E “il Popolo” continua a eleggere Barabba. Una riflessione domenicale partendo da tre pensieri: Che pena, Macine al collo e Solo l’Amore
Quanto segue è tutto vero, ma – si obietterà – così ci mettiamo contro i familiari, gli amici, ecc. ecc. e soprattutto dei fratelli ambiente ecclesiale. “Perché, ma va. E chi ce lo fa fare”, cantava Dario Fo [*]. Invece, cosa dice il Vangelo, a chi sceglie la Via, la Verità e la Vita?
«Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà» (Matteo 10,32-39).
Che pena
«I liberal vinceranno. Il socialismo trionferà. Che si chiamino Dem, PD o altro. La loro strategia è uguale in tutto il mondo ed è vincente.
Abbracciano quello che chiamano progresso concedendo quelli che chiamano “diritti” a tutti, creando minoranze che poi trasformano in gruppi di sostegno politico.
Vincono perché creano spesa pubblica inventando enti, commissioni, mettendoci persone dentro nei posti di potere e assumendo potenziali elettori. Diventa praticamente impossibile dopo chiudere l’ente e licenziare.
Vinceranno con gli immigrati che quasi ovunque arrivano per diventare i nuovi poveri e quindi potenzialmente nuovi elettori della loro ideologia malata fatta di assistenzialismo e regalie.
Vincono perché stanno creando un mondo in cui ad essere liberi vi si rimetterà solamente perché solo chi e’ dentro al sistema potrà avere successo e gli altri potranno al massimo campare.
Vincono grazie al politically correct, la loro arma per spingere il loro “progresso” malato , ostracizzare chi non la pensa come loro, vendere ai media le loro favole.
Si può al massimo sperare di rallentarli, mettergli i bastoni tra le ruote qua e là… ma vinceranno loro. Prima o poi il mondo diventerà una grande Cina dove hai l’illusione di essere nel libero mercato se gestisci un bar o fai l’idraulico ma dove tutte le cose importanti passano sopra la tua testa e sono gestite dal partito e dalle imprese amiche del partito. Come la Cina dove tecnologia e AI invece di aiutare le persone verranno piegate al controllo delle persone arrivando al punteggio di buona cittadinanza necessario per lavorare o viaggiare.
La cosa peggiore di tutto ciò è che lo fanno con il consenso di almeno metà della popolazione in tutto l’occidente.
Che pena»
(Marcello Mazzilli).
Ricordiamoci che il Popolo [**] ha scelto Barabba. E ricordiamoci pure che il popolo ha scelto Barabba in quanto manovrato dal Sinedrio. Il Popolo continua a eleggere Barabba. E il Popolo continua a eleggere Barabba nella speranza di ricevere privilegi e soluzioni promessi dal #brancodibalordi che ci “governa”, portandoci con loro nel baratro e nell’Inferno.
«Barabba somiglia di più ed è imbrigliato come tutti nel meccanismo del paragone, prigioniero come tutti dell’illusoria promessa del privilegio.
Il Popolo sceglie Barabba per non mettere in difficoltà Pilato, dal quale si attende e spera di ricevere privilegi e soluzioni.
Il Popolo sceglie Barabba anche se non gli piace ma lo riconosce simile nell’essere partecipe del meccanismo, e non conta se sta a destra o a sinistra, non lo fa per valori o ideali ma per convenienza.
Non sceglie Gesù, perché è simbolo di libertà reale, verità e responsabilità. Propone un regno nel quale ognuno può essere sé stesso in base al proprio valore. Dice a tutti di fare, ognuno in base ai propri talenti ma comunque di fare. Ma il Popolo non lo riconosce poiché non è educato ad essere protagonista, ha invece bisogno di chi (chiunque) faccia al posto suo. Un Dio per Sacerdoti e Farisei, o un Imperatore per romani ed ebrei imperialisti. Quindi si sceglie Barabba anche se non ci piace, ma non perdere l’illusione delle promesse dei privilegi.
E poi, Gesù ci fa paura”
(“Dopo 2000 anni il Popolo salva ancora Barabba”, dal blog “Riuscire ad essere” di Maria Letizia Borgia).
Macine al collo
«C’è una motivazione ben precisa per la quale tutti i media del mondo stanno dicendo che Biden è il nuovo presidente: quella di creare una immensa mondiale pressione psicologica per far accettare al popolo americano il fatto compiuto.
Ovvero, i brogli elettorali.
In realtà, non solo non è compiuto nulla, ma nemmeno Biden si è ancora dichiarato ufficialmente vincitore.
Ma anche se lo facesse oggi, domani, dopodomani, non vorrebbe dire ancora nulla.
Non sono i media, nemmeno la CNN, e nemmeno Biden, a fare il presidente degli USA. Loro fanno solo i cervelli del popolo bue.
Ognuno di voi, che sta ripetendo a pappagallo che Biden è il nuovo presidente, fa il gioco dei media e di Biden
Ci riuscite a stare fermi e ad aspettare gli eventi e la sentenza delle corti federali e forse di quella Suprema?
