ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 24 ottobre 2020

Confusione e fesserie, eresie ancora no

 Se Bergoglio fa l’avvocato dei gay


Allora, Bergoglio benedice le coppie omosessuali? Così hanno capito quasi tutti, cuori semplici e menti raffinate. E sono patetici i tentativi, gli sforzi di taluni prelati di ridurre la portata delle affermazioni papali e ricondurle alla dottrina e alle cose già dette. 

Certo, sono battute di un’intervista, di qualche anno fa, sono frasi dette e non scritte o pronunciate in una sede solenne, in un documento papale, sono citate fuori contesto. Ma vogliamo forse negare che il Papa abbia chiesto “una copertura legale” alle unioni omosessuali, “dobbiamo creare una legge sulle unioni civili e omosessuali” e che gli omosessuali non solo “hanno diritto di essere in famiglia”, ma “hanno diritto a una famiglia”? Innanzitutto distinguiamo due piani, quello civile e giuridico e quello religioso e pastorale.

Sul primo, l’obiezione viene spontanea ma non l’ha fatta quasi nessuno. Ma non è un’ingerenza politica che il papa solleciti ai governi e ai parlamenti una legge sulle unioni civili e omosessuali, senza peraltro accorgersi che già c’è da queste parti? Tutti quei progressisti, laici e fieri difensori della sfera civile, statale, laica, non hanno nulla da dire di fronte a questa invasione di campo di Bergoglio? Se difende il diritto alla vita rispetto all’aborto, la famiglia rispetto alle leggi che la destrutturano, è considerato uno scandalo, una prevaricazione; se invece non si limita a una petizione di principio nel nome della vita o della famiglia ma addirittura entra sul piano legislativo e chiede una legge, anzi una copertura legale per gli omosessuali, va tutto bene. Anzi elogi da tv e giornaloni. Dov’è finita l’autonomia dello Stato, del Parlamento dalla vita civile? Bergoglio avvocato matrimonialista degli omosessuali…

Ma il discorso più ampio e più tragico da farsi è sul piano religioso. Parto dalle fonti e arrivo al presente. Dunque, il catechismo all’art. 2357 recita: “Gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita”. Parole nette che non si possono equivocare: ma vorrei sottolineare che la condanna riguarda gli atti omosessuali non gli omosessuali. Si distingue l’agire di una persona dal suo essere, la sua dignità; l’amore che si deve alla persona resta. Un conto è condannare l’errore, un altro colui che lo compie. Lo diceva già Giovanni XXIII a proposito dei comunisti: distinguere l’errore dagli erranti.

Il predecessore di Bergoglio, Ratzinger, quando era ancora alla Congregazione per la dottrina della fede, con Papa Giovanni Paolo II, precisò nel 2003: “La Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione dei comportamenti omosessuali oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Il bene comune esige che le leggi riconoscano, favoriscano e proteggano l’unione matrimoniale come base della famiglia, cellula primaria della società. Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con le conseguenze di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità”. Chiarissimo.

Non era ancora fuori dalla dottrina e dai suoi predecessori Bergoglio quando in Amoris Laetitia scrisse che “ogni persona va rispettata indipendentemente dal proprio orientamento sessuale”. Giusto. Ma qui si va oltre, alla richiesta di una copertura legale per i gay e all’auspicio che si possano costruire una famiglia. E coi figli come la mettiamo, assecondiamo gli uteri in affitto, accettiamo le adozioni per le coppie gay? A questo Bergoglio non ci è ancora arrivato… E se dobbiamo credere alla testimonianza di un attivista gay, Juan Carlos Cruz su la Repubblica, Bergoglio gli avrebbe detto “È Dio che ti ha fatto gay”, dimenticando che esiste il libero arbitrio, altrimenti saremmo solo dei burattini del Signore, automi privi di volontà e discernimento.

