Le “libertà” che vi regalano
Due righe, non di più, sulla copertina de L’Espresso. E’ l’illustrazione del totalitarismo transumano dei ricchi.
Ti “regala” libertà che non hai chiesto. E ti toglie le libertà di cui hai bisogno.
Tranquilli, giovani resi folli: potete diventare maschi gravidi. E’ ricchezza
https://twitter.com/Silverh98501764/status/1393217673987825664
Il miglior commento (a mio giudizio):
Un altro transumanesimo è possibile!
https://www.maurizioblondet.it/leliberta/
Un video dalla Polonia che sta facendo il giro dei social media cattura il potente momento in cui un’anziana donna cattolica in lacrime si inginocchia a terra per baciare i piedi di una giovane attivista LGBT che è uscita per deridere e disturbare il gruppo di donne che sta pregando. L’anziana donna inizia un dialogo con l’attivista LGBT che termina incredibilmente con l’attivista che imita la donna nel fare il segno della croce.
Un articolo di Pete Baklinski, pubblicato su Lifesitenews, nella mia traduzione.
(se il video qui sotto non si apre, cliccare qui)
Un video dalla Polonia che sta facendo il giro dei social media cattura il potente momento in cui un’anziana donna cattolica in lacrime si inginocchia a terra per baciare i piedi di una giovane attivista LGBT che è uscita per deridere e disturbare il gruppo di donne che sta pregando. L’anziana donna inizia un dialogo con l’attivista LGBT che termina incredibilmente con l’attivista che imita la donna nel fare il segno della croce.
L’anziana donna faceva parte di un gruppo che pregava la coroncina della Divina Misericordia il 29 aprile fuori da un tribunale di Varsavia, mentre l’emittente cattolica Radio Maria era all’interno per difendersi dall’ultimo attacco della sinistra, che stava tentando di mettere a tacere la radio conservatrice.
Il video riprende il gruppo mentre prega con cartelli a sostegno di Radio Maria. Improvvisamente, una giovane donna avvolta in una bandiera arcobaleno “gay pride” e con una maschera color arcobaleno entra in scena. Balla sulla musica riprodotta su un dispositivo portatile mentre fuma una sigaretta. Lei tenta interrompere il gruppo con slogan, imprecando e insultando.
Mentre la giovane attivista continua il suo sproloquio, l’anziana donna le si avvicina, si inginocchia sul marciapiede e le bacia i piedi.
Il video cattura il dialogo che segue tra l’anziana donna e l’attivista LGBT. L’attivista LGBT, apparentemente commossa dal gesto della donna, dice alla donna di continuare “con calma” con le sue parole, chiedendole “per favore non piangere”.
L’anziana donna spiega quanto sia triste nel vedere dove sta andando il suo paese dopo aver combattuto per esso per tutta la vita.
“Ho 83 anni e ti amo. Ho combattuto per la Polonia tutta la mia vita. Presto lascerò questo mondo e la Polonia è divisa. Mi dispiace molto per questo e lo sento molto”, ha detto l’anziana donna in lacrime.
“E questi bambini, i nostri poveri bambini, che sono stati cresciuti da polacchi polacchi”, aggiunge in riferimento alla giovane donna.
Le due si abbracciano a un certo punto.
Quando l’anziana donna ha finito di parlare, saluta l’attivista LGBT e si fa il segno della croce sul corpo. Sorprendentemente, l’attivista LGBT la imita nel fare il segno della croce sul suo corpo.
Michael Matt di The Remnant ha definito questo momento della donna e dell’attivista LGBT che si fanno il segno della croce insieme un “bellissimo piccolo segno di speranza”.
“Quello che avete appena visto è un piccolo segno, ma è un segno potente, è un segno magnifico, è un segno che è stato ripetuto, ancora e ancora e ancora”, ha detto nel suo show dell’8 maggio The Editor’s Desk.
Matt ha detto che mentre il mondo lotta sotto il peso delle ricadute del Coronavirus con la perdita delle libertà, il calpestamento dei diritti, la chiusura delle chiese, i piani per un grande reset, la Croce di Cristo ha il potere di salvare e sarà sempre lì, non importa cosa possa venire.
“Stiamo attraversando l’inferno in questo momento. Il mondo è pazzo. Tutto è sottosopra, tutto è malvagio”, ha detto.
“Quando tutto è detto e fatto e ogni opzione politica è esaurita, la Croce di Cristo salverà il mondo. La croce di Cristo salverà voi. La croce di Cristo salverà me. La croce di Cristo salverà i nostri figli”, ha aggiunto.
Di Sabino Paciolla
Anziana piange per l'attivista Lgbt e ci insegna a lottare
C’è un video che spiega che cosa sia l’amore di cui il mondo ha bisogno per cambiare: un gruppo di polacchi sta recitando il Rosario in strada mentre una ragazza con mascherina e scialle arcobaleno grida parolacce. A quel punto un'anziana le si avvicina, le bacia i piedi e in pianto le spiega il suo dolore per "questi poveri figli". La giovane cambia subito atteggiamento fino a farsi il segno di croce. Si capisce così che se il bene non accetta compromessi, la lotta contro la menzogna non può vivere di paura.
C’è un video che sta girando in rete e che spiega, finalmente senza ambiguità, che cosa sia l’amore di cui il mondo ha estremamente bisogno per salvarsi e per cambiare.
