— Egli solo può deporre o reinsediare i vescovi.
— In qualunque concilio il suo legato,
anche se minore in grado, ha autorità superiore a quella dei vescovi, e
può emanare sentenza di deposizione contro di loro.
— Ad Egli solo è legittimo, secondo i
bisogni del momento, fare nuove leggi, riunire nuove congregazioni,
fondare abbazie o canoniche; e, dall'altra parte, dividere le diocesi
ricche e unire quelle povere.
— Ad Egli è permesso di trasferire i vescovi secondo necessità.
— Egli ha il potere di ordinare un sacerdote di qualsiasi chiesa, in qualsiasi territorio.
— Un testo può essere dichiarato canonico solamente sotto la Sua autorità.
— Nessun sinodo sia definito "generale" senza il Suo ordine.
— Nessuno possa condannare chi si è appellato alla Santa Sede.
— Colui il quale non è in comunione con la Chiesa Romana non sia da considerare cattolico.
Prof. Julio Loredo
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11856-gregorio-vii-ed-il-famoso-qdictatus-papaeq-documento-molto-odiato-dai-modernisti
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11856-gregorio-vii-ed-il-famoso-qdictatus-papaeq-documento-molto-odiato-dai-modernisti
| SAN GREGORIO VII E LA MONARCHIA PAPALE |
... nel Sacro Romano Impero una "spada" a servizio della Santa Chiesa, tesa a difendere la fede combattendo i suoi nemici.
Il potere temporale deve governare
autonomamente in campo proprio, secondo la legge naturale. Spetta al
Papato vigilare affinché questo avvenga. Si tratta, dunque, di due
poteri distinti e autonomi.
Detto questo, il «Dictatus Papae» si fa
una domanda: qual'è il potere supremo sulla Terra? E la risposta è
chiara, secondo la concezione medievale, tante volte raffigurata anche
nell'arte dell'epoca: in alto il Papa; alla sua destra, l'imperatore;
sotto di lui, i re ed i potentati della terra. D'altra parte, sotto il
Papa, a significare l'ordine spirituale, tutto il clero cattolico:
cardinali, vescovi, sacerdoti, monaci e via dicendo. Tutto quest'ordine
dipendeva da un monarca, cioè il Papa,Vicario di Cristo sulla Terra.
Questa era la concezione di san Gregorio VII.
Nella sua festa, che oggi celebriamo,
possiamo chiedergli di ottenere per l'umanità una rinnovata coscienza,
sommata a un rinnovato amore, della sostanziale distinzione ma, allo
stesso tempo, intima unione fra l'ordine spirituale e l'ordine
temporale. Il giorno in cui questa concezione sarà di nuovo ampiamente
diffusa tra le genti, potremo dire che è arrivata l'alba del Regno di
Maria. Sono sicuro che un elemento centrale di ciò che S. Luigi Maria
Grignon de Montfort chiama Regno di Maria, è proprio questa concezione.
Chiediamo a san Gregorio VII che ottenga
dalla Madonna Santissima, che a sua volta lo otterrà da Dio, questo
amore fervoroso per gli intimi rapporti fra i poteri spirituale e
temporale, autonomi ma uniti. Anche perché, fuori da questa concezione,
non sussiste un modello politico adatto alla Cristianità.
di Plinio Corrêa de Oliveira
Prof. Julio Loredo
ATFP Italia
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