ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 12 giugno 2020

Unam Sanctam Catholicam

SERGIO RUSSO. ANALISI E DIFFERENZE FRA LE DUE CHIESE.


Carissimi Stilumcuriali, Sergio Russo, quel personaggio poliedrico che avete già incontrato qualche volta su queste pagine, artigiano, profondamente credente, scrittore, ci ha mandato questa riflessione schematica, che vi proponiamo per la discussione. Una riflessione certamente provocatoria e polemica, ma visti i tempi che stiamo vivendo come potrebbe essere che non sorgano queste considerazioni? Buona lettura.


E LA “NUOVA CHIESA, GRANDE, STRANA E STRAVAGANTE”

Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno. (Lc 12,32).


– DEFINIZIONE E COLLOCAMENTO
– La Vera Chiesa – che potrebbe anche definirsi “piccolo gregge” – si trova oggigiorno come nascosta, e alquanto defilata, all’interno della stessa Chiesa Cattolica.

– Mentre la Nuova Chiesa coincide, oggi come oggi, quasi interamente con la Chiesa Cattolica ufficiale, ed attualmente è maggioritaria.


– RISPETTIVI CENTRI
– La Vera Chiesa ha il suo proprio centro in Gesù Cristo, particolarmente presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare, con tutto il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

– La Nuova Chiesa invece, ha per proprio centro il “povero”, considerato nei suoi bisogni economici e sociali (valutandone però, in misura molto minore, le sue carenze di amore, di cultura e, men che meno, la sua scarsità di valori spirituali).



– RISPETTIVI AMBITI DI MISSIONE
– La Vera Chiesa, fedele al suo Maestro e Signore, annuncia il Vangelo “per città e villaggi”, e quindi proclama la Dottrina Cristiana a tutta intera la “società degli uomini”, non facendo distinzioni di sorta.

– Mentre la Nuova Chiesa annuncia il suo Vangelo quasi esclusivamente alle “periferie del mondo”.


– RISPETTIVI INTERLOCUTORI
– La Vera Chiesa, fedele al suo Maestro che ha detto: «Predicate il Vangelo ad ogni creatura…», si rivolge ad ogni persona, che Ella ritiene non aver ancora conosciuto Gesù Cristo, presentandoLo come Unico Salvatore dell’uomo, ben sapendo che Egli soltanto è l’unica Verità, la sola Via, la vera Vita…

– La Nuova Chiesa invece evita accuratamente di predicare il Vangelo – nel timore di compiere “proselitismo” – a chi già possiede una sua propria (differente) fede ed anzi, proprio con costoro, suole confrontarsi rassicurandoli: poiché avendo essi già una loro fede non hanno bisogno del Vangelo, ma viceversa seguitino pure a professarne il credo, possibilmente approfondendone i contenuti…


– RISPETTIVI METODI
– La Vera Chiesa predica integralmente Gesù Cristo, considerandoLo fondamento imprescindibile ad ogni umana convivenza ed insostituibile risposta ai più profondi aneliti dell’essere umano…

– La Nuova Chiesa invece, ritenendo quella predicazione “integralista e fondamentalista” procede attraverso il “confronto ecumenico”, promuovendo continuamente incontri interreligiosi, in cui vengono privilegiati ed incoraggiati “lo scambio ed il travaso” fra riti e dottrine differenti…


– RISPETTIVE PREGHIERE
– La Vera Chiesa prega il suo Signore e, nell’intimo e fiducioso dialogo con Dio, impetra grazie e benedizioni per sé e per il prossimo…

– La Nuova Chiesa è perennemente in colloquio con il mondo, dal quale si aspetta segnali di “pace e sicurezza”, favorendo tutto ciò che è umano ed in linea con i tempi…



– RISPETTIVI ATTEGGIAMENTI DI “CONTRIZIONE”
– La Vera Chiesa chiede perdono a Dio: perdono dei propri peccati e di quelli della società in cui vive…

– La Nuova Chiesa viceversa, chiede scusa al mondo: scusa ai “fratelli separati”, agli omosessuali, agli islamici, per le crociate, e via discorrendo…


– LA “PEGGIOR COSA DA EVITARE”
– Per la Vera Chiesa il peggior male è il peccato: questo è sempre da stigmatizzare e smascherare senza alcun timore, e tuttavia al peccatore riserva la più grande accoglienza, come pure l’invito a pentirsi e a purificarsi dai propri peccati…