Sforziamoci di vedere le buone intenzioni di Bergoglio (scusate ma non riesco proprio a chiamarlo Papa): vuole andare incontro al proprio tempo, vuole valorizzare una categoria protetta, manifestare accoglienza anche per loro, farsi benvolere dai media e dalle fabbriche del politically correct per agevolare la sua mission (trattengo la e per prudenza religiosa). Ci riesce? Non vedo tracce di un risveglio religioso, di un’inversione di tendenza, di una nuova attenzione verso una Chiesa così rinnovata e verso la fede cristiana. Anzi. A voler dare un giudizio storico sul suo lavoro in Vaticano, Bergoglio sta fondando una nuova religione umanitaria, un nuovo cristianesimo che si rifà alle origini (come per altri versi hanno fatto nei secoli tante sette, fra scismi ed eresie, tante chiese cobas, cristiani di base, fino ai testimoni di Geova). La novità è che stavolta a promuoverla sia un papa.

Invece cosa dovrebbe fare, come dovrebbe aggiornare il catechismo ai nostri tempi senza uscire dal suo ruolo pastorale? A mio umile giudizio dovrebbe dire tre cose, una più facile, una più aspra e una difficile. La più facile è: “Ti rispetto a prescindere dalle tue scelte sessuali. Sei un figlio di Dio e questo mi basta per amarti”. La più aspra è: “Se ci riesci, rinuncia a praticare atti omosessuali perché sono disordinati, secondo la dottrina e la legge naturale”. Ma questo può valere anche per molti atti eterosessuali. Quella difficile è: “Se non ci riesci, vivi però la tua scelta il più possibile con spirito cristiano, avvicinati alla Chiesa, rispetta la famiglia naturale, i figli, i bambini, non esibire le tue scelte sessuali, vivile nella tua sfera privata”. Un discorso così, né compiacente né intimidatorio, non lo fa nessuno; ma un Papa, un Sacerdote, un Padre dovrebbe farlo. Però stiamo parlando di Bergoglio.

MV, La Verità 23 ottobre 2020

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/se-bergoglio-fa-lavvocato-dei-gay/

DODICI OMOSESSUALI AL PONTEFICE: LO SMARRIMENTO È GRANDE.

24 Ottobre 2020 Pubblicato da  1 Commento

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, leggete la lettera pubblicata su Facebook da dodici omosessuali italiani, e rivolta in primis a Vatican News, ma anche, come è ovvio, a chi di Vatican News è il padrone e l’editore. Non è una lettera che abbia bisogno di commenti, testimonia della sofferenza vissuta da molte persone. Buona lettura. 

§§§

**Lettera a Vatican News**

Spett. Redazione,

Noi omosessuali cattolici e non cattolici, ma comunque contrari all’ideologia LGBT+ e all’utero in affitto contro cui ci battiamo con forza in quanto degrado della dignità umana, siamo sgomenti dalle dichiarazioni emerse di Papa Francesco sul tema della famiglia omosessuale: dalla sorta di collage fatto emergere.

Il vostro silenzio non è ammissibile.

Ci aspettavamo in particolare almeno da questa redazione parole chiare vista la sconcertante strumentalizzazione delle parole del Santo Padre. Sono ovunque le reazioni di tripudio di tutto il mondo LGBT, di  quelle agenzie della “colonizzazione ideologica” gender che tanto preoccupa il Papa, e sono reazioni contro dinoi.

Dopo l’uso e l’abuso di tali dichiarazioni da parte di media, politici ed esponenti di spicco del pensiero laicista e anticlericale ci aspettiamo almeno una rettifica, una delucidazione, un chiarimento.

Gli omosessuali che cercano di vivere eroicamente la sfida del messaggio cristiano ora sono spaesati, non consolati.

E coloro che invece non hanno il dono della fede o che non seguono la totalità dei precetti della Dottrina, ma che comunque hanno ben chiare le laiche e immutabili leggi della vita e della biologia e vogliono difenderle, sono altrettanto sgomenti.

Giusta l’accoglienza di tutti e la misericordia. Ma possibile che non sia pervenuta nessuna parola di ripudio della maternità surrogata o della mondana logica del “figlio a ogni costo”? Siete consapevoli che si sta prestando il fianco alle peggiori ideologie anti-umane a cui il Papa ha espresso più volte contrarietà e ai fautori di leggi liberticide che potrebbero a breve impedire la libera espressione sia del pensiero cristiano che del pensiero autenticamente scientifico, specie in merito a filiazione, genitorialità e identità di genere?