Si tratta del filmato di un gruppo di polacchi che il 29 aprile scorso si è ritrovato a recitare il Rosario di fronte al tribunale di Varsavia in difesa di Radio Maria, accusata dall’associazione Watchdog di poca trasparenza dopo una serie di altri attacchi che da anni mirano a silenziare l’emittente cattolica. In quel momento un gruppetto di attivisti Lgbt, si avvicina disturbando la veglia. In particolare una bella ragazza con una mascherina e uno scialle arcobaleno accende la musica, balla, fuma e grida parolacce sopra le voci in preghiera. A quel punto si vede una donna anziana avvicinarsi afflitta alla giovane per poi inginocchiarsi davanti a lei a baciarle i piedi ammutolendo così l'attivista. La signora si alza e si rivolge a lei parlandole con le mani sul volto mentre le lacrime le scorrono sul viso rugoso: “Ho 83 anni e ti voglio bene. Ho combattuto per la Polonia tutta la mia vita. Presto lascerò questo mondo e la Polonia sarà divisa. Mi dispiace molto per questo e lo sento moltissimo”. Per “questi bambini – continua in riferimento al gruppo Lgbt - i nostri poveri figli, che sono stati cresciuti da polacchi che non sono polacchi". La ragazza pare trasformarsi e anziché allontanare la donna, si calma e cerca di consolarla.
Non si può fare a meno di commuoversi e di pensare che questa sia la sofferenza di una madre che ama anche i figli che non la conoscono, esattamente come la Madonna addolorata, che patisce sapendo che menzogna è sinonimo di infelicità e non di libertà. Perché sa che rabbia e ribellione producono divisione e incapacità di incontrarsi. Ci si commuove perché in fondo è così che ciascuno di noi vorrebbe essere guardato, con verità e carità insieme e perché è così che vorremmo combattere fino a sentire un bene tale per chi rifiuta il Vero da piangere e desiderare di sacrificarci per lui. Ci si commuove perché si capisce che è solo questo bene che può cambiare il mondo, quello di Dio. Quello di cui abbiamo tutti bisogno, quello da implorare e quindi da donare.
Un’amore così pieno verità da piangere per chi la rifiuta. Un amore che darebbe la vita persino per la felicità dei propri nemici. Un amore che non ha nulla a che vedere con la tolleranza e le pacche sulle spalle prive di onestà e incapaci di un vero coinvolgimento con l'altro. Un amore che non ha bisogno della menzogna che nega la realtà (vedi Ddl Zan e i suoi sostenitori) per far sentire accolto un altro essere umano. Nello stesso tempo, pur pieno di verità, non si impone con astio o odio per chi vive nella bugia. E’ l’amore Cristo in Croce, quello che san Paolo, l’apostolo più avverso al mondo Lgbt poiché condannava gli atti omoerotici, spiega così nel suo inno alla carità: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna” senza alcun effetto. Forse per questo tante volte il nostro parlare, pur vero, non viene ascoltato: spesso è troppo colmo di risentimento e paura per quanti combattono affinché la menzogna abbia posto nel mondo, causando a chi desidera la verità un danno enorme per sé e per i propri figli. Peccato che, appunto, la verità senza l’amore non riesca a smuovere neppure un granello di polvere.
Non solo, la verità senza amore non è piena verità, tanto che prima o poi cede al compromesso, per cui si cerca di assicurarsi uno spazio di libertà lasciando che l’altro faccia ciò che gli pare e piace, ché “come vive sono affari suoi, basta non coinvolga me”, si dice. E’ la logica per cui alla fine si arriva a dire sì al Ddl Zan chiedendo zone franche o per cui si accettano le unioni civili ma non le adozioni. Eppure, quale madre che ami davvero è disposta a tollerare che alcuni suoi figli vivano nella menzogna pensando così di proteggerne altri?
Non a caso, l’amore di questa 80enne, alla sua patria, alla sua storia, alla sua fede e ad ogni polacco arriva fino alle lacrime per la menzogna che li avvolge desiderando per loro il bene fino a implorare salvezza nel Rosario (il che dimostra pure quanto il patriotismo possa essere un bene). Un amore così vero ed efficacie che alla fine la ragazza non solo abbraccia l’anziana, ma la imita. La signora infatti conclude il dialogo facendo il segno di croce davanti all'attivista che poi ripete il segno su di sé.
Non si capisce con che coscienza la giovane abbia imitato il gesto sacro e non si può sapere cosa abbia veramente compreso, non possiamo nemmeno ipotizzare cosa sia accaduto poi, ma è evidente che un ritrovo che poteva finire in scontro si è concluso in un incontro vero, senza odio né distanze ma anche privo di compromessi. Un incontro segnato da un gesto che, consapevole o meno, afferma la dipendenza da Dio e che non è mai (chi ci crede lo sa) privo di effetti.
Benedetta Frigerio
https://lanuovabq.it/it/anziana-piange-per-lattivista-lgbt-e-ci-insegna-a-lottare
Necrologio di civiltà
La nuova copertina dell’Espresso, in realtà, non è una copertina. É un necrologio. Ritrae la fine della famiglia, della compresenza di padre e madre, della differenza tra i sessi, dell’allattamento, del diritto di un bambino ad essere educato e non indottrinato. Significativamente, poi, il soggett* ritratt* è senza occhi. Forse per non correre il rischio di vedersi o forse perché una società che si suicida – degradando la religione a opinione ed elevando i desideri a dogmi – non può che essere cieca.
Perché non vede che i figli son doni e non pretese, che ormoni e chirurgia camuffano un’identità ma non la cambiano, che non si può dire «la diversità è ricchezza» e poi tifare per il ddl Zan, che falcidia la prima diversità: quella di pensiero. Per una volta, credo passerò in edicola a comprarlo, L’Espresso e spero lo facciano in tanti, assicurando magari un record di vendite. Così gli archeologi del futuro, studiando il tracollo della società occidentale attraverso le letture dei loro avi, vedranno che no, non è stato affatto un caso.
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https://giulianoguzzo.com/2021/05/14/necrologio-di-civilta/#more-19239
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