ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 25 dicembre 2020

Guardate in alto. Lasciate che ritorni la speranza

Pensieri e parole 

In questa puntata della rassegna stampa alternativa ci sarà ovviamente uno sguardo speciale a questo strano Natale. Ospite sarà Andrea Cionci di Libero, giornalista e scrittore che commenterà con Aurelio Porfiri le notizie.

- 24 dicembre 2020

2020: l’anno in cui Dio continua a proclamare la buona novella della grande gioia

Il 2020 è stato un anno epocale. Non è stato, come molti suppongono, un anno in cui abbiamo vissuto una crisi di salute pubblica, in cui i governi hanno fatto del loro meglio per gestire la situazione, in modo poterla superare e ritornare alla vita normale. No, qualcosa è cambiato, hanno aperto il vaso di Pandora e ne sono uscite tante di quelle malvagità che non sarà facile richiudercele nuovamente.

Non sto nemmeno parlando del Grande Reset, quell’insidioso e sinistro progetto, che non è affatto l’illusione paranoica di qualche patito dei videogiochi obeso e sfigato che passa la sua esistenza in un seminterrato, ma piuttosto l’obiettivo e lo scopo dichiarato di alcune organizzazioni e individui estremamente potenti in tutto il mondo. Mi riferisco semplicemente al fatto che, a causa di una natura umana che non ha saputo riconoscere gli avvertimenti che arrivavano da tutte le parti e che ha scelto la comoda opzione di assecondare le epiche menzogne del governo e dei media, piuttosto che la scomoda alternativa di confrontarsi con quelle stesse epiche menzogne, abbiamo intrapreso un cammino che ci porterà a considerare normali cose un tempo ritenute impensabili.

Il 2020 è stato l’anno in cui siamo stati sottoposti al più grande Test Psicologico, Economico e Sociale (PEST) della storia e il 2021 vedrà senza dubbio concretizzarsi molte delle sue conseguenze. Disoccupazione di massa. La chiusura di migliaia di piccole imprese. Lo svuotamento dei centri urbani. Il danno psicologico indotto dal distanziamento sociale e delle mascherine, in particolare sulla vita di migliaia di bambini. L’impoverimento di milioni di persone. Il persistere dell’autoritarismo del governo e della polizia. L’incombente minaccia di disordini civili. E, se tutto questo non bastasse, i gestori di questo manicomio ci hanno già preparato al fatto che, nonostante la presunta Salvezza del Vaccino, dovremo continuare a prepararci al peggio, compreso un prolungato distanziamento sociale, l’obbligo di indossare la mascherina, l’isolamento e, senza dubbio, una pletora di nuovi e multicolori slogan infantili. Anche se tutto questo è assolutamente inutile, come afferma il professor Sucharit Bhakdi, uno dei migliori scienziati al mondo, in questa intervista che i censori di YouTube hanno bandito.

È stato davvero un anno buio e insondabile e, dato che le azioni hanno conseguenze, anche involontarie, è improbabile che il 2021 possa essere un picnic in un giorno d’estate. Eppure, in mezzo a tutto questo, nell’incombente oscurità brilla comunque una stella di speranza:

Lì, facendo capolino tra le nubi sopra un oscuro torrione in alto sulla montagna, Sam vide una stellina bianca scintillare per un po’. Alzando lo sguardo da quella tera abbandonata, la sua bellezza gli diede un colpo al cuore e la speranza tornò in lui. Perché, chiaro e freddo come un raggio di luce, lo trafisse il pensiero che, alla fine, l’Ombra altro non era che una cosa piccola e passeggera: oltre la sua portata c’era un’eternità di luce e di bellezza.” – JRR Tolkien.

Quello che aveva visto Sam Gamgee era solo un piccolo raggio di luce. Niente in confronto all’oscurità apparentemente infinita che lo circondava, eppure, in definitiva, molto, molto più grande. Una luce oltre l’oscurità, separata dall’oscurità, che penetrava attraverso l’oscurità.

Se avessero potuto farla franca, quei miserabili ammazzagioia che quest’anno ci hanno ucciso tutta l’allegria ci avrebbero proibito anche il Natale. In ogni caso, hanno fatto di tutto per far sì che il nostro Natale fosse triste, squallido, miserabile come loro stessi. Vogliono che il Natale sia fatto a loro immagine e somiglianza. Ma non è così che dev’essere:

L’angelo disse loro: “Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia.” E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini che egli gradisce!” (Luca 2:10-14).

Ora però dovete tacere, ospiti celesti. Non sapete che c’è un virus in giro? Smettetela di cantare a voce alta e state ben lontani l’uno dall’altro, in modo da dare alla gente un buon esempio di distanziamento sociale. E non dovreste indossare le mascherine? Oh, e che fortuna che Giuseppe e Maria siano stati allontanati dalla locanda, perché, sapete, non avevano scaricato l’app per il tracciamento dei contatti e la loro presenza avrebbe reso il posto Covid-insicuro. E, per l’amor del cielo, smettetela con tutta questa storia del non avere paura e di voler far festa a tutti i costi! Non avete sentito il messaggio di Matt Hancock, il Segretario di Stato per la Miseria? È veramente da irresponsabili e dovreste rimanere tutti pietrificati e senza gioia per l’eternità.