Non ricordate quanto è stato arduo arginare le derive ideologiche e garantire ai bambini il diritto ad avere un padre e una madre quando la legge sulle unioni civili era in approvazione qui in Italia? Qualcuno per caso ha disprezzo del lavoro fatto dal mondo cattolico e dalla società civile in quel periodo e finora per la famiglia naturale?

Parlate chiaro. Esprimetevi.

Lo smarrimento è grande.

Non sono più tempi per diplomazia e mondanità.

Noi ci siamo.

Grazie.

Cordialmente,

Umberto La Morgia

Carlotta Marcianesi

Giorgio Ponte

Lorenzo Liberato

Alessandro Gobbetti

Paolo Olivieri

Marco Travaglio (non il giornalista)

Giovanni Luca Perrella

Pierpaolo Napoli

Tommaso Zarattin

Francesco Padula

Stefano Gibellini

omosessuali

https://www.marcotosatti.com/2020/10/24/dodici-omosessuali-al-pontefice-lo-smarrimento-e-grande/

GOTTI TEDESCHI: SODOMA FORSE È STATA DISTRUTTA PER CASTITÀ…

24 Ottobre 2020 Pubblicato da  11 Commenti

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un lettore piacentino del nostro blog ci ha voluto mandare questa breve intervista che il prof. Ettore Gotti Tedeschi ha rilasciato al quotidiano cittadino La Libertà. Ci sembra molto interessante, e per questo la condividiamo. Buona lettura. 

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Da parte di un lettore di Stilum Curiae  .Caro dottor Tosatti le allego in pdf l’intervista con risposte  sottilmente (mica tanto)  ironiche   al concittadino prof .Gotti Tedeschi  pubblicata oggi con grande evidenza   sul nostro  quotidiano LIBERTA’ . Con lui son stati intervistati sacerdoti e laici , naturalmente tutti consenzienti .  A parte uno ,don Pietro Cesena  , parroco di Borgotrebbia , famosissimo santo sacerdote che è riuscito in qualche anno  a convertire e  portare a messa  tutti i parrocchiani ( soprattutto i giovani)  di una località degradata ,una ex favela. Ha un solo difetto per essere apprezzato qui da noi : crede in Dio con una fede  operativa gigantesca . Sulle espressioni del Papa si è limitato a parlare di pastori che vendono le pecore ai lupi …

Ecco l’intervista a Gotti Tedeschi :

1)      Le dichiarazioni del Papa la spiazzano o se l’aspettava?

E’ molto difficile  prevedere le “esternazioni “ di Papa Francesco. Così come è quasi impossibile  non fare un pò di confusione sui messaggi che  vuole dare . Forse per questa ragione ha uno staff eccellente di “correttori”  e “interpretatori “ pronti ad intervenire per spiegare quello che il Papa voleva dire . Non eravamo abituati a  un Papa  che avesse cosi’ tanto bisogno di essere interpretato e spiegato dai suoi collaboratori , soprattutto  trattando materia di magistero , dottrina  o morale di cui dovrebbe esser maestro. In realtà in questa materia PapaFrancesco aveva già dall’inizio del suo Pontificato manifestato la sua  personale   “sensibilità”  . Rìcorderete tutti la sua  chiarissima affermazione “Chi sono io per giudicare ?”. Poi ci son stati  tanti  attestati della sua  attenzione affettuosa :  dalla prima coppia che riceve in  udienza  , a una serie di nomine in posizioni rilevanti , persino ad una forma di  formalizzazione di un ruolo di consultore vaticano pro LGBT. E’ magari più curioso il fatto che queste esternazioni coincidano  con l’approvazione della Legge Scafarotto-Zan .

2)      Secondo lei  che effetti potranno avere queste dichiarazioni ?

