ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 6 ottobre 2020

Prigionieri del regime sanitocratico

 Il colpo di genio

Donald Trump rimuove la maschera ed esorta gli americani a «uscire»

“Non lasciare che ti domini. Non averne paura”, ha detto Trump in un videomessaggio registrato. “Torniamo indietro, torniamo al lavoro. Saremo davanti. … Non lasciare che domini le tue vite. Esci”.


L’aveva subito strillato Michael Moore: “Trump sta simulando!”. Un complottista, anzi un negazionista, e di sinistra. Ebbene, aveva visto giusto, più o meno.

Ha simulato il Covid perché gli americani smettessero di averne paura, tornassero a lavorare e produrre, uscissero dal malvagio incantesimo che li ha bloccati e distrutto il benessere. Come dice Cesare Sacchetti,

“L’operazione coronavirus ha praticamente interrotto il trascorrere del tempo. Il mondo si trova sospeso in un limbo dallo scorso marzo quando i media incessantemente da allora non fanno altro che riportare bollettini di contagiati che sono al 94% persone sane senza sintomi.

“Occorreva dunque qualcosa in grado di scuotere il torpore e l’apatia nella quale è precipitata la popolazione mondiale che ormai è prigioniera della narrativa terroristica del regime.

“Trump ha capito che era il momento di agire e di mettere a segno una mossa che potesse cogliere di sorpresa il mondialismo che ha già dato vita alla seconda parte di questa operazione terroristica, ovvero quella chiamata “seconda ondata”.

“Nei mesi scorsi gli esponenti della cabala mondialista l’avevano già annunciata a dimostrazione, ancora una volta, che quello di cui si sta parlando non è un fenomeno scientifico ma politico. Ad agosto, Bill Gates, sull’Economist, settimanale delle grandi famiglie globaliste degli Elkann e dei Rothschild, aveva persino detto che la “pandemia” non sarebbe finita prima della fine del 2021.

Nessuno può sapere con certezza quando e come si manifesterà un virus nè tantomeno quando esso sparirà, ma in questa storia è evidente che il virus si manifesta perchè è il sistema che ne ha bisogno per arrivare al suo obbiettivo finale.

L’obbiettivo è l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale voluto ad ogni costo dalla massoneria e dai massimi vertici delle élite mondialiste. Sarà un sistema nel quale l’uomo sarà ridotto alla condizione di una ameba, del tutto privo di pensiero critico e della facoltà di ragionare.

Sarà un mondo nel quale paradossalmente ogni singolo pensiero dell’individuo sarà quello determinato dalla matrix alla quale saranno collegati tutti gli abitanti del pianeta”.

Posso solo aggiungere che The Donald è il primo presidente che ha contro non solo tutti i media “autorevoli”, non solo il partito avversario democratico, ma i tre quarti del suo (o che dovrebbe essere il suo) partito; peggio,  gli apparati della Stato non gli obbediscono, quindi in realtà gli impediscono di governare. Non intendo il Deep State, ma dei ministeri e delle agenzie federali

Basta dire questo: ci sono pesanti indizi che la direttrice della Cia, Gina Haspel, che era “capostazione” a Londra dal 2014 al 2017, abbia partecipato attivamente alla fabbricazione – da parte dell’FBI nientemeno – delle false prove, fabbricate appunto da precisi ambienti inglesi (e in Italia: caso Occhionero – Mifsud e Renzi-Gentiloni, qui totalmente insabbiato), per “dimostrare” che Trump era un burattino di Putin e impedirne l’elezione.

Sospetti confermati da fatto che (si legge in un articolo di Sean Davis, co-fondatore di The Federalist la Haspel sta personalmente opponendo alla declassificazione e alla diffusione dei documenti su “Russiagate”. La prima cosa che farebbe un presidente nella pienezza del suo potere sarebbe come minimo di espellere la signora dalla poltrona più alta della Cia, e poi far aprire su di lei un’indagine giudiziaria. Invece la Haspel resta al suo posto, il Dipartimento della Giustizia non ha aperto alcun dossier su di lei e -peggio – la Commissione competente al Congresso , dove in teoria la maggioranza è repubblicana, si guarda ben dal chiamarla a deporre sotto giuramento, situazione in cui la Haspel non avrebbe via d’uscita che rivelare il complotto, ne dettagli non ancora noti, o prendere la via dell’esecuzione per alto tradimento.

In realtà, Trump non governa. Gli lasciano fare solo i favori a Israele, su quelli c’è la concordia bipartisan.

Di fronte a questi massicci poteri ostili organizzati contro di lui, che stanno realizzando il governo mondiale spargendo il terrore sanitario, Trump ha una sola arma: le sue esternazioni su Twitter. Con 87 milioni di follower . E riesce non dico a vincere (siamo ben lontani) ma a segnare questo punto eccezionale.

“Lasciate perdere i sondaggi: finché Trump continua a twittare, c’è vita nella sua presidenza”, commenta amaro il Telegraph.

    

https://www.maurizioblondet.it/il-colpo-di-genio/

La lezione di Donald Trump sul coronavirus: “Non abbiate paura”

     

Sembrava fosse addirittura in pericolo di vita, ma sta superato la prova del Covid-19 alla grande, dando una lezione al mondo di come si possa affrontare una malattia pericolosa senza sprofondare nel panico. “Non abbiate paura di Covid”, ha spiegato Donald Trump in un video-messaggio pubblicato su Twitter, uscito dal Walter Reed National Military Medical Center. “Non lasciare che domini la tua vita. Abbiamo sviluppato, sotto l’amministrazione Trump, alcune cure e conoscenze davvero eccezionali”. Ha poi aggiunto: “Mi sento meglio rispetto a 20 anni fa!”. Il messaggio del presidente Usa è chiaro: non permettiamo che un virus possa stravolgere la nostra vita. Cerchiamo di conviverci, con le giuste e sacrosante precauzioni. Ma non smettiamo di vivere e non permettiamo che le nostre vite sprofondino nel panico, che non è mai utile.


