Figli della luce e figli delle tenebre. La lettera aperta dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò a Donald Trump l'assalto globale delle forze del male contro la luce di Cristo. Spieghiamo bene perchè l'eretico Bergoglio non è papa
di Francesco Lamendola
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nella Lettera aperta del 7 giugno 2020, domenica della Santissima Trinità, al presidente statunitense Donald Trump, ha ancor più sintetizzato, se possibile, e con efficacia e chiarezza ancora maggiori, sempre se possibile, quanto già aveva scritto nel suo Appello per la Chiesa e per il mondo dell’8 maggio scorso, mostrando una capacità di comprensione e di giudizio che, in questi tempi di appiattimento e conformismo generalizzati, se non peggio, si può ben definire eccezionale.
Signor Presidente,
stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che definirei “biblici”: i figli della luce e i figli delle tenebre. I figli della luce costituiscono la parte più cospicua dell’umanità, mentre i figli delle tenebre rappresentano una minoranza assoluta; eppure i primi sono oggetto di una sorta di discriminazione che li pone in una situazione di inferiorità morale rispetto ai loro avversari, che ricoprono spesso posti strategici nello Stato, nella politica, nell’economia e anche nei media. Per un fenomeno apparentemente inspiegabile, i buoni sono ostaggio dei malvagi e di quanti prestano loro aiuto per interesse o per pavidità.
Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei Cieli. Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione, sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà – se non si ravvedono – la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella dannazione eterna.
Nella società, Signor Presidente, convivono queste due realtà contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel “deep state” al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani…
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò
In poche righe, riallacciandosi alle due città di Sant’Agostino - la città di Dio e la città degli uomini, che in ultima analisi è la città del Diavolo - monsignor Viganò ha saputo delineare il quadro complessivo, politico, economico, culturale e religioso nel quale ci muoviamo al presente. È stato creato dai meccanismi della globalizzazione, ma i signori che stanno in cabina di regia non hanno pensato che proprio in virtù di quei meccanismi anche le connessioni fra i diversi fili della loro congiura planetaria sarebbero apparse sempre più chiare. È pur vero che quei signori, i Padroni Universali, come li chiamava Giulietto Chiesa, sono arrivati a un punto tale di protervia e sicurezza di sé che non si curano più, come in passato, di nascondere le loro trame, anzi stanno cominciando a levarsi apertamente la maschera. Come interpretare diversamente il comportamento di Bill Gates, il quale da anni “predice” una pandemia da Coronavirus e un’emergenza sanitaria mondiale, e poi si affretta ad offrire il vaccino da lui stesso prodotto ai diversi governi, fra i quali il governo italiano, come rimedio all’emergenza sanitaria? Oppure il comportamento del sedicente papa Bergoglio, il quale, dopo aver giocato per anni sul filo dell’eresia e della blasfemia, ora non si preoccupa più di bestemmiare apertamente e d’insegnare pubblicamente le più manifeste eresie e le più sacrileghe sconcezze, fino a intronizzare i demoni nella basilica di San Pietro?
Il capo della Chiesa, non lo si scordi mai, è uno e uno solo: Gesù Cristo; che di Sé disse: Io sono la via, la verità e la vita!
Il fatto è che costoro, come osserva monsignor Viganò, sono certi di aver già vinto, o quantomeno di avere la vittoria finale in pugno; ragionano già da vincitori, e ciò spiega il voluto venir meno di ogni misura di prudenza e discrezione da parte loro. Che bisogno c’è di occultare i propri piani, se il nemico è stato sconfitto e ovunque regna il Nuovo Ordine imposto dal vincitore? Essi ormai sono già mentalmente proiettati nella Fase Due, quella del consolidamento della loro vittoria e dello sfruttamento di essa fino al limite estremo possibile.