Mah, a parte quelli scontati,  il problema  secondo me più complesso da risolvere ora sarà quello di riuscire ad adattare la dottrina tradizionale a queste dichiarazioni. Anzitutto ora   ci sarà un Comandamento da modificare  .Si dovrà cancellare un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Si dovrà spiegare che il peccato per cui  Sodoma è stata distrutta era il peccato di castità. Si dovrà modificare  la Genesi radicalmente . Povero Papa , chissà se aveva realizzato che per realizzare questa  opera  di giustizia e misericordia  avrebbe dovuto cambiare la  Bibbia…

3)      Come ne esce la famiglia tradizionale?

Beh , Padre Spadaro dice che la famiglia  ne esce rafforzata e valorizzata , così come il Sacramento del matrimonio . E chi sono io per dissentire  addirittura da Padre Spadaro ?  Peraltro il Sacramento del matrimonio ( e  con lui altri due Sacramenti ) nonchè il valore dell’istituto della Famiglia era già stato messo pesantemente  in discussione  in  Amoris Laetitia.

https://www.marcotosatti.com/2020/10/24/gotti-tedeschi-sodoma-forse-e-stata-distrutta-per-castita/

IL PAPA ERETICO? MACCHÉ! LE SUE SONO CHIACCHIERE DA BAR.

24 Ottobre 2020 Pubblicato da  12 Commenti

 

Marco Tosatti

Carissimi amici e nemici di Stilum Curiae, don Egizio ha mandato le righe che state per leggere come uno dei commenti a un articolo del blog. Ma le ho trovate così pertinenti, così lucide, così gustose che ho deciso di farne un post, per condividere con un maggior numero di persone la desolata arguzia di don Egizio. Buona lettura. 

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I miei amici anticlericali sono spiazzati, vogliono diventare chi cardinale diacono, chi prefetto di una congregazione, chi direttore dell’Osservatore Romano, chi capo della scuola di Bologna (no, quella non più, è superata, nessuno vuole nemmeno diventare priore di Bose).

Ma il papa è sovrano temporale del suo staterello: perché non fa lui una legge sulle unioni gay vigente in Vaticano? Pare che in Vaticano il problema sia sentito, ormai può diventare perpetua anche una 22enne miss Italia e nessun collega prelato la guarderebbe nemmeno. Han da temere solo campanari & sacrestani. I seminaristi invece non sono traviati, diciamo la verità, i seminari sono circoli gay.

Seriamente, qualcuno suggerisce a Bergoglio tutte le parole d’ordine, il linguaggio stesso, per essere presi in considerazione negli organismi internazionali, nel mondo che fa opinione (tutto quello che ha elencato Super Ex, e lui si è adattato: non è farina del sacco di Bergoglio, perché non ha gli strumenti, è un semplice peronista-populista di sinistra (non marxista) sudamericano, il suo mondo ideale è una grande favela meticcia dove il pueblo incarna una dottrina e verità innata.

No questa è roba di (peraltro scadenti) accademici e professori di terz’ordine (i nomi son sempre quelli di quei quattro gatti che non si fila nessuno).

In realtà i miei amici anticlericali non vorrebbero mai infilarsi in un ambiente così mediocre quale è il cerchio magico di Bergoglio. Non è che li avversino; li disprezzano, con qualche complimento alla Scalfari.

In ogni caso un papa può essere giudicato e deposto per eresia, che consiste non nell’errore, ma nella protervia di sostenere la verità di un grave errore dogmatico; il che non è, perché queste dichiarazioni tagliuzzate e non ufficiali, contraddette e modificate non configurano un “sostenere”, ma solo due chiacchiere da bar sport, che cambiano a seconda della partita o del tipo di liquore.

Confusione e fesserie lui, politicamente corretto di terz’ordine i consiglieri, eresie ancora no.

Siamo a un livello (qualitativo) più basso, l’eresia è cosa più seria e coerente.

Semplicemente sia la curia romana (nel temporale e nello spirituale), sia la Chiesa a tutti i livelli gerarchici è scesa a un livello tra il ridicolo e il trascurabile: e infatti i cinesi (che sono astuti) se la ridono del papa, firmano e fanno come sempre.

E io ho dolori sciatici che non ci vedo..

Amen

https://www.marcotosatti.com/2020/10/24/il-papa-eretico-macche-sono-chiacchiere-da-bar-sport/

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