Un messaggio che è piaciuto anche ad alcuni suoi “avversari”, come l’ex reporter del New York Times Alex Berenson: “Per troppo tempo abbiamo lasciato che questo virus – e l’isteria dei media al riguardo – ci dominassero”, ha scritto Berenson. “Dobbiamo riprenderci le nostre vite, le nostre scuole e il nostro intero mondo”. Quello di Trump, ha rimarcato, “è un messaggio davvero presidenziale”.

Trump arriva alla Casa Bianca e si toglie la mascherina

Il presidente Trump è stato dimesso dal Walter Reed National Military Medical Center ed è tornato alla Casa Bianca lunedì sera per continuare la sua lotta contro il coronavirus, dopo che il suo team medico ha avvertito che “potrebbe non essere ancora completamente fuori pericolo”. Vestito con giacca e cravatta blu scuro e indossando una mascherina nera, Trump è uscito da Walter Reed da solo. Uscendo dalle porte dell’ospedale, ha salutato i cronisti presenti mentre saliva su un Suv nero per dirigersi verso Marine One. La preoccupazione principale del presidente Usa è la campagna elettorale, non la malattia. In un tweet ha scritto: “Torneremo presto sul sentiero della campagna” sottolineando che i sondaggi che lo danno dietro allo sfidante Joe Biden sono “falsi”. Arrivato alla Casa Bianca, il presidente è uscito sul balcone che si affaccia sul South Lawn, circondato da bandiere americane: salutando gli ufficiali militari presenti e i cronisti si è simbolicamente tolto la mascherina e se l’è messa in tasca, per rimarcare il suo messaggio contro la paura.

“Indossate la mascherina”

L’avversario democratico Joe Biden ha subito ripreso “sfruttato” questo gesto di Trump, ampiamente criticato dai media americani, per sottolineare, in un post sui social, come sia fondamentale “indossare le mascherine” per contrastare la diffusione del Covid-19. Il presidente è tornato alla Casa Bianca dopo che il suo medico, il dottor Sean Conley, ha ospitato una conferenza stampa che descriveva i progressi e le condizioni del presidente mentre combatteva contro il coronavirus. “Il presidente potrebbe non essere ancora del tutto fuori pericolo”, ha detto Conley, sottolineando però che sarà circondato da personale medico “24 ore su 24, 7 giorni su 7”. Conley ha aggiunto che il presidente ha soddisfatto “la maggior parte dei suoi requisiti” per essere dimesso domenica pomeriggio. “Cerchiamo di portare i pazienti fuori dall’ospedale il più rapidamente possibile”, ha detto Conley. “Non c’è niente da fare qui che non possiamo fare in sicurezza a casa”. Conley ha anche detto ai giornalisti lunedì che il presidente non prende medicine per ridurre la febbre da oltre 72 ore.

Come nota il The Federalist, e come lo stesso presidente ha accennato nei suoi post sui social media post-diagnosi, è risaputo che il coronavirus colpisce duramente gli anziani. Trump ha 74 anni. Eppure, anche nella sua fascia d’età, sopravvivere alla malattia, è la norma, non l’eccezione. Secondo le stime del Centers for Disease Control, gli americani di età pari o superiore a 70 anni, per il 94,6% riescono a sopravvivere al coronavirus. Altri Paesi hanno tassi di sopravvivenza più o meno simili.

Roberto Vivaldelli 

https://it.insideover.com/politica/la-lezione-di-donald-trump-sul-coronavirus-non-abbiate-paura.html

Dati Covid: le statistiche corrette di oggi

I dati covid di oggi (cioè il 5 ottobre 2020) sono di 58 903 positivi con un incremento di 1 474 giornaliero su un totale di casi di 327 596 dall’inizio dell’epidemia di cui 232 681 guariti. Oggi i deceduti erano di 16 su un totale di 36 002 deceduti da inizio pandemia.

Significa che la percentuale totale di positivi, che chiamano “contagiati” e “focolai”, addirittura “infetti” o “malati”, alludendo al concetto di “untore” onde colpevolizzare qualsiasi forma di vita, in primis la “movida”, rappresenta lo 0.097% della popolazione totale, cioè meno dello 0.01%.

Sul campione dei positivi (0.01% della popolazione), i ricoverati con sintomi sono 3 487, in terapia intensiva sono 323, gli altri in isolamento domiciliare (55 093). Significa che sui positivi solo poco più del 5% è ricoverato presumibilmente con sintomi – anche se si scoprono casi di ricoverati senza sintomi in Campania e altrove  – mentre lo 0.5% dei positivi è ricoverato in terapia intensiva.

Cosa significa? Significa che circa il 95% dei rilevati positivi non ha bisogno di essere ricoverato e supera la malattia.

E ancora, su un totale di 7 153 866 casi testati, da inizio epidemia, 327 586 sono risultati positivi, ergo il 4.5% è risultato positivo, nell’insieme, ma tale valore è sceso al 3.74% se è vero che, da tabella ufficiale, i risultati positivi al tampone sono 2257 su 60241 tamponi effettuati. Ed è elementare che quanto più crescono i tamponi a tappeto, tanto più risultano IN NUMERI ASSOLUTI i casi positivi, ma come vedete invece sono diminuiti rispetto alla media dell’epidemia.

