…tutto ‘l viver usato ò messo in bando;
sarei contento di sapere il quando,
ma pur devrebbe il tempo esser da presso.
(Petrarca, Rime, CCCXLIX, vv. 6-8)
Vivo – se questa si può chiamare vita – in un non luogo: una eterna penombra foderata di pareti insonorizzate, dove le coordinate spazio-temporali si perdono, come sottoterra, o in un esperimento di deprivazione sensoriale, col corpo immerso in una vasca. Ho smarrito il senso del tempo: l’angoscia si è cristallizzata imprigionandomi in una galleria oscura, senza principio, né fine.
Le giornate sono scandite da un calendario implacabile, una serie di attività che mi tengono macchinalmente vivo, come un automa.
Al di fuori di questa angoscia inesorabile, non so cosa sia il futuro, non sono in grado di dargli concretezza: è un’idea astratta, come la tavola periodica degli elementi.
Vorrei trovare il modo di scherzare, fino all’ultimo; ecco mi viene una battuta: la tavola periodica degli alimenti: perché tornano, ciclicamente, sempre gli stessi. Amo la passata al profumo di verdura e i ceci che vengono dalla Cina. Nell’economia verde non si butta nulla e noi siamo i destinatari, la sentina dei rifiuti alimentari. La Caritas – dicono i fortunati che ci sono stati – è un lusso.
Non so dirvi da quanto sono nel campo di rieducazione: “La salute prima di tutto”. È riservato a coloro che hanno rifiutato la vaccinazione e sono stati accusati di diffondere il virus. Ma la salute c’entra poco: si fa di tutto per perderla, esattamente come fuori.
Ad un certo punto, mi è stato affiancato R. un compagno di cella. Un ex professore in un istituto tecnico, che aveva il vizio del fumo e di fare comizi su internet.
R. non ha voluto vaccinarsi e ha subito un “massaggio”: così chiamano le punizioni corporali. Un ciclo completo, in una spa che si rispetti, può rimetterti al mondo: qui, di solito, ti ci toglie. Adesso non riesce più a parlare, mentre il fumo è proibito. A volte, quando si accende la luce temporizzata sopra il letto, sembra una figura del museo delle cere a cui, però, sia impossibile dare un nome. Un raschio, gutturale, simile a quello di un animale in cattività, rompe il silenzio a intervalli regolari: è il suo modo di piangere.
C’è stato anche un altro carcerato, ma lo hanno portato via perché sosteneva che David Rockfeller è ancora vivo: secondo lui si sarebbe fatto trapiantare il cervello in un uomo di trent’anni.
Anche il passato è qualcosa di astratto, si perde in un deliquio caleidoscopico: barbagli di sensazioni spaiate, indistinguibili, inafferrabili. I giorni, i mesi, gli anni sono scappati via come le notizie dei giornali, a cui credi e non credi.
Faccio fatica a ricordare come sia cominciato…. che cosa? L’incubo, il sogno, la realtà? Gli stessi termini si confondono nella nebbia dell’elettrosmog semantico e la percezione va alla deriva nell’indistinto, senza più possibilità di raffronto con una realtà oggettiva.
Il bombardamento mediatico, l’allarme continuo ci ha schiacciato in un eterno presente.
Poi è stato annullato anche quello. La paura e l’ignoranza della gente hanno fatto il resto.
Ad un dato momento, internet è stato censurato in modo violento e i “disinformatori” arrestati. Si è finalmente capito che buona parte erano infiltrati, o opportunisti che volevano promuoversi per scopi personali.
Mi fanno male gli occhi. Uno schermo al plasma – l’unico plasma che abbia diritto di asilo da queste parti- diffonde senza sosta i comportamenti salutari. Alcune stelle della televisione hanno registrato programmi apposta per noi. Se tutto va come previsto, il nostro Q.I. dovrebbe perdere almeno un punto al giorno. L’obiettivo ideale è raggiungere il livello dello spettatore medio de “La vita in diretta”.
Sento i passi che si avvicinano: c’è l’incontro con lo psicologo. Mi dice che sarei un negazionista, e che il disturbo è rubricato nel nuovo DSM, il manuale delle malattie psichiatriche.
Mi piacerebbe dire al cagnolino in livrea pseudo medica e museruola quali sono le dinamiche psicologiche che ci hanno condotto a questo: paura, obbedienza all’autorità, conformismo… se me le ricordassi bene, se non avessi un dolore fisso alla testa. Ma sarei sottoposto ad un trattamento ancora più intensivo: a qualcuno è toccato addirittura un’intera annualità di “Porta a porta”.
