ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 25 dicembre 2011

Il calcio dell’asino


Il calcio dell’asino di De Monticelli a don Verzé, meritato ma fa schifo

Il calcio dell’asino. “Una grande giornata per l’Università Vita e Salute… forse l’inizio di una vita nuova”. Sul Fatto di ieri, Roberta De Monticelli ha intonato il suo natalizio Exultate jubilate, ma ne è uscito uno stonato raglio d’asino. Irritante anche per chi, come noi, di calcioni a don Luigi Verzé ne ha dati, quando il mondo dei giornaloni osannava con secondi fini più che apparenti il prete libero-pensatore sui temi bioetici. Scrive De Monticelli che i docenti dell’Università del San Raffaele – forse anche fiutando arrivare i soldini freschi e puliti di nuovi soci (l’Humanitas) che allontanerebbero la minacciosa cordata vaticana – hanno messo a punto uno “statement” in cui configurano modifiche sostanziali allo statuto dell’ateneo (elezione del rettore e altro) nonché la nomina di un nuovo cda il cui presidente sia “una figura di alto valore professionale e deontologico”. Insomma rottamare dalla carica di rettore don Verzé, che in effetti aveva provato a fare dell’ateneo l’ultima ridotta di resistenza dentro la sua creatura. Niente da fare, ora i docenti libero-pensatori o diversamente credenti vogliono l’università tutta per loro, in nome del “rilancio dei suoi valori e principi ispiratori” e di una nuova era sotto “lo sguardo critico della società civile”. L’orticello accademico è sacro.

San Simonino

Abbiamo il Santo prottettore del Blog...Papa Benedetto XIV disse di lui "Fu crudelmente messo a morte in odio alla fede". Un grande Santo martire preso in odio dalla Gerarchia modernista conciliare...

 
Nel giorno Santissimo di Natale in cui è nato il Nostro Redentore ci siamo imbattuti, grazie al nostro carissimo amico Mario, nella figura luminosa del Santo Simonino, un giovane bambino Cristiano ucciso,in un rituale ebraico, a Trento all'incirca nel 1475. Ebbene questo luminosissimo  Santo è stato cancellato dalla Gerarchia corrotta Conciliare lo stesso giorno che fù firmato il documento massonico "Nostra Aetate". come non prendere ad esempio questo piccolo grande martire cattolico per prenderlo a protezione  del nostro blog?

San Simone da Trento
(festa liturgica 24 marzo)

Simone di Trento fu martirizzato il 23 marzo 1475. Dopo un'accurata inchiesta la Chiesa riconobbe la realtà del martirio dell'innocente fanciullo. Nel 1584 il suo nome fu iscritto nel Martirologio romano col titolo di Santo su ordine di Papa Gregorio XIII; nel 1588 Papa Sisto V concesse per la diocesi di Trento Messa e Officio proprio del Beato Simonino. La Bolla Beatus Andreas del 22 febbraio 1755 del Papa Benedetto XIV riconobbe nuovamente il culto prestato a san Simonino XIV affermando che "fu crudelmente messo a morte in odio alla fede", culto confermato da innumerevoli miracoli. Il popolo di Trento ha venerato il suo piccolo patrono fino ai giorni nostri.
 Bolla Beatus Andreas di Papa Benedetto XIV...
 ...Poi, però, tutto divenne chiaro. Sotto la consultazione delle prove, l'atto di omicidio insieme con la sua motivazione è stata provata, ed è anche certo che gli assassini erano ebrei, che emerge dai documenti del procedimento, che oggi sono ancora conservati negli archivi segreti di Engelsburg. Come abbiamo mostrato nel nostro lavoro di De Canonisatione, Libro 3, Capitolo 15, nr. 6, Papa Sisto IV, da un breve papale ha quindi approvato la celebrazione della Messa e l'Ufficio nel suo nome [Simone], da leggere nel giorno stabilito in città e il vescovato intero di Trento, per l'onore della Simon beato, e (il Papa) inoltre concessa l'indulgenza plenaria a tutti coloro che, avendo avuto il sacramento della Confessione e della Comunione, visitare la chiesa in cui sono venerate le sue reliquie nel suo giorno dell'anno. 



