ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 14 dicembre 2011

Il Papa ci pensa su

Il Papa ci pensa su

Comunione ai divorziati? C’è un documento segreto

E’ stato il teologo Paul Zulehner, docente di Teologia pastorale all’Università di Vienna e amico del cardinale Christoph Schönborn, a tornare all’interno della prestigiosa rivista cattolica nordamericana U.S. Catholic sulla questione del divieto per i divorziati risposati di accedere alla comunione. “A porte chiuse” dice, “i vescovi austriaci hanno lavorato su un nuovo documento pastorale sul divorzio”. Il testo “non è stato reso pubblico ma sembra sia stato spedito a Roma per approvazione. Quale sarà il risultato finale?”. Zulehner non sa rispondere, ma dice: “La chiesa cattolica universale dovrebbe imparare dalle chiese ortodosse” che hanno la potestà di togliere l’impedimento di legame, “come raccomandava il cardinale Franz König – arcivescovo di Vienna dal 1965 al 1985, ndr – quasi 50 anni fa”.

Jacques Fesch


Un bravo prete (se ne trovano, se ne trovano) commentando la predica dei lavoratori dell’ultima ora (quelli a cui il padrone della vigna dà la stessa paga data a quelli che lavoravano dalla mattina) ha evocato un’immagine che mi è rimasta impressa. Ha detto: “non pensate a Dio non come ad una mamma gatta che, quando arriva il pericolo prende il cucciolo in bocca e lo porta in salvo; ma come alla mamma gorilla, che in caso di pericolo urla al cucciolo il quale le si attacca al collo, e, una volta che il cucciolo le si è attaccato al collo, lo porta in salvo.” Aggiungendo quindi: “Dio vuole la nostra partecipazione, non ci fa violenza; quando noi mettiamo del nostro, qualcosina, anche poco, poi lui mette il resto“. E così, anche ai lavoratori dell’ultima ora viene data la ricompensa piena, non un premio di serie B.
Pensando ai lavoratori dell’ultima ora, a tutti viene in mente il buon ladrone, al quale Gesù disse: “Tu oggi sarai in Paradiso con me” (e tenete conto che il Paradiso apriva proprio quel giorno, quindi quel delinquente, meritorio di morte per la giustizia degli uomini, c’è entrato fra i primi). Ma io voglio citare un altro esempio di “lavoratore dell’ultima ora”: Jacques Fesch, ragazzo francese classe 1930, una vita sbandata, matrimonio fallito alle spalle e omicida già poco più che ventenne. Ascoltate la sua storia nei video sotto.
E la cosa che più mi ha colpito, ascoltando questa storia, è stata la pochezza della conversione, cioè  il minimo appiglio che è bastato a Dio per tirar su dall’abisso Jacques: è bastato un grido improvviso di disperazione, e all’interno di quel grido le parole “Mon Dieu!”: e Dio ha risposto.
Non ha aspettato settimane di digiuno, novene di preghiere, no: alla prima richiesta: ha risposto.
Buona visione.

En passant..

"La Sindone non è un falso"

Sindone
SINDONE

Una nuova ricerca dell'Enea sul sacro Lino custodito a Torino

MARCO TOSATTIROMA
L’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha pubblicato un rapporto sui cinque anni di esperimenti svolti nel centro Enea di Frascati sulla “colorazione simil-sindonica di tessuti di lino tramite radiazione nel lontano ultravioletto”. In parole povere: si è cercato di capire come si è impressa sul telo di lino della Sindone di Torino l’immagine così particolare che ne costituisce il fascino, e il più grande e radicale interrogativo, di “individuare i processi fisici e chimici in grado di generare una colorazione simile a quella dell’immagine sindonica”.

Nell’articolo linkato si trova lo sviluppo della ricerca. Gli scienziati (Di Lazzaro, Murra, Santoni, Nichelatti e Baldacchini) partono dall’ultimo (e unico) esame completo interdisciplinare del lenzuolo, compiuto nel 1978 dalla squadra degli scienziati americani dello STURP (Shroud of Turin Reasearch Project). Una base di partenza di cui troppo spesso chi scrive e discetta di Sindone preferisce non tenere conto, a dispetto dell’evidenza dei dati, verificati da un accurato controllo su riviste “peer rewieved”, cioè approvate da altri scienziati in modo oggettivo e indipendente.

