Il cardinale George Pell ha ringraziato il papa Francesco venerdì dopo le drammatiche dimissioni del cardinale vaticano Angelo Becciu. Lo riferisce lo staff della Catholic News Agency (CNA) in questo articolo che vi presento nella mia traduzione. 

Card. George Pell
Card. George Pell

Il cardinale George Pell ha ringraziato il papa Francesco venerdì dopo le drammatiche dimissioni del cardinale vaticano Angelo Becciu.
In una dichiarazione inviata alla CNA il 25 settembre, l’ex prefetto del Segretariato Vaticano per l’Economia ha detto: “Il Santo Padre è stato eletto per far pulizia nelle finanze del Vaticano. Egli gioca una lunga partita ed è da ringraziare e congratularsi con lui per i recenti sviluppi”. 
Il cardinale ha rilasciato la dichiarazione da Sydney, Australia, dove vive dopo la sua assoluzione emessa dall’Alta Corte australiana in aprile per l’accusa di abuso sessuale. Ha trascorso 13 mesi in carcere dopo che gli è stata inflitta una condanna a sei anni di carcere a seguito di un processo a Melbourne, Victoria.
“Spero che la pulizia degli stabili continui sia in Vaticano che nello stato di Victoria”, ha detto Pell.
Becciu si è dimesso il 24 settembre come prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi del Vaticano e dai diritti estesi ai membri del Collegio cardinalizio.
Il porporato ha lavorato in precedenza come funzionario numero due della Segreteria di Stato vaticana, ed è collegato a un’indagine in corso su illeciti finanziari presso la segreteria.
Pell e Becciu si erano scontrati sulla riforma delle finanze vaticane. 
La CNA ha riferito che nel 2015 Becciu sembra aver tentato di mascherare i prestiti sui bilanci vaticani cancellandoli contro il valore degli immobili acquistati nel quartiere londinese di Chelsea, una manovra contabile vietata dalle nuove politiche finanziarie approvate da Papa Francesco nel 2014.
Il presunto tentativo di nascondere i prestiti fuori bilancio è stato rilevato dalla Prefettura dell’Economia, allora guidata dal card. Pell. Gli alti funzionari della Prefettura dell’Economia hanno detto a Cna che quando Pell ha iniziato a chiedere i dettagli dei prestiti, soprattutto quelli che coinvolgevano la banca svizzera BSI, l’allora arcivescovo Becciu ha chiamato il cardinale in Segreteria di Stato per un “rimprovero”.
Nel 2016, Becciu è stato determinante per fermare le riforme avviate da Pell. Sebbene papa Francesco avesse dato alla neonata Prefettura per l’Economia un’autorità di controllo autonomo sulle finanze vaticane, Becciu interferì quando la prefettura pianificò una revisione esterna (fatta cioè da un organismo terzo rispetto al Vaticano, ndr) di tutti i dipartimenti vaticani, che doveva essere condotta dalla società PriceWaterhouseCooper.
Unilateralmente, e senza il permesso di Papa Francesco, Becciu annullò la revisione e annunciò in una lettera a tutti i dicasteri vaticani che non avrebbe avuto luogo.
Quando Pell contestò internamente l’annullamento della revisione, Becciu convinse Papa Francesco a dare la sua decisione di approvazione ex post facto, fonti interne alla prefettura l’hanno detto alla CNA. La verifica non ha mai avuto luogo.
Becciu ha tenuto una conferenza stampa a Roma il 25 settembre, durante la quale ha protestato affermando la sua innocenza [verso accuse] di illecito finanziario.
Di Sabino Paciolla