San Simonino

«“Tu sei crocefisso e trafitto come Gesù l'appeso, in ignominia e vergogna come Gesù”. Per i partecipanti al rito sembra che l'infante cristiano avesse perduto la sua identità (se mai l'aveva posseduta ai loro occhi) e si fosse trasformato in Gesù “crocifisso e appeso”»
(Ariel Toaff, Pasque di sangue, ed. il Mulino, 2007, p. 196) 

Una tantum!

NATALE 2011. IL SERMONE DI BENEDETTO XVI: UN MACIGNO CHE SI ABBATTE SULL'UMANITA'. PARADISO, PURGATORIO E INFERNO

Pontifex.RomaIl Santo Padre Benedetto XVI durante la Messa della notte, celebrazione della natività di Nostro Signore, ha pronunciato parole ed ammonizioni che passeranno alla storia e che, a mia memoria, non ricordo essere state pronunciate da altri Prelati. Fedele alla tradizione e, rigorosamente nella universale lingua latina, il Pontefice ha celebrato Messa, come un macigno che si abbatte sulle certezze dell'uomo, ha pronunciato parole degne dei più santi Padri e Dottori della Chiesa; lo ha fatto non in una semplice omelia, ma, definiamola come si conviene, in un vero e proprio sermone, termine oggi denigrato dai progressisti ma che, in realtà, altro non significa che "pronunciare un discorso di argomento sacro". Benedetto XVI, di fronte alla vana gloria ed alle certezze proprie di chi è vittima dello spirito del mondo ha detto: «chi desidera entrare nel luogo della nascita di Gesù, deve chinarsi. Mi sembra che in ciò si manifesti una verità più profonda, dalla quale ...
... vogliamo lasciarci toccare in questa Notte santa: se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione “illuminata”».
Ed ancora: «Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. Dobbiamo seguire il cammino interiore di san Francesco», «Dobbiamo chinarci, andare spiritualmente, per così dire, a piedi, per poter entrare attraverso il portale della fede ed incontrare il Dio che è diverso dai nostri pregiudizi e dalle nostre opinioni: il Dio che si nasconde nell’umiltà di un bimbo appena nato».
Benedetto XVI in poche righe di sermone ha riassunto il senso della cristianità ed ha introdotto, senza timore, significato e scopo cardine della vita di ogni uomo. Ha suscitato riflessioni tremende sulla vita di ognuno di noi ed ha scosso le coscienze con un terremoto di parole sante.
Nel suo discorso, il Santo Padre ha elevato agli onori il primato indiscusso di Cristo RE che, nonostante fosse un indifeso Bimbo, doveva essere salutato e riverito inginocchiandosi, scendendo dal cavallo della superbia, dell'intelletto, della testardaggine e dell'immoralità.

sabato 24 dicembre 2011

Christus natus est nobis

VIDEO:  - canto gregoriano

E’ più felice chi celebra l’originale significato cristiano del Natale!


La redazione desidera inviare i migliori auguri di un S. Natale a tutti i lettori e alle loro famiglie, ricordando in modo un po’ originale una ricerca svolta nel dicembre 2003 da ricercatori dell’Università di Warwick, secondo i cui risultati «coloro che celebrano l’originale significato cristiano del Natale sono, nel complesso, più felici di quelli che celebrano le feste natalizie nel pieno spirito del materialismo e del consumismo», o di coloro che vogliono trasformarla in una  ”festa delle luci”. 

