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CHI PAGA PER QUESTA IMMANE FRODE? E LO STERMINIO?
Una settimana. E’ bastata una settimana e lo studio pubblicato su Lancet, che il vostro modesto cronista ha definito ”imbarazzante” – che dimostrava che la clorochina contro il Covid19 uccideva pazienti, sta precipitando in fiamme.
Richiesta di fare i nomi degli ospedali da cui (a suo dire) aveva avuto i dati, .la Surgisphere s’è rifiutata.
Esperti di statistica medica e ed epidemiologica si sono stupiti del fatto che lo studio indicava una mortalità del 16-24% fra i pazienti cui era stata somministrata la clorochina, rispetto al 9% dei controlli. “E’ una dimensione enorme!” Come mai non ce ne siamo accorti? “Non sono molti i farmaci così efficaci nell’ammazzare persone”, ironizza uno.
Anche il fatto che lo studio abbia solo 4 autori sembra strano: per 96 mila pazienti in tutto il mondo, in calce all’articolo ci dovrebbero essere una mezza pagina di ringraziamenti a collaboratori sparsi sul globo.
Ora dopo ora, si scopre di peggio. La Surgisphere, la startup che avrebbe fatto il grossissimo lavoro di raccolta e digitalizzazione dei dati di 96 mila cartelle cliniche, risulta essere stata messa in liquidazione coatta nel settembre 2015.
“La società Surgisphere sarebbe stata creata il 1 marzo 2007 dal dott. Sapan Desai, che è uno dei coautori dello studio di The Lancet. Questa azienda sarebbe specializzata in big data e l’uso dell’intelligenza artificiale nell’analisi dei dati. Un’altra società a nome di Sapan Desai, Surgisphere Corporation è stata fondata il 28 giugno 2012 e poi sciolta nel gennaio 2016…Società con lo stesso nome sono state create e cancellate più volte in vari stati per mancata produzione di contabilità”.
Quanto al presidente della Surgisphere, Sapan Desai, non risultano al suo attivo quasi nessuna pubblicazione scientifica (salvo qualche scopiazzatura), e invece un giudizio molto negativo di un paziente: “Più uomo d’affari che medico…Very bad experience”.
Insomma un imbroglione. E che dire del primo firmatario dello studio pubblicato da Lancet? Mandeep R. Mehra, è uno specialista sì, ma di cardiologia vascolare; come professore alla prestigiosa Harvard Medical School, è quello che ha dato col suo nome un po’ di lustro allo “studio” della inesistente Surgishpere.
Ma intervistato da France Soir, il dottor Mehra conferma la pericolosità estrema della idrossiclorochina (HCQ) per i malati di Covid19, e assicura di aver iniziato “ la raccolta attiva di dati sull’HCQ nel trattamento di COVID-19 dal 20 dicembre 2019”. Ossia in una data in cui il virus era stato a malapena identificato. Insomma un imbroglione anche lui.
Lo studio è risultato pieno di falsificazioni.
Il Guardian ha raccontato il fatto, mettendo a segno uno scoop che il resto dei media non sembra desideroso di emulare. Tuttavia, dubbi sulla credibilità dello studio sono stati espressi persino dal New York Times, sicché lo scandalo rischia di diventare da un momento all’altro, nonostante gli sforzi del mainstream di ignorarlo, internazionale. Un LancetGate .
Ora, è concreto il sospetto che gli autori siano stati pagati da qualcuno per organizzare questo falso. Ed anche la pubblicazione su Lancet deve essere stata compensata. E profumatamente, se la rivista ha messo in gioco in questa frode il suo antico prestigio.
Ma le domande non si possono fermare qui. Con il pretesto di questo articolo edel suo falso allarme, il nostro ministro della sanità, Disperanza da Potenza, ha immediatamente vietato l’uso ospedaliero della idrossiclorochina per il trattamento del Covid; è stato pagato? Quasi c’è da augurarselo per lui, perché se l’ha fatto gratis, conferma di essere un idiota ignorante, uno zombi obbediente roboticamente all’OMS dalla gestione scandalosa. E con ciò si è reso complice dell’immane truffa dolosa che si sta rivelano la questione Covid19, del terrorismo mediatico costruito appositamente a livello sovrannazionale, del progetto di blocco e arresti domiciliari di intere popolazioni, allo scopo di indurle ad invocare la vaccinazione obbligatoria per poter essere liberata e tornare a lavorare – ammesso che trovi ancora il posto di lavoro, nell’economia che questa frode ha devastato.
Ora, “Il Covid-19 “dal punto di vista clinico non esiste più”, come ha affermato il primario del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva.