I deceduti ufficialmente per covid oggi sono 16, cioè lo 0.02% dei casi positivi, lo 0.000005% della popolazione totale.

In confronto i morti per cancro quotidiani sono circa 500 al giorno (quasi 200 000 l’anno), 630 in media al giorno i morti per malattie cardiovascolari (230 000 l’anno), per non parlare  delle cause iatrogene di morte.

Dall’inizio dell’epidemia sono deceduti per Covid – secondo le statistiche totali – 36 002 cioè lo 0.05% della popolazione.

Esiste però un chiaro problema di rilevazione statistica se è vero che anche un morto annegato recentemente è stato classificato morto per covid, se è vero che molti deceduti per infarto o per altro sono stati classificati covid e se tra i morti per covid si conteggiano ultranovantenni quando la media di vita è di 82 anni circa in Italia.

Treviso 05/10/2020

Pertanto, il dilemma medico di rilevazione statistica se morto per covid o morto con covid permane, venendo appositamente mescolate le due categorie, evidentemente trainato dall’esistenza di sussidi per ogni letto o terapia intensiva “covid”.

Ecco, sarebbe interessante conoscere ufficialmente l’esistenza e gli importi di tali sussidi alle “aziende ospedaliere” per i ricoveri covid.

Nel frattempo altri problemi sanitari non vengono fronteggiati decentemente, e visti i “protocolli” covid, la gente esita sempre di più a farsi ricoverare per altri problemi, poiché anche per delle emergenze viene imposto il tampone – con un vero e proprio ricatto – e puoi morire aspettando il risultato, come è successo ad esempio a quell’avvocato morto al pronto soccorso di Olbia, in attesa del risultato (https://www.iltempo.it/attualita/2020/09/20/news/sardegna-salvatore-manca-avvocato-tampone-coronavirus-dissezione-aorta-indagini-procura-24601661/)

In cambio, con la proroga dello stato di emergenza continua la possibilità da parte delle autorità di sequestrare in uso o in proprietà le strutture ricettive per accogliere malati, positivi, personale infermieristico o medico. Si fanno chiudere gli alberghi – obbligandoli a a non lavorare e a pagare le tasse comunque – per convertirli in “strutture covid”. Non bastavano i clandestini e la farsa dell’accoglienza. Chi ha proprietà in Italia sempre di più si sente il laccio intorno al collo. E’ come se, privatizzando tutto del paese, venisse messa a repentaglio la sacrosanta proprietà privata, dei cittadini. Perché la privatizzazione nel paese è stata una concentrazione nelle mani di pochi fondi finanziari, adesso si sta procedendo a darla alla fintech.

Con il protocollo di aiuto all’Italia firmato da Trump ad aprile si aumenta la presenza di militari USA in Italia per aiutare l’assistenza domiciliare e sanitaria italiana così come con i primi DPCM si è provveduto ad assumere personale sanitario MILITARE (https://it.usembassy.gov/memorandum-on-providing-covid-19-assistance-to-the-italian-republic/).

Per cosa tutti questi militari? Per presidiare le strade sulla mascherina adesso, e sui vaccini “obbligatori” poi? Per organizzare deportazioni di massa in lazzaretti da vaccini ID? No, lo chiedo per un amico.

Oggi ad esempio primo arresto di una cittadina non mascherata all’aperto, in quel di Napoli.

E’ chiaro che i dati – visti con la statistica e non con la propaganda – non giustificano né lo stato di emergenza, né le misure drastiche paventate, come mascherine all’aperto, tamponi per tutti, minacce di chiusure locali e così via dicendo.

Se uno fa due calcoli capisce che la reazione è SPROPOSITATA, da FUORI DI TESTA.

Oramai la maggior parte della gente teme di più le conseguenze economiche disastrose del regime digital sanitario che non il virus stesso.

Nessuno nega che ci voglia prudenza. Sono la prima ad avere accusato il governo, in un articolo del 14 febbraio scorso, di trasandatezza nell’affrontare il rischio contagi poiché il governo, pur di non sembrare razzista e di non venire meno al dogma religioso del globalismo sfrenato, non voleva costringere i cinesi di ritorno in patria, che pur lo supplicavano, alla quarantena obbligatoria né si accingeva a chiudere o a controllare fermamente le frontiere per chi proveniva da paesi a rischio.

Oggi persino la Lorenzin dichiara di “essersi ammalata di covid” mentre è risultata positiva al tampone e ha un po’ di febbre e un po’ di mal di gola. “Una brutta bestia”

Visto che la verità esce sempre fuori baldanzosa, la Lorenzin, strenua difensora della linea provax basata sul dogma dell’incurabilità del virus, dice che sta seguendo la “cura”. Così come lo ha fatto Trump, Berlusconi, Johnson, Porro.

Beh, allora esiste la cura!

Certamente che esiste, ce lo hanno detto in tutti i modi i dottori: le cure sono state trovate, dal  plasma alla clorochina  – che un’AIFA venduta a BigPharma continua a ostacolare – dall’eparina ad altri anti infiammatori. Allora perché continuano a terrorizzarci con l’incurabilità della malattia e la necessità di un vaccino per tornare alla “normalità”?

E’ anche chiaro che i tamponi sovrastimano i casi di positività poiché per ammissione stessa dei produttori di reagenti danno false positività con le interferenze di altri patogeni.

Non solo, ma per ammissione stessa di tanti scienziati del mondo accademico, i cui pareri sono stati giornalisticamente riuniti in un articolo del New York Times del 29 agosto scorso, i tamponi pcr risultano troppo sensibili e rilevano anche ombre o frammenti di virus del tutto innocui e non sussistenti.