Ho tentato di masturbarmi con l’immagine di Barbara D’Urso che parlava della nuova normalità e del green pass, o meglio lasciapassare vaccinale. Non ci sono riuscito e lo strizzacervelli mi ha detto che è grave: avere una vita sessuale soddisfacente è importante.
E poi c’è la puntura. Mi iniettano di tutto, senza nessun controllo. Proprio come a quelli di fuori. È il modello informatico: dobbiamo aggiornare l’anti-virus. Tra poco, come i motori, avremo l’iniezione elettronica computerizzata. Sarà gestita dall’intelligenza artificiale: creata dall’idiozia umana, è riuscita, naturalmente, a potenziare solo quest’ultima.
L’opposizione dentro-fuori è saltata da quando il nostro corpo è violabile e manipolabile. Siamo intrappolati nella grande rete, vigilati h24, premiati come animali addomesticati se obbediamo al ruolo che ci riserva il permanente circo equestre della società dell’ipervigilanza.
L’esperimento è perfettamente riuscito: anche i sani a forza di comportarsi da malati, lo sono diventati. I surrealisti volevano portare l’arte nella vita, gli architetti della nuova normalità sono riusciti a portare via la vita stessa e a sostituirla con un surrogato. Un capolavoro a cui tutti battono le mani.
Mia madre è morta senza vedermi, senza potermi toccare… Non ho fatto a tempo a scriverle neppure una lettera, che comunque non le avrebbero consegnato. Il termine umanità non significa più nulla. Avrei voluto dirle che l’ho amata e che l’ho perdonata… Mentre lo penso, ho un breve stiramento delle labbra, forse un sorriso… mi rendo conto di essere ancora in grado di provare sentimenti e ai nostri aguzzini e carnefici non perdonerò.
Draghi mi parla dallo schermo con la sua fissità perfetta da rettilario da esposizione. Due bottoni bui al posto degli occhi mi rassicurano che è tutto sotto controllo.
Eutanasia, ultima musa… ha scritto un ex poeta del container a fianco, prima di suicidarsi con una iniezione. Ma chiunque ha obbedito si è già suicidato: è vivo solo per l’anagrafe e per le statistiche falsate che ci propinano quotidianamente.
L’attesa vigilata della morte: è questa la nuova libertà; presto su Amazon potremo ordinare la nostra variante Covid personalizzata: ad esempio, brasiliana con una spruzzata di napoletana (e già che ci siamo un sacchettino di peli pubici autentici, prodotto in Giappone, così magari riesco a masturbarmi).
Un quattro-cinque giorni di incubazione, non agitarsi troppo e la fine è servita. È gratis: la si paga con una vita che ormai non vale più nulla.
Accattone il Censore
httpscomedonchisciotte.org/la-vigile-attesa-cronache-da-un-container/
se il video qui sotto non si apre cliccare qui
Intervista approfondita con traduzione in italiano a Michael Yeadon sui vaccini anti covid e passaporti vaccinali che mettono a repentaglio le libertà democratiche. Il dottor Mike Yeadon è stato ex vicepresidente e capo scienziato di Pfizer per l’allergia e l’apparato respiratorio, è anche esperto anche di immunologia, è una persona molto stimata dai suoi ex colleghi di ricerca, è reputato molto competente e serio . Abbiamo già parlato di lui in questo articolo.
Qui l’intervista originale in lingua inglese.
Di Sabino Paciolla
Cure a casa: tanti veti, restano Tachipirina e vigile attesa
Il Ministero della Salute ha aggiornato le linee guida per la terapia domiciliare, ma le novità sono poche e il documento appare insufficiente: è evidente che Speranza vuole il controllo di questa partita, di importanza fondamentale. Molti i veti: su idrossiclorochina, cortisone, antibiotico, eparina, vitamine. Che cosa resta al "povero" medico? Ancora vigile attesa e Tachipirina.
Il Covid si può curare a casa. Per diversi medici che lo fanno da oltre un anno con successo questa non è una novità. Oltre ai singoli professionisti di buona volontà ci sono anche associazioni di medici che hanno elaborato dei veri e propri protocolli per le cure a casa. Come la Bussola ha già documentato, sono stati presentati al Senato gli indirizzi operativi proposti da un tavolo tecnico, e forse anche per queste iniziative il Ministero della Salute ha deciso di aggiornare le linee guida per la terapia domiciliare.
L’arrivo inaspettato e improvviso di questa circolare (leggi QUI) spiega perché Roberto Speranza si sia impegnato spasmodicamente contro la sentenza del TAR del Lazio che aveva dato torto alla sua precedente circolare, quella della famigerata “Tachipirina e vigile attesa”. E’ evidente che il Ministero vuole avere il controllo assoluto di questa partita, che è di una importanza fondamentale.
