INCHIESTA ESCLUSIVA: «Nessuno dei veggenti di Medjugorje si è mai arricchito grazie alle apparizioni.» Inchiesta che svelerebbe esattamente l'opposto...
[4]Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; [5]molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. [6]Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. [7]Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi;[8]ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. [9]Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. [10]Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. [11]Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; [12]per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. [13]Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. [14]Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. (San Matteo, 24)
Può un Veggente mandato da Dio arricchirsi sfruttando la buona fede della gente, sopratutto se sofferente?E assurdo pensare che un veggente si presenti al popolo quando nella sua vita si arricchisce sfruttando una presunta visione della Madonna, chi viene toccato da simile grazie assolutamente non si arricchisce anzi abbandona il mondo e le sue concupiscenze per darsi tutto a Dio e alla Sua opera.
In conclusione: Dio manda i profeti, i quali parlano a nome Suo, denunciando i peccati, perché gli uomini possano rendersene conto e pentirsene e trovare la salvezza in Cristo. Ma alcuni autoinvitati si spacciano per profeti, mentre non lo sono, "pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono né alcuna di quelle cose che danno per sicure" (1Tm 1,7).
I falsi profeti addormentano le coscienze, i profeti veri le svegliano. E non si deve neppure tacere; specialmente le sentinelle costituite da Dio devono "suonare la tromba e dare l’allarme" (Es 33,2-3) avvertire della morte spirituale, conseguenza delle iniquità (Ez 33,10-16). Chi blandisce o tace colpevolmente compromette la salvezza eterna altrui.
Il mite san Francesco di Sales ha una parola molto forte: "Faccio eccezione per i nemici dichiarati di Dio e della Chiesa; quelli vanno screditati il più possibile: per esempio, le sette eretiche e scismatiche con i loro capi. È carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove" (Filotea III 29).
I falsi profeti addormentano le coscienze, i profeti veri le svegliano. E non si deve neppure tacere; specialmente le sentinelle costituite da Dio devono "suonare la tromba e dare l’allarme" (Es 33,2-3) avvertire della morte spirituale, conseguenza delle iniquità (Ez 33,10-16). Chi blandisce o tace colpevolmente compromette la salvezza eterna altrui.
Il mite san Francesco di Sales ha una parola molto forte: "Faccio eccezione per i nemici dichiarati di Dio e della Chiesa; quelli vanno screditati il più possibile: per esempio, le sette eretiche e scismatiche con i loro capi. È carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove" (Filotea III 29).
Il cosidetto "veggente" Ivan col modernista Cardinal Shonborn |
Fonte: GLI SVILUPPI: PRAYER EXPERIENCE CHIUDE I BATTENTI DOPO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTA INCHIESTA
Monsignor Gemma, vescovo-esorcista, condannò dalle pagine di Petrus il “fenomeno Medjugorje”:
«le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente.»
Dallo stesso Petrus arrivò la dura replica di un altro esorcista, padre Amorth:
«Nessuno dei veggenti si è mai arricchito grazie alle apparizioni. Chi può provare documentalmente il contrario, lo faccia; altrimenti, taccia».
L’abAteo Impertinente ha raccolto il “guanto della sfida” gettato da padre Amorth e dopo una lunga ricerca produce questa prima inchesta esclusiva, corroborata da documentazione chiara ed inoppugnabile: chi, per comprare una villa con piscina, potrebbe permettersi un mutuo di 800.000 dollari da restituire in 6 mesi?
Brevi cenni storici
Parliamo di Ivan Dragicevic, uno dei “veggenti” di Medjugorje. Nel 1981 era andato in seminario a Visoko, dove ha continuato a ricevere le “apparizioni”. Nel periodo della prima “apparizione”, lavorava in una piantagione di tabacco nelle campagne limitrofe.
Dato che a scuola era stato rimandato e non aveva superato l’esame, si pensava che lo studio gli avrebbe procurato minori difficoltà se fosse passato al ginnasio di Dubrovnik. Anche se a Dubrovnik, dopo aver superato l’esame di riparazione riuscendo a passare in seconda classe, non ha tuttavia dimostrato la volontà di proseguire gli studi così come l’aveva per le “apparizioni”, e così è ritornato a casa nel gennaio 1983.
Nel 1994 si è sposato a Boston con un’americana e così la vocazione al sacerdozio passò irrevocabilmente alla vocazione matrimoniale. (Ogledalo Pravde - Lo Specchio della Giustizia, La posizione della Curia diocesana nei confronti di Medjugorje, Mostar, 2001, p. 34).
