Davide Carlucci e Piero Colaprico per la Repubblica
formigoni
Il verbale è di diciassette pagine. Pierluigi Daccò è un uomo che
secondo un funzionario svizzero gode di "proprietà immobiliari nei
Caraibi per un valore di oltre 40 milioni di dollari". E Daccò, come
racconta ai giudici, ha "un'agenda dalla quale provvedo a staccare i
fogli giorno per giorno per motivi di riservatezza". Prudentissimo,
dunque, e attento anche alle parole che usa.
FORMIGONI IN BRASILE FOTO ESPRESSO
Ma, come anticipavamo ieri, è proprio lui, detenuto nel carcere di
Opera, a buttare giù la vacillante autodifesa di Roberto Formigoni,
presidente della Regione Lombardia e turista a spese altrui per parecchi
anni. Parla Daccò di contratti fasulli intestati ad Alberto Perego,
amico di Formigoni, per le estati in barca. Della vendita di una villa
in Sardegna. Di nuovi viaggi, del meeting di Cl. I detective hanno
contato quasi 400mila euro di "benefit" per le vacanze. Leggiamo i passi
principali.
FORMIGONI Il capodanno 2010/2011I
magistrati mostrano una fattura. Riguarda un volo per St. Marteen, pari
a 100mila euro. L'ha pagata Daccò e sul volo "oltre me e mia moglie, vi
erano - dice il detenuto dal 15 novembre - (Alberto) Perego, (Roberto)
Formigoni, il maestro Villa e un amico di Bassano, don Giulio Randon
nonché Willy". Gli vengono mostrate allora altre due fatture, di 114mila
euro e di 38mila euro. Daccò china il capo: "Si tratta delle spese per
l'affitto della villa in cui abbiamo alloggiato durante il capodanno del
2011 (...)
Ho sostenuto io tutti i costi".
Gli altri capodanni gratis Quella di Daccò è una
verità semplice: "Oltre al capodanno 2010/2011, ho passato con
Formigoni anche il capodanno 2009/2010 e 2008/2009. In occasione di
tutte le vacanze di fine anno, ho sostenuto io tutte le spese di
alloggio presso le ville prese in affitto ai Caraibi. Formigoni e altri
amici hanno alloggiato in tali ville senza corrispondere alcuna quota".
Roberto Formigoni
Le versioni di FormigoniÈ il caso di ricordare
invece quanto aveva detto Formigoni: "Non ricordo dove ho passato le
vacanze di capodanno, devo consultare l'agenda", era l'esordio. Aveva
aggiunto: "Quando si va in vacanza tutti insieme alla fine si fanno i
conti ed eventualmente si pareggia". Benissimo, ma le ricevute?, gli era
stato chiesto. "Le ho buttate", dirà poi in una lettera al settimanale
"Tempi". In realtà, non c'erano. E non ci sono mai state.
formigoni
Che cosa paga Formigoni? "Per quanto riguarda i
viaggi aerei", e sono quelli di alcuni capidanno, "sono certo che
Formigoni mi ha rimborsato tramite Perego, ma non sono in grado di
riferirvi con quali modalità, forse anche in contanti. Ricordo che mi
disse che voleva assolutamente rimborsarmi perché era un personaggio
pubblico".
formigoni_e antonio simoneComunque,
"il volo aereo del capodanno 2010/2011 per il quale ho sostenuto la
spesa di euro 100mila" Formigoni non lo rimborsa, "così come per le
spese di alloggio, Formigoni non mi ha rimborsato alcunché". Daccò sa di
essere una specie di "cassa continua", l'oliato meccanismo si replica
per le ferie estive in barca del "personaggio pubblico", con l'aggiunta
di contratti fittizi.
La barca "ad maiora"Daccò
aveva provato a tergiversare, cominciando col dire che Eurosat, società
del coindagato Antonio Simone, ex assessore alla Sanita in Lombardia,
ciellino, paga l'affitto della barca Ad maiora: "Circa 80mila euro al
trimestre". Spiega che è lui l'utilizzatore delle barche, compresa la Mi
amor. A questo punto il procuratore aggiunto Francesco Greco cala uno
dei suoi assi.