Così è arrivata questa nuova circolare che ridefinisce la gestione terapeutica dei pazienti ammalati di Covid. Diciamo subito che le novità sono ben poche.
Da parte delle associazioni di cura e da parte di vari esperti era giunta la richiesta della possibilità di proporre a pazienti farmaci, anche off label e di dare indicazioni utili per la per la prevenzione e il trattamento delle malattie che complicano il decorso del COVID-19, anche attraverso un’educazione alimentare generale “evidence based” e specifici consigli sulla nutrizione (anche per un corretto apporto di vitamine e flavonoidi, senza escludere il ricorso a integrazioni ove necessario) e sullo stile di vita. Ebbene: tutto questo non è stato recepito dal documento governativo che invece ribadisce una serie di proibizioni.
Non bisogna utilizzare idrossiclorochina «la cui efficacia - si legge - non è stata confermata in nessuno degli studi clinici randomizzati fino ad ora condotti». Il lettore non specialista del settore è bene che sappia che non esistono solo gli studi randomizzati, ma anche altri tipi di lavori scientifici peraltro già valutati positivamente dal TAR del Lazio che proprio in base ad essi emise la sentenza che tanto è dispiaciuta a Roberto Speranza.
I veti non finiscono qui: non bisogna utilizzare neanche l’eparina se non «nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto». Il problema delle tromboembolie non è preso in considerazione.
Gli antibiotici? Macchè: l’eventuale utilizzo di antibiotici è da riservare esclusivamente ai casi nei quali l’infezione batterica sia stata dimostrata da un esame microbiologico. In attesa che arrivi il risultato dal laboratorio di batteriologia il Covid può continuare il suo decorso.
Il povero medico curante che cerca di fare qualcosa per il suo paziente a questo punto chiede: posso usare il cortisone? No.
L’utilizzo dei cortisonici viene raccomandato esclusivamente nei soggetti in condizioni di gravità che necessitano di supplementazione di ossigeno. Il ministero chiarisce che l’utilizzo della terapia in fase precoce con steroidi si è rivelata inutile se non dannosa in quanto «in grado di inficiare lo sviluppo di un’adeguata risposta immunitaria e quindi riserva l’impiego di tali farmaci a domicilio solo per pazienti con fattori di rischio di progressione di malattia verso forme severe, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia, oppure ove non sia possibile nell’immediato il ricovero per sovraccarico delle strutture ospedaliere». Tradotto: solo in pazienti che necessitano di ossigeno, e che in realtà andrebbero ricoverati.
Come si rileva questa situazione grave? Col saturimetro, il cui uso viene fortemente raccomandato. A tale proposito, l’esperienza sul campo di molti medici che curano rileva che il saturimetro è una potente forma di ansia e l’ansia a sua volta genera una diminuzione della saturazione. Molte persone cominciano ad agitarsi quando il valore è di 96-97.
Per il Ministero, il valore soglia di sicurezza è di 92.
Infine, il Ministero segnala che non esistono evidenze solide di efficacia nemmeno per supplementi vitaminici e integratori alimentari (ad esempio vitamine, incluse vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo quindi non viene raccomandato.
A questo punto che cosa rimarrebbe come risorsa terapeutica al povero medico curante? La Tachipirina. Non c’erano dubbi. Ma la circolare allarga leggermente le maglie, e consente anche l’utilizzo dei FANS, ovvero dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Si possono quindi usare Aspirina, Ibuprofene e altri farmaci di questa classe.
E la mitica “vigile attesa”? La ritroviamo, ridefinita come “sorveglianza clinica attiva”, che deve essere attuata con costante monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni cliniche del paziente da parte dei medici di medicina generale. Una indicazione importante e condivisibile, ma in concreto di difficile attuazione. Moltissimi pazienti malati di Covid non hanno neppure ricevuto una visita domiciliare dal proprio medico, figuriamoci un monitoraggio frequente dei parametri vitali.
La circolare tuttavia apre a particolari prospettive terapeutiche, allo stato attuale ancora piuttosto utopistiche, e che rischiano di creare nei pazienti delle aspettative illusorie e quasi miracolistiche: le terapie monoclonali. Peraltro, viene scritto che è raccomandato il trattamento con queste terapie sperimentali nell’ambito di una struttura ospedaliera, oppure in un contesto che consenta una pronta ed appropriata gestione di eventuali reazioni avverse gravi. Si specifica inoltre che il trattamento deve essere iniziato non oltre i dieci giorni dall’inizio dei sintomi (ci bruciamo tutta la “vigile attesa” o come è stata ribattezzata) e quindi la decisione su questo spetta solo ed esclusivamente al medico di base che riferisce dei sintomi e della condizione preesistente del paziente. L’uso dei monoclonali insomma non è né semplice né immediato. Come ormai invece sappiamo bene, il virus può essere fermato solo da un intervento terapeutico il più precoce possibile. Un intervento che non può limitarsi al paracetamolo.
