La storia di Alfonso Gennaro Carinci da Sorrento. Adesso è sulla sedia a rotelle
Sabato, 20 Ottobre 2012Il miracolo in qualche modo c’è stato. Al contrario ma c’è stato. Il protagonista della storia è Alfonso Gennaro Carinci, falso invalido di Sorrento che, da quindici anni, si fingeva costretto a vivere sulla sedia a rotelle per godere dei numerosi benefici del caso (pensione di invalidità, parcheggio privilegiato, ...).
L’uomo, ormai prossimo alla pensione, aveva deciso finalmente di
alzarsi da quella sedia, novello Lazzaro dei tempi moderni, e di
iniziare a camminare. Cosa c’è di meglio di un miracolo? Alla
possibilità di non dover più fingere di essere paralitico si sommava
anche quella della notorietà per essere stato toccato dalla grazia
divina. Quale location migliore di Lourdes per inscenare il suo copione?
La cittadina mariana ai piedi dei Pirenei è nota da oltre un secolo e mezzo per le migliaia di guarigioni prodigiose che avvengono lì, spesso a coloro che si immergono nell’acqua che sgorga nella grotta di Massabielle o a chi assiste al passaggio dell’ostensorio con il Santissimo durante la processione eucaristica. Lourdes offriva sicuramente il crisma della veridicità per quella finta guarigione, avrà pensato il signor Alfonso. Di certo nella sua casa di Sorrento il miracolo non avrebbe avuto lo stesso sapore.
Arrivato nella capitale mariana della Francia, il finto malato grida al miracolo. Scene di entusiasmo. Lacrime e gioia sul volto dei numerosi pellegrini che erano accanto a lui e assistevano a quella recita. Dopo quindici anni Alfonso tornava a camminare. Era stata la Madonna.
A dire il vero, però, la Vergine apparsa a santa Bernadette Soubirous nel 1858 non aveva fatto proprio nulla. Alfonso aveva fatto tutto da sé. Ma si era dimenticato dell’antico proverbio popolare: "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi". Ed ecco l’imprevisto. Mentre il novello miracolato camminava beato a Lourdes, la punizione divina lo attendeva al varco inesorabilmente. Alfonso è scivolato sulla gradita bagnata dalla pioggia fratturandosi gravemente una vertebra. Diagnosi inappellabile dei medici: dovrà passare tutto il resto della sua vita sulla sedia a rotelle. Qual è il vero miracolo?
Francesco Grana
La cittadina mariana ai piedi dei Pirenei è nota da oltre un secolo e mezzo per le migliaia di guarigioni prodigiose che avvengono lì, spesso a coloro che si immergono nell’acqua che sgorga nella grotta di Massabielle o a chi assiste al passaggio dell’ostensorio con il Santissimo durante la processione eucaristica. Lourdes offriva sicuramente il crisma della veridicità per quella finta guarigione, avrà pensato il signor Alfonso. Di certo nella sua casa di Sorrento il miracolo non avrebbe avuto lo stesso sapore.
Arrivato nella capitale mariana della Francia, il finto malato grida al miracolo. Scene di entusiasmo. Lacrime e gioia sul volto dei numerosi pellegrini che erano accanto a lui e assistevano a quella recita. Dopo quindici anni Alfonso tornava a camminare. Era stata la Madonna.
A dire il vero, però, la Vergine apparsa a santa Bernadette Soubirous nel 1858 non aveva fatto proprio nulla. Alfonso aveva fatto tutto da sé. Ma si era dimenticato dell’antico proverbio popolare: "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi". Ed ecco l’imprevisto. Mentre il novello miracolato camminava beato a Lourdes, la punizione divina lo attendeva al varco inesorabilmente. Alfonso è scivolato sulla gradita bagnata dalla pioggia fratturandosi gravemente una vertebra. Diagnosi inappellabile dei medici: dovrà passare tutto il resto della sua vita sulla sedia a rotelle. Qual è il vero miracolo?
Francesco Grana
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