PENSIERI A ZONZO

A volte si sente o si dice : ho una sana invidia. In realtà credo sia proprio solo un modo di dire perché, nell’invidia, non c’è niente di sano. Non per niente l’invidia è tra i sette peccati capitali, il terzo. Non perché ci sia una graduatoria, una classifica! Nel momento in cui parliamo di peccati “capitali” sono tutti parimenti gravi. Fatta questa premessa vi confido che nutro, aimè, questo turpe sentimento nei confronti di parecchia gente, non per quello che hanno, ma per quello che sono. Mi spiego.

E’ ormai da quasi un anno e mezzo che viviamo in “emergenza” per l’epidemia da COVID-19 o virus cinese. Già il fatto che un’emergenza duri così a lungo lascia perplessi sulle capacità di chi lo stato di emergenza dovrebbe gestirlo e risolverlo! Nonostante ciò un mucchio di gente continua a vivere come più o meno abbiamo vissuto tutti all’inizio, quando la paura dell’ignoto ci ha travolti.

Hanno detto di mettere la mascherina: e la maggior parte delle persone continua imperterrita ad usare le “museruole” nonostante i 30 gradi all’ombra faccia scorrere rivoli di sudore sui loro volti.

Hanno detto di mantenere almeno un metro di distanza dagli altri: per prudenza ne tengono almeno due, quando addirittura non attraversano la strada per mettere la massima distanza con le altre persone.

Hanno detto che era importante, anzi addirittura un “dovere morale” vaccinarsi (che poi non si tratti di “vaccino”, ma di “farmaco genico sperimentale”, poco importa) e tutti a farsi inoculare qualsiasi intruglio basta di sentirsi “sicuri” e liberi. Non si capisce di quale libertà si stia parlando, ma tant’è, importante è “obbedire”!

Non riconosco più il popolo al quale appartengo! Ma proprio noi, che non eravamo capaci neanche di rispettare una fila al supermercato, ci siamo trasformati in tanti soldatini ligi alle norme, alle regole. Che poi se parli e chiedi per quale motivo sono così rispettosi delle nuove regole, ammettono che molte indicazioni sono illogiche, senza senso, ma “lo dice la legge”. In modo analogo rispondevano i gerarchi tedeschi durante il processo di Norimberga!! Non esiste razionalità, buon senso,… esiste LA LEGGE! Ora, mi sta bene osservare la legge, ci mancherebbe!  Ma mi dite che senso ha imporre alla donna che si sposa di indossare il vestito da sposa solo in chiesa e non al ristorante? Perché? Si è scoperto forse che il virus cinese va matto per il tulle e per l’organza? Che senso ha imporre il numero di sei commensali ad ogni tavolo al ristorante? Il virus ha dato prova di infettare il settimo e l’ottavo? I figli minori di quattordici anni e i disabili non contano quando ci si vuole riunire in famiglia. Attendo chiarimenti sulla norma: i disabili e i ragazzini non respirano?

L’ha detto il DPCM! Non si discute. L’ha detto il CTS! Non si contesta.

Ecco, lo confesso: li invidio! Non si fanno problemi: quello che viene detto al tg è come venisse scolpito sulle tavole della legge, come i Dieci Comandamenti! Eseguono, con animo sereno, tranquilli e beati! Hanno ottenuto da San Giuseppe la pace dell’anima (pie suppliche del Sacro Manto).

Non riesco proprio ad imitarli! Credo di avere nel DNA un cromosoma anarcoide. A cosa serve la mascherina? A noi, che siamo nati nel secolo scorso,  le maestre hanno sempre insegnato a inspirare con il naso ed espirare con la bocca, espellendo  tutte le “porcherie”, pardon “impurità”, che il nostro organismo  rifiuta. Con la mascherina espelliamo i rifiuti e li inspiriamo di nuovo, e più teniamo la mascherina e più continuiamo ad inspirare le schifezze. Che senso ha? Sicuramente presenta anche aspetti positivi: non è così necessario decolorare/rasare i baffi (mi riferisco alle gentili donne), si risparmia in rossetto, si può mandare a quel paese chi si vuole, si può sbadigliare senza coprirsi la bocca con la mano (usanza ormai quasi desueta! Ci siamo trasformati in un popolo di ippopotami!),… una signora alla cassa del supermercato ammetteva trionfante che non metteva neanche più la dentiera! Ma pensate davvero che le “mascherine”, anche le più sofisticate, siano in grado di fermare un virus che è seicento volte (600) più piccolo del diametro di un capello? (basta chiedere al “signor Google”: coronavirus dimensioni). Secondo me l’unica mascherina sicura dovrebbe essere fatta con la pellicola stile “domopak”! Ma ha altre controindicazioni!!!!