L’americana altri non era che l’ex miss Massachusetts del 1990, Laureen Murphy, dalla quale ha avuto quattro figli.
Ora vive parte dell’anno – da Ottobre ad Aprile – negli Stati Uniti e parte – da Maggio a Settembre(“Ivan and his family spend May-September in Medjugorje“, “Ivan e la sua famiglia trascorrono il periodo Maggio-Settembre a Medjugorje”, ndr.) – a Medjugorje, dove lui e la sua famiglia gestiscono una pensione.
Perché proprio il periodo Maggio-Settembre? La possibile risposta a questa domanda va ricercata tra i pellegrinaggi dell’agenzia di viaggi americana 206 Tours.
Un’esperienza di preghiera
Tra le varie offerte, infatti, è presente il pacchetto Prayer Experience with Ivan Dragicevic and Family(“Esperienza di preghiera con Ivan Dragicevic e famiglia”, ndr.), nel quale viene pubblicizzato e venduto un pellegrinaggio a Medjugorje con alloggio a casa del “veggente”. E stranamente, il periodo in cui Ivan è presente a Medjugorje coincide perfettamente con le date prenotabili per il pellegrinaggio.
All’apertura della pagina, spicca la foto di un sorridente Ivan. Poco più in basso, la descrizione dell’offerta.
Il pacchetto, stando a quanto pubblicizzato, tra le altre cose, comprenderebbe:
- Incontro con padre Jozo e altri veggenti (*Esclusivamente per i Pellegrini della nostra Esperienza di Preghiera*)
- Colloqui con Ivan nella cappella della nostra casa
- Colazione e cena serviti da Ivan e Famiglia
- Ivan porterà il gruppo sulla collina delle apparizioni per pregare e meditare
- Ci saranno molte opportunità di parlare con Ivan durante il tuo soggiorno
E viene promesso che “la famiglia Dragičević farà del proprio meglio per rendere quanto più possibile piacevole e confortevole il tuo soggiorno”. Insomma, più che un pellegrinaggio a Medjugorje sembra un rendez-vous con il “veggente” stesso.
Il tutto per la modica spesa di 2.750 dollari (1918.675 euro).
Pellegrini salassati
A tal proposito ci siamo attivati per avere una valutazione sull’effettivo valore economico del pacchetto chiedendo opportune informazioni ad un nostro amico, proprietario di un’agenzia di viaggi.
Attraverso il software di prenotazione voli, abbiamo verificato che la tariffa New York-Dubrovnik varia, mediamente, tra i 1.000 e i 1.200 euro, comprensiva di tasse, diritti e supplementi. E’ comunque bene sottolineare che sono presenti anche voli al costo di 900 euro circa.
A questo vanno ad aggiunti 30 euro per il trasporto dall’aeroporto alla stazione (più altri 30 per il ritorno) e 27 euro per il viaggio (andata e ritorno) in autobus fino a Medjugorje.
Il totale, considerando 1.200 euro per il volo, è di 1.287 euro. Il costo di un hotel a 3 stelle, comprensivo di prima colazione e cena, è di 22 euro al giorno. Si tenga presente che lo stipendio medio netto mensile, in Bosnia Erzegovina, è di 355 euro circa (dato del novembre 2007, fonte Istituto nazionale per il Commercio Estero). Sette giorni di pernottamento (sette notti), verrebbero a costare circa 154 euro (220 dollari). In totale la spesa ammonterebbe a 1.441 euro, 2.065 dollari. Ben 685 dollari (478 euro) in meno rispetto a quanto richiesto per il pacchetto Prayer Experience.
L’agenzia 206 Tours, però offre anche “semplici” pellegrinaggi i cui costi spesso rientrano nella cifra preventivata da noi (anche se nessuna delle date proposte arriva alla cifra necessaria per il pacchetto Prayer Experience). A Maggio, ad esempio, il pellegrinaggio verrebbe a costare 1.599 dollari, più tasse e supplementi (che variano dai 350 ai 500 dollari), per un totale di 2.099 dollari al massimo.
Come mai la stessa agenzia applica prezzi diversi per i due pacchetti che, in definitiva differiscono esclusivamente nell’alloggiamento? Ancora una volta, la risposta (in questo caso certa) va ricercata nella pagina del pacchettoPrayer Experience.
