ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 3 febbraio 2013

Lo yeti cattolico



di Francesco Colafemmina

"Questa settimana Monsignor Moredod segnerà un'alleanza fra sport e spiritualità." Accadeva solo qualche giorno fa. Il Monsignore in questione, Vescovo della Diocesi di Losanna, Friburgo e Ginevra, dopo aver emanato un decreto nel quale si concede l'uso delle chiese cattoliche ad evangelici, luterani, anglicani e ortodossi, ma non - si badi! - ai monatti della Fraternità San Pio X. Sono sospesi a divinis: vade retro!


Intanto il Monsignore si fa una bella gita in montagna, prepara una succulenta fonduta, dice qualche bagattella un po' figa ai suoi ggiovani, segue uno spettacolo al buio con tante candeline e tutti seduti per terra come dei deficienti, modello seduta spiritica de' noantri. Per finire concertino con tanto di piffero dal quale esala una nenia anestetizzante per adolescenti in tempesta ormonale. Il giorno dopo sciata collettiva sulle nevi alpine. Il video dell'esperienza pastorale di Sua Eccellenza si conclude con un abbraccio fra due ragazzi.

Andiamo però a vedere il sito della pastorale d'animazione giovanile svizzera www.pasaj.ch. Subito troviamo una notizia davvero straordinaria: "Dal 2 al 4 gennaio una dozzina di persone hanno giocato a 3 giochi di ruolo ininterrottamente!" Verrebbe da dire: wow, che figa questa pastorale giovanile... Ma aspettate di sentire i nomi dei giochi: Warhammer, Chutlu e Malèfices. Il primo è un gioco phantasy ambientato in un mondo abitato da elfi, orchi e varie divinità immaginarie. Il secondo è invece basato sulla divinità fantastica di Lovercraft che è paragonabile al demone biblico Asmodeo. Il terzo è dichiaratamente un gioco che parla di Satana, di malefici e di forze diaboliche. Roba da ragazzi, vero? Autentica pastorale cattolica!

La coerenza di certi Vescovi è disarmante. Se la pastorale giovanile corrisponde ad una simile forma di cameratismo adolescenziale, alimentato peraltro da questi demenziali giochi di ruolo, e  consacrato dalla trasformazione del Vescovo nella figura del professore liceale che porta i suoi alunni in gita in montagna, mi sembra anche ovvio che le chiese di quella diocesi non possano essere aperte alle stantie e decrepite pastorali della FSSPX fondate sul connubio preghiera-liturgia. Meglio giocare a Maléfices, il cui motto non a caso è "votre ame nous interesse"...

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