ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 7 dicembre 2011

Opus Dei: La nomenklatura in Italia













Articolo di Rita Pennarola, pubblicato per la prima volta su La Voce della Campania.


Un lavoro eccellente di ricerca, che deve il primo impulso agli amici di Filorosso di Verona. Da leggere nel contesto generale del fenomeno deicristianisti o teocon, il movimento polimorfo che cerca di sfruttare politicamente e in senso occidentalista la cultura religiosa italiana.
Prendo per validi i dati presentati in questo articolo, comunque sarò felice di concedere il più ampio diritto di replica a tutte le persone citate: ognuno è responsabile delle proprie azioni, ma non di quelle di altri. Non pubblico per demonizzare, ma per informare e - per quanto sia possibile - avvicinarci alla verità.
Questo articolo si può leggere utilmente in associazione ad altri presenti su questo stesso sito, che riguardano:


LO SHOW BUSINESS DEL MALIGNO

 Lady Gaga prima di sposare il satanismo e dopo, rifatta e pettinata.
Lo show business del maligno controllato dalle mani dei suoi servi dedica le canzoni a babilonia…
http://www.youtube.com/watch?v=XHsb6R6xArA&feature=related
Ascoltate lyrics, si può trovarli sull’internete tradurli anche per chi non capisce l inglese…notate il robot che fila per il palcoscenico, il transumanesimo – Il moderno satanismo che vuole distruggere l’uomo creato di carne ossa…fate attenzione alla folla ebbra che balla e e loda Babilonia nel buio…questo è l ‘Occidente di oggi…poi la gente si chiede perchè l’Europa sta crollando…ci vuole uno sguardo da fuori, porvate ad uscire dall’Europa e guardare ciò che accade da fuori…non tutto il mondo è cosi, il resto del mondo non è schiavizzato mentalmente, non è ridotto nella perversione, depressione, ateismo, consumismo ecc…da fuori, la tragedia dell’Occidente si vede meglio e la tragedia di questo posto è arrivata da oltre oceano, dal punto dove è nata la base temporanea dei Burattinai…
parlamento europeo e babilonia

Meno ricatti?

 Spagna, l’Opus Dei deve cancellare i nomi dei suoi ex aderenti

Lo ha stabilito la Corte Suprema: vanno rimossi i dati anagrafici delle persone che non fanno più parte della Prelatura “I diritti costituzionali dei singoli prima di tutto”
di
 Giacomo Galeazzi
Tratto da Vatican Insider il 6 dicembre 2011
E’ obbligatorio cancellare i nomi degli ex. La corte suprema spagnola ha intimato all’Opus Dei di rimuovere i dati anagrafici dei membri usciti dalla Prelatura personale della Chiesa cattolica.
La leggenda nera della potenza economica e politica della più importante organizzazione cattolica del mondo, dei suoi metodi di reclutamento, dell’influenza occulta ha ispirato il Codice Da Vinci di Dan Brown e alimenta gli attacchi, anche da parte di ambienti ecclesiali, alla «massoneria bianca». Dunque, non c’è segretezza degli archivi che tenga, malgrado un ultratrentennale accordo tra Madrid e il Vaticano.

Complici gli uomini di Chiesa?

il futuro Nuovo Ordine Mondiale

“Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.” (Apocalisse 13:16-18)

Questo passo profetico dell’Apocalisse relativo al periodo di avvento dell’Anticristo mi ha sempre affascinato.
Quando in questi giorni ho visto insediarsi in Italia un governo non eletto composto da tecnocrati con l’aspetto dei vecchi politici comunisti del grande Soviet Supremo della ormai defunta URSS ho pensato: mi sa che ci siamo!
Questi signori rappresentano una prova in piccolo di quella dittatura mondiale che sarà il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale, in cui un governo centrale non eletto, composto da persone  illuminate, esperte di economia, governerà  l’Umanità   rimasta priva di patrie, culture e religioni (1).