Questa verità di pulcinella è nota a tutti i migliori medici che in scienza e coscienza non si lasciano obnubilare dalle propagande farmaceutiche al punto che a un mio amico ricoverato a luglio per embolia polmonare in clinica privata, hanno effettuato unicamente il test sierologico poiché il tampone dava secondo loro il 70% di falsi positivi.

Il candidato al Nobel Dott Scoglio lo ha spiegato in una intervista a Byoblu.

La cosa insopportabile è vedere quindi in atto la macchina della propaganda che pur di terrorizzare la gente, basa la sua narrazione quotidiana su numeri assoluti, ignorando le più elementari regole statistiche, appositamente sovrastimando i casi rilevati – con i tamponi – e retoricamente confondendo “positivo” e “malato”. Per convincere la popolazione, attraverso l’estorsione del consenso, sotto shock, a qualsiasi cosa che il regime digital sanitario vorrà imporgli di fare.

Si sta riparlando dei contagi dentro casa – ricordate quando si parlava di allontanare i positivi in apposite strutture? – e qualcuno nel mondo parla dell’ipotesi “mascherine in casa”: è chiaro che lo script è mondiale, discende dai backstage dell’Organizzazione mondiale della Salute, finanziata da Bill Gates, il NON ingegnere NON medico NON scienziato che consiglia al mondo intero la campagna vaccinale prossima ventura per 7 miliardi di persone di cui il 10% rischia, per sua stessa ammissione, gravi effetti collaterali compresi la morte. E che spende miliardi per convincere il mondo che lui è un filantropo.

Evidentemente stanno preparando ai piani alti un’enorme sperimentazione di massa sulla popolazione del mondo, come hanno già fatto nei lager della seconda guerra mondiale, per evitare la quale ci vorrebbe consapevolezza da parte della gente che non dovrebbe firmare MAI il consenso informato (https://scenarieconomici.it/vaccinazioni-obbligatorie-e-consenso-informato-gli-estremi-di-un-abuso/).

Il problema è che l’unica cosa che dovremmo fare, organizzati, per evitare tale sperimentazione di massa di passaggio alla moneta digitale con governo unico mondiale sarebbe di buttare lo smartphone e di ritornare al nokia solo voce, anche perché le app sempre di più si autoscaricano, e si sta di nuovo battendo il chiodo sulla app Immuni.

Questa non è una pandemia, questa è una pantomima.

E presto i mimi e i loro accoliti spettatori, rimarranno con il cerino in mano.

Anzi con l’esplosivo in mano.

Gli altri, quelli che hanno capito, si stanno già allontanando.

Nforcheri 6 ottobre 2020

https://scenarieconomici.it/dati-covid-le-statistiche-corrette-di-oggi/

MASCHERINE, COVID. L’IMBECILLE È IL KAPÒ DEI REGIMI GLOBALISTI.

 Carissimi Stilumcuriali, mentre un governo che si regge su un Parlamento sconfessato da una lunga serie di risultati elettorali (Il M5S si avvia alla scomparsa) decide misure incostituzionali con strumenti palesemente incongrui e di dubbia costituzionalità come i DCPM, mettendo in atto una dittatura soft con la complicità ahimè interessata dei mass media di regime e di chi dovrebbe garantire (non ridiamo) le libertà costituzionali, Agostino Nobile ci regala un commento alla situazione che è uno sfogo dal cuore. Buona lettura. 

 

            L’imbecille è il kapò dei governi globalisti

Nel suo “Eretici”, pubblicato nel1 905, G. K. Chesterton scrive: “Non furono mai le persone spinte da una convinzione che compirono così vaste persecuzioni. Furono le persone incuranti che ricolmarono il mondo di fuoco e oppressione. Furono le mani degli indifferenti che accesero le fascine; furono le mani degli indifferenti che girarono la ruota”.

Quando il pensatore britannico scrisse queste parole la televisione non esisteva, altrimenti avrebbe aggiunto un’altra tipologia umana più pericolosa dell’indifferente: l’imbecille. Una creatura plasmata dalla tv che col Coranavirus incombente ha dimostrato in maniera, direi, offensiva la sua ostinata caparbietà nel negare il buon senso. 

Con la tv gli imbecilli, già presenti agli albori dell’umanità, a partire dal secolo scorso si sono moltiplicati come conigli, senza offesa al mite animale. Infatti, se il coniglio è innocuo, l’imbecille prodotto dai media rappresenta la tipologia umana più pericolosa della comunità. Non solo in ambiente sociale, ma soprattutto perché attraverso il voto può decidere le sorti di un paese. Per sua natura l’imbecille voterà sempre chi lo porterà alla miseria, umana e materiale. Vedi le dittature di cui parla Chesterton. L’imbecille non impara dalle esperienze proprie e altrui, perché la sua struttura mentale è ideologica. Aborre la realtà.

In testa non ha quelle che simbolicamente chiamiamo antenne, ma una cappa ideologica che gli impedisce di intercettare i segnali esterni che potrebbero fargli analizzare gli eventi. È privo di memoria, gli si può raccontare tutto e il contrario di tutto. Consapevole dei suoi limiti raziocinanti, delega le proprie scelte a chi lo fa sentire intelligente o lo rende parte di un fiero gruppo, di imbecilli. L’imbecille ha una naturale repulsione per il buon senso e i fatti reali, predilige le idee che accrescono i propri rancori. Essendo orgogliosamente ignorante, l’unico scarica stress che possiede è l’odio. Vedi Antifa, BLM e simili.

