ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 20 novembre 2020

Zerbini si diventa

La diocesi di Pinerolo è ormai zerbino dei valdesi



(Cristina Siccardi) Con un laico comunicato congiunto del 10 novembre u.s., che ha offeso la fede in Nostro Signore e le anime di molti cattolici, la diocesi di Pinerolo e la Chiesa valdese di Pinerolo hanno stabilito, che nelle «prossime due settimane» saranno sospese tutte le celebrazioni festive. «A questa decisione – si legge – siamo pervenuti congiuntamente con la volontà di dare a questo gesto una valenza ecumenica e di testimonianza civile».


L’iniziativa è stata presa anche per essere laicamente vicini «a tutti coloro che sono stati costretti a limitare drasticamente la propria attività lavorativa e, nello stesso tempo, ci impegniamo a non provocare ulteriore sovraccarico al lavoro degli operatori sanitari». I sacramenti mondano dai peccati e procurano le grazie necessarie per vivere, anche e a maggior ragione sotto pandemia, invece no, il vescovo Derio Olivero non crede nella potenza soprannaturale ed unico in Italia, per il momento, sospende “eroicamente” le pratiche di culto per non danneggiare i Dpcm di Conte. «(…) io chiedo ai cristiani cattolici di “fare volontariamente un passo indietro” e di rinunciare per due domeniche a questo diritto, per contribuire ad un bene comune, cioè il contenimento del contagio. So che è un sacrificio grande. Ma essere cristiani non significa innanzitutto difendere i propri diritti, quanto lottare per i diritti di tutti. Molti mi diranno che dobbiamo difendere la nostra identità, espressa soprattutto nella celebrazione eucaristica.

Care amiche e cari amici, la nostra identità sta nella nostra capacità di seguire Gesù Cristo, che si è fatto dono per tutti, capace di santità ospitale. (…) In questo tempo preghiamo tutti di più! Ve lo chiedo in ginocchio. Preghiamo di più, preghiamo incessantemente per noi e per tutti, in particolare per quelli che soffrono. Riscopriamo, nella necessità, la preghiera in casa. Troppi cristiani l’hanno dimenticata. Riscopriamo la lettura della Parola, nella quale ci viene incontro Cristo stesso».

La Parola di Dio soltanto sull’altare s’incarna! Senso di responsabilità civile, pavidità, mancanza di fede, tradimento al cuore della fede stessa? Nei tempi delle persecuzioni più cruente, nel corso della Storia della Chiesa, vescovi e sacerdoti, forti in Cristo, hanno continuato, alla presenza dei fedeli, pure clandestinamente (anche papa Giovanni Paolo II, nella sua Polonia, dovette vivere da sacerdote clandestino), a celebrare la Santa Messa, consapevoli che non esiste sacrificio propiziatorio più grande. Il Santo Sacrificio dell’altare, dove è Cristo in Persona che si immola ogni volta grazie alla presenza del suo ministro in terra, è l’apice della vita di Santa Romana Chiesa e della vita di preghiera: non esiste Madre Chiesa senza Eucaristia.

Tuttavia, dobbiamo ricordare che, ormai, da molti decenni la diocesi di Pinerolo si è resa zerbino alle linee dei valdesi, sia religiose che politiche, in un crescendo sempre più marcato fino ad arrivare ai nostri giorni, sotto il pontificato di papa Francesco; perciò le Sante Messe sono diventate semplicemente dei momenti di ritrovo della comunità per fare “memoria conviviale” dell’ultima cena.

Il messaggio di monsignor Olivero è degno di un qualsiasi pastore protestante, perciò l’alternativa alla Santa Messa è questa: una rubrica dal titolo «Prepariamo cena con il Vescovo», ogni sera alle ore 20:00 in streaming, infatti: «mi impegnerò io per primo a curare maggiormente i contatti e ad essere presente con video, streaming, messaggi, telefonate. Chiedo di fare altrettanto ai sacerdoti, ai diaconi, ai catechisti, agli animatori. Anzi chiedo a tutti i cristiani di dedicare maggior tempo alle relazioni. Il cristiano è un creatore di relazioni all’interno e all’esterno della propria comunità. Con uno slogan direi così: “Chiudiamo per aprire”. Sogno una Chiesa meno ripetitiva, meno individualistica, meno autocentrata; sogno una Chiesa che si fa dialogo, che si fa relazione».