All' Immacolata

MARIOLOGIA: in che cosa consiste la Consacrazione all’Immacolata secondo san Massimiliano Kolbe
Notizia del 06/12/2011



L'Immacolata: ecco il nostro ideale 
Avvicinarci a Lei, renderci simili a Lei, permettere che Ella prenda possesso del nostro cuore e di tutto il nostro essere, che Ella viva ed operi in noi e per mezzo nostro, che Ella stessa ami DIO con il nostro cuore, che noi apparteniamo a Lei senza alcuna restrizione: ecco il nostro ideale. 
Irradiare nell'ambiente, conquistare le anime a Lei, in modo tale che di fronte a Lei si aprano anche i cuori dei nostri vicini, affinché Ella estenda il proprio dominio nei cuori di tutti coloro che vivono in qualunque angolo della terra, senza riguardo alle diversità di razza, di nazionalità, di lingua, e altresì nei cuori di tutti coloro che vivranno in qualunque momento storico, sino alla fine del mondo: ECCO IL NOSTRO IDEALE. (SK 1210) 
Appartenere all'Immacolata Essere Suo servo, figlio, schiavo d'amore, cosa, proprietà, insomma appartenere a Lei sotto qualsiasi denominazione, per tutta la vita, per la morte e per l'eternità. Divenire Suoi sempre di più, in modo sempre più perfetto, farsi simili a Lei, unirsi a Lei, divenire in certo qual modo Lei stessa, affinché Ella prende sempre più possesso della nostra anima, si impadronisca totalmente di essa, e in essa e per mezzo di Ella medesima pensi, parli, ami DIO e il prossimo, e agisca. Chi diviene proprietà di Lei in modo sempre più perfetto, in questa maniera, eserciterà un'influenza sempre maggiore nell'ambiente che lo circonda e stimolerà gli altri a conoscere sempre più perfettamente l'Immacolata, ad amarla sempre più ardentemente, ad avvicinarsi sempre più a Lei e a donarsi a Lei fino a divenire nello stesso modo totalmente senza alcuna limitazione, lei stessa. (SK 1211)

Come consacrarsi all'Immacolata
Ci possiamo consacrare a Maria usando qualsiasi espressione, purché rinunciamo alla nostra volontà per aderire ai Suoi comandi, che ci vengono presentati nei comandamenti di DIO e della Chiesa, nei doveri del proprio stato e nelle ispirazioni interiori. 
Questa attività dell'Immacolata sarà tanto più efficace quanto più, da parte nostra cercheremo di approfondire maggiormente la nostra formazione spirituale. La donazione di se stessi all'Immacolata, perciò, porta con sé la necessità di un lavoro in vista del perfezionamento del nostro carattere. 
Solo allora - quando saremo ormai perfettamente obbedienti all'Immacolata - diverremo uno strumento esemplare nelle Sue mani apostoliche. Saremo apostoli mediante l'esempio della nostra vita, apostoli per mezzo della nostra azione. (SK 1220)
Fonte: Kolbemission

martedì 6 dicembre 2011

Incredibile bordata tradizionalista!

BOCCIATA COME «GOLIARDIA RETRODATATA» ANCHE LA CANZONE DI BENIGNI

Famiglia Cristiana "scomunica" Fiorello:
«Sul profilattico show di cattivo gusto»

«Mancanza di rispetto per le famiglie e i ragazzi». Lo showman usa il termine «proibito» in Rai e ne fa un rap con Jovanotti

Opus non Dei (ehm, ehm..)

Ok a Monti dall'Osservatore romano e da Avvenire
«Siamo stati posti in salvo, pur acciaccati e doloranti»,scrive nel suo editoriale di prima pagina il direttore di 'Avvenirè Marco Tarquinio giudicando la manovra economica. «Era ormai inevitabile. E si doveva realizzare con tutta la possibile tempestività», spiega Tarquinio sottolineando che «stavolta l'effetto positivo è stato immediato e ben percepibile».

A piccoli passi , verso la tiara...

Prima donna-decano

VATICANISTA DE LA STAMPA
Per la prima volta una donna è stata eletta come nuovo decano di una facoltà teologica pontificia. È accaduto alla Pontificia università Antonianum di Roma. Si tratta di Mary Melone, francescana, laurea in pedagogia, dottorato in teologia, specializzazione in dogmatica, già preside di scienze religiose, riporta oggi l'Osservatore romano. «Ho iniziato a insegnare qui una decina di anni fa - racconta la docente - dopo avervi fatto quasi tutta la mia formazione teologica. È un ambiente che conosco bene.

Lucifero & c.

Il caso di Anneleise Michel (“Emily Rose”). Lucifero e il dissenso cattolico tedesco


  IL CASO DI ANNELEISE MICHEL

Non è solo la storia di una possessione il cui protagonista è personalmente il Principe delle Tenebre, Lucifero; è anche una storia di redenzione e salvezza. La storia di una battaglia agghiacciante in terra attraverso il corpo di Anneleise: fra le supreme gerarchie celesti e le più oscure legioni infernali. In un luogo e in un periodo, la Germania anni 60-70, che celebra la sua ribellione e la sua apostasia. Il sacrificio di Anneleise fu un olocausto proprio per la salvezza della chiesa e del clero che negli anni del post-concilio sembrava obbedire più al Principe del Mondo che non a Cristo. Fra cielo, terra, inferi e scienza. Una nostra inchiesta, con una scoperta inedita.