Da quando è arrivato il Coronavirus l’imbecille sta elargendo una quantità impressionante di imbecillità. Con la mascherina fa jogging e va in auto con i finestrini chiusi.           

Oggi gli imbecilli più potenti hanno in mano tutto, dalla Chiesa alla politica, dalla finanza ai mezzi di comunicazione. Senza vergogna alcuna, in diretta tv, forse per ostentare una simpatia che non posseggono, si salutano toccandosi i gomiti o la punta del piede.   

Nel 2018 sinistri italiani come la Boldrini, non spesero una parola per la diciottenne romana Pamela Mastropietro, fatta a pezzi con un’accetta da un nero, ma si sono inginocchiati alla Camera per ricordare l’americano di colore Floyd, che viveva di espedienti, ucciso incidentalmente da poliziotti imbecilli. Questi politici sono stati eletti dalle numerose tribù degli imbecilli, che in Italia, e penso in tutto l’occidente, raggiungono perlomeno il 30%.

Abbiamo potuto ammirare, si fa per dire, quegli strani personaggi che davanti ai supermercati impongono di seguire le frecce in terra, magari facendoti fare un giro di cento metri anche se l’ingresso è vuoto. Quelli che ti dicono di coprire con la mascherina anche il naso, nonostante fior di virologi abbiano ripetuto all’infinito che respirare il proprio respiro significa inspirare anidride carbonica che crea l’ipercapnia (insufficienza respiratoria).

Ovvero, il modo più celere per danneggia il sangue e quindi i polmoni https://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/sintomi-dellaumento-di-anidride-carbonica-nel-sangue/ Ma dato che la Tv non ne parla, non è vero. Per tagliare la testa al toro basterebbe correre per mezz’ora con la mascherina che tappa bocca e naso. Rappresenta la migliore risposta.

All’imbecille puoi dire queste verità, consigliandogli di fare una breve ricerca su internet nei siti ospedalieri e medici autorizzati. Niente da fare, non rinuncerebbe all’idea inculcatagli dalla Tv, nemmeno morto. Non è una battuta. Dopo aver fatto presente la pericolosità della mascherina, una ragazza alla cassa di un supermercato che porta la mascherina otto ore al giorno, mi ha risposto “Lo so che fa male, ma è la legge e bisogna rispettarla.” 

Agostino Nobile 

Marco Tosatti

5 Ottobre 2020 Pubblicato da  17 Commenti

https://www.marcotosatti.com/2020/10/05/mascherine-covid-limbecille-e-il-kapo-dei-regimi-globalisti/ 

ESERCITO IN STRADA: PER LE MASCHERINE?

Rivolta del pane – enormemente rincarato – a Milano, 8 maggio 1898. L’esercito usato allora molto bene: un centinaio di morti milanesi, operai, donne e bambini.

Il Viminale probabilmente manderà i soldati per strada nei prossimi giorni: “si tratta di far rispettare le distanze per prevenire il Covid”, ecc. ecc.

Comprensibilmente, il web insorge (ormai insorge solo quello) protestando (a colpi di post) contro la misura totalitaria! Qualcuno, a modo suo giustamente, trasecola pensando che nessuno ha mai chiamato l’Esercito quando migliaia di mafiosi nigeriani e di guerriglieri dell’ISIS in fuga approdavano (approdano) sulle nostre coste, sbattendo in faccia alle TV un paio di donne incinte sequestrate allo scopo di fare scena. Così come mai nessuno ha pensato di inviare l’Esercito per ripulire le piazze di spaccio o per farla finita, manu militari, con le cosche che controllano il 40% del territorio nazionale.

Il fatto é, come spesso capita, la mentalità particolarista e piccina – mandano l’Esercito per impedirci di pomiciare fuori dai pub! – non fa comprendere la realtà in maniera più generale.
Signori, se l’Esercito verrà mandato per strada non sarà per impedirvi di starnutire, ma per GESTIRE L’INGESTIBILE.

Guardate i dati: solo a Roma hanno chiuso 5000 (!) attività commerciali; moltiplicate il dato per tutta l’Italia! Già in queste ore, stanno partendo 9 milioni (!) di implacabili balzelli che la solerte Agenzia delle Entrate infliggerà all’esausta economia nazionale.

Secondo informative delle Forze dell’Ordine, si prospettano potenzialmente “scenari libanesi” per i mesi di Dicembre/Gennaio.
Capito che cosa andrà a fare l’Esercito per strada?
Capito anche perché l’opposizione, ormai, non oppone più nulla? Ma pensate davvero che Salvini, Meloni o chi per loro ha tutta questa voglia di andare al Governo a gestire una situazione simile?
Beata Illusione.


E pensate che tutto questo sia solo un problema dell’Italia? Illusi due volte: guardate i dati macro-economici mondiali (https://www.ilsussidiario.net/news/spy-finanza-lantipasto-da-incubo-delloctober-surprise/2076654/).

Ecco… la situazione è questa. Ognuno ne tragga le conclusioni che vuole. Si regoli come meglio crede.

E buona giornata.

“I primi assembramenti” (Illustrazione Italiana). E senza mascherine.

https://www.maurizioblondet.it/esercito-in-strada-per-le-mascherine/

ESCLUSIVA CDC: In Toscana mai nessuna emergenza Covid-19, lo studio che lo rivela

 

Di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org

Da ormai sette mesi, siamo in uno stato di allerta permanente. Prima di arrendersi alla paura per quel che è successo a Wuhan e New York, e per quello che sta capitando oggi a Parigi o Madrid, pensiamo sia fondamentale guardare a quello che si è verificato nei nostri territori, per poi cercare risposte più ampie e globali.