L’avete capito che ci sono stati immensi brogli elettorali?
[Ex falso sequitur quodlibet. Legge fondamentale dell’argomentazione applicata alla disputa sulle Elezioni USA 2020. Non è ancora finito – 7 novembre 2020, V.v.B.]
[“Non è finita, vittoria non certificata”. “Il Presidente lo decidono i voti e non il giornale unico. Questa truffa elettorale non passera. I media stanno coprendo con una vittoria che nessuno ha decretato il colpo di Stato che i Dem vorrebbero fare per rovesciare il Presidente. Non sono i giornali a decidere” (Donald Trump), V.v.B.]
Ci riuscite a staccare la spina del vostro cervello dalla doppia presa della vostra televisione? Su, fatelo questo sforzo! Potreste scoprire che siete capaci perfino di pensare da soli!
Se non volete Biden, non continuate ad avallare il suo gioco.
Grazie.
* * *
Avvenire, Famiglia Cristiana, ovvero la CEI e i vescovi nel loro complesso, e quindi il loro capo, come facilmente previsto da chi scrive, stanno già salutando con gioia Biden presidente.
Il quale, come ha appena dichiarato, favorirà l’aborto, l’omosessualismo, il gender, il totalitarismo sanitario, il Great Reset e tutta l’agenda mondialistica e sinarchica del Deep State.
Il quale, è quell’uomo sorpreso in decine di foto nel suo “affettuoso” stile di baby-kisser.
Io non me la prendo con Biden, che sta lì per questo (ammesso mai che ci arrivi veramente “lì”).
Io me la prendo con voi, “cattolici” dei miei… stivali, che ancora seguite e difendete la CEI, Avvenire, Famiglia Cristiana, e il loro capo.
Del resto, non è Avvenire che ha appena avallato la legge Zan-Scalfarotto? Quindi, di cosa meravigliarsi?
Del resto, se ci si inginocchia a Pachamama, perché non al baby-kisser?
Già vi vedo con la macina al collo: quella di Biden e soci.
Li seguirete fino all’inferno. E non è un modo di dire.
Del resto, l’avevo previsto, come detto, perché questo fanno – e fate – da decenni.
Fino all’inferno, appunto.
Quello dei “cattolici” moderati e seri.
Il vostro problema – più che ancora il nostro – è che l’inferno vi sta già riscaldando le natiche.
Seguite Biden, Avvenire, Famiglia Cristiana, CEI e il loro capo.
Io vado dalla parte opposta. E siccome sono un grandissimo peccatore, spero con tutto il cuore che NSGC applichi con voi tutti alla lettera le sue parole.
Sapete… Quella della macina, collo… vi ricordate?
Tutti insieme appassionatamente con Biden e tutti i suoi soci»
(Massimo Viglione).
«Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (Matteo 18,6-7).
Per capire di cosa parla il Professore Viglione, riporto un articolo (Il “cattolico” Biden, oltre che abortista, è favorevole ai “matrimoni gay”) di Giulia Tanel del 31 ottobre 2020 su Il Timone:
«Il 3 novembre, giornata fissata per le votazioni del presidente che guiderà l’America per i prossimi 4 anni, si avvicina. Ad oggi, l’esito è piuttosto incerto: stando ai sondaggi, la partita tra Donald Trump e Joe Biden potrebbe vedere la vittoria sia dell’uno, sia dell’altro candidato.
Come scrivevamo, ad ogni modo, sia Trump che Biden hanno capito che un ago della bilancia che potrebbe rivelarsi determinante è il voto dei cattolici. Ed è per questo che in queste ultime settimane precedenti al voto si è dato ampio spazio a tematiche cui questo bacino di elettori è sensibile: il primo lo ha fatto puntando sulla libertà religiosa e sulla tutela della vita nascente, mentre il secondo cavalcando l’onda dell’ambientalismo e dell’apertura agli immigrati. Si tratta di temi che è possibile collocare sullo stesso piano, in quanto a importanza? Alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e dell’ordine prioritario che in essa hanno i cosiddetti “principi non negoziabili” (vita, famiglia, educazione), la risposta non può che essere negativa. E, di conseguenza, risulta chiaro come Biden non possa attrarre il voto cattolico.
Su tutto, pesa molto la sua posizione a favore dell’aborto legale, come si evince dal suo operato politico, ma anche dalle sue esternazioni pubbliche: per lui, i bambini nel grembo materno non meritano la stessa tutela delle persone già nate e chi si oppone al “diritto” di abortire alla luce della propria fede (ma anche dell’evidenza scientifica), come per esempio le Piccole Sorelle dei Poveri, è in errore.