Non ingannate voi e i fedeli!

Coloro che seguono da tempo questo blog, sanno che apprezzo moltissimo l'illuminante magistero del Cardinale Giuseppe Siri e il suo coraggio nel difendere la purezza della Dottrina Cattolica. Ho ascoltato la registrazione dell'omelia di commiato dalla diocesi di Genova, pronunciata nella Cattedrale di San Lorenzo, il 15 ottobre del 1987. Avrebbe potuto fare un discorso “politically correct” per ottenere gli applausi del mondo almeno per una volta in vita sua. Invece, da vero combattente qual'era (con la Cresima si diventa soldati di Gesù Cristo), questo eroico Principe di Santa Romana Chiesa, esortò i suoi confratelli a non ingannare i fedeli. Ecco un brano dell'omelia:

Abbiamo vissuto un periodo in cui anche la Chiesa ha sofferto. Si capisce benissimo che quando c’è una sofferenza, qualche cosa succede che non è desiderabile. Ma vorrei richiamare coloro che, perduta - perduta, dico - la capacità di capire le cose anche semplici, hanno dedotto, da questo periodo di transizione dell’intero genere umano, conseguenze irrazionali, illogiche, dannose, forse fatali. Bisogna che impariamo a vivere senza diventare i poveri servi delle tenebre e delle nubi che vanno camminando nel cielo e restano nubi. E’ meglio essere servi di Dio che paurosi delle nubi. Questo periodo l’abbiamo vissuto insieme. Domando: chi ha capito? E se non avesse capito faccia presto. Mi rivolgo in modo speciale ai miei confratelli che, dovendo dare agli altri la verità, non possono accettare le tenebre. E questo è l’ultimo invito. Guardatevene bene! Non ingannate voi e i fedeli che hanno il dovere di apprendere da noi la verità di Cristo.

lunedì 5 dicembre 2011

"Magistero autentico" ?

Il nostro Dante Pastorelli ha ripreso e commentato con le sue abituali chiarezza e competenza il seguente brano del "Giuramento di fedeltà" richiesto a norma di diritto canonico a coloro che assumono responsabilità nella Chiesa. Lo estraggo per dargli la visibilità che merita e condividere con chi si affaccia su queste pagine il miglior completamento della precedente riflessione. (L'immagine a lato ci mostra il rapporto speciale tra Maestro e allievo prediletto...)

Approfitto per inserire, in nota, il punto n.9 - sulla famosa "Nota praevia" citata da Dante - tratto dalla recente Supplica al Santo Padre Benedetto XVI, Sommo Pontefice, felicemente regnante, affinché voglia promuovere un approfondito esame del pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II, che fa seguito a quella a suo tempo unita da Mons. Brunero Gherardini, al suo LibroIl Concilio Vaticano II. Un discorso da fare. Anche questo ci aiuta a completare e ad approfondire.

Ex tradizionalisti


Conciliarismo alla riscossa

A proposito di un libro di Don Pietro Cantoni
(Riforma nella continuità. Vaticano II e anticonciliarismo)


di Belvecchio

Viviamo ormai in un mondo nel quale imperversano gli “ismi”, con tutto quello che di negativo comporta l’uso di questo suffisso.
Da “illuminismo” a “laicismo” troviamo tutta una serie di termini che esprimono una concezione distorta rispetto a quella espressa dal termine che fa da radice. Dai “lumi” che dovrebbero indicare una qualche chiarezza rispetto al buio e alla confusione, si passa ad una concezione della illuminazione che restringe la visuale alla sola capacità di comprensione della mera ragione umana, fino alla sua assolutizzazione. Dalla “laicità” che dovrebbe indicare la visione naturale del laico, diversa da quella del chierico, si passa alla invadenza di tale visione come fosse l’unica seria in grado di normare tutta la vita, di guidare ogni componente dell’esistenza, compresa quella spirituale, per di più dimenticando che il termine “laicità”, lungi dall’indicare una qualche realtà, di fatto designa una mera opinione: la realtà vera, infatti, è solo religiosa.
Adesso scopriamo anche che esiste il termine “conciliarismo”, chiaramente derivato da “conciliare”: ciò che attiene ad un concilio, che nel nostro caso sarebbe il Concilio Vaticano II.