Siamo dunque ancora ben lontani dal permettere che i medici possano affrontare adeguatamente questa malattia.
Paolo Gulisano
- REMUZZI: «CAPISCO I MEDICI, IL MINISTERO HA LE SUE REGOLE» di Andrea Zambrano
- GREAT BARRINGTON DECLARATION, SEI MESI DI LINCIAGGIO MEDIATICO di S. Magni
https://lanuovabq.it/it/cure-a-casa-tanti-veti-restano-tachipirina-e-vigile-attesa
VACCINAZIONE: L’APPELLO DI VACCINIETICI.IT.
Il tema dei vaccini e il problema del loro portato etico si sta imponendo in maniera crescente sulla scena culturale italiana.
Tra i vari interventi che si sono susseguiti segnaliamo l’appello pubblicato nel sito www.vaccinietici.it, on-line da inizio aprile 2021.
Tale appello si rivolge ai singoli ed è preoccupato di suscitare in ciascuno una presa di posizione ragionata, libera e responsabile. Provo a offrire una panoramica sintetica e alcune interpretazioni attorno a tale documento, alla stesura del quale ho peraltro partecipato in prima persona.
Il manifesto si apre con una citazione di Vaclav Havel, autore dissidente che riconduceva alla mobilitazione delle coscienze individuali il principio della rivoluzione pacifica contro il sistema post-totalitario del mondo moderno e tecnocratico.
Senza entrare nel merito delle questioni morali vaccinali nella loro complessità, Vaccini Etici anzitutto prende atto sia delle dichiarazioni vaticane, sia del clima di panico collettivo ormai diffuso tra le masse, imputando a tale atmosfera l’attesa di un vaccino rivestito ormai di qualità salvifiche e non semplicemente salutari. In secondo luogo gli autori dichiarano di aver percepito un interesse affatto debole da parte della maggioranza della popolazione nei confronti della drammaticità implicata dai vaccini anti-Covid. A questo punto però il focus si sposta nettamente dal problema della oggettiva eticità dei vaccini, al problema della autenticità della coscienza soggettiva. Nulla togliendo o scontando al rigore del problema morale in se stesso, Vaccini Etici richiama i lettori al dovere di una presa di posizione fatta con coscienza retta e ben formata e denuncia come allarmante il fenomeno per cui molti individui stiano scegliendo di vaccinarsi, senza minimamente interrogarsi o assumersi il peso di una scelta che, per sé eticamente legittima, non è però umanamente indifferente. Recita il manifesto:
Numerose persone non hanno in nessun modo considerato l’esistenza di una dimensione etica da vagliare, in relazione alla scelta della vaccinazione. Altri, pur consapevoli dell’esistenza di un interrogativo etico in questo ambito, hanno preferito non indagarlo o non dargli peso, preoccupandosi solo del livello di efficacia medica del prodotto nell’interesse della propria tutela personale.
Tale deriva disumana e individualista tocca ugualmente laici e credenti, questi ultimi certo autorizzati a vaccinarsi dalle dichiarazioni vaticane, ma fermamente invitati dalle stesse a ribadire il proprio rifiuto dell’aborto e la lotta all’uso scientifico di cellule di feti abortiti: tale impegno, come detto in apertura, è stato raccolto di recente dei movimenti pro vita, mentre non sembra aver riscosso altrettanta attenzione a livello più generale e quotidiano.
In tale cornice si staglia l’appello alle coscienze, il cui fine principale è quello di ribadire il primato della presa di posizione etica rispetto a qualsivoglia indicazione tecno-scientifica e al di sopra di ogni interesse salutistico individualista. L’appello sottolinea chiaramente come tale gerarchia di valori non decada nemmeno in tempo di pandemia e come al contrario essa dovrebbe spingerci verso uno schieramento esistenziale capace di alimentare uno sguardo ben più ampio sul valore della vita personale e sociale.