Tra ermeneutiche in conflitto

Un “Anno della Fede” a cinquant’anni dal Concilio Tra ermeneutiche in conflitto[1]

(di p. Serafino M. Lanzetta, FI) Il S. Padre ha indetto, con l’anniversario della solenne apertura del Vaticano II, l’11 ottobre 2012, un Anno della fede, collegandolo idealmente all’ultima assise conciliare. Il discorso ormai famoso di Benedetto XVI alla Curia Romana, del 22 dicembre 2005, segnò, in verità, una vera svolta nell’analisi del Concilio. Avviò una nuova disputa intorno al Concilio; un confronto non più a senso unico col monopolio di una certa ermeneutica, ma un dialogo a più voci, molte delle quali nuove e scevre di risentimenti o rancori di sorta.
L’ermeneutica giusta, al dire di Benedetto XVI in quel discorso, è la «riforma», o «l’ermeneutica del rinnovamento nella continuità». Una tale riforma comporta continuità e discontinuità secondo livelli diversi: «È proprio in questo insieme di continuità e discontinuità a livelli diversi che consiste la natura della vera riforma», scrive il Pontefice. Continuità nei principi dottrinali e discontinuità delle forme storico-contingenti, che facevano da supporto a tali principi.
Guardando però più da vicino il Vaticano II e in modo globale, si nota una riforma non solo delle forme storiche e sociali, come poteva essere ad esempio la nuova concezione dello Stato moderno, tale da indurre la Chiesa a ripensare la dottrina della libertà religiosa, rinunciando ad una religione di Stato, ma anche una certa riforma della stessa dottrina: la stessa libertà religiosa, ad esempio, da aspetto soggettivo come incoercibilità della coscienza nella sua apertura alla verità, diventa invocazione oggettiva della medesima plausibilità di tutte le religioni all’interno di uno Stato, in ragione del diritto alla libertà religiosa, che deve diventare libertà di culto (cf. DH 1 in relazione a DH 3 e 4): il livello soggettivo della libertà di coscienza diventa anche e soprattutto oggettiva egualità sociale di tutte le religioni.

Mario Monti e il Vaticano


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A seguito degli articoli che ho pubblicato su Mario Monti, un amico mi ha scritto chiedendomi perché mai avessi lasciato fuori il Vaticano dallo scenario. In effetti ha ragione a farmi una domanda del genere, gli articoli da me scritti non portano all’origine del perché abbiamo un governo non eletto da noi e un Mario Monti come Presidente del Consiglio.

Monti non si siede al tavolo delle trattative con i rappresentanti di tutto l’elettorato per trovare altre soluzioni. Semplicemente ascolta, fa sapere che è consapevole che vi siano delle proteste nei confronti della manovra, ma si va avanti così comunque. Punto. Lo fa con molta eleganza, sa come parlare e dare risposte a cui è difficile replicare. E’ stato addestrato a farlo. Per esempio, alla domanda posta da un giornalista durante una conferenza stampa: “Avete pensato ad estendere il pagamento dell’ICI anche alla Chiesa Cattolica?”, la risposta di Monti è semplice: “E’ una questione che non ci siamo ancora posti”. Punto. Il tutto senza diritto di replica.
Quindi parlando di Monti e il Vaticano, non si può poi evitare di parlare della finanza mondiale, del Nuovo Ordine Mondiale, di Giorgio Napolitano, della Federal Reserve Bank, della Banca Centrale Europea, dei Gesuiti,della Chiesa Cattolica, per poi ritornare a Monti e ricominciare in altre direzioni.

I FEDELI PROTESTANO

ADEGUAMENTO LITURGICO A TORINO: I FEDELI PROTESTANO

di Francesco Colafemmina

Quello del Sacro Cuore di Maria a Torino è un mirabile esempio di chiesa di fine ottocento, venata di luminosi decori in stile art nouveau. Questa splendida chiesa il cui presbiterio è composto da un bell'altare sormontato dalla statua della Vergine, è stata improvvisamente votata dai monaci che l'amministrano al martirio dell'adeguamento liturgico. 

