Svolta del Papa sul Sinodo dei vescovi: per la prima volta voterà una donna
Francesco nomina sottosegretario dell’Assemblea suor Nathalie Becquart. Il cardinale Grech: «Una porta è stata aperta». Con lei padre Luis Marín de San Martín
CITTÀ DEL VATICANO. Una suora con diritto di voto nell’assemblea dei presuli: è la nuova svolta che papa Francesco imprime per accrescere i ruoli delle donne nella Chiesa. Il Pontefice nomina sottosegretari del Sinodo dei vescovi padre Luis Marín de San Martín, finora assistente generale dell'Ordine di Sant'Agostino, e suor Nathalie Becquart, Xavière, già direttrice del servizio nazionale per l'evangelizzazione dei giovani e per le vocazioni della Conferenza dei vescovi di Francia. Con lei «una porta è stata aperta», commenta il cardinale segretario generale Grech.
Un passo di grande importanza per rafforzare la segreteria generale del Sinodo e imprimere un rinnovato slancio all'impegno verso una Chiesa sinodale e missionaria: così il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, commenta ai media vaticani la nomina di due sottosegretari. Il porporato maltese si sofferma in particolare sulla scelta di suor Nathalie, prima donna a ricevere questo incarico, e sulle prospettive che tale designazione apre per il ruolo femminile nella vita della Chiesa, tra cui il diritto di voto nelle assemblee sinodali: per la prima volta infatti una donna parteciperà al Sinodo dei vescovi non solo con funzioni consultive ma anche con diritto di voto. Il mandato «di suor Nathalie Becquart come sotto-segretario ci aiuta a ricordare in maniera concreta che nei cammini sinodali la voce del Popolo di Dio ha un posto specifico e che è fondamentale trovare modalità per favorire in essi una partecipazione effettiva di tutti i battezzati». Questa prospettiva «ha caratterizzato il modo in cui papa Francesco ha interpretato il Sinodo in tutto il suo Pontificato. Lo abbiamo visto nel Sinodo sui giovani e poi nel Sinodo sull'Amazzonia: l'ascolto e la partecipazione dei giovani e delle popolazioni indigene hanno avuto un impatto cruciale nella loro preparazione e nel loro svolgimento». Sul fatto che come sottosegretario suor Nathalie avrà diritto di voto al prossimo Sinodo incentrato sulla Chiesa sinodale, Grech ricorda che «negli ultimi Sinodi, numerosi padri sinodali hanno sottolineato la necessità che la Chiesa intera rifletta sul posto e sui ruoli delle donne al suo interno. Anche papa Francesco ha, più volte, sottolineato l'importanza che le donne siano maggiormente coinvolte nei processi di discernimento e di decisione ecclesiali; e già negli ultimi Sinodi il numero di donne partecipanti come esperte o uditrici è aumentato. Con la nomina di suor Nathalie e la sua possibilità di partecipare con diritto di voto una porta è stata aperta, vedremo poi quali altri passi potranno essere compiuti in futuro».
Inoltre «il fatto che entrambi i sottosegretari del Sinodo dei Vescovi siano religiosi, ciascuno cresciuto in una precisa spiritualità, dice l'importanza che la Chiesa sinodale prenda in considerazione anche i diversi carismi presenti nella Chiesa».
Suor Nathalie è anche una firma di “donne chiesa mondo”, la rivista dell’Osservatore Romano diretta da Rita Pinci. In un articolo del luglio 2019, intitolato «Il ruolo delle donne per riparare la Chiesa», scriveva che «la crisi attuale, con la presa di coscienza della gravità della questione degli abusi sessuali e dell’urgenza di lottare contro ogni forma di abuso, è anche un kairos, un tempo particolarmente favorevole per cogliere la sfida del superamento del clericalismo. Perché tanti fedeli, in particolare i giovani e le donne, sono profondamente consapevoli che la Chiesa non può continuare come prima e che deve diventare più sinodale, affidando ai fedeli ruoli e responsabilità maggiori». E le donne, «che immediatamente introducono l’alterità nel sistema clericale e portano un desiderio di collaborazione nella reciprocità con gli uomini per una maggiore fecondità pastorale — ma anche le religiose, per la loro esperienza di vita comunitaria fraterna, di discernimento comunitario, di un’obbedienza vissuta come “ascolto comune dello Spirito” — hanno un ruolo fondamentale da svolgere per promuovere, insieme a tanti laici che desiderano far parte di questa Chiesa sinodale, pratiche ecclesiali nuove le cui parole chiave siano l’ascolto, il servizio di tutti, l’umiltà e la conversione, la partecipazione e la corresponsabilità».
DOMENICO AGASSO 07 FEBBRAIO 2021
https://www.ilsecoloxix.it/mondo/vatican-insider/2021/02/07/news/svolta-del-papa-sul-sinodo-dei-vescovi-per-la-prima-volta-votera-una-donna-1.39872267
Via Sinodale tedesca: casa di matti
La Via Sinodale tedesca ha organizzato una conferenza online di due giorni il 4-5 febbraio, con 229 partecipanti prescelti.
Tra le dichiarazioni più folli, c'è quella di Regina Nagel, dell'Associazione Federale delle Assistenti Parrocchiali, che ha chiesto ai vescovi: "Cosa state facendo per rendere la professione sacerdotale interessante per le donne?" Il vescovo ausiliario di Rottenburg-Stoccarda, Matthäus Karrer, ha comunicato che "violazioni della dottrina e della tradizione saranno inevitabili, se il potere nella Chiesa è controllato, condiviso e distribuito equamente". Moltissimi partecipanti vogliono donne prete [ordinate non validamente] e il permesso per pratiche sessuali illecite. Il vescovo Georg Bätzing di Limburg, presidente dei vescovi tedeschi, ha annunciato dopo l'incontro burla che nel prossimo incontro ad autunno, che probabilmente si terrà online, si intende adottare una risoluzione [burla].Foto: © SynodalerWeg.de, Pressefoto, #newsRqsmfpxvui
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