Un filosofo e un neurologo cattolici hanno scritto un saggio che illustra gli effetti medici e politici del coronavirus. La loro conclusione è che la manipolazione del panico pubblico è, tranne in pochi casi, più pericolosa della malattia.

Un articolo di Dorothy Cummings McLean, pubblicato su LifeSiteNews, nella traduzione di Riccardo Zenobi.

 

Un filosofo e un neurologo cattolici hanno scritto un saggio che illustra gli effetti medici e politici del coronavirus. La loro conclusione è che la manipolazione del panico pubblico è, tranne in pochi casi, più pericolosa della malattia.

Il dottor Carlos A. Casanova, professore di filosofia presso l’Università di San Tommaso in Cile, e il neurologo americano dottor Thomas Zabiega hanno scritto un saggio che delinea il grave danno che i blocchi indiscriminati e il rifiuto di un trattamento efficace per COVID-19 sta avendo e continuerà ad avere a livello globale.

“Quest’anno è stato segnato dal fenomeno del ‘coronavirus'”, scrivono.

“Verso la fine del primo trimestre, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), insieme ai media principali e a molti governi, è riuscita a creare una situazione di panico nella popolazione dell’emisfero occidentale”, hanno continuato.

“Questo panico ha portato all’adozione di disastrose misure di salute pubblica (principalmente, allontanamento sociale, reclusione e quarantene), che violano la libertà delle persone e le istituzioni democratiche dell’Occidente e di altre nazioni”.

Nel loro articolo in tre parti, Casanova e Zabiega esaminano la crisi del coronavirus come un fenomeno medico, un disastro politico e un grave pericolo per il futuro dell’umanità. Non è la malattia in quanto tale il problema, ma il cinico incoraggiamento e manipolazione del panico pubblico diffuso. Il risultato finale, sospettano, sarà l’inoculazione coercitiva di milioni di persone con un vaccino a RNA non ancora testato.

“Siamo chiari: i vaccini sono una cosa meravigliosa che hanno reso l’umanità immune a [malattie] molto gravi”, hanno scritto.

“Ma non c’è dubbio che oggigiorno i vaccini siano spesso mescolati con sostanze nocive o non etiche; e inoltre non c’è dubbio che la letalità di Sars-CoV-2 non giustifichi quarantene, misure di allontanamento sociale estremo e molto meno vaccinazioni forzate”.

All’inizio del loro articolo, lo studioso e il neurologo esaminano lo strano rifiuto dell’idrossiclorochina come trattamento efficace, l’inspiegabile rifiuto del consiglio medico professionale di non imporre gli arresti domiciliari agli anziani, lasciando in pace gli altri, e la catastrofica espulsione degli anziani dagli ospedali verso le case di cura, dove si è verificata la stragrande maggioranza dei decessi legati al coronavirus. Le quarantene hanno portato a un aumento dei problemi sociali, come il consumo eccessivo di alcol e l’abuso di droghe, nonché l’abbandono delle persone con altre malattie, come il cancro. L’efficacia del cosiddetto allontanamento sociale e l’uso della maschera sono in dubbio, così come qualsiasi esigenza di panico. L’idea che non abbiamo un sistema immunitario in grado di combattere un “nuovo” coronavirus è falsa, dicono: “Certo che lo facciamo! Ogni anno potrebbe esserci un nuovo virus e per migliaia di anni li abbiamo combattuti”.

Per quanto riguarda la natura politica del panico del coronavirus, Casanova e Zabiega sottolineano che la quarantena è motivata politicamente, non dal punto di vista medico. Notano il ruolo svolto dal Partito Comunista Cinese e i legami della Cina sia con il Direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che con il Dr. Anthony Fauci della Task Force contro il Coronavirus della Casa Bianca. Sostengono che il concetto ippocratico di medicina è stato corrotto da un neomarxismo che minaccia anche le libertà umane fondamentali. Nei mesi delle quarantene, gli studiosi non sono stati in grado di pubblicare ricerche sul coronavirus che sfidano la narrativa, le piccole e medie imprese sono state distrutte, la libertà di riunione è stata criminalizzata, il culto religioso è stato sospeso, sono state approvate leggi anti-famiglia, e l’organizzazione Open Democracy, finanziata da Soros, ha apertamente deriso l’idea della casa familiare come un rifugio sicuro.

“Il punto ora è che vediamo la necessità di alzare la voce e avvertire il mondo che dietro i blocchi si nasconde un triste programma e tale programma include chiaramente l’abolizione della famiglia”, scrivono gli autori.