All’aperto non esiste studio che dimostri l’efficacia dell’uso dei bavagli! Lo ammette anche il dottor Pregliasco che, a telecamere spente, ha ammesso che le mascherine non servono, ma sono un simbolo! (vedi IMOLAOGGI del 19 giugno 2021).

Ognuno di noi è socialmente riconoscibile per il volto e il nome: al volto abbiamo  rinunciato facilmente. Prossimamente ci accontenteremo di un numero al posto del nome! Come già sta avvenendo nelle sale d’attesa degli ambulatori! Tutto per la “privacy”!!!

Ma il volto è importante per capirci, perché molti messaggi passano attraverso le nostre espressioni, e poi, scusate, anche il Signore ci ha lasciato l’immagine del suo Sacro Volto,  per farci capire quanto è importante. A questo riguardo suggerisco di cercare l’intervento dell’avvocato Gianfranco Amato del 28 aprile scorso. L’incontro si intitolava “PANDEMIA. TUTTI “DENTRO” O “FUORI”?

Più o meno la stessa cosa avviene per i cosiddetti “vaccini”, in realtà “farmaci genici sperimentali”.

Tutti a correre per farsi inoculare il sacro siero! E’ sicuro? E’ efficace? Quali conseguenze può avere nel medio/lungo termine? Non si conosce la risposta certa a nessuna di queste domande, ma è doveroso, anzi “obbligo morale” farselo inoculare, pena l’ostracismo sociale!

Capisco una giusta preoccupazione per la salute, ma non la paranoia. E non dite che sono “negazionista” (che brutta parola!): in famiglia siamo stati tutti colpiti dal virus. Siamo stati curati a casa, con professionalità e coscienza, e siamo guariti. Mi dispiace deludere il ministro Speranza, ma, anche se lui non ci crede, le cure esistono e sono efficaci!

Il professor Mario Binasco su Tempi del 17 marzo 2021 parlava di “grande ipnosi”. Proprio così: i mezzi di informazione nazionali, cioè RAI, Mediaset, e La7, nonché i vari giornaloni hanno così terrorizzato la gente che il risultato è un effetto ipnotico collettivo!

Speriamo che prima o poi qualcuno faccia schioccar le dita, come fa l’illusionista nei migliori spettacoli di varietà, che la gente si svegli e che si ritorni ad usare la ragione.

Ma, come dicevo all’inizio, come vive bene, e come li invidio, chi non si fa problemi e segue semplicemente la corrente!!!

di Brunella Rosano

https://www.sabinopaciolla.com/la-sana-invidia/

Gotti Tedeschi: Governo Globale, Religione Globale. Cuius Regio Eius Religio…

 

Carissimi Stilumcuriali, con il consenso dell’autore rilanciamo questo articolo del prof. Gotti Tedeschi apparso su La Verità di oggi. Buona lettura.

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GOVERNO GLOBALE , RELIGIONE GLOBALE…( “ cuius regio , eius religio ..”)

 Da mezzo secolo circa è condivisa la convinzione che per riuscire a governare questo mondo globale sia necessario avere una religione globale e saper evitare conflitti fra religioni. Ciò soprattutto relativizzando quella cattolica, perché dogmatica, ma soprattutto perché strutturata con una Autorità centrale unica ed universale.  Oggi, dopo la crisi economica e pandemica, lo scenario è un po’ cambiato e si direbbe che per raggiungere questo obiettivo si “facilitino” conflitti all’interno della religione cattolica, non tanto, o solo, per ragioni dottrinali, quanto per ragioni legate alla spiegazione della crisi e della pandemia Covid. 

Abbiamo anzitutto visto accentuarsi vecchi conflitti e spaccature tra cosiddetti tradizionalisti e progressisti, poi altre nuove, ma persino più forti all’interno dei tradizionalisti e  abbiamo l’impressione che assisteremo presto anche a spaccature tra i progressisti. 