Da “veggente” a tour operator
Sulla quale, ora, dobbiamo tornare. Subito dopo l’esposizione dei “punti di forza” del pacchetto, viene data la possibilità di effettuare la prenotazione online. E’ però specificato che “tutte le prenotazioni devono essere inviate «all’indirizzo e-mail in basso» (PrayerExperience@aol.com) o via posta ordinaria inviando comunicazione a Prayer Experience, casella postale 2089, Peabody, MA 01960″. (Per ora, si tenga a mente Peabody, Massachusetts. Il perché verrà svelato nel corso dell’inchiesta, ndr.)
In fondo alla pagina Terms & Conditions (“termini e condizioni”, ndr.), viene sottolineato che 206 Tours non accetta prenotazioni per conto di Prayer Experience e ribadisce la necessità di mettersi direttamente in contatto con quest’ultima attraverso l’e-mail che avevamo già incontrato prima, PrayerExperience@aol.com.
Quindi Prayer Experience è chiaramente un’entità a sé stante che vende il proprio pacchetto attraverso l’agenzia206 Tours. Ma a chi appartiene, allora, Prayer Experience? Troviamo la risposta nella pagina What to Know Before You Go to Medjugorje (“cosa c’è da sapere prima di andare a Medjugorje”, ndr.).
Appena sotto “accomodations: Medjugorje, Laureen and Ivan Dragicevic” ( “alloggi: Medjugorje, Laureen e Ivan Dragicevic” ndr.), campeggia a caratteri cubitali: “per ogni ulteriore informazione o per prenotazioni contattate… Laureen, e-mail PrayerExperience@aol.com”.
A quell’indirizzo risponderà nientemeno che Laureen Dragicevic, moglie di Ivan. A conferma di quanto comunque constatabile alla pagina appena citata, va ricordata la prima pubblicizzazione di Prayer Experiencefatta direttamente da Ivan Dragicevic sull’edizione invernale del 1997-1998 di Medjugorje Magazine (vedi anche:Juan Herrero in Research in the social scientific study of religion, JAI PRESS, 1999, p. 154).
La mancia è sempre la mancia
Svelato l’arcano proviamo a fare due conti su quanto potrebbe fruttare, ai signori Dragicevic, questa attività.
Togliamo ai 685 dollari di disavanzo 300 dollari per 206 Tours, aggiungiamo i 220 dollari per il pernottamento e 7 dollari di mancia (mance che vengono richieste espressamente, nella misura di 1 dollaro al giorno a persona): il guadagno ammonta a 612 dollari a persona.
Sapendo che possono ospitare un massimo di 28 pellegrini (“we can only take 28 pilgrims”), moltiplichiamo la cifra ottenuta in precedenza per 28 e moltiplichiamo nuovamente il risultato con il numero di date disponibili, ossia 10.
Otteniamo un possibile guadagno di 171.360 dollari, 119.557 euro. Senza contare le offerte che i pellegrini, ospiti e non, lasceranno all’amato “veggente”.
Basterebbe questa prima parte dell’inchiesta per confutare ciò che affermava padre Amorth, ma, come dicevano i latini, dulcis in fundo. Il meglio deve ancora venire.
Dalle piantagioni di tabacco al lusso sfrenato
«È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio,» Marco 10,25.
Non è dello stesso avviso, però, Ivan Dragicevic che conduce una vita tutt’altro che modesta. Ed è qui che entra nel vivo la nostra inchiesta. I documenti che verranno esposti di seguito, dimostreranno almeno parte del tenore di vita del “veggente” milionario.
Il Dossier Dragicevic
Per corroborare la seconda parte della nostra inchiesta, tutta la documentazione in nostro possesso è stata inserita in un dossier di 97 pagine, scaricabile attraverso il link sottostante o in quello a fondo pagina. E’ consigliabile scaricarlo prima di proseguire in quanto verrà più volte citato. Il cognome dei soggetti privati nonché qualsiasi riferimento irrilevante per l’inchiesta che possa ricondurre alla loro identificazione, è stato oscurato.
Tutte le cifre in euro fanno fede al tasso di cambio in essere alla data esatta in cui si sono svolti i fatti (dati: Banca d’Italia). E’ opportuno precisare che la conversione in euro è stata inserita per agevolare la lettura ma va comunque sottolineato che gli esborsi sono stati effettuati in dollari. Altresì, va tenuto come punto di riferimento l’indice statunitense del salario medio annuale (lordo), disponibile sul sito governativo della sicurezza sociale.
