ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 5 ottobre 2020

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 TESSITORI DI FRATERNITÁ



Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione;
chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. Galati 6,8
Era la sua ultima messa in quella chiesa, da queste parti, dopo tre anni, nei quali aveva radunato attorno a sé una piccola compagnia di fedeli cattolici. Molti dei presenti hanno visto il disco dell’ostia illuminarsi, durante la lunga elevazione. Forse Gesù ha voluto ringraziarlo e salutarlo. Poi il viaggio a Roma, per essere sottoposto ad una terapia di decattolicizzazione e, in definitiva, di decristianizzazione, ma solo in apparenza, per fortuna, una fede forte non si può scalfire.

Ora, smarrito, nell’affannosa, quanto vana, ricerca di una messa cattolica, celebrata da un prete cattolico, arrivo ad una chiesetta di quartiere. Mi metto in fondo, con tanto di mascherina, in piedi, ad ascoltare il sacerdote che proclama: «non bisogna amare Dio, perché Dio non è vanitoso, dobbiamo amare l’altro….. se Dio ha fallito non dobbiamo preoccuparci dei nostri fallimenti… dobbiamo sentirci tutti fratelli, come dichiarerà, domani, il papa ad Assisi annunciando al mondo la sua nuova enciclica “Fratelli tutti”

Poi la consacrazione, tutti rigorosamente in piedi. Alla comunione, vista l'aria che tira, non ci provo neanche ad inginocchiarmi e chiedere l’ostia sulla lingua, ma osservo che ad una signora, che compie questo gesto, viene rifiutata.

Uscendo, si fa notare il manifesto della Giornata Missionaria che proclama: “TESSITORI DI FRATERNITÀ”. Ma Gesù ha detto: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato." Mt 28:19. Peccato che, sia al titolo della nuova enciclica, sia all’annuncio del manifesto, manchi la parola incomparabile, insostituibile, definitiva, “IN CRISTO GESÙ”.

FRATELLI TUTTI, sì ma in Cristo e non è un’inezia….

Apocalisse 19:10. "Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù"

Atti 9:17. Saulo fu considerato, da Anania, un "fratello" solo dopo che ebbe accettato Cristo come Suo Salvatore.

Atti 21:17. "Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente" Solo quelli che erano compagni di fede erano i  “fratelli”.

1Corinzi 7:14. "la moglie non credente è santificata nel marito credente." L'uomo è un credente perciò un fratello: sua moglie non è credente e perciò non è compresa in questo appellativo.

Giovanni 21:23. Il termine “fratelli” è riferito nella Bibbia solo ai credenti.

1Giovanni 1:3. "quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo."  Un individuo non può avere comunione spirituale con dei cristiani finché non ha conosciuto i fatti del Vangelo e finché, naturalmente, non ha agito sulla base di essi, accettando Cristo come suo Salvatore.

1Pietro 2:17. "Onorate tutti. Amate i fratelli. Temete Dio. Onorate il re." C'è un rapporto particolare tra quelli che sono fratelli in Cristo.

1Tessalonicesi 5:14-15. "Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti." Dobbiamo fare del bene a tutti gli uomini, ma una distinzione sussiste tra quelli che sono “della famiglia dei credenti” e gli altri.

Efesini 2:19. "Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio." Prima di accettare Cristo come nostro Salvatore eravamo stranieri; ma quando abbiamo accettato Cristo come nostro Salvatore, siamo divenuti concittadini li quelli che hanno fatto altrettanto.

Galati 6:10. "Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede." Dobbiamo fare del bene a tutti gli uomini: ma una linea chiara separa quelli che sono "della famiglia dei credenti" dagli altri.


Ma, sia chiaro, all’epoca non c’erano i registratori…

Ma forse è meglio leggerlo tutto Isaia 6,1-13 da cui è tratta l’invocazione del manifesto: “Eccomi, manda me”.

Poi udii la voce del Signore che diceva:

«Chi manderò? E chi andrà per noi?»

Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»

Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo:

"Ascoltate, sì, ma senza capire;

guardate, sì, ma senza discernere!"

Rendi insensibile il cuore di questo popolo,

rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi,

in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi,

non intenda con il cuore,

non si converta e non sia guarito!»