Certo ciò avviene grazie all’orgoglio umano, poiché in materia di fede troppi si sentono “profeti”, ma ho l’impressione che queste più recenti spaccature, che non sono direttamente e chiaramente legate a motivi dottrinali,  possano esser anche  abilmente indotte, “provocate”.

In materia di fede basta poco per riuscirci. 

E’ comprensibile questa ipotesi perché in gioco c’è il controllo del comportamento umano, influenzato da valutazioni morali. Per riuscire a controllarlo si deve riuscire a controllare o confondere la fede. 

La storia insegna che ciò avviene soprattutto  con “eresie”, ma anche attraverso conflitti, rivalità e divisioni all’interno dei fedeli, grazie a confusione dottrinale. 

Per creare confusione dottrinale basta un magistero eccessivamente “interpretabile”, unitamente a provocazioni morali rivoluzionarie, utopistiche e evoluzionistiche,  in materia di dogmi, di dottrina.

Queste provocazioni son destinate ad accendere immediatamente reazioni conflittuali all’interno di una religione rivelata, con una Verità assoluta e dogmatica. Conflitti all’interno di una religione creano condizioni favorevoli per evidenziarne gli eccessi pericolosi per la società e la necessità di relativizzarle sempre più. Ma quale è il vero obiettivo di questi sforzi ? 

La storia insegna che chi governa spesso si sforza di avere la sua religione che ratifichi moralmente gli atti di governo. Così almeno pensava I’imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo V, quando per por fine alle guerre di religione tra gli aggressivi protestanti e i resistenti cattolici, impose la Pace di Augusta ( 1555) con la famosa espressione “cuius regio, eius religio” che di fatto sanciva l’obbligo di un suddito a conformarsi alla confessione del suo governante.

E’ vero che questo principio limitava la libertà religiosa, ma bisognava pur porre fine a queste guerre di religione, no?. Con la medesima aspirazione, anche Luigi XIV (al contrario di un  suo predecessore Enrico IV nel 1568, quello di “Parigi val bene una messa”) affermò “une foi, une loi, un Roi” e con l’editto di Fontainebleau (nel 1685) pose fine alla libertà religiosa in Francia. Napoleone addirittura cercò di portarsi la Chiesa romana in Francia. 

Insomma per governare un popolo si cerca di  governare anche la sua fede religiosa, d’accordo, ma  chi pretendesse di governare l’intero mondo globale che dovrebbe fare ? Forse cercare di proporre una religione globale, universale, accettata da tutti perchè orientata a un bene superiore riconosciuto esser comune a tutti? Più facile riuscirci in religioni già molto mondanizzate o filosofie religiose, ma dove si praticano religioni  dogmatiche con una unica autorità morale è meno facile.

O si riesce a convincere chi ha l’autorità assoluta oppure bisogna riuscire a confondere dottrina e dogmi per arrivare a creare rotture fra i devoti, fino a creare separazioni e scismi. Ci sono persino “manuali” per tentare di riuscirci. Uno lo ha scritto nel 1862 Augusto Comte (detto “pontefice della religione positiva”), colui che ispirò il famoso libro di R.H. Benson “Il padrone del mondo”. Non a caso Benson ha scelto questo titolo. 

Ma quale religione universale del mondo globale  si potrebbe tentare di realizzare se non una religione piuttosto pragmatica quale il protestantesimo, o religioni filosofie, quali il buddismo, oppure  un ambientalismo panteista e paganeggiante? Si direbbe che ormai in molti sospettino che stia preparando una specie di Nuovo Ordine Morale che accompagni ed assista spiritualmente il Nuovo Ordine Mondiale, resettato. 

Grandi intellettuali laici, quali Oswald Spengler, Hilaire Belloc, Paul Hazard, lord Acton, consideravano il cattolicesimo essenziale per la civiltà. Altri, come Friedrich Nietzsche o Max Weber,  lo consideravano dannoso per la civiltà stessa. Fra poco il problema potrebbe non porsi più.

Eppure  nel mondo cattolico ci si becca come facevano i capponi di Renzo nei Promessi Sposi del Manzoni

Marco Tosatti


https://www.marcotosatti.com/2021/07/03/gotti-tedeschi-governo-globale-religione-globale-cuius-regio-eius-religio/