ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 26 novembre 2012

Arie invernali

CHE ARIA TIRA NELLA CHIESA? Dai conati di imbavagliamento a quelli che si sono venduti, hanno tradito, e alla fine non li hanno neanche pagati

Motus in fine velocior (proverbio).

Se questo secolo sembra prometterci un lungo periodo di lotte oscure senza vittoria apparente ed umiliazioni di ogni genere, se dobbiamo essere derisi, scherniti, espulsi dalla vita pubblica, se, in questo martirio del disprezzo, dobbiamo subire il trionfo degli stolti, la potenza dei malvagi e la gloria dei vili, Dio, dal canto Suo, riserva ai Suoi fedeli un ruolo del quale essi non rifiuteranno né disconosceranno lo splendore fecondo e duraturo.
Egli dà loro da portare la Sua verità rimpicciolita e ridotta ad una fiamma di altare che si può mettere nelle mani di un bambino, e comanda loro di sfidare tutto questo uragano, perché, purché la loro fede non si indebolisca, la fiamma viva non solo non sarà spenta, ma non vacillerà neppure. No, essa non sarà spenta e non vacillerà! La terra ci ricoprirà con la sua polvere, l’Oceano ci rovescerà addosso la sua schiuma, noi saremo atterrati dalle belve scatenate contro di noi, ma noi supereremo questo brutto momento della storia umana. La piccola fiamma messa nelle nostre mani ferite non perirà e riaccenderà il fuoco divino. (dal classico testo di Luis Veuillot, celebre negli ambienti  della resistenza “cattolica tradizionalista”, L’illusione liberale).
…Vari altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio. (Dalla parte ufficialmente pubblicata del Terzo Segreto di Fatima).
Novembre 2012
Maggio 2012: il sito Disputationes Theologicae (indipendente, vicino all’Istituto del Buon Pastore) riceve l’ordine, a nome della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, di ritirare determinati articoli. Di analisi critica su alcune questioni ecclesiali. Pur trattandosi (come tipologia) di opinioni, in materia non dogmatica e neppure inerente leggi universali della Chiesa; ed espresse da una fonte che non è né organo ufficiale di una Congregazione sacerdotale, né “estremista” o “non in piena comunione”. Precisiamo – differenziandoci volentieri dalla demagogia diffusa – che non sappiamo quanto ciò venga realmente da tale Organismo romano e quanto invece venga da qualcosa di anche più doloroso e prioritario, come in generale andiamo ripetendo, cioè l’opportunistico servilismo di certi suoi superiori (quantomeno discussi e di dubbia riconferma, essendo tuttora una questione aperta): la Commissione avrà dato realmente un ordine o piuttosto un invito, cui gli affetti dal complesso Summorum Lecchinorum hanno dato quella forza di legge del quale era sprovvisto? Ad ogni modo, registriamo il segnale: imbavagliamento di Regime. La Fraternità San Pio X, hanno detto talvolta, potrà discutere: voi no. Le Società sacerdotali dipendenti dalla Pontificia Commissione Ecclesia Dei l’avranno subissata di proteste, non consentendo di trattarle da “pezze da piedi”?

Ottobre 2012: mons. Richard Williamson, uno dei quattro Vescovi consacrati da mons. Marcel Lefebvre e (sempre dimenticato) mons. De Castro Mayer, viene espulso dalla FSSPX da mons. Bernard Fellay. Notoriamente noi non condividiamo certa sua logica (rivincita postuma di padre Guerard des Lauriers su mons. Lefebvre anni ’60 e ’70), come abbiamo sempre detto (anche ai diretti interessati): ma ciò riguarda sia l’espulso, sia (almeno i giorni pari) l’espellente. Va ricordato e notato che si tratta della sanzione estrema, quando già mons. Williamson era stato destituito da ogni incarico, ed aveva espresso disponibilità a scusarsi di alcuni dei suoi atti e parole. Per quali colpe? Al netto dei pretesti, il vero motivo è uno: si è rifiutato di chiudere i Commenti eleison. Nei quali criticava, portando pubblicamente degli argomenti, la gestione di mons. Fellay.