La Madonna di Tonino Bello

La Madonna di Tonino Bello: non modello, ma modella.Per “pervertiti”



La mariologia del progressismo cattolico
e la Mariologia della Tradizione Cattolica
…passando per quella di Tonino Bello
Ma possibile che un vescovo possa essere santo e al contempo non ortodosso?”. A Tonino non piace la Madonna “retorica e magniloquente”. Maria che litiga con san Giuseppe, “che era taciturno”: “coppia in crisi”? Quella sua Maria “casalinga” contrapposta alla Maria “teologica”. Il Magnificat “è il canto della teologia della liberazione”. Una mariologia laica. E l’Eucarestia diventò solo… “pane”. E il card. Ratzinger con discrezione corresse la Maria “feriale” di Bello. La Maria delle “vampe” matrimoniali di don Tonino, dimentica che Giuseppe era il “castissimo sposo”. Distinguiamo la Mariologia della Tradizione dalla mariologia progressista.
 Tonino Bello era solito ripetere ai giovani:
«Anche Maria ha sperimentato la gioia degli incontri, l’attesa delle feste, gli slanci dell’amicizia, l’ebbrezza della danza, le innocenti lusinghe per un complimento, la felicità per un abito nuovo. Una sera, un ragazzo di nome Giuseppe prese il coraggio a due mani e le dichiarò: “Maria, ti amo”. E lei rispose veloce come un brivido: “Anch’io”… Santa Maria, donna innamorata.., facci capire che l’amore è sempre santo, perché le sue vampe partono dall’unico incendio di Dio. Maria, comunque, doveva essere bellissima. Non parlo solo della sua anima. Parlo, anche, del suo corpo di donna. Vogliamo immaginarla adolescente, mentre d’estate risale dalla spiaggia, in bermuda, bruna di sole e di bellezza»
L’errore di fondo è quello della svolta antropologica in Mariologia. Proporre la Madonna in questi termini, ai giovani, significa ignorare che sono già sazi e nauseati di estetica, di corpi, di “bermuda”, di spiagge, di abbronzature… Hanno sete di Dio, non di queste cose, che gli escono ormai dagli occhi e dagli orecchi. Proporre la Madonna in questi termini sembra l’istigazione ad un’ immaginazione pervertita, che tutto comprende “sub specie libidinis”, anche ciò che di più puro e più santo vi è in assoluto.

Oltre le battute

Tornielli. Oltre le battute serve l’onestà. Serve.













Le questioni cruciali della Chiesa e quindi del mondo chiedono di essere prese sul serio, non a colpi di battute. Questo vale per gli opinionisti di peso; le battute, insomma, lasciatele al sottoscritto.

Mons. Benigni e la Banca

Centro Studi Federici Lun Dic 5, 2011 
Mons. Benigni e la Banca
Dall’opera monumentale di Mons. Umberto Benigni, Storia Sociale della Chiesa (Casa Editrice Vallardi Milano, 1922, pubblichiamo il capitolo tratto dal terzo volume, La crisi della società antica. Dalla caduta alla rinascita dell’Impero Romano, dedicato a Israele, dove l’autore parla della questione della Banca. Ogni riferimento a fatti e personaggi dell’attualità è puramente casuale.

Il Mistero di Fatima e la Visione dell'inferno

Fatima e la Visione dell'infernoConferenza di Padre Stefano M. Manelli al convegno di studi sulla verità escatoligica dell’inferno e le sue implicazioni antropologico-teologiche.

Nel 1941 Suor Lucia - su richiesta del suo vescovo Mons. José Alves Correia da Silva - scrisse un resoconto delle apparizioni. In questo resoconto Suor Lucia spiegava che il segreto affidatogli nell’apparizione del 13 luglio 1917 constava di tre parti distinte, la terza delle quali non poteva però essere ancora svelata.
Suor Lucia affidò al Vescovo le prime due parti del segreto e queste furono rese pubbliche dal Santo Padre nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Suor Lucia descrive in questi termini la visione dell’inferno che le venne mostrata il 13 luglio 1917:

Del tutto indifferente?


Vi meraviglierete VI – Del tutto indifferente?

C’è una teoria filosofica che afferma invece proprio questo. Che tutte le religioni sono vere, ovvero nessuna è vera. Che Dio guarda solo alla sincerità delle intenzioni e che tutti possono servirlo rimanendo nella religione in cui sono stati educati o cambiandola a piacimento con qualsiasi altra (così, ad esempio, sostiene Rousseau nel suo Émile).
Questa teoria si chiama indifferentismo, ed è il nonno del relativismo, il relativismo per chi ancora pensa che Dio ci sia.