“I tamponi eseguiti negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale dal punto di vista quantitativo assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese, due mesi fa. Lo […] Non si può continuare a portare l’attenzione, anche in modo ridicolo, dando la parola non ai clinici, non ai virologi veri, ma a quelli che si auto-proclamano professori: il virus dal punto di vista clinico non esiste più”.
Sarebbe da esaminare l’ipotesi che proprio l’autosomministrazione della clorochina a scopo preventivo da parte di milioni di medici e infermieri e personale ospedaliero nel mondo, che si sapevano esposti al contagio, abbia contribuito potentemente a neutralizzare il virus – passato in quegli organismi senza potersi moltiplicare – facendo sparire i malati (con aperta disperazione dei responsabili) prima della messa a punto del vaccino da imporre al genere umano.
L’articolo di Lancet potrebbe essere il rozzo, goffo e tardivo tentativo di scongiurare questo esito da parte dell’associazione a delinquere internazionale organizzatrice della pandemia.
Ma a questo punto, diventa cruciale l’altra osservazione del dottor Zangrillo: “’Terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’.
Già. Chi paga? La domanda va estesa. L’economia mondiale è stata bloccata dall’allarme terroristico procurato dall’OMS e dai media, dai “comitati scientifici” che hanno indotto i governi a ordinare di chiudere la popolazione sana (giovanile, capace di lavorare, in cui il Covid19 notoriamente non produce danni gravi) invece di isolare la quota minoritaria veramente in pericolo, gli ultrasettantenni con altre patologie. Chi paga per questo irresponsabile danno all’economia? E finoa che punto è stato consapevole e deliberato?
Con la scusa della protezione sanitaria, è stata instaurata l’inaudita dittatura terapeutica globale, con l’imposizione dell’identificazione di ogni persona per mezzo di strumenti digitali .
Chi paga?
In Usa, trenta milioni di disoccupati-. In Italia, uno o due milioni, aziende chiuse per sempre, turismo annichilito per anni, suicidi a catena; aggiungiamo i morti per le terapie sospese a causa della pseudo-pandemia. Chi paga?
Chi paga per i divieti assurdi e sadici, le multe pesantissime inflitte ad innocenti innocui, i giochi dei bambini proibiti nei parchi, le violenze dispotiche e arbitrarie alla libertà personale? Chi paga per le schedature, l’intimidazione e la censura di giornalisti che denunciavano la frode, operate dal l noto Centro di Monitoraggio sulla disinformazione relativa al Coronavirus?
Un’immane frode sovrannazionale, con complicità nazionali ramificate, dai governi ai media agli “scienziati”, ha distrutto milioni di vite. La Commissione europea ha lavorato ad un certificato di vaccinazione a livello UE dal 2018
Recentemente tutta una serie di poltiici nostrani,d alla Badanta del Pompetta in sù, si sono schierati per le vaccinaizoni obbligatorie dii massa.
A che scopo? Imporre la vaccinazione-certificazione liberatoria? Gli esecutori locali li vediamo in tv; e i mandanti chi sono? Perché hanno ordinato freddamente questo criminoso imbroglio e lo sterminio conseguente?
Questi hanno commesso un delitto senza precedenti storici, in associazione a delinquere con migliaia di responsabili. C’è qualche giudice che voglia accusarli? Qui da noi no, non abbiamo più una magistratura, ma una palamara. Speriamo (debolmente) in Usa o Regno Unito.
BASTA CON LA CULTURA DEL DENARO
“Un tempo c’erano le grandi agenzie di senso, le ideologie che servivano a dare un significato e un progetto agli individui. Oggi queste agenzie non ci sono più, ma l’individuo continua a cercare il significato dell’esistenza”. Parla così Romano Madera, filosofo e psicanalista di scuola jungiana, a #Byoblu24. Ma come fare a trovare un senso all’esistenza in periodi di crisi? “Bisogna abbandonare la nostra cultura del narcisismo e del denaro, questa sì un contro-senso. L’essere umano ha cambiato Dio con un altro dio, il denaro. La nostra vita è tutta occupata ad accumulare ricchezza materiale, si vuole tutto e subito” – spiega Madera. In assenza di ideologie totalizzanti dare senso all’esistenza significa ripartire dal proprio sé: “Si tratta di un processo dialogico in cui ci ritroviamo e specchiamo negli altri, partendo dal nostro sé, ma non fermandoci lì. La base da cui muoversi è la biografia delle nostre vite per trovare quelle esperienze su cui costruire il senso della nostra esistenza” – conclude Madera.
– Romano Madera #Byoblu24
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