Scarica il Dossier Dragicevic (Per salvare sul proprio PC cliccare col tasto destro e selezionare “salva con nome”)
La prima casa
La nostra indagine ha inizio nel 1999, anno in cui Ivan e Laureen decidono di comprare una casa a Boston. Trattasi di un appartamento, che chiameremo Unit 5, di 56 metri quadri del costo di 156.000 dollari (146.713 euro).
Il 26 Ottobre del 1999, i due aprono un’ipoteca sull’immobile come garanzia di pagamento del prestito concessogli da Joseph C. C. (Dossier Dragicevic, pp. 2-12), ma la casa è finalmente loro (Dossier Dragicevic, pp. 13).
Un italiano medio, accende un mutuo almeno decennale per meno della metà di quella cifra.
Portafoglio a fisarmonica
Solo due anni dopo, però, la coppia decide di trasferirsi. Optano per un nuovo appartamento, sempre a Boston, che chiameremo Unit 3B, più grande (118 mq) e decisamente più costoso: 575.000 dollari (655.791 euro).
Il 15 Maggio del 2001, Ivan e Laureen Dragicevic, dopo aver affidato ad un avvocato di fiducia, Michael J. Starr, l’incarico di acquistare il nuovo appartamento (Dossier Dragicevic, p. 19), accendono un’ipoteca a favore di Joseph C. C. (Dossier Dragicevic, pp. 20-33), come garanzia di pagamento.
Nel pagherò che porta la stessa data, viene specificato che il debito sarà saldato, a partire dal 15 Maggio 2002, entro il 15 Maggio 2016 a rate annuali di 60.678 dollari (Dossier Dragicevic, p. 47), 67.196 euro, equivalente ad un esborso mensile pari a 5.056 dollari, 5.599 euro. Cifra che farebbe girare la testa a chiunque. Anche tenendo conto dell’indice statunitense del salario medio annuale, che nel 2002 era di 33.252 dollari lordi (36.823 euro lordi), appare chiaro che nessun americano medio potrebbe permettersi un simile lusso.
Nello stesso pagherò, infine, viene messo per iscritto che non appena fosse stato venduto l’appartamento Unit 5, non solo avrebbero estinto l’ipoteca relativa a quest’ultimo ma avrebbero anche versato l’eventuale cifra residua come pre-pagamento per l’ipoteca sull’appartamento Unit 3B (Dossier Dragicevic, p. 48).
Appartamento che era ormai in loro possesso (Dossier Dragicevic, pp. 34-35).
Di lì a un mese, esattamente il 29 Giugno del 2001, l’appartamento Unit 5 viene venduto a Louis e Florence C. per285.000 dollari (Dossier Dragicevic, pp. 15-16), 336.083 euro, quasi il doppio della cifra pagata originariamente dalla coppia.
Nello stesso giorno, viene estinta l’ipoteca su quell’appartamento (Dossier Dragicevic, p. 17).
Paperon De Paperoni
Le carte fin qui esposte, sarebbero sufficienti per testimoniare il tenore di vita del “veggente” Ivan Dragicevic. Ma c’è dell’altro. E che altro!
Nel 2004 la famiglia Dragicevic, evidentemente non soddisfatta dell’appartamento Unit 3B, decide di trasferirsi nuovamente. Ma prima di svelare la nuova dimora del fortunato “veggente”, occorre fare un piccolo passo indietro.
Avevamo detto di tenere a mente una località mentre parlavamo di Prayer Experience: Peabody, Massachusetts. Ed ora se ne comprenderà il motivo.
Il 22 Maggio del 2004, infatti, Ivan Dragicevic nomina sua moglie, Laureen Dragicevic, come suo agente e avvocato di fatto e la incarica di acquistare una villa, che chiameremo Lotto 25A (Dossier Dragicevic, p. 87), situata proprio a Peabody, Massachusetts, nonché di accendere un prestito di 800.000 dollari, 668.449 euro, presso la banca First Bank and Trust (Dossier Dragicevic, pp. 40-41).
