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venerdì 21 agosto 2020

Saldi estivi

MARIO DRAGHI DA CL? BRUTTO SEGNO, DICE PEZZO GROSSO…

21 Agosto 2020 Pubblicato da  9 Commenti


Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Pezzo Grosso ha visto che Mario Draghi è intervenuto ospite del Meeting di Rimini, l’evento di metà agosto organizzato da Comunione e Liberazione. Un appuntamento che anche se ha perso lo smalto dei decenni passati, nel torpore agostano riesce sempre a risvegliare un qualche interesse nelle redazioni. Ecco il suo commento a questa apparizione, che, ahimè, potrebbe essere un campanello non esattamente positivo per le italiche plebi….

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Caro Tosatti, mi conceda un estemporaneo commento sull’intervento di Mario Draghi al Meeting di Rimini. Draghi va al meeting perché in questo Agosto, dove la notizia più importante si riferisce al termometro del Covid, persino lui,  il Meeting, diventa un evento , soprattutto se ci va Draghi, ed entrambi lo sanno molto bene.
– Anzitutto quel che conta è cosa è andato a dire. Mario Draghi è senza dubbio una persona di valore con una esperienza unica nel nostro paese, è stato direttore generale del Tesoro con Ciampi, Governatore della Banca d’Italia, (una parentesi in GoldmanSachs). Infine Governatore della BCE con il compito imprescindibile di immettere sui mercati una massa di liquidità necessaria a risanare tutti gli errori di politica economica europea fatti negli ultimi 30 anni per sostenere a debito la necessaria compensazione consumistica del crollo nascite in Europa. sostenendo così il PIL. Ma Draghi non è un Mario Monti, per intenderci che fatica a spiegare ciò che gli han detto di pensare e poi non si ricorda cosa pensava e si arrabbia se qualcuno glielo fa notare. No, dobbiamo ammetterlo, riconosciamo che Draghi non è strumento, Draghi è “decisore pensante” delle sue azioni. Perciò può fare molto. Molto bene o molto male. Oggi Draghi è “disoccupato”, la fase di potere della BCE che immette liquidità sui mercati finanziari è finita, sono i Governi oggi (in questa fase, diciamo, di necessaria soluzione economica post Covid) a riprendere in mano le redini. Se Draghi desidera tornare al potere deve occuparsi di “governo”, non di finanza. Attenzione.
– Ora Draghi a Rimini (non starò ad analizzare parola per parola, perché non è questo lo spirito di questo commento), va a disquisire su debito cattivo (i sussidi) e debito buono (a favore dei giovani per il loro futuro), sostegno famiglie, ecc. Ma non va a dirlo alla Commissione di Bruxelles o a Berlino, bensì a Rimini ai ciellini. Io ho trovato il discorso piuttosto opportunista, populista e demagogico, ma soprattutto privo di qualsiasi indicazione di “cosa fare” e “come farla”, in Italia, in questo momento. Mi son detto: non è da Draghi un discorso simile. La lettura del discorso ha spinto la mia fervida immaginazione a pensare ad un evento simbolico cui assimilare il suo intervento. Diciamo (con esempio paradossale) che mi ha fatto pensare ad Erode che fa un discorso alle famiglie delle vittime della “strage degli innocenti”, spiegando che è stata la viltà della Sacra Famiglia fuggita, a costringerlo a ordinare la strage. Ma lui, Erode, lo ha fatto per il bene della nazione (ci sono stragi buone e stragi cattive, no?)
– Ma perché quindi Draghi a Rimini anziché in posti realmente adeguati? Vedete CL (Comunione e Liberazione) è usa, da sempre, a invitare al Meeting i “predestinati” al potere, per più ragioni. Prima per garantire i privilegi alla Compagnia delle Opere, seconda per avere nei successivi Governi loro esponenti in posizione di rilievo (tipo Maurizio Lupi, ministro). Ora, dopo che Bergoglio ha già cooptato Draghi alla Pontifica Accademia Vaticana e sapendo che CL è in crisi “vocazionale” e professionale (dopo i fatti di Formigoni), ma soprattutto non fa nulla gratis, non mi son sorpreso affatto dell’invito a Draghi e soprattutto delle considerazioni del capo della Compagnia delle Opere, Vittadini, che ha canonizzato Draghi dopo il suo discorso (come ha peraltro sempre fatto con tutti sperando che qualcuno fosse poi riconoscente). Ma se quel furbacchione di Vittadini scopre Mario Draghi solo nel 2020, e solo dopo la “cooptazione” di Bergoglio, “gatta ci cova”… E temo sia una “ covata” che costerà molto cara al nostro Paese, ma renderà molti risultati alla chiesa di Bergoglio e a CL.
PG

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