2011 SECONDA FASE ‘MONDIALISTA’ DELLA SVOLTA GIUDEO-CRISTIANIZZANTE

Con la pubblicazione di questi ultimi articoli, don Curzio Nitoglia coglie l’occasione per inviare a tutti i più sinceri auguri di un sereno Santo Natale nel Signore.
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d. CURZIO NITOGLIA
20 dicembre 2011
 Avanproposito
● Prima del Vaticano II la distinzione e contrapposizione tra Cristianesimo e Giudaismo talmudico o post-biblico era pacifica.
Purtroppo la distinzione non solo pian piano si è affievolita (con Giovanni XXIII) ma è stata ribaltata con Nostra aetate e dall’insegnamento di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Cosi che dalla distinzione si è passati alla confusione e alla omologazione dottrinale e teologica degli opposti (Cristo e anti-cristi).
● Tuttavia restava un passo ulteriore da compiere. L’illustrazione di questo secondo livello è il cuore del presente articolo. Le dichiarazioni del rabbinato e dell’alto clero sono di una gravità inaudita, ma sono reali e bisogna prenderne atto. Dopo la livellazione dottrinale oramai compiuta, bisognava giungere a quella pratica: specialmente politica (1948, Stato d’Israele / 1993, suo riconoscimento da parte del Vaticano) ed economico-finanziaria (crisi del Dollaro e dell’Euro). A partire dal 2001 sino al 2011 abbiamo assistito al costante e progressivo innalzamento (quasi mascherato e non esplicitamente sbandierato) della “Torre di Babele” del ‘Nuovo Ordine Mondiale’ con una ‘Repubblica Universale’ (Usa/Israele) e un ‘Tempio Universale’ (Assisi I-III, 1986-2001). Proprio in questi ultimi mesi si parla apertamente ed esplicitamente di una seconda fase dell’azione congiunta ebraico-cristiana (non più dei soli colloqui), che deve preludere ad un Nuovo Ordine Mondiale economico/politico, il tutto alla luce della shoah e di Nostra aetate, che sono correlative come padre e figlio. Porgo al lettore le seguenti considerazioni con la speranza che i cristiani aprano gli occhi e non cadano vittime della globalizzazione religiosa e economico/politica, la quale è la peggior tirannia, mascherata da “democrazia”, che si possa immaginare.
● L’articolo che segue è un commento di questa seconda fase, partendo da Orwel e giungendo a Benson per mostrare come dalla shoah e Nostra aetate si sia arrivati oramai alla ultima fase di realizzazione economico-finanziaria del Nuovo Ordine Mondiale voluto dai rabbini e dagli ecclesiastici neomodernisti.

L’ ICI e i Sodomiti!

Cristo Expulsando a los Mercaderes del TemploAvete voluto la bicicletta?!
Secondo la migliore (e dunque peggiore) scuola di Goebbels. Basterebbe leggere il testo della legge per capire che la Chiesa l’Ici la paga. Fare un altarino in un albergo è elusivo o evasivo?… qui casca il cosacco! Come mai gli è sfuggito che anche sinagoghe e moschee hanno gli stessi “privilegi”? Non è l’Ici l’obiettivo: è la Chiesa. I pubblicani: i tassatori dei tempi di Gesù.

Una risposta a Mons. Ocáriz

“Continuità” e “accettazione” del Concilio: una risposta a Mons. Ocáriz

Desidero dar voce al testo di un lettore e condividerlo con tutti, perché è una interessante ulteriore analisi e valutazione della querelle che è sotto la nostra attenzione e vigilanza in questo tempo di fiduciosa attesa della composizione della vicenda che riguarda la regolarizzazione canonica della FSSPX ed anche di custodia e diffusione dell'autentica Tradizione bimillenaria - e non soltanto "conciliare" o forse anche "conciliaristica" - che con Mons. Gherardini riconosciamo come evolutiva in senso veritativo, non vivente in senso storicistico.


Il sito de L’Osservatore Romano pubblica, nelle lingue principali, un articolo di Mons. Fernando Ocáriz,Sull’adesione al concilio Vaticano II , datato 2 Dicembre. L’autore – teologo, Vicario Generale dell’Opus Dei, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede – si può considerare uno dei maggiori esperti “romani” del mondo tradizionalista e, quel che più importa, delle sue posizioni propriamente teologiche: ha partecipato, infatti, già ai colloqui con Mons. Léfebvre, nel 1988; è stato “Esperto Permanente” della Pontificia Commissione “ Ecclesia Dei ”; da ultimo e soprattutto, ha fatto parte della commissione bilaterale che ha condotto le discussioni dottrinali tra la Santa Sede e la Fraternità S. Pio X. Questo suo articolo, benché porti un titolo assai generico, sembra indirizzato soprattutto ai tradizionalisti, nell’intento di chiarire l’esito di tali discussioni: il Preambolo Dottrinale presentato alla S. Pio X e, in particolare, l’ambito di “ libera discussione ” che verrebbe ammesso sui documenti conciliari.