Abbiamo provato ad andare in profondità, studiando ciò che ci circonda, dal basso verso l’alto: statistiche ufficiali e cifre istituzionali, partendo da uno specifico ambito locale senza mai perdere di vista la situazione nazionale, variegata e non uniforme,  e quella internazionale, per capire l’emergenza.

Quale emergenza? Per cercare di comprenderlo, procediamo a campione e proviamo ad esaminare ciò che ha affrontato una delle venti regioni italiane.

Immediatamente, il linguaggio burocratico, farraginoso e ripetitivo della sua massima istituzione, ci dimostra come anche la Toscana tremi dal terrore e navighi a vista nella tempesta scatenata dal Covid-19. Essa “si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 388 casi per 100.000 abitanti a fronte di una media italiana di circa 507 casi per 100.000 abitanti. Il tasso grezzo di mortalità è pari a 31,0 x 100.000 abitanti, rispetto alla media italiana di 59,2 x 100.000 abitanti ” [1].

Come possiamo decifrare questi dati ufficiali in eventi reali? In data 30 settembre, il totale dei decessi attribuiti al Sars-Cov-2 è stato di 1164 (a fronte di 14827 casi positivi), mentre i guariti complessivi erano 10261.

Il picco massimo di ricoveri in terapia intensiva (1 aprile 2020) risultava essere di 297 pazienti, a fronte di 447 posti disponibili e con altri 220 attivabili in caso di necessità. L’andamento si era poi normalizzato nelle settimane successive (Figura 1).

toscana nessuna emergenza covid
Figura 1: Ricoveri giornalieri in terapia intensiva per Covid-19, marzo-giugno – Elaborazione CDC su dati A.R.S. 

Ripercorriamo ciò che è già Storia, fino alla “nuova normalità” che viviamo: l’Italia ha subito uno stato di blocco totale dal 10 marzo al 18 maggio, giorno in cui è avvenuta la cosiddetta “riapertura”, mentre a partire dal 3 giugno è stato possibile viaggiare di nuovo a livello interregionale.

Con la fine delle misure di contenimento, contrariamente a quegli studi che, per metà giugno, prevedevano migliaia di nuovi ricoveri in terapia intensiva (in realtà, sono state 207), la situazione toscana non è peggiorata dal punto di vista sanitario, anzi si è avuto un progressivo e costante miglioramento sia per quanto riguarda il numero dei decessi, sia per quanto riguarda lo stato clinico dei pazienti positivi al tampone, come reso noto dall’Agenzia Regionale di Sanità (A.R.S.) [Figura 2, Figura 3].

toscana no emergenza covid
Figura 2: Andamento decessi giornalieri per Covid-19, fonte: Protezione Civile e A.R.S.

Dal grafico sottostante (Figura 3), possiamo osservare come solo il 2,67% dei casi positivi individuati nel mese di settembre appena trascorso, abbiano presentato uno stato clinico che va da severo a critico, contro il 43,21% del mese di marzo.

 

toscana nessuna emergenza covid
Figura 3: Stato clinico al tampone (rapporto x 100), periodo 24/02 – 20/09, fonte: A.R.S.; ISS

 

Nonostante questi dati più che rassicuranti, Enrico Rossi, allora presidente, andò in controtendenza varando una serie di provvedimenti (ad integrazione dei DPCM nazionali), tra cui l’Ordinanza n.71 del 4 luglio (in vigore fino alla fine dello stato di emergenza) che prevede la possibilità di isolamento in albergo sanitario per i soggetti positivi [2]. Non possiamo dimenticare l’Ordinanza n.26 del 6 aprile, con la quale si imponeva l’obbligo di mascherina anche all’aperto, in grandissimo anticipo rispetto al provvedimento nazionale che sarebbe poi arrivato ad agosto.

Durante il mese di settembre, abbiamo avuto un incremento di casi positivi, che non si è fortunatamente tradotto in un proporzionale aumento di ricoveri.

Nella Tabella 1, da noi elaborata tramite i dati forniti dalla Regione Toscana, si nota il picco dei tamponi effettuati nell’ultimo periodo, rispetto ai primi mesi dell’anno; nonostante l’aumento dei test, abbiamo avuto il crollo del numero dei soggetti positivi e dei ricoverati nelle terapie intensive.

 

Tabella 1: Elaborazione CDC su dati A.R.S.

Periodo 15 marzo – 30 aprile

Totale casi positivi8722
Totale tamponi137254
Rapporto casi positivi/tamponi [%]6,35
Rapporto ricoveri terapie intensive/casi attivi (media periodo)6,07 %
Periodo 15 agosto – 30 settembre
Totale casi positivi4066
Totale tamponi276775
Rapporto casi positivi/tamponi [%]1,47
Rapporto t.i./casi attivi (media periodo)0,60 %

 

Possiamo osservare l’andamento dei ricoveri in terapia intensiva per tutto il periodo che va dall’inizio dell’emergenza al 30 settembre (Figura 4). A seguito della già menzionata normalizzazione dei ricoveri, è possibile dedurre che l’attuale incremento di casi positivi sia semplicemente dovuto ad un netto aumento del numero di tamponi effettuati.

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Figura 4: Andamento ricoveri in terapia intensiva per Covid-19, 25/02 – 30/09 – Elaborazione CDC su dati A.R.S. 

 

Tale incremento, pur tralasciando i dubbi relativi alla classicazione dei malati Covid [3], è più che evidente.

Non stiamo certo svelando un mistero, ce lo mostra – tramite il suo sito – la stessa Regione Toscana (Figura 5).

