non pastorali, e son soggetti a contagio di progressismo teologico. Molti sono persino costretti a vivere in esilio, al confino, in isolamento. Chiediamo a chi ha il compito di preservare il bene comune vero, di regolarizzare immediatamente i sacerdoti commissarariati, quale premessa indispensabile delle salute delle anime di tutti. Avremo anche due Papi (!), ma mancano i sacerdoti e i vescovi ! Fine dell’appello
Suo PezzoGrosso
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Marco Tosatti
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