E io dissi: «Fino a quando, Signore?»

Egli rispose: «Finché le città siano devastate,

senza abitanti,

non vi sia più nessuno nelle case,

e il paese sia ridotto in desolazione;

finché il SIGNORE abbia allontanato gli uomini,

e la solitudine sia grande in mezzo al paese.

Se vi rimane ancora un decimo della popolazione,

esso a sua volta sarà distrutto;

ma, come al terebinto e alla quercia,

quando sono abbattuti, rimane il ceppo,

così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».

Desolazione e sconforto, croci spezzate, guglie abbattute, chiese incendiate, statue frantumate, edicole sacre demolite, ostie disperse, equivoci individui, biechi, alcuni incappucciati, altri tatuati con strani segni, che ti guardano minacciosi, perché non sei come loro, un cielo cupo, un’aria fetida, avvelenante, come l’esalazione solforosa di un vulcano, come i miasmi di un cimitero nel pomeriggio caldo di agosto. Gesù, accoglimi nel ceppo! Da lontano solo un piccolo disco nel cielo, bianco e luminoso, più del sole, che mi guida verso casa.

La sera, ho provato a leggere l’enciclica “fratelli tutti”. Non ce l’ho fatta a scorrerla per intero, parole, parole, parole, parole, sembra un trattato di sociopolitica, sono stato sfortunato, ho incontrato una sola volta la parola Gesù, mai la parola Maria, non riesco ad raggirare più di tanto la mia pazienza, l’ho fatto a tratti, tanto per capire che si tratta di un manifesto ideologico, senza alcuna tensione verso l'Alto, con pochi riferimenti alla Scrittura, asserviti all'ideologia, violento perché arrogante, cupo, carnale, utopico, ateo, tanto per constatare, amaramente, che il “manifesto del partito comunista” dice le medesime cose, ma in modo molto meno infido e molto più sintetico.


Claudio Gazzoli - Monterubbiano

https://blogclaudiogazzoli.blogspot.com/2020/10/tessitori-di-fraternita.html


FRATELLI TUTTI.Sconcertante Imbarazzante la falsificazione di san Francesco.




Carissimi amici e lettori,

Domenica, 4/10/2020 nella solennità del nostro Grande santo patrono San Francesco di Assisi , il Papa ha reso pubblica la sua terza enciclica Fratelli tutti, distorcendo il pensiero del poverello di Assisi ,ma sopratutto il pensiero evangelico della Chiesa che è Madre e Maestra .
Fratelli tutti? Non certo a discapito di Gesù Cristo! Questa enciclica non conferma la Fede della Chiesa!

Prima di lasciarvi ad una riflessione non nostra ma dell'arcivescovo monsignor Viganò, ma che condividiamo, ricordiamo che l’espressione usata da Papa Francesco,  ieri all’Angelus per presentare la sua enciclica: “la fraternità umana e la cura del creato formano L’UNICA VIA VERSO LO SVILUPPO INTEGRALE…” (???) è una espressione non soltanto ambigua ma chiarissimamente fuori dalla grazia di Dio e che giunge ad escludere il Cristo Gesù che ha detto: “IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA; e che senza di me non potete fare nulla…” . Chiunque voglia un vero sviluppo integrale, sia personale quanto sociale, l’unica via per perseguirlo è il CRISTO SIGNORE-DIO, convertirsi a Lui e farsi battezzare…. e seguirlo sulla Via Crucis.La stessa “FRATERNITA'” – e non fratellanza che è di chiarissimo linguaggio e pensiero massone e protestante – perduta a causa del PECCATO ORIGINALE, può essere riacquistata SOLO attraverso il Cristo; la cura del Creato è così una CONSEGUENZA alla nostra conversione al Cristo…. NON POSSIAMO ESSERE FRATELLI SENZA IL CRISTO, e non si è fratelli in Cristo senza il Battesimo.

(la redazione)

Tratto da: https://intuajustitia.blogspot.com/2020/10/fratelli-tuttisconcertante-imbarazzante.html

1 commento:

  1. Lettera di san Paolo apostolo ai Galati 1,6-12.

    Fratelli, mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo.
    In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
    Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
    L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
    Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!
    Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo;
    infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.

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