Avanti Lutero..!


Ecumene in musica. Il luterano Bach sulla tv dei vescovi
Tra Natale e Capodanno, TV 2000 farà ascoltare tutte le Cantate composte da Bach per le messe del periodo natalizio. Con il teologo e musicologo PierAngelo Sequeri che le svelerà nella loro vera essenza. Una lezione anche per le liturgie cattoliche

di Sandro Magister




ROMA, 23 dicembre 2011 – Tre anni fa, a far risplendere di nuova luce le sette mirabili antifone gregoriane che accompagnano il Magnificat dei vespri di rito romano nei sette giorni prima del Natale, era stata "La Civiltà Cattolica", con un editoriale di Maurice Gilbert, direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme:


Nelle feste natalizie di quest'anno, invece, è un altro capolavoro della musica liturgica cristiana a brillare di luce nuova: il celeberrimo ma spesso incompreso "Oratorio di Natale" di Johann Sebastian Bach. Fatto riascoltare nella storica esecuzione diretta da Nikolaus Harnoncourt nel 1982 e raccontato e svelato nella sua vera essenza da un teologo e musicologo di eccezione: PierAngelo Sequeri.

A portare questo dono di Natale a un largo pubblico è TV 2000, la televisione di proprietà dei vescovi italiani.

venerdì 23 dicembre 2011

I DANNI DEL MODERNISMO

I DANNI DEL MODERNISMO ED IL "GIURAMENTO ANTI MODERNISTA"


Pontifex.RomaAlcuni lettori dei miei testi mi hanno privatamente contattato, chiedendomi di pubblicare il testo integrale, con annesse considerazioni personali, del "Giuramento anti Modernista". A dire il vero un articolo analogo lo inviai a Pontifex vari anni fa, tuttavia non riesco più a trovarlo. Ho deciso, pertanto, di estrapolarne una sintesi dal sito della M.S.M.A., di commentarlo e di riproporlo ai miei lettori e, fortunosamente, ciò avviene proprio in concomitanza del Santo Natale che, come noto, almeno in occidente è vissuto dalla gran parte dei battezzati in maniera modernista, quindi sbagliata ed ereticale. Parto facendo un piccolo cenno al significato, in ambito cattolico, del termine modernista: "modernista è il fautore o seguace del modernismo cattolico" che, al pari di un aderente a qualsivoglia setta protestante, abbraccia e pratica quelle interpretazioni dottrinali fuorvianti e si comporta in maniera non consona al buon cristiano e non aderente a ...... quanto previsto nel Magistero (vasto ma molto chiaro).

Salvare quale Europa?


Come salvare l’Europa (non l’euro) col realismo della scolastica

(di Roberto de Mattei su Il Foglio del 23/12/2011)
DAL MEDIOEVO ALLA “SCUOLA AUSTRIACA”, UNA CRITICA IN NOME DELLA TRADIZIONE ALLA MONETA NATA CONTRO L’ETICA.
La principale preoccupazione del governo Monti sembra oggi quella di “salvare l’euro”, nella convinzione che dalla salute della moneta unica dipenda il benessere economico dell’Italia e dell’Europa. Il problema che l’Italia e l’Europa avrebbero di fronte sarebbe monetario e lo strumento per risolverlo di natura fiscale.

Canterbury,inchiesta abusi


VATICANISTA DE LA STAMPA
L'arcivescovo di Canterbury ha messo sotto inchiesta una diocesi dove preti anglicani hanno potuto continuare a lavorare pur essendo stati accusati di pedofilia. La decisione di Rowan Williams, capo spirituale della Chiesa di Inghilterra, di indagare sulla diocesi di Chichester segna la prima volta dagli anni Ottanta che un arcivescovo di Canterbury ordina una ispezione apostolica in una diocesi. Lo scandalo della pedofilia ha provocato un terremoto nella Chiesa Cattolica, in particolare nei paesi anglosassoni, ma non era finora mai emerso in modo vistoso nel mondo protestante. Qualche mese fa il Vaticano ha ordinato una visita apostolica all'abbazia di Ealing a Londra dopo che sono venuti in luce anni di abusi da parte di monaci.Lo scandalo di Chichester vede al centro due vicari, Roy Cotton e Colin Pritchard, che hanno molestato bambini in chiese delle Midlands e dell'East Sussex negli anni Settanta e Ottanta. In maggio un'inchiesta ha scoperto che i due hanno potuto continuare a prestare servizio nonostante i loro superiori
fossero a conoscenza di gravi accuse nei loro confronti