La Sposa di Cristo non è chiamata a fare ciò che fanno tutti gli altri. Le anime che costituiscono, insieme, la Sposa di Cristo, sono nel mondo, ma non sono del mondo, il loro Regno è un altro, è quello di Nostro Signore Gesù Cristo, perciò, come sempre è stato, il più grande soccorso alle anime è quello di indicare la Via, la Verità e la Vita per salvare le anime, che sono eterne, mentre i corpi sono destinati a perire per poi risorgere là dove Gesù avrà giudicato.

«Cari amici, vi chiedo di fare questo sforzo anche per i vostri figli, o nipoti, che forse non frequentano più le nostre liturgie (e son tanti, purtroppo). Loro guardano la Chiesa come un’istituzione insensibile alla loro vita concreta, ai loro problemi; un’istituzione chiusa nella sua dottrina, incapace di dialogo; un’istituzione fuori dal tempo. Cari fratelli e sorelle, aiutiamoci a creare una Chiesa capace di parlare non solo a noi praticanti (e di una certa età, come me), ma ancora capace di parlare ai giovani e a chi non crede. Questa è la grande urgenza».

Sono tanti a non frequentare più perché sono stati tradite Dottrina e Sacra liturgia con gambe d’acciaio, mentre le soggettive teorie moderniste e socialiste hanno gambe d’argilla; così, mentre le chiese si svuotano ogni giorno di più e costringono i vescovi a sconsacrarle e anche a venderle, tutto il clero che rimane fedele al Sommo Sacerdote sta accogliendo i profughi, compresi i giovani (quanti… compresi i bambini ed è una meraviglia vederli!) di quella Chiesa sempre più distante dai bisogni sacri e spirituali degli uomini di buona volontà, per essere prona al pensiero e ai poteri dominanti. 

https://www.corrispondenzaromana.it/la-diocesi-di-pinerolo-e-ormai-zerbino-dei-valdesi/

RIPRISTINARE SUBITO LE MESSE A PINEROLO. CAMPAGNA DI CITIZENGO

 

Marco Tosatti

Carissimi stilumcuriali, avrete saputo della singolare – per non dire altro – iniziativa del vescovo di Pinerolo di chiudere le chiese alle messe per solidarietà con chi ha chiuso. Vi offriamo qui un’iniziative di Citizengo, che ci sembra interessante, e condivisibile. Buona lettura, e partecipazione. 

§§§

Richiudono le chiese in Francia, in Austria, in Germania… e in Italia arrivano i primi segnali.

Non so se lo sai, ma nella diocesi di Pinerolo, Mons. Olivero ha deciso di sospendere ogni celebrazione in Chiesa per due settimane, nonostante, anche nelle zone rosse, la partecipazione alla Messa e alle forme cultuali delle altre comunità religiose, continui ad essere permessa.

Un precedente unico e inquietante.

Mons. Olivieri ha giustificato la chiusura definendola come “un segnale di solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono stati costretti a limitare drasticamente la propria attività lavorativa”. Limitare la dimensione comunitaria come un impegno per non sovraccaricare gli ospedali.

No Eccellenza, lei non ci sta togliendo soltanto la dimensione comunitaria, lei ci sta privando del corpo e del sangue di nostro Signore in un momento in cui, mai come prima, la Chiesa e i suoi figli hanno il bisogno di sentirsi uniti a Cristo.

Hai sentito parlare di focolai scoppiati nelle messe?

Io no. E i dati lo dimostrano (nessun caso di focolaio nelle chiese dalla riapertura). Si può accedere alle messe in tutta Italia in totale sicurezza.

Ma soprattutto, di quale solidarietà parla il Vescovo?

Sono rimasto sconcertato dal comunicato, perché temo non rimarrà un caso isolato. I media di sinistra stanno aspettando come avvoltoi il momento opportuno per richiedere il lockdown nazionale delle messe in tutta Italia, perché ritenute inutili e pericolose.

