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giovedì 25 giugno 2020

Avanti c'é posto..!

Chi sarà il prossimo Papa

The Next Pope”, il prossimo Papa, è l’ultima fatica giornalistica di Edward Pentin, vaticanista del National Catholic Register. Un Conclave non è in vista, ma alcuni ambienti cattolici hanno deciso di ragionare in prospettiva. Anche perché, dopo Benedetto XVI, non è detto che si debba aspettare la morte di un pontefice per eleggere un successore. Papa Francesco potrebbe decidere di diventare “emerito”. Bergoglio pare aver apprezzato la novità introdotta da Ratzinger, quella del pontefice emerito. Quello di Pentin, insomma, è un esercizio più che lecito e, dal punto di vista dell’autore del libro che dovrebbe essere pubblicato in Italia dopo l’estate, pure utile per i cardinali.

Signor Pentin, perché un libro sul successore di Bergoglio?
In un conclave, di solito, non è solo il pubblico ad avere poca o nessuna conoscenza del futuro Papa. Forse, sorprendentemente, nemmeno i cardinali che stanno votando per lui. Nell’ultimo conclave del 2013, un cardinale ha dichiarato in modo memorabile di aver trovato confuse le informazioni ricevute e altri si sono lamentati della mancanza di informazioni su chi votavano. Questo problema è stato reso più acuto da quando papa Francesco ha cessato di tenere riunioni pre-concistoro del Collegio cardinalizio. L’evento è stato tradizionalmente una buona opportunità per i cardinali di incontrarsi e conoscersi. Quindi questo libro è principalmente finalizzato ad equipaggiare cardinali e fedeli in generale con una conoscenza dettagliata di alcuni cardinali che crediamo potrebbero essere eletti Papa.
Il libro tratta di 19 profili: questa affermazione è corretta? Perché questi 19?
Sì, il libro contiene 19 profili papabili. Li abbiamo scelti perché riteniamo che abbiano le maggiori possibilità di essere eletti papa, dato il loro background, la loro reputazione e le loro classifiche nella Chiesa, anche se, naturalmente, come dice il vecchio detto romano, “chi entra Papa in conclave, ne esce cardinale”. O come ha detto un amico, si spera che il prossimo Papa non sia il 20 – quello che non abbiamo incluso!
Ci direbbe alcuni nomi dei “candidati”? E anche il loro “perché”?
Abbiamo composto il profilo di una serie di candidati sia della “sinistra” che della “destra” ecclesiastiche, quindi da un lato abbiamo il cardinale americano Raymond Burke e il cardinale guineano Robert Sarah – entrambi visti come conservatori e ortodossi, e dall’altro abbiamo Il cardinale filippino Luis Tagle e il segretario di Stato italiano vaticano, il cardinale Pietro Parolin, considerato più come l’ala della sinistra o di centrosinistra della Chiesa.
Le faccio alcuni nomi: Tagle, Sarah, Parolin. Alcune previsioni sul futuro del Vaticano ruotano attorno a questi tre nomi. Si trova d’accordo?
Al livello personale sì, anche se il libro non presenta una classifica e non prevede quale dei 19 potrebbe essere eletto. In questo modo, è diverso dalle solite pronostici giornalistici e cerca invece di dare semplicemente il maggior numero possibile di fatti ai lettori per consentire loro di prendere una decisione su chi dovrebbe essere eletto. 
Che cosa ne pensa del cardinale Zuppi? Il papato potrebbe tornare a Roma?
Penso che potrebbe essere un contendente forte, certamente negli anni a venire, ma solo se il Collegio dei cardinali vuole un pontificato simile a quello di papa Francesco. Non sono così sicuro in questa fase che lo vogliano.
Pensa che Francesco potrebbe dimettersi? Bergoglio sarà il nuovo “papa emerito”?
È certamente possibile che possa dimettersi e ci sono molte teorie in circolazione. Una è che Francesco potrebbe dimettersi, forse a luglio, ma che sta aspettando che Benedetto muoia per primo. Bergoglio avrebbe quindi cercato di far subentrare un successore privilegiato, e molti pensano che quella persona sia il cardinale Tagle. Altri pensano che sia altamente improbabile che Francesco si dimetta, soprattutto perché ha chiaramente un piano per riformare la Chiesa in linea con la sua visione personale.
Chi ha avuto l’idea di questo libro? Nel corso di questi anni, molti hanno attaccato l’ipotesi che qualcuno potesse “schedare” i cardinali…
L’idea in realtà è diventata comune: credo che questo libro sia uno dei tre progetti simili, anche se non identici, volti a fornire ai fedeli una conoscenza completa dei principali candidati cardinali per diventare Papa. Questo particolare progetto è nato con un piccolo gruppo di fedeli che desiderano rimanere anonimi. Non lo vediamo problematico o contrario alla tradizione della Chiesa. Al contrario, come spiego nel libro, almeno fino al 1550, nei giorni precedenti un conclave, avvisi pubblici e libelli, precursori del giornale, venivano pubblicati a Roma con elenchi di candidati. Ma questi erano spesso pieni di voci, quindi il compito di compilare biografie attendibili ed affidabili dei cardinali lasciato ai diplomatici e ad altri scribi di fiducia. Questo libro ha lo scopo di seguire quest’ultima tradizione. 
In ottica di Conclave, è già possibile dire che esiste una “maggioranza bergogliana”?
Seguendo i numeri, papa Francesco ha ora scelto la maggioranza degli elettori cardinali – 67 su 128 alla fine del 2019. Ma non è un dato di fatto che voteranno tutti per il favorito successore di Francesco, e un altro detto romano è utile qui: “Un Papa grasso ne segue uno magro” – in altre parole, è abbastanza probabile che un Papa molto diverso seguirà Francesco, uno che contrasta con il suo predecessore in termini di “conservatore” di un “progressista”.
Se dovesse nominare due nomi, uno per la parte conservatrice della Chiesa e uno per la parte progressiva, che cosa farebbe? Ouellet e Maradiaga?
Direi che per la parte conservatrice, il cardinale Sarah, e per la progressista, il cardinale Tagle, anche se è importante sottolineare che probabilmente non si vedono in quel modo. Al cardinale Tagle, ad esempio, non piacciono tali etichette.
Nelle sue intenzioni, chi dovrebbe leggere il suo libro?
Questo libro è per chiunque sia interessato a chi potrebbe essere il prossimo Papa, a cominciare ovviamente dagli gli elettori del Collegio cardinalizio ma esteso a tutti i fedeli. Anche se non c’è in programma un voto, è importante sapere chi potrebbe guidare i cattolici del mondo oltre un miliardo e quindi per chi pregare. Per i lettori italiani, prevediamo di tradurre il libro in italiano entro la fine dell’anno.
Francesco Boezi