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Figura 5: Tamponi giornalieri effettuati, fonte: Protezione Civile e Regione Toscana

Quello che però manca nel sito dell’A.R.S., alla sezione I dati del Covid-19 in Toscana e in Italia“, è una contestualizzazione più ampia degli eventi. Proviamo a fare chiarezza su questo punto, considerando il periodo semestrale che va da gennaio a giugno, comprendente quindi anche i mesi di marzo e aprile, e per tale periodo ricaviamo le statistiche relative alle persone decedute per ogni tipo di causa, con riferimento agli anni che vanno dal 2015 al 2020 (dati ISTAT).

Iniziamo dal basso, da un piccolo comune della lucchesia, Borgo a Mozzano (Figura 6).

 

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Figura 6: Andamento decessi, Comune di Borgo a Mozzano (LU)-, Elaborazione CDC su dati Istat

Nei primi sei mesi del 2020, possiamo osservare un numero di decessi inferiore rispetto a quello degli ultimi cinque anni.

Estendendo lo studio e sommando i valori parziali relativi ai singoli comuni, ricaviamo la situazione per l’intera provincia, sintetizzata nei grafici sotto riportati (Figura7, Figura 8): la curva relativa al primo semestre del 2020 (di colore rosso) non evidenzia significative differenze in termini di andamento rispetto al semestre gennaio-giugno degli ultimi sei anni. Quindi, ciò significa che il numero totale dei decessi è inferiore rispetto al passato.

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Figura 7: Andamento decessi, Provincia di Lucca – Elaborazione CDC su dati Istat
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Figura 8: Decessi totali, semestre gennaio-giugno, anni 2015-2020, Provincia di Lucca – Elaborazione CDC su dati Istat

Nel grafico di Figura 8 sono evidenziati i valori finali, al 30 giugno, relativi alle persone decedute per ogni tipo di causa in provincia di Lucca.

Possiamo osservare, come il totale relativo al 2020 sia prossimo alla media calcolata con riferimento al periodo 2015-2020 (in particolare abbiamo avuto 16 decessi in più rispetto alla media, su un totale di oltre 2300).

Inoltre, i valori risultano inferiori rispetto a quelli raggiunti negli anni 2015 e 2017.

Al fine di ampliare lo studio, per osservare eventuali differenze con le altre zone della Toscana, abbiamo quindi esteso la ricerca alle città vicine, ed infine alla regione nel suo insieme.

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Figura 9: Decessi totali, semestre gennaio-giugno, anni 2015-2020, Elaborazione CDC su dati Istat

 

Da tale lavoro, sintetizzato nell’elaborato riportato in figura 9, si ricava come in ogni provincia e nell’intera regione, i decessi complessivi verificatisi nei primi sei mesi dell’anno siano perfettamente inquadrabili in una situazione in linea con quanto avvenuto nei 5 anni precedenti (in particolare abbiamo avuto circa 164 decessi in più rispetto alla media del periodo 2015-2020, su un totale di oltre 22.200).

Addirittura si evidenziano numeri inferiori agli anni 2015 e 2017, fatto riscontrabile sia in ogni singola provincia, sia a livello regionale.

Visto quanto osservato in questo studio, eventuali e localizzati episodi di emergenza sanitaria verificatisi negli ospedali toscani, non sarebbero quindi da addebitarsi alla qualità dell’emergenza Sars-Cov-2, ma alla gestione politica e organizzativa del comparto Sanità: mancanza di strutture, di personale, di mezzi, di linee guida chiare e coerenti.

Guardando invece al contesto nazionale, non possiamo dimenticare le autopsie sconsigliate dal Ministero della Salute [4] e tutte le altre problematiche relative a quelle cure che sono state ostacolate [5]: ciò ha indubbiamente contribuito all’aggravamento della situazione.  Nonostante tale contesto, i nostri medici ed i nostri infermieri, sempre in prima linea, hanno dimostrato il loro grande valore all’intera comunità.

Alla luce di quanto descritto in questo report, dati alla mano, possiamo affermare che la Toscana non ha vissuto e non sta vivendo un’emergenza Covid-19.

Proprio per queste considerazioni, è ancora più importante, oggi, capire quali siano le scelte politiche più opportune da compiere per salvaguardare la salute e la vita civile. Prima della paura, del panico e delle notizie dai focolai di Parigi e Madrid, sarebbe importante capire veramente cosa è successo e cosa sta accadendo nei nostri territori.

Tutto questo, per il rispetto che dobbiamo a chi non c’è più e a chi ha subito e sta subendo i danni più gravi da tutta questa triste, preoccupante ed epocale vicenda.

L’Italia intera attende risposte serie e responsabili, per il futuro di tutti.

Di Filippo Della Santa, ComeDonChisciotte.org

05.10.2020

Filippo Della Santa. Ingegnere, appassionato di musica. Insofferente alla mancanza di logica e agli abusi di potere, trascorre le sue giornate immerso nell’attualità, cercando rifugio nelle “Terre dell’Eterno Inverno” per ricaricare le energie.