Vaccini Etici più che alla definizione puntuale dell’eticità della vaccinazione, sembra preoccupato di richiamare le coscienze a una partecipazione attiva e protagonista. Quasi che la sfida più grande non stia semplicemente in rapporto alla scelta della vaccinazione, bensì in rapporto ad una presenza civica che scongiuri anche solo il rischio di una deriva ideologica della società. In tal senso non pare impossibile scegliere una vaccinazione legittima e al contempo adeguarsi a una narrazione ideologica. Vaccini Etici, mentre da un lato recepisce (però nella sua interezza e rigorosità) le condizioni che legittimano la vaccinazione, dall’altro suggerisce che esse devono accompagnarsi a una presa di posizione coraggiosa e specifica che denunci e combatta l’aura ideologica montata negli ultimi mesi, anche e soprattutto grazie al grimaldello offerto dalla crisi sanitaria.
Vorrei sottolineare che il caso particolare preso in esame e la lettura proposta da Vaccini Etici aprono lo spazio per una riflessione non meramente etica, bensì in certo senso profetica. Se è eticamente legittimo scegliere di ricorrere ai vaccini, può assumere invece un tono di tipo profetico la scelta di opporsi a un vaccino legittimato, e ciò al fine di ribadire un valore ritenuto prioritario e storicamente cruciale. Scegliere di affermare l’assoluta sacralità della vita nascente può essere assunto come gesto profetico e non meramente come imperativo etico. Al modo in cui gli antichi profeti testimoniavano con la vita il messaggio loro affidato da Dio – fu il caso di Osea, testimone della fedeltà divina, che per ciò stesso sposò e dichiarò fedeltà a una meretrice – così oggi può divenire espressione profetica la scelta di rinunciare a un vaccino eticamente non interdetto, addirittura accettando tale opzione a prezzo della propria salute e della propria libertà civica (mi riferisco alle discriminazioni che si annunciano per chi non otterrà il pass vaccinale).
Ma in questi due ultimi paragrafi ho dato spazio a interpretazioni ulteriori. Per restare invece al testo della dichiarazione, preso nella sua puntualità, rimando direttamente alla lettura del sito, ove è pure possibile esprimere una adesione di interesse personale o associativa: www.vaccinietici.it.
Don Marco Begato
UNA VACCINAZIONE COSÌ ESEGUITA PRODUCE IL RISCHIO DI CREARE VARIANTI DEL VIRUS RESISTENTI AI VACCINI
Il professor Pietro Luigi Garavelli, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, qualche tempo aveva affermato che “non si vaccina mai durante un’epidemia”. Dopo questa dichiarazione era stato bersagliato da critiche e attacchi da parte dei cosiddetti fact checkers, gli autonominati controllori di fatti, in particolare dal sito Butac.
Il ragionamento del professore è che una vaccinazione per un virus a RNA, eseguita con queste modalità, “a spizzichi e mozzichi” come ha dichiarato su Byoblu, e nel corso di un’epidemia, non funziona e, anzi, rischia di selezionare mutazioni del virus, cioè di favorire l’insorgenza di nuove varianti.
Lo stesso concetto è stato espresso recentemente anche da Andrea Crisanti, il direttore del centro di genomica funzionale dell’Università di Perugia.
Nel corso dell’intervista Garavelli spiega quali sono, a suo avviso, le azioni da compiere in questo momento e commenta i numeri dei contagi in India, che vanno proporzionati alla circostanza che i suoi abitanti sono quasi un miliardo e quattrocento milioni.
thenewamerican.com
In questa intervista esclusiva con Alex Newman, Senior Editor della rivista The New American, il microbiologo tedesco-thailandese-americano di fama mondiale, Dr. Sucharit Bhakdi, avverte che l’isteria COVID è basata su bugie e che i “vaccini” COVID sono destinati a causare una catastrofe globale e una decimazione della popolazione mondiale. All’inizio, spiega come il test PCR sia stato travisato in modo ascientifico per incutere paura alla popolazione. Poi, spiega quali effetti avranno i vaccini mRNA sull’organismo umano con termini e analogie alla portata di tutti. Tra le altre cose, si aspetta un massiccio aumento di trombosi letali e di risposte esagerate da parte del sistema immunitario. Infine, Bhakdi, che aveva messo in guardia sull’imminente “sventura” durante un’intervista su Fox News diventata immediatamente virale, chiede di perseguire penalmente i responsabili e di fermare immediatamente questo esperimento globale.
Alex Newmann
Link su Rumble: https://rumble.com/vg6oen-i-vaccini-covid-potrebbero-decimare-la-popolazione-mondiale-avverte-il-dr.-.html
Fonte: thenewamerican.com
Link: https://thenewamerican.com/covid-shots-to-decimate-world-population-warns-dr-bhakdi/
16.04.2021
Tradotto e sottotitolato da Markus per comedonchisciotte.org
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.