Tuttavia, se questo – che a detta di alcuni coraggiosi prelati cattolici statunitensi ha una «priorità preminente» nella decisione di voto – ancora non bastasse è bene volgere lo sguardo anche alla posizione portata avanti da Biden sui temi del transgenderismo (anche per i bambini, come scrivevamo) e del cosiddetto “matrimonio gay”. Sono aspetti di certo meno noti, ma non meno importanti, sostiene in un lungo articolo apparso su LifeSiteNews Monica Migliorino Miller, la quale rivela che «non esiste alcun movimento politico / culturale nazionale organizzato paragonabile al movimento per la vita che lavora per invertire la sentenza della Corte Suprema del 2015, Obergefell v. Hodges, che legalizzava il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso» e che anche la stessa Chiesa pare non voler dare battaglia su questo campo. Eppure, sostiene la Miller, “il sostegno di Biden al “matrimonio gay” mentre professa la fede cattolica è altrettanto scandaloso quanto il suo sostegno all’aborto legalizzato”.
Biden che, a onor del vero, non è sempre stato su posizioni “aperturiste” in tal senso, anzi: politicamente parlando, in più di una occasione ha difeso il “matrimonio tradizionale”: se per convenienza o per reale adesione ideale, non è dato di sapere. Comunque, nei fatti, è solo dal 2012 che ha iniziato a dirsi favorevole all’unione tra due uomini o tra due donne, andando con questo a incidere anche sull’opinione dell’allora presidente Barack Obama. Fu Biden stesso a dichiarare: «Ho attraversato un’evoluzione su questo tema. Sono sempre stato irremovibile che gli americani gay e lesbiche dovrebbero essere trattati in modo equo e uguale. […] A un certo punto ho concluso che per me personalmente è importante andare avanti e affermare che penso che le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare».
Per Biden, prosegue la Miller, conta solo “chi si ama” e “a chi si è fedeli”. Da che ne consegue che, «nella visione gnostica sostenuta da Biden, il matrimonio non è un’unità di una sola carne tra un uomo e una donna che dicono la verità della loro unione attraverso il dono totale di sé». Una posizione diametralmente opposta rispetto a quanto insegnato dalla Chiesa sulla verità data da Dio riguardo al matrimonio e alla sessualità umana».
Solo l’Amore
«Non penso di essere pazzo, sono solamente deluso, nauseato dal mondo che mi circonda. Un mondo dove le cose vanno sempre più di male in peggio, dove esistono troppe ingiustizie sociali, un mondo dove gli esseri umani sono convinti che onori, onorificenze e titoli vari siano merito proprio. Un mondo dove l’essere umano scorda che è solo grazie a Dio se è riuscito, se è vivo ed è solo grazie a Dio se ogni giorno apre gli occhi e gode delle bellezze del Creato e dell’Amore di cui è circondato. L’essere umano scorda che la casa, la vera casa, è in cielo e che solo l’Amore ha una significativa valenza»
(Claudio Mantovani).
Vero, siamo sempre più amareggiata.
Però, dopo aver fatto il primo annuncio della Passione: «Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno». (Luca 9,22)
è scritto «Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?» (Luca 9, 23-25).
Per non perdere la bussola e non perderci per strada, per poter salvare la propria vita, dobbiamo continuare a seguire Colui che è la Via, la Verità e la Vita. Preghiamo che la Divina Provvidenza e lo Spirito Santo ci assistono sempre. Affidiamoci alla Beatissima Vergine Maria, Madre del Signore, Madre della Chiesa di Cristo e Madre nostra. Affidiamoci nella lotta a San Michele Arcangelo, a San Giorgio, a San Giovanni Paolo II affinché non vacilliamo e restiamo in piedi come cavalieri di Cristo. Affidiamoci alla cura amorevole del grande taumaturgo San Charbel Makhlouf.
Postscriptum
“Il mondo è un posto pericoloso, non è causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza fare nulla” (Albert Einstein).
[*] «Perché, ma va
E chi ce lo fa fare
E chi ce lo fa far di stare zitti
E non cantare
Voi!
Zitti!
Attenti!
Un due
E gli altri cantare
Noi siamo tutti sulla stessa barca
Che affonda lentamente
E mentre quelli cantano sereni
A voi tocca remare
Giù con la schiena forza remare
Che noi vi diamo il tempo
E chi a tempo non va si prepari ad emigrare
Ma chi ha detto che è triste
Esser costretto a fare le valige
Ed emigrare raminghi per campare
Dal Belgio fino in Svizzera
Basta che le valige sian colme di valute e di contanti
Ci vuole poco pochissimo per essere contenti»
(Dario Fo – Ma chi ce lo fa fare – 1962).
[**] Foto di copertina: Il Popolo (massa inserita nella mezzanità, ovvero persone comuni che non hanno conoscenza del proprio Valore e del proprio Sentire, delle quali è facile gestire il potere scaturito dalla dinamica emotiva/reattiva). Per dirlo con motto per cui è diventato famoso Gino Bartoli, la prima vera “vedette” del ciclismo italiano (quello per me, bambino fiammingo era Rik van Steenbergen) esuberante, battagliero e polemico anticipatore dei moderni protagonisti, che ha interpretato per tutta la sua carriera il ruolo del campione capace di far notizia anche fuori dall’ambito ristretto del ciclismo: “È tutto sbagliato, è tutto da rifare”.
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