I FRATELLI FORMIGONI
Roberto Formigoni ospite a bordo dello yacht di Piero Dacco Il verbale del marinaio"Voglio
premettere per chiarezza che l'imbarcazione Ad Maiora veniva
abitualmente utilizzata dal signor Perego e dal signor Formigoni.
Entrambi - racconta il 15 maggio il comandante S. P. - disponevano, in
forma autonoma, dell'impiego della barca ovvero l'uscita dal porto, le
destinazioni da raggiungere, portando con sé ulteriori ospiti (...)".
Prima di Ad Maiora c'erano due altre barche, Cinghingaia e Ojala, "anche
queste due imbarcazioni sono state ad uso esclusivo di Perego e
Formigoni (...) Nei miei cinque anni di servizio le tre imbarcazioni
(...) sono state utilizzate per circa l'ottanta per cento delle volte da
Perego e Formigoni". Una volta l'anno l'usavano altri, come Gaetano
Cantoni e l'attore Renato Pozzetto.
FORMIGONI SU YOUTUBE
Le spese della barcaQuando scopre il racconto
del marinaio, Daccò ammette: "Ero io a sostenere tutte le spese connesse
all'imbarcazione: spese di noleggio, dello staff, di cambusa e
mantenimento (...) Posso provare a quantificare a spanne i costi
sostenuti: 30mila euro per i mesi di marzo e aprile e 50mila per i mesi
estivi. Mi chiedete quali costi ha sostenuto Formigoni e rispondo che
non ha pagato nulla perché era mio ospite".
FORMIGONI h
Altri voli e "contratti mai eseguiti"Formigoni
non paga nemmeno nell'aprile dell'anno scorso. C'è un volo privato
Linate-Nizza che costa 51mila e 750 euro, i pubblici ministeri lo sanno e
Daccò, preso in contropiede, ancora una volta ammette: "Sì, Formigoni
partecipò a quel viaggio. Siamo poi andati a Cannes".
formigoni scola I
pubblici ministeri mostrano anche alcuni contratti di noleggio arrivati
in Italia dalla Svizzera per rogatoria: "Dovendo ospitare per alcune
settimane Formigoni e Perego, il mio fiduciario mi ha consigliato di
stipulare contratti di questo tipo, in modo che in caso di controlli da
parte delle autorità Perego e Formigoni potessero giustificare
l'utilizzo della barca. (..) Sono - dice Daccò - (...) quattro contratti
necessari a giustificare l'utilizzo dell'imbarcazione per quattro mesi
da parte di Formigoni e Perego in via esclusiva e comunque senza la mia
presenza (da luglio a ottobre dell'anno 2007). Non è stato pagato alcun
corrispettivo per l'utilizzo dell'imbarcazione, nonostante nei contratti
che mi avete mostrato sia previsto un corrispettivo di euro 36mila
mensili a carico di Perego".
Alberghi e cene di ClDaccò è una "cassa
continua" anche durante il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini:
"Prenotavo sempre presso il Meridien circa dieci stanze che poi mettevo a
disposizione dei miei ospiti. Inoltre, organizzavo sempre, durante ogni
Meeting, una cena presso il ristorante Lo Squero alla quale invitavo
circa 50 persone. Tuttavia, spesso tali cene si allargavano anche agli
amici dei miei ospiti, per cui vi partecipavano anche 180 persone. Per
tali cene, sostenevo spese in ciascuna occasione di circa 18mila euro".
