Monsignor Fellay. " Ma ora con il testo che ci si consegna, penso che mi sono sbagliato"... Alla buon ora...
Prima di commentare questo ulteriore intervento di
Monsignor Fellay ci sembra necessario ribadire alcune cose:
Tutto ciò che facciamo in questo Blog è portato avanti
per l’amore e l’onore di Nostro Signore Gesù Cristo e niente abbiamo
personalmente contro le persone che citiamo, evidentemente moderniste o filo
moderniste, difatti il giudizio sulle coscienze di queste persone riguarda
l’Onnipotente Dio, noi ci limitiamo a riportare tutto ciò che si allontana da quello che è veramente “la Chiesa Cattolica”.
Tutto il nostro operato è portato avanti affinché il
Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo venga ristabilito in tutte le
nazioni, affinché chi detiene il potere in Roma, in quanto evidentemente
modernista, venga fermato, per il bene e la salvezza delle anime.
Chiaramente il nostro operare è fatto in piccolezza e
con pochi mezzi.
Ribadiamo che crediamo, per fede, che il Primato,
nella Chiesa Cattolica Apostolica Romana visibile, appartenga, per volontà
Divina, al Sommo Pontefice legittimamente eletto. Crediamo e professiamo che
esiste una sola Chiesa Cattolica e che tutte le altre conventicole che si sono
separate da essa, Protestanti e Ortodossi, non sono assolutamente facenti parte
della Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, difatti queste false Chiese sono
nell’eresia e nello scisma.
Dichiariamo che l’ultimo Concilio è stato indetto dai
modernisti in combutta coi poteri luciferi di questo mondo, massoni ebraici
protestanti e comunisti.
Dichiariamo inoltre che tutti i documenti del
Conciliabolo sono inficiati di modernismo e liberalismo, dottrine condannate
precedentemente al conciliabolo da tutti i Pontefici autenticamente e
integralmente Cattolici. Di conseguenza rigettiamo tutte le riforme, facenti
riferimento a questi documenti, partorite per mano dei nemici del Signore,
(Pontefici Cardinali Vescovi e Sacerdoti e laici che promuovono queste riforme del
Conciliabolo). Difatti la professione della vera fede integrale Cattolica ha la
precedenza a qualsiasi ubbidienza umana, soprattutto quando ti spingono a
professare le dottrine eterodosse conciliari, nessuno in questa terra ha il
diritto di toglierci la fede, neanche se fosse un Papa o un Angelo venuto dal
Cielo.
Dichiariamo che nell’ultimo Concilio c’è stata una
congiura satanica, da parte dell’ala liberale, per trascinare il Concilio verso
una deriva modernista liberale che prende origine dalle dottrine anticattoliche
dei massoni.
Dichiariamo che i Pontefici, Conciliari e post
Conciliari, hanno appoggiato e promosso, coscientemente o non poco ci interessa,
tutte le novità eterodosse del Conciliabolo, (e questo è sotto gli occhi di
tutti).
Dichiariamo, sino a prova contraria (che consiste in
una dichiarazione da parte dei Gerarchi della Chiesa), che Ratzinger è il Pontefice
della Chiesa col nome di Benedetto XVI. E anche se si può constatare tutti i giorni,
che quasi tutti gli atti fatti dagli ultimi Pontefici siano riconducibili al
modernismo, noi non possiamo fare nessuna dichiarazione di Sede Vacante in
quanto non né abbiamo l’autorità. Quindi quando Benedetto XVI insegna e agisce
secondo la fede della Chiesa di sempre, quindi diventa infallibile, è
assolutamente da seguire con religioso rispetto. Ma quando insegna e agisce secondo
le dottrine eterodosse del Concilio Vaticano II: Ecumenismo, Libertà Religiosa,
Nuova Messa “Novus Ordo Missae”, Collegialità, nuovi catechismi partoriti col
conciliabolo, nuovo Codice di Diritto Canonico, approvazione di sette eretiche
come cattoliche (Cammino Neocatecumenale) ecc, dottrine che hanno generato “una
nuova Chiesa definita Conciliare, con i loro catechismi, i loro riti e i loro
consacrati” non è assolutamente da seguire:
Noi ci limitiamo ad osservare e denunciare tutto ciò
che viene fatto in contrapposizione con la vera dottrina della Chiesa
professata in tutto il mondo sino al 1958 e questo viene fatto senza nessun
rispetto umano.
In definitiva, per salvarci l’anima e non cadere nel
laccio modernista, facciamo nostre le parole di Monsignor Lefebvre nella
dichiarazione del 21 Novembre 1974:
Noi
aderiamo con
tutto il cuore e con tutta l'anima alla Roma cattolica custode della fede
cattolica e delle tradizioni necessarie al mantenimento della stessa fede, alla
Roma eterna, maestra di saggezza e di verità.
Noi rifiutiamo, invece, e abbiamo sempre rifiutato di seguire la Roma di tendenza neo-modernista e neo-protestante che si è manifestata chiaramente nel Concilio Vaticano II e dopo il Concilio, in tutte le riforme che ne sono scaturite.
Tutte queste riforme, in effetti, hanno contribuito e contribuiscono ancora alla demolizione della Chiesa, alla rovina del Sacerdozio, all'annientamento del Sacrificio e dei Sacramenti, alla scomparsa della vita religiosa, a un insegnamento naturalista e teilhardiano nelle università, nei seminari, nella catechesi, insegnamento uscito dal liberalismo e dal protestantesimo più volte condannati dal magistero solenne della Chiesa.
