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sabato 3 marzo 2012

Scritture ecumeniste?


Gerusalemme: scritte ebraiche blasfeme contro Gesù



Leggendo da destra a sinistra, la terza parola dall’ebraico si traduce “Puttana”, mentre le prime due parole sono come da titolo del post : “Gesù figlio di …….”  Mettete insieme e la frase è completa. E’ quello che è apparso oggi sul muro di una chiesa a Gerusalemme. Mi sembra abbastanza pesante come offesa ma soprattutto mi sembra che sia un altro brutto segnale…in questi giorni di brutti segnali ce ne sono tanti, di scritte offensive altrettante,  la situazione è tesa, ci sono venti di guerra che soffiano forti (sembra che il desiderio di bombardare qualcuno sia irrefrenabile…), ci sono venti freddi che mettono a dura prova la vita di tanti, soprattutto di quelli tenuti senza elettricità a Gaza , ci sono venti di razzismo e odio che sono alimentati dai politici israeliani in modo irresponsabile (come le dichiarazioni sull’incidente dove hanno perso la vita tanti bambini di Jaba e che “per fortuna erano palestinesi”).
Oggi e nei giorni scorsi, mi è venuto spesso da domandarmi se fosse successo il contrario….se i bambini invece che di Jaba fossero stati della colonia di Ofarim, oppure se le scritte fossero state fatte su una sinagoga usando parole simili…forse si sarebbe scatenato il finimondo, il mitico Pagliara avrebbe girato servizi eclatanti, si sarebbero fatti articoli su tutte le prime pagine dei giornali,ecc… Non mi vorrei sbagliare ma credo che nessuno ne abbia sentito parlare anche perchè non mi sembra che sia stata spesa una parola su questa triste e brutta vicenda( a parte il Patriarcato Latino che nel suo sito ha condannato l’episodio chiedendo di far chiarezza) Vicenda che però è sintomatica del clima che in Israele si sta vivendo, perchè a noi che viviamo aldilà del muro non sfugge che l’odio e il razzismo dell’altra parte stanno crescendo così come stanno aumentando le ingiustizie e le vessazioni e siamo certi che questa strada non porterà nulla di buono. Ed allora sorge prepotentemente una altra domanda :  QUANTO POTRA’ CONTINUARE A REGGERE UNO STATO SU QUESTE BASI ???  MA E’ DAVVERO QUESTO ISRAELE???  Risposta non c’è o forse chi lo sa perduta nei venti sarà….

Scritte anti-cristiane sulle chiese di Gerusalemme
È il secondo episodio verificatosi nel mese di febbraio. La reazione del Patriarcato Latino: “Atti odiosi e ostili. Le autorità trovino subito i colpevoli”
«Morte ai cristiani», «vi crocifiggeremo» e insulti rivolti anche a Gesù e Maria. Minacce e offese sono apparse su edifici sacri a Gerusalemme. Alcune scritte anti-cristiane sono state scoperte sui muri di una chiesa di Gerusalemme-ovest. Si tratta già del secondo episodio del genere avvenuto nel mese di febbraio e diretto contro luoghi di culto cristiani. A Gerusalemme sale la tensione tra le religioni e dopo gli scontri del venerdì tra ebrei e musulmani la denuncia dei cristiani.
Il Patriarcato Latino di Gerusalemme reagisce fortemente contro questi «atti odiosi e ostili» verso i cristiani. «Vi crocifiggeremo». «Morte al cristianesimo» sono tra le scritte ritrovate sui muri della chiesa. Già alla metà di febbraio scritte come «Morte ai cristiani» e «il prezzo da pagare» avevano sfigurato il muro d’ingresso del monastero della Croce a Gerusalemme Ovest. Il Patriarcato latino di Gerusalemme incoraggia le autorità a trovare i colpevoli «il più presto possibile» e auspica una migliore formazione della società in modo che «non abbia più a verificarsi alcun tipo di fanatismo».
A sostegno della comunità cristiana locale, il gruppo di coordinamento delle conferenze episcopali di Europa e Nord America ha recentemente compiuto un viaggio in Terra Santa nei luoghi di Gesù. Dopo le tappe di Betlemme, Gerico, Nablus e sul fiume Giordano, i vescovi sono approdati a Gerusalemme, dove il patriarca latino Fouad Twal ha spiegato che la minoranza cristiana è preoccupata «per i due estremismi, quello islamico con i suoi attacchi contro le chiese e i fedeli, e quello della destra israeliana che invade sempre di più Gerusalemmecercando di trasformarla in una città solo ebraica, escludendo le altre fedi». E ha aggiunto: «La nostra gente ha bisogno di passi concreti nel campo della giustizia, della pace e della dignità, ha bisogno di essere maggiormente coinvolta. Ormai non crede più alle parole di tante personalità». GIACOMO GALEAZZI CITTÀ DEL VATICANO

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