L’espressione figli della luce e figli delle tenebre è, in realtà, evangelica; è stato lo stesso Gesù Cristo a servirsene, precisamente nella parabola dell’amministratore disonesto (Luca, 16, 1-8) là dove dice, a commento del comportamento di quell’uomo: il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce (v. 8). E ancora (Giovanni, 12, 46): Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. E ancora (Gv 3, 16-21):
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Quel che sta accadendo nella Chiesa sta accadendo anche nel mondo. È in atto un assalto globale delle forze del male contro la luce di Cristo!
E san Paolo, nella Prima lettera ai Tessalonicesi (5, 1-11):
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii.
Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate.
Perchè l'eretico Bergoglio non è papa? Benedetto XVI non ha mai effettivamente rinunciato al munus petrino e un conclave non può essere indetto se il papa è vivente e le sue dimissioni sono invalide!
Il concetto, dunque, è chiaro: chi accoglie Cristo è nella luce, perché Cristo è la luce che rischiara il mondo; chi lo rifiuta è nelle tenebre. E chi è nelle tenebre non vuole che le sue opere appaiano in piena luce, perché apparirebbero in tutta la loro malvagità; mentre chi è nelle tenebre vuole che tutto avvenga nelle tenebre, affinché la sua iniquità non sia manifestata. Così agiscono i falsi pastori della falsa chiesa: mentono, spergiurano, ingannano i fedeli, tradiscono le pecorelle del gregge che è stato loro affidato, le spingono verso i lupi famelici perché ne facciano strage. Bergoglio, in Amoris laetitia, dice che in certi casi l’adulterio diventa legittimo, diventa un atto di fedeltà a Dio. Così il male diventa bene, e il bene diventa male. Non per nulla si è rifiutato di rispondere ai dubia dei quattro cardinali: che avrebbe potuto rispondere? È tutto molto chiaro. Gesù dice: Se il tuo occhio ti dà scandalo, strappatelo; e dice anche: L’uomo non separi ciò che Dio ha unito. Ma Bergoglio no, lui vuol cambiare la parola di Cristo: e lo fa parlando con lingua di serpente, non dicendo apertamente di voler cambiare il Vangelo, ma di fatto cercando di cambiarlo, introducendo il tranello del falso discernimento, così come la falsa chiesa introduce nella pastorale il tranello del falso ecumenismo e del falso dialogo interreligioso.
Quella di Bergoglio, con Pachamama intronizzata, è ancora la Chiesa di Cristo?
Si veda il documento di Abu Dhabi, da lui sottoscritto, ove si afferma testualmente che Dio stesso, nella sua sapienza, vuole che ci siano le differenti religioni. Questa è la negazione del vero Vangelo di Gesù, nel quale è scritto: Andate e predicate: e chi crederà e verrà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. Dunque, Bergoglio è un falso pastore, e sono falsi pastori tutti quelli che vanno dietro a lui; sono falsi e illegittimi tutti i suoi atti, sono false e illegittime le numerosissime nomine di vescovi e cardinali da lui fatte, ed è falsa e illegittima la scomunica a don Minutella che il vescovo Lorefice ha scagliato contro un sacerdote la cui colpa era quella di voler restare fedele a Gesù Cristo. Le cose dunque sono chiare, purché le si voglia vedere. Bergoglio non è papa, e ciò per svariate ragioni:
- perché Benedetto XVI non ha mai effettivamente rinunciato al munus petrino;
- perché è stato costretto a dimettersi;
- perché la mafia di San Gallo aveva già predisposto la sua elezione;
- perché è un gesuita, e i gesuiti non possono diventare papi;
- perché non era trascorso il periodo prescritto fra le dimissioni del papa e la nuova elezione;
- perché un conclave non può essere indetto se il papa è vivente e le sue dimissioni sono invalide;
- perché i suoi atti stessi lo qualificano come eretico impenitente, bestemmiatore e idolatra, tutte cose che non sarebbero potute accadere se egli fosse veramente papa.
Bergoglio è un falso pastore, e sono falsi pastori tutti quelli che vanno dietro a lui; sono falsi e illegittimi tutti i suoi atti, sono false e illegittime le numerosissime nomine di vescovi e cardinali da lui fatte, ed è falsa e illegittima la scomunica a don Minutella che il vescovo Lorefice ha scagliato contro un sacerdote la cui colpa era quella di voler restare fedele a Gesù Cristo!