Due giorni dopo, l’affare viene concretizzato. Il 24 Maggio dello stesso anno viene infatti accordato il prestito, dietro ipoteca sulla nuova villa come garanzia (Dossier Dragicevic, pp. 69-80) e l’assegnazione, in caso di inadempimento, dei redditi ricavati dall’appartamento Unit 3B, nonché quelli eventualmente generati tramite l’affitto di quest’ultimo (Dossier Dragicevic, pp. 62-68). La vecchia ipoteca sull’appartamento Unit 3B, viene gentilmente subordinata alla nuova da Joseph C. C. (Dossier Dragicevic, pp. 42-61).
Nonostante questo, però, l’affare è concluso e per la modica cifra di 835.000 dollari (Dossier Dragicevic, pp. 81-82), 697.693 euro, la coppia può trasferirsi nella nuova casa: 470 mq, 4 camere da letto, 3 bagni completi, 2 mezzi bagni, piscina del valore di 23.720 dollari, 19.819 euro, giochi per i bambini (Dossier Dragicevic, pp. 85-86), su di un terreno di 1286 mq (Dossier Dragicevic, p. 87).
Il Lotto 25A, è situato in una zona bene di Peabody (Dossier Dragicevic, pp. 87-97), e una delle foto ricavate daBing! mostra anche un’auto che non ha nulla a che vedere con la classica utilitaria (Dossier Dragicevic, p. 91).
Cifre stellari
Ma ancora non è tutto. Nel contratto di ipoteca viene specificato che l’intero debito (ricordiamolo, 800.000 dollari, 668.449 euro) verrà pagato per intero entro il 24 Novembre 2004, ossia a soli sei mesi dalla sua accensione (Dossier Dragicevic, p. 69).
Se prima sembrava impossibile, per un italiano medio, saldare in un solo anno la “modesta” cifra di 156.000 dollari (146.713 euro) per l’appartamento Unit 5, ora appare fantascientifico saldare in 6 mesi un debito cinque volte più alto. A quello, tanto per rendere la cosa ancora più lontana dalla portata di un comune essere umano, va aggiunta anche l’altra ipoteca, accesa per l’appartamento Unit 3B, che prevedeva un esborso annuale di 60.678 dollari (Dossier Dragicevic, p. 47), corrispondenti a 67.196 euro del 2002, 52.956 euro del 2003 e 50.700 euro del 2004.
A quanto pare, però, Dragicevic non riesce a rispettare il pagamento alla data pattuita. Stupore e rullo di tamburi? No, affatto. Il 30 Dicembre del 2005 (solo ad un anno e mezzo circa dalla data di accensione dell’ipoteca), infatti, estingue completamente il suo debito (Dossier Dragicevic, p. 84).
Qualche mese prima, il 31 Marzo del 2005, l’appartamento Unit 3B veniva venduto a 640.000 dollari (Dossier Dragicevic, pp. 37-38), 493.674 euro, con un guadagno di “soli” 65.000 dollari, 50.138 euro.
E con quest’ultimo passaggio si conclude la nostra inchiesta.
Tirando le somme
In soli 5 anni il “veggente” Ivan Dragicevic ha comprato immobili per un valore complessivo di 1.566.000dollari, equivalenti a 1.470.953 euro (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro al momento delle compravendite).
Un americano medio, nei 5 anni avrebbe guadagnato 198.508 dollari lordi, 195.336 euro lordi (tenendo in considerazione la valutazione dell’euro anno per anno). Cifre che, al lordo, sono quasi 10 volte inferiori alla somma spesa dal “veggente”.
Post Scriptum
Come Ivan Dragicevic, anche altri “veggenti” – e i loro parenti – posseggono una pensione a Medjugorje. Di seguito i link ai loro “pacchetti viaggio”.
Vicka Ivanković – Mirjana Dragičević (Soldo) Link 1, Link 2 – Dragan Dragicevic (fratello di Ivan Dragicevic) –Mirjana Brecic e parenti di Vicka (sorella maggiore di Vicka)
Per quanto riguarda Jakov Colo e Ivanka Ivankovic, la notizia è espressamente riportata anche da René Laurentin (Dernières Nouvelles de Medjugorje n. 13. L’amour des ennemis, plus fort que la guerre, O.E.I.L., Paris 1994. p. 24).
Le fonti dei documenti qui pubblicati sono i Registri Pubblici dello Stato del Massachusetts.
Le conclusioni, le lasciamo ai lettori.
Scarica il Dossier Dragicevic (Per salvare sul proprio PC cliccare col tasto destro e selezionare “salva con nome”)
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