Leggiamo una sintesi di quanto sta accadendo: "Sono previsti dei lavori invasivi all' interno della chiesa: è stata abbattuta, col danneggiamento del basamento in pietra verde, la balaustra che delimita la zona presbiterale, e verranno realizzati altare, trono e un ambone futuristico, tutto in marmo bianco e acciaio corten, materiali costosissimi, con inevitabile spreco di molto denaro in un momento così critico per il paese. E' un progetto faraonico che non solo stravolge la chiesa, ma che soprattutto non ci appartiene e sul quale non è stato informato nessuno. Oltre a ciò verrà collocata una croce dorata sospesa e verrà rifatto l'impianto acustico. In questo contesto l'interno della chiesa appare degradato in molti punti."

Sul bollettino parrocchiale la triade monastica che regge la chiesa spiega il progetto in questi termini: "Un altro obiettivo importante è quello di riequilibrare il messaggio iconografico riconducendolo verso la centralità del mistero pasquale di Cristo. Per fare questo abbiamo pensato all’immagine dell’Agnello di Dio, scolpita sull’altare e in asse con una nuova croce in metallo dorato sospesa sul fondale e con la grande statua di Maria già esistente.(...) È una croce gloriosa, senza il crocifisso, perché la figura di Cristo è già centrale nell’altare, con l’immagine dell’Agnus Dei."

martedì 13 dicembre 2011

Pastori &/o Lupi

Belgio, ecco i laici che aspirano a guidare le comunità



BRUGES
Si allarga alle Fiandre la protesta dei cattolici ribelli. Mentre prosegue la bufera sulle denunce per abusi sessuali
REDAZIONE
ROMA

Due sono i temi che dominano il dibattito interno alla chiesa del paese europeo negli ultimi tempi. Da un lato lo scandalo degli abusi sessuali perpetrati da alcuni esponenti del clero, e dall’altro la proposta, con tanto di appello, di un gruppo di cattolici che auspicano l’apertura del sacerdozio a uomini sposati e alle donne .

Povero Cristo!

Gesù a Montecitorio


di Vincenzo Maddaloni
I presupposti ci sarebbero tutti per ricavare un  profilo aggiornato dei 150 anni del Paese, da questo inedito rapporto tra  Mario Monti e il suo governo da una parte e l’ampia maggioranza del mondo cattolico - gerarchie comprese - dall’altra. Era dai tempi della prima Repubblica che non accadeva, sebbene il contesto sia oggi diverso, molto diverso, quasi inedito. Un tempo, quando il mondo - ricordate - era diviso in due blocchi, in Italia c’era un governo della Dc quale baluardo dei credenti contro gli “atei” comunisti. Nell’èra della globalizzazione invece, c’è il governo dei banchieri, imposto dal Fondo Monetario internazionale e dalla Banca centrale Europea. Con a capo Mario Monti, che è l'esponente della Commissione Trilaterale e del Bildelberg club http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg, nonché consulente della banca americana di Goldmann-Sachs e di Coca Cola company.

Tempora bona veniant!

Gary Krupp, un ebreo americano, è venuto in possesso della lettera di una donna ebrea la cui famiglia si salvo grazie all’intervento diretto del Vaticano«E’ una lettera insolita, scritta da una donna che vive oggi nel nord dell’Italia e che dice che lei, con sua madre, suo zio e pochi altri parenti era a un’udienza con Pio XII nel 1947», ha dichiarato. Vicino al Papa, durante l’incontro c’era anche monsignor Giovanni Montini, il futuro Papa Paolo VI. Suo zio -ha spiegato Krupp- fissando il Papa disse: “Voi eravate vestito come un Francescano”, poi rivolgendosi a Montini: “e voi come un sacerdote. Mi avete portato fuori dal Ghetto fino in Vaticano”. Montini ha risposto subito: “Silenzio, non dite mai nulla di questa storia”.

alla scoperta di Comunione e Liberazione

Saverio Tommasi alla scoperta di Comunione e Liberazione - IL VIDEO SHOCK SULLA CHIESA CATTOLICA.




Saverio Tommasi - tutti i video: http://www.saveriotommasi.it/video/ - ha trascorso dodici ore al meeting di Comunione e Liberazione 2011. Dodici ore fra integralismi cattolici, voti di castità e tanta, tanta amicizia. 

Costruiremo ancora cattedrali ?