Come cristiano, ti chiedo di aiutarmi.

La Chiesa siamo noi, uomini e donne. Come parti di un unico corpo possiamo sostenere i timori e le incertezze dei nostri pastori, incoraggiandoli a rimanere coraggiosi e zelanti al servizio della comunità, sostenendoli nella loro missione che è quella di condurre i fedeli a Cristo.

Come puoi aiutarmi? Ti chiedo di chiamare la Diocesi di Pinerolo e di chiedere che si ristabiliscano le messe per i fedeli. Qui di seguito puoi trovare il numero:

Tel: 0121.37.33.21 (dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:00)

Clicca qui per dei suggerimenti su come puoi iniziare la telefonata e su come far sapere alla Diocesi la tua opinione, in modo pacifico e rispettoso. Quoi puoi anche farci sapere che cosa ti hanno risposto! Insieme ci faremo sentire!

Voglio confessarti una cosa personale… Da uomo cristiano, in questi tempi difficili, una delle più grandi consolazioni che ho sperimentato di fronte alla crisi che stiamo vivendo è stata la Santa Messa.

In un tempo che ci ha costretti a confrontarci con le nostre precarietà, fragilità, dove tutto intorno a noi sembra essere stato abbandonato al caos e all’incertezza, l’Eucaristia è rimasta l’unica consolazione, l’incontro con l’Amato, l’Eterno.

Abbiamo sperimentato l’assenza di questo dono della Chiesa durante il lockdown… ed è stato difficilissimo. E quando durante la riapertura volevano negarci ancora l’Eucarestia, abbiamo combattuto, ed abbiamo vinto!

Sappiamo che alcuni dei nostri pastori sono in difficoltà: temono gli attacchi e le ingiurie dei media, che non aspettano altro che accusare la Chiesa di produrre focolai. Io e te sappiamo che questi tipi di ingiurie non sono giustificabili.

Ecco perché ti chiedo di chiamare la Diocesi di Pinerolo e di chiedere che siano riaperte le messe. Ecco un esempio di quello che potresti dire al telefono:

“Vi prego di riaprire le chiese e di sostenere la comunità cristiana con il Sacramento dell’Eucarestia. Possiamo fare la spesa in sicurezza, andare a lavoro in sicurezza e possiamo vivere la messa in sicurezza. Voglio ricordare a Mons. Olivero che l’Eucarestia è un bene assoluto! Abbiamo bisogno di Vescovi che la difendano.”

Sono sicuro che che dopo aver ricevuto tante chiamate e tante testimonianze cambieranno idea.

Clicca qui per farci sapere com’è andata la chiamata che hai fatto

L’eucaristia è il cuore, la fonte ed il culmine della fede cristiano-cattolica. Che ciò risulti incomprensibile a molti, poco importa. Rimane comunque un diritto fondamentale di tutti, uomini e donne, quello di esprimere la propria fede.

Nell’Eucarestia il cristiano, nella sua povertà, si incontra con Cristo, che ha il potere di curare l’anima. Forse bisogna ricordarlo ai nostri pastori

Puoi chiamare anche tu l’ufficio della Diocesi per protestare contro la chiusura delle messe in modo fermo e rispettoso?

Ecco il numero da chiamare:

Tel: 0121.37.33.21 (dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:00)

 Poi clicca qui e scrivici due righe su com’è andata (cosa ti hanno risposto…).

Grazie della collaborazione! Insieme difenderemo l’Eucarestia!

Matteo Fraioli e tutto il team di CitizenGO

P.S: Una volta chiamata la Diocesi, facci sapere cosa ti hanno detto cliccando sul link che trovi nell’email. Per rendere più efficace la campagna, condividila con i tuoi amici e parenti.

https://www.marcotosatti.com/2020/11/20/ripristinare-subito-le-messe-a-pinerolo-campagna-di-citizengo/


1 commento:

  1. Tenuto conto che si tratta di N.O., con il celebrante che da OBBLIGATORIAMENTe (fatto riprovevole anche dal punto di vista meramente igienico) la Comunione i mano, dapete che vi dico? MEGLIO COSì .

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