– Mentre per la Nuova Chiesa il peggior male è la corruzione: per questa non c’è né perdono né accondiscendenza anzi, il corrotto va sempre denunciato e posto alla riprovazione pubblica…


– LA VITA INTERIORE
– Il vero credente anela a rivestirsi del “buon profumo di Cristo”, sforzandosi di imitare le Sue virtù e di partecipare alla Sue sofferenze, portando con sé quel “dolce e soave giogo” d’amore, per donarlo anche ai fratelli lontani…

– Il credente della Nuova Chiesa tende ad avere “l’odore delle pecore”, e per questo s’immerge sempre più nei problemi, nei dubbi e nei drammi dell’uomo contemporaneo, specialmente di colui che è povero e vive nelle periferie del mondo…


– I RISPETTIVI CREDENTI DINANZI ALLA SS.MA EUCARISTIA
– Il credente della Nuova Chiesa non s’inginocchia mai, anzi egli si pone fieramente in piedi di fronte al SS.mo Sacramento dell’Altare… viceversa, il vero credente non perde occasione d’inginocchiarsi, quando sa di essere in presenza del suo Maestro e Signore…

– Quando si comunica, quel primo credente – davvero sentendosi egli un “cattolico adulto” – protende le sue mani, e quindi si “autocomunica”, prendendo lui stesso la sacra particola con le dita… mentre il secondo credente, consapevole che “l’infanzia spirituale” sia invece l’obbiettivo da raggiungere e, al contempo, ricordando il monito del suo Maestro: «Se non diverrete come bambini…», riceve quella medesima particola inginocchiato e sulla lingua (poiché: “come bimbi appena nati, essi bramano il puro latte spirituale” [1Pt 2,1])…

– Infine, il credente della Nuova Chiesa, dopo che si è comunicato torna al suo banco e si siede,perché è convinto di aver fatto un “pasto” e, come tale, dopo aver mangiato, è naturale sedersi… viceversa, il credente della Vera Chiesa quando ritorna al banco, permane in ginocchio, in adorazione di Colui che si è degnato visitarlo, adesso che Egli è presente e vivo, al centro della sua anima…


– COME VIENE INTESA LA “TOLLERANZA”
– La Vera Chiesa è intollerante verso il peccato, ma tollerante verso tutti: a ciascuno lascia la libertà di esprimersi, e maternamente pure lo ascolta, ma poi anch’essa ha da dire la Sua parola di Verità…

– La Nuova Chiesa è tollerante verso tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa Cattolica, e questi accoglie e sostiene, si mostra tuttavia intollerante solo nei confronti del credente cattolico, sinceramente convinto, reputandolo ipocrita, fariseo, clericale…


– LA VERGINE IMMACOLATA PER LE RISPETTIVE CHIESE
– Per la Vera Chiesa la Vergine Maria è la “Sovrana Imperatrice dell’Universo”: sublime Capolavoro di Dio, Tesoro nascosto di tutte le grazie, e per Essa nutre un amore tenero e filiale, invocandoLa nei pericoli, per il mondo e per la Chiesa, soprattutto confidando nella potenza del Santo Rosario…

– Per la Nuova Chiesa la Vergine Maria è semplicemente una ragazza ebrea, pienamente inserita nel suo tempo, ed inconsapevole allora di divenire la Madre del Redentore. Cosicché gran parte di tali “fedeli” La ritengono quasi un ostacolo all’ecumenismo e al raggiungimento della piena comunione con le altre chiese: perciò tanto essi ne parlano mal volentieri, ed il meno possibile…


– NEI CONFRONTI DELLE PROFEZIE
– La Vera Chiesa, nel valutare tutto ciò che si presenta come “nuovo”, sia nella Dottrina che nella Profezia, applica sempre il cosiddetto “metodo di Gesù Cristo”: «Dai frutti conoscerete l’albero!»… e coerentemente Essa promuove i “frutti buoni” e addita le “profezie vere”, accogliendo nel suo seno – quale “perfetto scriba nel regno dei cieli” – sia le “cose antiche”, custodendole gelosamente, come pure quelle “nuove”, valorizzandole senza indugi…