"Costruiremo ancora cattedrali"
l’esoterismo cristiano da Giovanni Cantoni a Massimo Introvigne


 Alleanza Cattolica, l’associazione fondata da Giovanni Cantoni "a metà degli anni ‘60" (1), gode oggi alla fine degli anni ‘90, dopo più di 30 anni di attività, se non di una certa notorietà, almeno di una certa influenza. Tra i suoi militanti, l’on. Michele Vietti (2) è membro del Consiglio Superiore della Magistratura (quota CCD), l’on. Alfredo Mantovano è stato coordinatore di Alleanza Nazionale e ne è il responsabile per la giustizia, Massimo Introvigne (la cui notorietà ha valicato i confini nazionali) (3) è forse il più noto esperto di "sette" e "nuovi movimenti religiosi", nonché fondatore del CESNUR. Il mensile Percorsi, vicino ad Alleanza Nazionale, è quasi appaltato ad Alleanza Cattolica (4). Molti suoi dirigenti, infine, sono stimati docenti universitari. Alleanza Cattolica è stata ed è ancora influente anche nel (piccolo) mondo del tradizionalismo cattolico. In Italia rappresenta, col Centro Culturale Lepanto del prof. Roberto De Mattei ed altri movimenti similari, il pensiero e l’azione della brasiliana Società per la difesa della Tradizione, della Famiglia e della Proprietà (TFP) del prof. Corrêa de Oliveira, che tanto peso ha avuto in questo ambiente, non solo in America Latina, prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II. Dopo aver appoggiato il movimento di Mons. Lefebvre, Alleanza Cattolica se ne separò a partire dal 1981.

lunedì 12 dicembre 2011

Il Papa Rosso

 Diario Vaticano / Il cardinale Bertone ha una marcia in più
Per ottenere "facoltà speciali" in deroga alle norme canoniche, i capi di curia non possono più rivolgersi direttamente a Benedetto XVI. Devono passare per il segretario di Stato. Che istruirà lui la pratica

di ***

CITTÀ DEL VATICANO, 12 dicembre 2011 – Un'innovazione normativa introdotta nei mesi scorsi ha ridefinito e accresciuto il potere di coordinamento della segreteria di Stato nei confronti degli altri dicasteri della curia romana.

La novità si trova in un rescritto “ex audientia SS.mi” firmato dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone.

I fratelli dei fratelli

La Civiltà Cattolica, anno 60°, vol. III (fasc. 1417, 23 giug. 1909), Roma 1909, pag. 3-17.

LA RELIGIONE MASSONICA

I.

Per la ferrea legge del segreto giurato, da cui sono stretti i massoni di tutti i gradi maggiori e minori; per la differenza stessa dei gradi gerarchici, onde i massoni dei gradi inferiori rimangono esclusi dagli arcani della setta, riservati a quelli dei gradi più alti; per la pratica gelosa del non comunicarsi e trasmettersi i misteri più intimi della massoneria esoterica (ἀπόῤῥητα) altrimenti che a viva voce e colla tradizione orale; finalmente per la facilità e prontezza, con cui la sfinge massonica si cambia, si trasforma, si camuffa, s'infi[n]ge nelle sue manifestazioni esterne, alterando, modificando e rimaneggiando formole, canoni e statuti exoterici, per acconciarsi ad ogni specie di contingenze e circostanze, nell'unico intento di conservare sempre integro il suo carattere essenziale di società segreta, che vuole ingannare i profani sulla natura e sul fine dell'opera sua; chiaro è che riesce ben difficile il non incappare in qualche errore, ogni volta che un estraneo alla setta tenebrosa voglia entrare nei suoi segreti e determinarne chiaramente il valore, le tendenze, gli effetti.

Assisi non docet (per fortuna..)

 conversione dal buddhismo al cattolicesimo

Tra i massimi studiosi europei delle religioni orientali vi è Paul Williams, professore emerito di “Filosofia indiana e tibetana” presso il Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università di Bristol, per oltre 30 anni è stato uno delle maggiori autorità accademiche sul buddismo. Tuttavia nel 1999 si è convertito con grande sorpresa al cattolicesimo, dopo aver seriamente riflettuto sul karma e l’aldilà.
Lui stesso era un convinto buddista, intellettuale e professionista fino alla conversione che, come dicevamo ha sorpreso i suoi allievi, colleghi e familiari. La rivista buddhista inglese, Dharmalife, la prese davvero male scrivendo: «Williams è uno dei principali studiosi inglesi del buddismo e un praticante buddista da molti anni. Come stupefacentemente è stato udito, ha deciso di diventare cattolico. Cattolicesimo!».