Nessuna autorità, neppure la più alta nella gerarchia, può costringerci ad abbandonare o a diminuire la nostra fede cattolica chiaramente espressa e professata dal Magistero della Chiesa da diciannove secoli.
"Se avvenisse - dice San Paolo - che noi stessi o un Angelo venuto dal cielo vi insegnasse altra cosa da quanto io vi ho insegnato, che sia anatema" (Gal. 1,8).
Noi rifiutiamo, invece, e abbiamo sempre rifiutato di seguire la Roma di tendenza neo-modernista e neo-protestante che si è manifestata chiaramente nel Concilio Vaticano II e dopo il Concilio, in tutte le riforme che ne sono scaturite.
Tutte queste riforme, in effetti, hanno contribuito e contribuiscono ancora alla demolizione della Chiesa, alla rovina del Sacerdozio, all'annientamento del Sacrificio e dei Sacramenti, alla scomparsa della vita religiosa, a un insegnamento naturalista e teilhardiano nelle università, nei seminari, nella catechesi, insegnamento uscito dal liberalismo e dal protestantesimo più volte condannati dal magistero solenne della Chiesa.
Nessuna autorità, neppure la più alta nella gerarchia, può costringerci ad abbandonare o a diminuire la nostra fede cattolica chiaramente espressa e professata dal Magistero della Chiesa da diciannove secoli.
"Se avvenisse - dice San Paolo - che noi stessi o un Angelo venuto dal cielo vi insegnasse altra cosa da quanto io vi ho insegnato, che sia anatema" (Gal. 1,8).
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Perché
questa dichiarazione prima di commentare ciò che ha affermato Monsignor Fellay?
Prima
di tutto per definire in modo chiaro la nostra posizione, dato che ci è stato
richiesto. In secondo luogo per ribadire, al contrario di molti accordisti all’interno
della Fraternità, che dipingono Benedetto XVI come uno dal cuore tradizionale e
la mente modernista, che questa è una affermazione assurda, difatti o si è
tradizionali, quindi cattolici, o si è modernisti quindi non cattolici e
Ratzinger, nei Suoi insegnamenti e nei Suoi atti, è evidentemente modernista.
Pensiamo inoltre che questa tesi è messa in giro per giustificare un “accordo”
che permetta alla Fraternità di far parte della “Nuova Chiesa Conciliare”
partorita grazie alle dottrine, promosse dai nemici del Signore, nel
Conciliabolo Vaticano II.
In
definitiva,
come per Benedetto XVI, se Monsignor Fellay agisce secondo Dio,
mettendo la fede al primo posto, lo seguiremo sicuri di stare nella
Volontà di
Dio, ma se questo non viene fatto, noi non Lo seguiremo. Quest’ultima
affermazione e fatta per ribadire che niente abbiamo contro
la coscienza del Monsignore, il giudizio appartiene a Dio, ma per quanto
riguarda le opere, che non sono persone, pensiamo di poter esprime un
giudizio
che sia dettato dalla fede che tutto illumina in questo mondo di
tenebra.
Veniamo adesso al nostro breve commento a queste
ultime affermazioni fatte Da Monsignor Fellay:
Il 1°
novembre 2012, Nella festa di Ognissanti, Mons. Bernard Fellay ha
celebrato la Messa nel seminario di Ecône. Nel corso della predica, dopo
aver ricordato il senso spirituale della festa, ha esposto lo stato
delle relazioni della Fraternità San Pio X con Roma. – Titolo e
sottotitoli sono della redazione di DICI.
(…) Perché
c'è una Fraternità di San Pio X? Perché diventiamo sacerdoti? Non è
solo per il piacere di celebrare l'antica messa, è per andare in
Paradiso, per salvare le anime! Certo custodendo i tesori della Chiesa,
ma con lo scopo di salvare le anime, di santificarle strappandole al
peccato, portandole in Paradiso, portandole a Nostro Signore.
Dove
ne siamo con Roma? Permettetemi di esporlo in due punti. In primo
luogo, uno sguardo a ciò che è avvenuto. Poi, uno sguardo sul presente e
forse sul futuro.
Prima di tutto ciò
che è accaduto. La prova, forse la più grande che abbiamo mai avuto, è
dovuta a una combinazione di diversi fattori che si sono verificati
nello stesso tempo e hanno creato uno stato di confusione, di dubbio
molto profondo che lascia ferite e anche una delle più grandi ferite
che ci provoca una pena enorme: la perdita di uno dei nostri vescovi.
Non è poco! Ma ciò non è dovuto soltanto alla crisi attuale. E’ una
lunga storia, ma che trova qui la sua conclusione. (per quanto riguarda la vicenda della scandalosa esclusione di Monsignor Williamson ci siamo ampiamente espressi, comunque la lettera di risposta a Monsignor Fellay da parte di Monsignor Williamson
è sicuramente il modo migliore di rispondere alle contiune affermazioni
sulla vicenda, di certo tutta questa afflizione poco convince dato che è
oramai che da parecchi anni a Monsignor Williamson gli viene impedito
quasi del tutto di esercitare il Suo ministero di Vescovo perchè
contrario all'ignobile accordo con gli assasini della fede che oggi
risiedono nei posti di potere Romani).
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