ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 31 agosto 2021

La Chiarezza in Fondo al Tunnel

Carlo Maria Viganò: "Bergoglio è il consapevole liquidatore della Chiesa Cattolica"


Magistrale lezione di Sua Eccellenza Mons. Carlo Maria Viganò che dipinge con grandissima lucidità le tenebrose e perverse sorgenti spirituali del nuovo ordine mondiale che si nasconde dietro una emergenza infinita fomentata ad arte. "La Chiesa di Bergoglio fiancheggia, per convinzione o costrizione poco importa, questo infame disegno"

Porfiri, e le Due Chiese. La Chiarezza in Fondo al Tunnel.


Marco Tosatti


Carissimi Stilumcuriali, il maestro Aurelio Porfiri ci offre questa riflessione, lucida e amara, sui tempi che stiamo vivendo nella Chiesa. Buona lettura. 

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La chiarezza in fondo al tunnel 

Cerco di osservare l’agitarsi delle ombre all’uscita della grotta di platonica memoria e provo a trovare un senso per dipanare i fenomeni che sembrano aggrovigliarsi uno sull’altro. Questo accade nella vita, compresa quella di fede, dove capire il modo in cui la Chiesa si evolve (o involve) è decisivo per la direzione che si intende dare alla propria vita. Non voglio risolvere tutto in uno sforzo d’immanenza, voglio cercare un appiglio soprannaturale che mi permetta di osservare gli accadimenti con gli occhi di Dio, piuttosto che con lo sguardo umano sempre macchiato dal fuoco delle passioni che offuscano la vista.

Mi sembra sempre più chiaro che l’azione della leadership della Chiesa, sotto il presente Pontefice, stia andando molto chiaramente verso una certa direzione, e il motu proprio Traditionis Custodes non è che una tappa di questo percorso. Nei precedenti pontificati si procedeva a passi alternati (avanti e indietro) per cercare di tenere tutto insieme, in questo si cammina abbastanza spediti in un senso e si rinuncia a cercare il consenso di una parte sempre più consistente della Chiesa, a volte anche denigrata ed accusata di comportamenti dettati da patologie mentali. Con lo sguardo umano questo è molto fastidioso, con lo sguardo di Dio è quasi un bene.

Un bene? Un poco di pazienza. Mi si dirà: ma tu non sei quello che tira sempre fuori l’et-et al seguito di Vittorio Messori? Certo, continuo a farlo. Ma l’et-et tiene insieme cose in sé buone e che umanamente sono in opposizione. Dio è uno e trino, la Beata Vergine Maria è Vergine e Madre, Gesù è Dio e uomo, la Chiesa è Santa e peccatrice (non che sia buono il peccato in sé ma esso fa parte della nostra vita ferita dalla colpa originale)…insomma, Dio armonizza quello che gli uomini non possono armonizzare ma ci sono cose da cui si astiene perché non convenienti per la nostra salvezza. In questo caso cerca di trarre dal male un bene.

Quando alcuni fenomeni non possono stare insieme perché uno va da una parte e uno dall’altra si crea una lacerazione. La situazione della Chiesa oggi mi ricorda sempre una bella poesia del poeta spagnolo Juan Ramón Jiménez (1881-1958): “Quanto profondi i miei piedi sulla terra! Quanto alte le mie ali nel cielo! – E che dolore di cuore strappato!”. Ecco, proprio un cuore strappato è sembrato il percorso della Chiesa negli ultimi decenni, con i Pontefici degli ultimi decenni cercando di parare colpi da destra e sinistra. Ora si fa chiarezza, si mettono le persone in grado di vedere chiaramente che la direzione è una e che per un certo cattolicesimo, a cui si dovrebbe grande riverenza, evidentemente non c’è posto.

La chiarezza, per quanto dolorosa, alla fine è la cosa migliore. Un medico ti dice che sei molto malato, ti fa male, ma puoi cominciare a curarti seriamente.

Li riconosceranno dai frutti…questo ci deve consolare. Il poeta Jiménez ha anche qui dei bei versi: “Scaglia la pietra di oggi; dimentica e dormi. Se è luce, la troverai domani, nell’aurora, diventata sole“. Ma dov’è questa luce? Anche coloro che si sono fatti alfieri del cattolicesimo più progressista si rendono conto che la crisi si approfondisce e io ritengo salutare che le azioni della gerarchia manifestino chiaramente questo stato di crisi, in modo che si giochi a carte scoperte.

Si muovono molte anime sullo sfondo della presente situazione, finalmente in grado di poter vedere le cose per come sono e non offuscate dalle toppe che danno l’impressione di frenare la falla, fino a che essa non rompe gli indugi ed erutta con ancora più violenza. Oggi siamo chiamati ad amare la Chiesa sotto la croce, con l’esempio di Maria che rimaneva diritta mentre veniva scossa dal suo tremendo dolore. San Paolo nella lettera ai Romani ci offre il nostro programma: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”.

Quindi noi rimaniamo sotto la croce, con gli occhi purificati dal pianto che osservano il povero Giovanni, oramai smarrito e cerchiamo l’unione con Cristo unendoci alla sofferta dignità della Madre.

31 Agosto 2021 Pubblicato da  2 Commenti

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