– La Nuova Chiesa – quando le circostanze la obbligano ad uscire dal suo imbarazzante silenzio, costringendola a doversi esprimere – applica invece sovente il cosiddetto “metodo di Gamaliele”:“Il tempo è galantuomo!” (cfr At 5,38), ed infatti essa prova fastidio per le “cose nuove”, cioè per le vere Profezie – lasciandole così nel “dimenticatoio” – mentre al contempo reputa superate le “cose antiche”, cioè il vasto patrimonio del Magistero, preferendo adeguarsi ai tempi e seguire il mondo, affatto percepito come mutevole e cangiante…


– NEI CONFRONTI DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE E DELLA DOTTRINA
– La Vera Chiesa possiede un “fiuto” particolare per la Nuova Evangelizzazione, riconosce cioè, sin da subito, la Voce del suo Pastore, e questa segue, affrontando incomprensioni, disprezzo ed emarginazione… Nelle questioni poi, riguardanti la Dottrina Cristiana, essa applica sempre l’ammonizione profetica del suo Maestro e Signore, raccomandatosi che: «Il Sì, sia sempre sì; ed egualmente il No, sia sempre no…»

– La Nuova Chiesa al contrario, per Nuova Evangelizzazione intende una “rievangelizzazione”della società: ed essa purtroppo non possiede “fiuto” verso lo Spirito Santo, ed è incapace di riconoscerLo quando Lui parla, mancandole strumenti adeguati, metodo efficace e, soprattutto, cuore… Nelle questioni poi, riguardanti la Dottrina Cristiana, la Nuova Chiesa sempre applica il proprio “discernimento pastorale”: “Sì, però…; No, ma si proceda caso per caso…”


– LE DUE CHIESE NEI CONFRONTI DEL MONDO
– La Vera Chiesa professa senza tentennamenti la verace, imperitura, oltreché bimillenaria, Dottrina Cattolica e, per tale motivo, suscita il livore dei nemici della Chiesa, che sempre cercano di emarginarla, ricevendo dal mondo ben pochi applausi, bensì molti fischi ed urla… e ciò nonostante, coloro che limpidamente si convertono per la sua predicazione, in seguito saranno sempre disposti a dare la loro intrepida testimonianza di fede, fino al martirio, se occorre…

– La Nuova Chiesa cerca invece di adattare la Dottrina ai dettami del mondo, e ciò lo compie con discorsi persuasivi e modi “apparentemente” pacifici: ed è per tali motivi che il mondo la applaudeed i nemici della Chiesa la esaltano e la additano… ma pur tuttavia nessuno di costoro si converte concretamente, anzi essi continuano a fare ciò che facevano prima, esibendo molta “simpatia” (spesso prepotentemente imposta, a chi non la pensa come loro) accompagnata da un rancoroso sentimento di rivincita, per cui tutti questi si augurano che tale “Nuova Chiesa” finalmente metta le cose a posto, con la forza se necessario, poiché così conviene ai tempi attuali: moderni, tecnologici, rischiarati dalla scienza…

– COSA RAPRRESENTA IL PAPA PER I RISPETTIVI CREDENTI
– La Nuova Chiesa guarda al Vescovo di Roma – il “vescovo vestito di bianco” – soddisfatto per come egli conduce la Chiesa nei tempi moderni (in discernimento pastora ed atteggiamento sinodale), altresì ammirato da come egli sappia così bene porsi nei riguardi del mondo: essendo tollerante e misericordioso, ed attirando la simpatia di tanti, specialmente dei “lontani”…

– La vera Chiesa… essa guarda al Sommo Pontefice – il “santo Padre” – essendo convinta che egli, proprio ai nostri giorni, sta pregando, prostrato in ginocchio, per la santa Chiesa Cattolica: che affronti questo “Getsemani”, e non vacilli nel fare “non la propria volontà ed arbitrio, bensì la Tua adorabile Volontà, o Padre: Tu che ogni cosa vedi e tutto puoi, vieni in nostro soccorso, non tardare…”

«Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che [vale a dire la Santa Chiesa Cattolica, cioè la Vera Chiesa] sia tolta di mezzo, e chi [il Papa legittimo, il Santo Padre, che può essere uno, ed uno soltanto] finora la trattiene!» (cfr 2 Ts 2,7).

Sergio Russo

Marco Tosatti
12 Giugno 2020 Pubblicato da  8 Commenti --



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