Novembre 2012: il corpo di uno degli articoli su MiL, che con qualche abbozzo di perplessità rilevava l’assenza dei Cardinali amici alla manifestazione a Roma del 3 novembre (addirittura in arretramento rispetto a quella del 24 maggio 2003, nella quale c’erano), viene tolto poche ore dopo la pubblicazione. Verrà rimesso successivamente da qualche lettore, che rilanciando ha scritto all’articolista su tale censura.
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Novembre 2012: una nota Congregazione religiosa, entrista e ufficialmente biritualista, che di recente era stata fatta richiamare pubblicamente a «sentire cum Ecclesia», non si fa vedere alla suddetta manifestazione. Perché, come noi, fondamentalmente la disapprovavano? Non risulta, non è chiaro. Tanto per cambiare! Risulta invece che, in privato (ti pareva?), hanno accennato di avere dei problemi: un’ispezione canonica? Ecco i risultati del voler assolutamente allo stesso tempo, da un lato essere pienamente allineati, e dall’altro pubblicare i libri massicciamente critici di mons. Gherardini e persino dare incarichi ufficiali (sebbene alquanto nascosti) a intellettuali della FSSPX, pienamente organici. Ecco i risultati meno appariscenti della “strategia di conquista” di Conventi e Parrocchie, con piena approvazione sia delle Diocesi (anche progressiste) sia della Fraternità San Pio X (anche antiaccordisti)! Cosa avevamo detto, cari lettori, sulla fragilità equivoca e illusoria di tali ambienti (sebbene lodevolissimi per pietà) e delle loro realizzazioni? Faranno finalmente chiarezza? Si decideranno se preferiscono “la botte piena” o “la moglie ubriaca”? (Il che vale sia per i sacerdoti, sia per i fedeli…).
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C’era una volta un sacerdote diocesano (non della nostra Diocesi per fortuna) che essendo in predicato di ricevere una Parrocchia ritenne bene di rimangiarsi qualche disponibilità che aveva dato; e collegatamente di escludere di esporsi, di combattere certe battaglie. Naturalmente, per cambiare la Parrocchia dal di dentro… farò questo e quest’altro… Conoscendo le sue idee, quello che lui pensava in coscienza e diceva in privato, fummo scettici sulla fattibilità… Sta di fatto che pensò di conciliare la coscienza e il presunto interesse. Partì con un cedimento rispetto a quello che aveva detto «come minimo». Uno di noi lo risente qualche mese dopo: era tutta una frizione. Lo rivede qualche anno dopo: «Beh, come va la parrocchia?». «Non sono più parroco…». «Vede? Sulla carta, nel mondo delle idee, si fa presto a conciliare le due aspirazioni, nella realtà…». «È proprio vero».

C’era una volta un sacerdote con lo stesso profilo, cappellano d’ospedale, che aspirando a ricevere l’allettante incarico anche di un secondo ritenne bene di non compromettersi (almeno ufficialmente) con cose sì autorizzate, ma viste sfavorevolmente e, secondo i criteri mondani, poco appetibili: «Mica mi ci voglio compromettere!». È forse migliore, dicevamo e ripetiamo noi, è forse più leale sparare in privato e dietro anonimato? Ma – e questo è il peggio: l’ipocrisia. La disonestà intellettuale– non mi debbo giustificare, non mi potete criticare, perché sono un sacerdote! Che fa del suo meglio per dar ragione agli anticlericali sui preti… Di recente, abbiamo saputo che gli è stato tolto anche il primo ospedale.

Domanda comulativa: ma vi siete pentiti? Siete andati alle radici? Siete umani, che sbagliano, o diabolici, che ci si ostinano (e, di fatto, non tornano indietro)?
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Ottobre 2012: a sorpresa, il Santo Padre annuncia un piccolo Concistoro. Per il fatto che ce n’era già stato un altro nello stesso anno (sarebbe bastato attendere poco più di un mese per evitarlo) e per la composizione extraeuropea degli eletti, si è prestato ad essere letto in relazione al prossimo Conclave. Per la prima volta viene negata la Porpora, nel primo Concistoro dopo la nomina, al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: cosa teoricamente molto strana; a meno che…quello che abbiamo detto e scritto molte volte. Spesso preso poco sul serio: ma la stranezza è grossa…
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Morale: tira aria di tempesta. Segno pessimo, se dalla crisi si uscirà nel modo che dicono gli integrati alla greppia; e anche, in parte, nella FSSPX (residuo, agonizzante, di tale compromesso storico?). Segno da medaglia a due facce se, come diciamo anche secondo il Terzo Segreto di Fatima, se ne uscirà «per via soprannaturale e traumatica». Ma poiché l’attesa non dev’essere certo infedele e inoperosa (troppo comodo!), poiché la Provvidenza si serve anche di strumenti umani (che non vanno cercati soltanto lontano), forse dileguandosi un po’ la nebbia delle grandi illusioni, e spirito del liberalismo permettendo, si può rivalutare la nostra linea e come ci siamo organizzati…
P.S.: Poiché siamo nel Mese dei Morti, segnaliamo ai lettori che non ci avessero già pensato l’opportunità di un ripasso di due articoli in tema presenti in questo sito: http://www.cattolicitradizionalistimarche.blogspot.it/2012/01/lora-piu-importante-della-vita-elementi.html e http://www.cattolicitradizionalistimarche.blogspot.it/2012/01/mese-dei-morti-2007-preghiera-per-la.html. Per ulteriori strumenti utili, ad esempio materiale di devozione e quant’altro, basta venire alle S.S. Messe in Cappellania (ad esempio la calda festa dell’Immacolata, alle 11,30, è una splendida occasione) e se ne troverà a disposizione.  Auguri a tutti i lettori per il nuovo Anno ecclesiastico, sotto questa Stella della Madre della Santa Speranza: buon anno!

Aless

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