Defensores Fidei

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DIFENDESSERO LA FEDE IN GESU’ CRISTO (E I DOGMI) CON LA STESSA TENACIA CON CUI SI BATTONO PER ICI E OTTO PER MILLE…

La campagna sull’ “Ici della Chiesa” è stata lanciata dai radicali per anticlericalismo, ma gli ecclesiastici hanno dato una risposta così disastrosa che alla fine la Chiesa – oltre a doversi piegare sull’Ici – ne ha ricavato pure un grande danno di immagine e di credibilità.

Gli strateghi

Gli strateghi della guerra dell’ICI contro la Chiesa

Autore: Amato, Gianfranco  Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it
Non vi è nulla di casuale nei feroci attacchi che la Chiesa Cattolica sta subendo in materia di agevolazioni fiscali. Si tratta di un’offensiva che risponde ad una strategia militare ben precisa e ben orchestrata. La battaglia è iniziata a metà dello scorso agosto. Per l’esattezza il 19 agosto 2011, quando Gustavo Raffi, Gran Maestro della potente obbedienza massonica del Grande Oriente d’Italia, lancia l’attacco. In un comunicato rilasciato dalla Villa Il Vascello, prestigiosa residenza romana e luogo simbolo della repubblica del 1848, Raffi proclama: «E’ giusto che lo Stato abolisca le esenzioni dell’ICI per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato». Spiega il Comandante massonico delle truppe anticlericali: «In un tempo di grave crisi economica, in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli, (…) non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo». Et voilà, la Chiesa è servita. Del resto, è sempre il battagliero Raffi a precisare che «la Libera Muratoria è dalla parte di chi si rimbocca le maniche per far uscire il Paese dalle secche dell’egoismo e dell’indifferenza».

Fratelli maggiori/peggiori?

NY, quanti abusi in Sinagoga
La piaga degli abusi commessi sui minori non è un'esclusiva della chiesa cattolica negli Usa.
Rilanciamo questa agenzia Agi dall'America:
La piaga degli abusi commessi sui minori non è un'esclusiva della chiesa cattolica negli Usa.Per la prima volta lo scandalo ha investito la comunità ebraica, in particolare quella più ortodossa di Brooklyn. Secondo quanto riporta il New York Post l'ufficio del procuratore distrettuale, Charles Hynes, ha rivelato che negli ultimi tre anni sono state arrestate 85 persone accusate di aver molestato almeno 117 bambini.

L'operazione, battezzata 'Kol Tzedek' (in ebraico 'Voce della giustizia') prosegue. 
Finora 38 casi sono stati chiusi: 14 accusati hanno subito condanne dai 10 ai 20 anni mentre per altri 24 sospetti non si è riusciti a dimostrare la loro colpevolezza. A complicare le indagini è anche l'atmosfera di estrema riservatezza e le regole in cui si vive nella comunità ortodossa di Brooklyn. Le vittime, infatti, sono obbligate ad attendere il placet dei rabbini prima di denunciare gli abusi.



Oremus non sit..

 Nuovo Custode della fede cercasi, meglio se somiglia a Ratzinger

La notizia che nel mese di febbraio con ogni probabilità Benedetto XVI concederà la berretta cardinalizia a una dozzina di vescovi – oggi i cardinali elettori sono 111, nove in meno del tetto massimo previsto; a fine 2011 diventeranno 110, mentre entro il mese di febbraio saranno 108 – non è l’unica importante del nuovo anno. C’è anche il cambio decisivo, per la curia romana di domani, del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Il 75enne cardinale statunitense William Levada, infatti, ha già preso accordi per ritirarsi nella San Francisco che lo vide arcivescovo dal 1995.
Levada venne chiamato da Ratzinger in sella all’ex Sant’Uffizio principalmente per curare la sezione disciplinare del “ministero” che l’attuale Papa aveva guidato dal 1981. Levada, negli Stati Uniti, aveva vissuto in prima persona lo scoppiare dello scandalo della pedofilia –

domenica 11 dicembre 2011

Angeli poco "fiction"