 

PER APPROFONDIRE SCARICA LA DOCUMENTAZIONE ELABORATA PER LO STUDIO:

NOTE:

[1]= https://www.ars.toscana.it/banche-dati/dati-sintesi-sintcovid-aggiornamenti-e-novita-sul-numero-dei-casi-deceduti-tamponi-per-provincia-e-per-asl-della-regione-toscana-e-confronto-con-italia-con-quanti-sono-i-decessi-per-comune?provenienza=home_ricerca&dettaglio=ric_geo_covid&par_top_geografia=090

[2]= “Ordina di dare mandato ai Dipartimenti della Prevenzione delle Aziende sanitarie di effettuare, per ogni nuovo caso positivo, una valutazione puntuale dell’ambiente domiciliare per l’isolamento domiciliare del caso positivo e, in caso di sovraffollamento o di situazione logistica sfavorevole che non permetta una gestione in sicurezza di tale provvedimento, e di contestuale rifiuto all’isolamento volontario in albergo sanitario, di proporre al Sindaco, in qualità di Autorità Sanitaria Locale, l’emissione di un’ordinanza contingibile e urgente a tutela della salute pubblica che prescriva, ai sensi dell’articolo 50 del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), l’isolamento in albergo sanitario

[3]

  • https://www.globalresearch.ca/what-is-covid-19-sars-2-how-is-it-tested-how-is-it-measured-the-fear-campaign-has-no-scientific-basis/5722566
  • https://www.nytimes.com/2007/01/22/health/22whoop.html
  • https://archive.is/YTAqF
  • Dott. Stefano Scoglio – https://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/i-tamponi-covid-19-producono-fino-al-95-di-falsi-positivi-confermato-dallistituto-superiore-di-sanita/

[4]= “Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio.”  – fonte: https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73832&parte=1%20&serie=null

[5] =

SITOGRAFIA

Sito ufficiale ISTAT

Sito ufficiale Istituto Superiore di Sanità
Sito ufficiale Regione Toscana
Sito Il Sole 24 ore, sezione”Coronavirus in Italia, i dati e la mappa

Pubblicato da Jacopo Brogi per ComeDonChisciotte.org

https://comedonchisciotte.org/esclusiva-cdc-in-toscana-mai-nessuna-emergenza-covid-19-lo-studio-che-lo-rivela/

Dea: "Il lockdown è una forzatura. Netanyahu cavalca l'emergenza per ragioni politiche"

In Israele le misure per contrastare il covid diventano sempre più stringenti. Dea, attivista ed artista che vive a Gerusalemme, racconta il clima che si respira nel Paese, da mesi alle prese con proteste di piazza dove i cittadini si riuniscono per chiedere le dimissioni del Primo ministro. Peculiare la situazione della comunità ultraortodossa che contesta le misure imposte dall'autorità anche a costo di pagarne un prezzo molto alto
VOX ITALIA TV

https://www.youtube.com/watch?v=aLdbMPtsigY

Il regime sanitocratico uccide la libertà

Se vogliamo un esempio dell'ideologia del regime sanitocratico, un nuovo tipo di ordine politico che si sta imponendo, dobbiamo leggere il discorso di Assisi del presidente del consiglio

Se vogliamo un esempio dell'ideologia del regime sanitocratico, un nuovo tipo di ordine politico che si sta imponendo, non solo in Italia, sulla scorta della pandemia, dobbiamo leggere il discorso di Assisi del presidente del consiglio.


Qui Conte ha ripetuto due concetti chiave, entrambi estremamente pericolosi. Il primo, che dobbiamo sacrificare «certe nostre libertà» per «preservare la salute». Il secondo, come ha notato giustamente il parlamentare di Forza Italia Antonio Palmieri, che il governo si propone «una rigenerazione interiore sul piano culturale». Non serve spiegare ai lettori perché si tratta di due affermazioni gravide di pericolo. La prima è semplicemente uno schiaffo a secoli di tradizione liberale, per la quale non si può contrapporre libertà e salute. Se è vero che senza la salute non può esserci libertà, è altrettanto vero che senza libertà non può esserci salute. Come scrive il filosofo (non liberale) Giorgio Agamben, l'individuo rinchiuso in casa per preservare la salute non è più né un individuo libero né un individuo tout court: è semplicemente nuda vita, mera sopravvivenza.

Ancora più grave la seconda affermazione. In Occidente, o almeno nell'occidente liberale, non è compito del governo «rigenerare» e neppure indicare quale sia il «dovere morale», come ha detto Conte qualche giorno prima invitando a scaricare la app Immuni. Se il governo fornisce indicazioni etiche, siamo al di fuori dell'ordinamento liberale: siamo nel fascismo o nel comunismo. Agghiacciante, poi, per chi abbia una conoscenza della storia del Novecento, l'uso del verbo «rigenerare», che era la missione dei movimenti totalitari: creare l'uomo nuovo, a colpi oggi pare di capire di Dpcm e di servizi del Tg1. Quindi Conte è erede del fascismo e/o del comunismo? Per nulla, Conte è totalmente a-ideologico: anticapitalista con gli anticapitalisti, liberista con i liberisti, è davvero il prototipo del «né di destra né di sinistra» dei 5 stelle, di cui è il frutto più compiuto. Per questo il discorso di Assisi, nella sua apparente asetticità, fa accapponare la pelle ma è la perfetta rappresentazione del regime sanitocratico. Quello che pone al centro di tutto la sicurezza assoluta, sotto forma di salute, e gli altri valori devono essere subordinati, a cominciare da quello della libertà.

Il regime sanitocratico non è di destra né di sinistra - Boris Johnson fa più o meno le stesse cose di Conte e di Sánchez - e attiva i suoi dispositivi indipendentemente dalla situazione concreta; a oggi il numero di morti giornalieri si aggira sulla ventina, la maggior parte dei positivi (cosa diversa da malati) non si trova in ospedale, dove le situazioni sono per ora gestibili. Ma non per il governo; che vuole un controllo ancora più totale. In nome della sicurezza - e contro la libertà.

 

https://www.ilgiornale.it/news/politica/regime-sanitocratico-uccide-libert-1894637.html

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