1 commento:

  1. Alcuni ambienti"cattolici"hanno deciso di CONTINUARE A SRAGIONARE IN PROPOSITO!Appare sempre più evidente che l'elezione di Bergoglio sia stata e resta illegittima;questo comporta ipse facto che lo stesso conclave che ha pilotato la sua elezione abbia perso la sua legittimità;se a ciò si aggiunge che tutti i cardinali nominati da Bergoglio, che avrebbero diritto di voto per l'elezione di un eventuale pontefice sono indebiti in quanto nominati non da un papa ma da un cardinale, a che serve parlare del "successore"di Bergoglio,visto che il vero papa è ancora Benedetto XVI? Anche se questo dovesse venire a meno causa età avanzata,la vera CHIESA CATTOLICA,quella che ha costruito la casa sulla ROCCIA,CIOE'SU NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO,non cercherebbe certamente negli attuali occupanti del Vaticano,che hanno costruito una chiesa anticristica,il successore di Pietro,ne tanto meno tale elezione avverrebbe secondo i criteri del conclave,pratica adotta dalla Chiesa ma di certo NON DOGMATICA e passibile di correzione soprattutto nel tempo dell'anticristo!Quindi per chi vuol restare cattolico suggerisco le parole del sommo poeta:"Non ragioniam di lor ma guarda e passa"

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