giovedì 22 dicembre 2011

LA “SINDONE” DI PADRE PIO

 
Di Renzo Allegri
renzo@editorialegliolmi.it
Foto di Nicola Allegri
Nell’autunno del 1998, ricevetti una telefonata. Un figlio spirituale di Padre Pio mi chiedeva di andarlo a trovare. <<Lei è un giornalista che scrive spesso di Padre Pio, io leggo i suoi articoli>>, disse. <<Ho qualche cosa di molto importante da raccontarle>>. 
Padre Pio era morto da trent’anni. Il processo della sua beatificazione era finito e si conosceva già la data della solenne proclamazione della sua santità 
Andai a trovare quell’uomo e mi raccontò una storia così sconcertante da farmi pensare che, almeno in parte, fosse frutto della sua fantasia. Riferii la storia in un mio articolo, ma con tono distaccato, come per far capire al lettore che riportavo fedelmente ciò che mi era stato detto, ma io stesso stentavo a credere che quei fatti fossero realmente accaduti. 
Sono trascorsi quasi tredici anni e quella storia è tornata di attualità. Di essa se ne stando interessando alcune personalità ecclesiastiche e anche un famoso scienziato. I risultati finora raggiunti dimostrano che si tratta di una storia seria, anche se incredibile da un punto di vista razionale, che aggiunge un nuovo sorprendente capitolo ai misteri carismatici di Padre Pio. 

Conciliabuli fructus

Gesù non abita più in Europa Perso il primato della fede

(di Maurizio Caverzan su Il Giornale del 21/12/2011) Le famose «radici cristiane dell’Europa» che a lungo hanno alimentato il dibattito tra gli intellettuali e i politici del Vecchio Continente durante la stesura della Costituzione europea hanno sempre minor influenza nel mondo. Non è una notizia inedita n´ sconvolgente, tanto è sotto gli occhi di tutti la progressiva scristianizzazione del mondo occidentale.

Historia repetitur ?

 Il genocidio della Vandea
Quei 100.000 km quadrati, quelle 770 parrocchie insorte, quegli 800.000 abitanti “non hanno alcuna caratteristica distintiva comune”. Appartengono a province diverse, obbediscono ad abitudini diverse, non hanno avuto una storia comune; la Vandea è, pertanto, nata da un rifiuto.

La rottura si consuma il 12 luglio 1790, con la proclamazione della Costituzione civile del clero, clero tenuto in grande stima dal popolo per la sua onestà ed il suo eroismo. La caduta di fiducia e il conseguente rifiuto di qualsiasi dialogo induce le autorità a degenerare in misure vessatorie, moleste, arbitrarie e talvolta violente.

Chi dice che siano macchie?..(Gv 8,1-11)

dossier: certe macchie di Lefebvre

(1) Sul "lefebvrocentrismo"

Il 27 maggio 1976 Lefebvre affermò di aver sperato di diventare cardinale (suggerendo l'idea di aspirare anche a qualcosa di più), se solo Pio XII fosse vissuto almeno un altro paio d'anni.

Appena tre giorni prima, il 24 maggio 1976, avendo proceduto ad ordinazioni contro le indicazioni della Santa Sede, era stato sospeso a divinis (cioè da tutte le funzioni sacerdotali). Lefebvre reagì celebrando pubblicamente la messa tridentina a Lille, nella quale chiese pubblicamente che i fedeli tradizionali potessero disporre di almeno una chiesa in ogni diocesi del mondo. Sottinteso: sotto la guida del movimento lefebvriano.

Lefebvre rifiuterà di ordinare preti provenienti da altri movimenti tradizionalisti che però avevano iniziato la formazione in un seminario non suo: ha sempre aspirato a diventare l'unico riferimento della Tradizione.