Figli della luce e figli delle tenebre
di Francesco Lamendola
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non Protestanti della Tradizione
non Protestanti della Tradizione
La vita cristiana non si ferma.
Don Alberto Secci. Vocogno, 8 Giugno 2020.
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Link per consultare e/o scaricare in formato PDF la raccolta di articoli apparsi sul bollettino "Radicati nella fede" su "La Riforma Liturgica anglicana" di M. Davies: https://www.radicatinellafede.com/p/l...
Sito WEB: http://www.radicatinellafede.com
Canale Gloria.Tv: https://gloria.tv/usquequo
Resta da chiederci perchè questo deep state che ormai detiene tutto il potere politico economico a livello mondiale,potere tale da condizionare in maniera ormai evidente tutte le scelte morali e sociali di quasi tutti gli stati del mondo(esclusa la Russia),si siano "inventati"questa pandemia mondiale(su una popolazione di 7.700.000.000 i casi accertati sono 6.020.712 pari allo 0,078%):il vendere il vaccino a tutti gli stati ,non cambierebbe nulla a chi già possiede tutte le ricchezze di questo mondo!La risposta credo che sia di una semplicità disarmante...questi "signori"non voglio solo essere i padroni del mondo,ma desiderano,ardano,bramano vedere soffrire la maggior parte della popolazione mondiale per fame,miseria,disperazione,per malattia sia naturale che soprattutto indotta.E'l'odio puro contro l'uomo e contro Dio che li spinge a fare di tutto per fare del male al prossimo!Che gusto c'è stare bene io se anche chi incontro per la strada gode della mia stessa felicità?Se io, ho tutto il resto del mondo deve avere nulla!!In un esorcismo a satana fu chiesto se condurre le anime alla perdizione generasse in lui una forma di soddisfazione se non di piacere;la risposta fu categorica;nessuna soddisfazione,anzi incremento del dolore e della disperazione;Il sacerdote lo incalzò allora con una domanda logica:ma perchè lo fai allora?La risposta fu ancora più sconcertante:per puro infinito ed inesauribile odio nei confronti di Dio e degli uomini!Auguro una notte serena e un riposo tranquillo a tutti coloro che vanno a messa in unione con "papaBergoglio"prelati e laici!
RispondiElimina@innominato
RispondiEliminaÈ semplice
Come noi siamo figli di Dio grazie al battesimo in Gesù Cristo e amiamo il prossimo.
Questi maledetti sono figli di Lucifero
Quindi odiano il prossimo.
Sono psicopatici.
Lucifero gli ha promesso il mondo.
A noi invece ci toccherà il Cielo
E direi che non è tanto male
Tutto vero perô ricordiamoci da cattolici e figli di Dio che il castigo è anche colpa mia e dei peccati che compio quotidianamente:ad es. colui che divorzia e si unisce ad una persona che non è il suo coniuge davanti a Dio e alla indissolubiltá del matrimonio, facendosi scudo dietro la falsa interpretazione che Dio è amore e quindi che faccio di male?non sta bestemmiando dinanzi all onnipotente? Non sta falsficando la Sua Parola per adattarla ai suoi pruriti?
RispondiEliminaNon sta compiendo uno dei sei peccati di bestemmia contro lo Spirito Santo, ossia impugnare la Veritá Rivelata?
È giusto smascherare la menzogna luciferina massonica che ha il suo vertice e braccio armato nella finanza anticristiana ed ebraica?Sí. è giustissimo
Peró ricordiamoci anche che ognuno di noi verrá giudicato in base alle proprie azioni
È a nulla mi servirá aver pagato sempre le tasse, aver sempre fatto la raccokta differenziata, se non ho conservato, ad esempio e torno a ripetere , il mio patto matrimoniale, contratto davanti a Dio e alla mia sposa, anche nel caso tragico di un divorzio