FORMIGONI FORMIGONI E LARA COMI
Il cottimo umanoDaccò prendeva il 25 per cento
di tutte le somme che riusciva a sbloccare in Regione per i rimborsi
alle strutture sanitarie che lo impiegavano come consulente di alto
livello: "Si trattava di giocare nell'ambito della discrezionalità
amministrativa dell'ente pubblico". Muovendo quali leve? "L'assessore
per gli aspetti politici, il direttore generale per le questioni più
tecniche (...) Ho rapporti con Lucchina e con l'assessore alla Sanità
Borsani nonché con i loro predecessori... Ho avuto rapporti anche con
Abelli per l'assessorato alla famiglia".
Gli interlocutori in Regione"La mia attività
consisteva nel parlare con il direttore generale Lucchina o con
l'assessore in carica e nel cercare di convincerli della bontà delle
richieste ed esigenze rappresentante dalla fondazione Maugeri. Quanto al
ruolo di Simone, effettivamente ho corrisposto allo stesso fra il 40 e
il 50 per cento di tutti i compensi ricevuti dalla Maugeri perché
svolgeva in mio favore attività di consulenza in materia
polito-tecnico-sanitaria".
formigoni sirenetto e la bruna misteriosa
FORMIGONI BALLOTTAGGIO L'amica dirigenteIn
Regione, nel frattempo, è arrivata Alessandra Massei, reduce da un
ruolo di primo piano in una Asl a Venezia: "Con lei - racconta Daccò -
c'è un rapporto di amicizia profonda. Siamo soci con la sua famiglia per
un'operazione immobiliare in Argentina". Il manager della Maugeri,
Costantino Passerino, racconta di una cena organizzata per festeggiare
l'assunzione della Massei in Regione. Ma Daccò dice di non ricordare.
Sui conti correnti della Massei sono spuntati molti versamenti in
contanti. "Non ne so niente - assicura Daccò - quei contanti non glieli
ho dati io".
Le mega-speculazioni immobiliariSimone
e Daccò, che avevano già guadagnato 5,5 milioni di euro per far
acquistare una clinica alla fondazione a Milano nel 2004, in via
Camaldoli, ripetono l'operazione nel 2011. Mediano tra il costruttore
Zammarchi e Maugeri per la compravendita di una clinica, questa volta in
via Dardanoni. Nell'intermediazione guadagnano più di 4 milioni di
euro. C'entra Alessandra Massei in queste operazioni? L'indagine sembra
aver scoperto di sì, ma Daccò "non ricorda".
FORMIGONIFORMIGONI MORATTI
La villa in SardegnaEstate 2011, Daccò vende ad
Alberto Perego una villa in Sardegna, della quale anche Formigoni aveva
da tempo disponibiolità. Per i pubblici ministeri è una "vendita
sottocosto" e sospetta: "Li ho ospitati anche prima che Perego
acquistasse la villa (...) Ho fissato il prezzo a 3 milioni di Euro e
Perego ha accettato", ma i magistrati indagano ancora sugli spostamenti
finanziari.
La chiave Formigoni"Formigoni sapeva della sua
attività di intermediario nella sanità?", gli chiedono i pm. "Sì, sapeva
che svolgevo questo tipo di attività ma - precisa Daccò - non ho mai
parlato con lui di queste questioni. Ovviamente, negli anni, ho
sfruttato la mia conoscenza personale con Formigoni per accreditarmi di
fronte ai miei clienti (...) Abbiamo un rapporto di grande amicizia,
tanto che Formigoni viene sempre a pranzare con la mia famiglia in
occasione del pranzo di ogni Natale".
formigoni tareq aziz sole24ore
formigoni contratti Oilforfood sole24oreDaccò
descrive la casa in cui Formigoni vive con gli altri confratelli di Cl:
"Si tratta di un immobilie di Ligresti in cui abitano 5-6 memores
domini. Sono tutti miei amici (...) Sono stato decine di volte a casa di
Formigoni". L'amicizia non è reato, sembra dire Daccò. Ma è quel
rapporto ad aver fatto la sua fortuna? E quel vorticoso giro di soldi
intorno a lui, ad Antonio Simone, al presidente e alla sanità lombarda
che cosa significa? È questo che i pubblici ministeri vogliono sapere.
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