“Questo è un motivo in più per cui i popoli della Terra dovrebbero insorgere contro le costrizioni arbitrarie imposte alla loro libertà di movimento e associazione”.

Di Riccardo Zenobi

https://www.sabinopaciolla.com/covid-19-il-panico-e-piu-pericoloso-della-malattia-dicono-il-filosofo-cattolico-e-un-medico/

STORIE ORDINARIE DI COVID 19. PANDEMENZA IS IN THE AIR…

11 Ottobre 2020 Pubblicato da  30 Commenti

 

Marco Tosatti


Carissimi Stilumcuriali, voi sapete bene che Stilum Curiae, ben lontano dal negare l’esistenza del Covid 19, ha molte perplessità specialmente italiane sulla gestione di questo fenomeno (a mio avviso addirittura con risvolti di negligenza e stupidità criminale, nella primavera scorsa, in tema di diagnosi e autopsie) e sull’uso politico e non solo che di questo fenomeno con rara abilità stanno facendo molti in molti modi diversi. Un amico, un professionista di notevole standing, ci ha inviato questo breve raccontino che ci dimostra come il terrorismo mediatico sia riuscito a creare in tutta la società meccanismi e reazioni che avremmo criticato come assurdi e folli nella Milano dei Promessi Sposi, a tal punto da doverci domandare da quale anfratto della mente umana possano provenire. Chiedendoci come mai la gente avrebbe potuto credere agli untori…eccoci qua, e buona lettura. 

§§§

“PANDEMENZA IS IN THE AIR”

(quando la realtà supera la fantasia…da qualche parte ..nei cieli italiani)

Un tizio prende un aereo di una qualsiasi compagnia che vola sui cieli italiani. All’ingresso in cabina viene subito omaggiato della fantastica mascherina di carta velina azzurra ..a loro dire sanitaria e protettiva ..perché quella di stoffa che indossava non era conforme al loro regolamento.

Raggiunto il proprio posto scopre però che su 180 di capienza ne erano occupati solo 25 e tutti ammassati, dunque per la compagnia aerea senza problemi di assembramento.

Decide allora di spostarsi di almeno 2 file, con sollievo di tutti, così da non avere nessuno attorno.

Dopo un po’ arriva uno steward  che lo redarguisce perché il “criminale” aveva il naso fuori dalla mascherina, e lo minaccia di “interrompere le procedure di volo” se non l’avesse indossata anche sul naso.

Il tizio con calma risponde: ok, ma io devo respirare e siccome ho anche fame mangerò per tutto il volo ..ed e’ possibile togliere la mascherina per mangiare o bere come da vostro regolamento (mettendogli sotto il suo, di naso, il cartoncino con le loro nuove presunte norme anti covid da osservare in volo dove era scritta tale possibilità).

Lo steward quindi desiste e così il tizio comincia a mangiare grissini. Ovviamente però il presunto delinquente e’ stato “attenzionato” perché ha creato “il caso” ..essendo chiaramente un potenziale sobillatore eversivo.

Ed infatti dopo un po’ durante il volo il comandante gli invia ad personam il capo steward per richiedere i dati fornendogli documento e carta d’imbarco.

A quel punto sempre con calma il tizio si qualifica osservando che la richiesta non era legittima perché non aveva infranto alcuna norma e stava osservando il loro stesso regolamento, chiedendogli quindi di andare a riferirlo al comandante.

Il capo steward si allontana un po’ deluso e, finalmente, finiscono le minacce e nessuno torna più ad interrompere il pericolosissimo sgranocchiamento di grissini. Fine della storia…“vera”.

Domanda: qualcuno ha ancora dubbi che siamo sotto una dittatura che ha creato l’ipocondria di Stato ..favorita dall’imbecillità dei più che ormai hanno accettato l’addomesticamento, rinunciando anche solo a difendere la ragione, la libertà o semplicemente il buon senso? (Ovviamente chiedo per un amico).

Marco Tosatti


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Il governo Conte ha approvato le nuove norme sull’uso delle mascherine all’aperto con sanzioni per chi non la indossa che vanno dai 400 ai 1000 euro.

L’ultima puntata di Quarta Repubblica ha infatti avuto al centro del dibattito l’obbligatorietà dell’uso della mascherina estesa all’aperto: è giusto? Ne nasce uno scontro tra Alessandro MeluzziVittorio Sgarbi e Jacopo Fo.

Dalla puntata del 5 ottobre 2020

https://www.nicolaporro.it/mascherine-obbligatorie-allaperto-meluzzi-vs-fo/