Angeli poco "fiction"
Ha raggiunto anche il Vaticano la vicenda della maestra Cristina Vai, sospesa dall'insegnamento della religione nella scuola elementare Bombicci di Bologna per una lezione sulla caduta degli angeli tratta dall'Apocalisse
VATICANISTA DE LA STAMPA
Ha ricevuto una lettera dalla Segreteria di Stato Vaticana la maestra sospesa nei giorni scorsi dall'insegnamento nella scuola elementare 'Bombicci di Bologna per una lezione giudicata troppo 'forte sulla caduta degli angeli tratta dall'Apocalisse, che avrebbe turbato una bimba della 'prima B'. A denunciare la vicenda era stato il parlamentare Pdl Fabio Garagnani, che aveva presentato un'interpellanza per il ripristino della 'legalità scolastica, fissando i limiti di intervento del dirigente scolastico che ha deciso la sospensione, e che ora annuncia un possibile esposto denuncia per abuso d'ufficio nei suoi confronti. «A fine novembre ho scritto una lettera al Papa per raccontare le mia situazione - ha spiegato la maestra, Cristina Vai - e ringraziarlo per la sua battaglia eroica contro lo spirito nichilista di questi tempi». Ora l' insegnante ha reso noto il testo della missiva, datata 2
dicembre, che reca l'intestazione della Segreteria di Stato e la firma di mons.Peter B.Wells, assessore per gli Affari generali:

Un’altra figuraccia

Un’altra figuraccia per l’UAAR a causa di un vigile urbano contro le ostie

Ci risiamo: dopo essersela presa con le campane di Pisa (cfr. Dossier 4/8/10) , l’associazione degli invas-atei razionalisti UAAR -che ha evidentemente molti impegni, bisogna ammetterlo- si è scatenata contro le ostie e la transustanziazione. Ha valutato quale fosse il suo associato che meglio poteva portare avanti la questione dal punto di vista teologico e scientifico-razionale e ha candidato il pensionato e addirittura nientepopodimeno che ex comandante dei Vigili Urbani di Ancona, Dante Svarca. Il razionalista vigile urbano, ha accettato l’incarico e ha presentato un esposto a carico del vescovo, mons. Edoardo Menichelli, dopo averlo diffidato a dare disposizioni ai sacerdoti della sua diocesi di “astenersi dal presentare ai fedeli l’eucaristia come il miracolo della transustanziazione, affermando la presenza effettiva nell’ostia consacrata della vera e viva carne di Gesù”. Ma non avendo ricevuto alcuna risposta, il celebre genetista Svarca ha chiesto che vengano acquisiti «campioni di ostia consacrata e ancora da consacrare» per poi procedere all’esame del Dna, in modo da «chiarire definitivamente se sia avvenuto qualche reale cambiamento nell’ostia, a seguito della consacrazione».

Rabbi Giuliano, meglio dei vescovi.


Adesso i cattolici che "capiscono" l'aborto non parlino di amore               di Giuliano Ferrara
Dilemma etico sulla 16enne di Trento costretta a interrompere la gravidanza. La famiglia si è rivolta al giudice perché oggi si pretende il diritto di fare qualunque cosa evitando le conseguenze
La scomparsa della pietà è una notizia che so­vr­asta la crisi dell’euro e qualsiasi altra noti­zia. Una ragazza di sedici anni ha abortito, cioè si è liberata annichilendola di una creatura umana concepita nel suo grembo, dopo e a causa di una campagna pedagogica scatenata con le mi­gliori intenzioni dai suoi genitori a nome di un valo­re sociale sordo a ogni re­mora di tipo etico (di buo­ne intenzioni è lastricata... eccetera). Padre e madre hanno addirittura chiesto un’ingiunzione di tribuna­le­per costringere all’abor­to, senza ottenerla per adesso, e arrivando lo stes­so allo scopo attraverso la persuasione forte e la con­duzio­ne per mano al patibolo della vita di una bam­bina recalcitrante. In tempo liturgico, come direb­bero i cattolici e come dice la tradizione cristiana, di Avvento. La storia l’ha raccontata Cinzia Sasso, giornalista di Repubblica e first lady della Milano progressista e bendicente. È una storia maledetta e semplice.