Bah, sciocchezze! Lasciate che sia sincero con voi, governanti della Terra. A Natale celebriamo l’ingresso nel mondo del Signore della Gloria, la Luce del Mondo, il Principe della Pace. Egli è venuto a vivere per morire e a morire per vivere. È venuto per ascendere alla destra del Padre (Salmo 2), dove governa le nazioni (Salmo 110) e lo farà fino a quando non avrà messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi (1 Corinzi 15:24).

Non è questo il momento per le vostre sciocchezze isteriche. Non è il momento per lo squallido mondo che state cercando di creare. Non è il momento per la tristezza covidiana che avete deciso di imporre a questa Terra per motivi che solo voi sapete.

È il momento di gioire perché la nascita di Cristo è un annuncio di grande gioia. È tempo di ringraziamento, perché il Signore è venuto. È tempo di unirsi in alte lodi all’ospite celeste, perché la Luce del Mondo, molto al di là dell’Ombra, è scesa dall’alto e ha portato con sé pace e buona volontà per tutti gli uomini.

Lo stato covidiano è la miserabile creazione di miserabili tecnocrati. Eppure, nel grande schema delle cose, è solo un piccolo evento passeggero – un’Ombra e una leggera afflizione, quando confrontato all’eterno peso della gloria.

Quindi, guardate in alto. Lasciate che ritorni la speranza. Lasciate che la bellezza entri nel vostro cuore. Perché Dio ci ha mandato suo figlio, il Re che ci ha aperto la via della salvezza e il cammino verso la gioia eterna.

Tenete cara la festa. Festeggiate con gioia. E che in questo Natale scenda su voi una grande benedizione.

Rob Slane
Fonte: theblogmire.com
Link: http://www.theblogmire.com/2020-the-year-that-god-still-proclaims-good-tidings-of-great-joy/
23.12.2020
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

https://comedonchisciotte.org/2020-lanno-in-cui-dio-continua-a-proclamare-la-buona-novella-della-grande-gioia/

BUON NATALE, FATE IL PRESEPE.

Buon Natale

Gli elementi del presepe napoletano sono archetipi: il primo lo scoglio (la roccia), simbolo della terra, il secondo il cielo stellato, simbolo del tempo sospeso, l’uomo che dorme, simbolo dell’umanità  che resta indifferente, Il quarto e il quinto elemento sono posti simmetrici, sui due lati opposti e alla stessa altezza, il mulino e il castello di Erode, la dolcezza e l’arbitrio. I venditori sono 12, ognuno rappresenta un mese. I pastori, le lavandaie, l’oste, ognuna delle altre innumerevoli figure, ha un preciso significato, a volte due,  uno benigno e uno più oscuro, la zingara, ma sarebbe più corretto dire la Sibilla: la donna con capacità di profezia che porta in un cesto i chiodi della Passione. I re Magi, Gaspare Melchiorre e Baldassarre portano l’amore del mondo. Maria, Giuseppe e il Bambinello devono avere visi bellissimi perché sia riconoscibile l’espressione di tenerezza infinita della madre, l’espressione di fierezza infinita del padre, il Bimbo è appena venuto al mondo già lo benedice. Il Presepe ci permette di vedere la sacralità di Dio che si incarna in un bambino. Qualsiasi elemento nel presente che distragga da questo, gommoni, mascherine, vaccini, scempiaggini e idiozie varie, è un gesto idiota che ci distrae da quello che il Natale rappresenta.

Natale 2020: presepi orrendi. 

Il Presepe di Torino, allestito nel sacro luogo che custodisce la Sacra Sindone, dove le belle statuine sono deturpate della mascherina. Il presepe allestito  a Trento, davanti alla chiesa del Santissimo, dove ci sono i manichini di un uomo e di una donna con in testa uno scatolone recante le scritte dei tre principali cosiddetti vaccini (in realtà sono farmaci a rna, non vaccini) per la lotta al Covid-19: Astrozeneca, Moderna e Pfizer, pubblicità a farmaci, fatti utilizzando feti abortiti, due vecchi piccoli feti abortiti decenni fa, un maschietto una bambina, ma forse anche loro avrebbero meritato di diventare esseri umani, di diventare bimbi con la stessa forma di Gesù bambino. I farmaci sono stati provati solo per due mesi, per cui ne ignorano gli effetti collaterali dal terzo mese in poi, che per quanto ne sappiamo potrebbero anche essere spaventosi e che stanno per essere resi obbligatori. Anche  Orvieto, davanti all’ingresso del Pozzo della Cava, con i Magi che hanno mascherina e visiera e portano il vaccino. Così dice il Signore: Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e dal Signore si allontana il suo cuore. (Geremia 17/5).

Il presepe del Vaticano, birilli antropomorfi, per usare la incontestabile definizione di monsignor Viganò, che profanano le armoniose architetture rinascimentali che fanno loro da sfondo, fatto  da studenti di un Istituto d’Arte abruzzese, privi di qualsiasi formazione teologica, con una preparazione tecnica alle prime armi e una preparazione culturale che non va oltre il film Alien. Il loro presepe avrebbe potuto essere provocatorio e divertente in un museo del cinema, sulla piazza di San Pietro è una bestemmia.

E ora torniamo alla luce, quella luce sfolgorante che attrasse pastori. Le forze degli inferi non prevarranno. Cristo è nato per rendere tutti gli uomini che credono in lui figli di Dio ed eredi del regno. E le forze degli inferi non prevarranno. Buon Natale a tutti. Se non lo avete ancora fatto, fate il Presepe. E fatelo bello.

https://www.silvanademaricommunity.it/2020/12/25/buon-natale-fate-il-presepe/


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