http://syllabario.files.wordpress.com/2012/11/cropped-mozziconi.jpg?w=461&h=141
Mi tolgo due sfizi.
Il primo è in arrivo, il secondo è già on-line: www.syllabario.wordpress.com. L’ennesima interfaccia tosta della maschera ebrea baffuta. Sì, una sorta di Syllabus senza troppe pretese, un plagio all’iniziativa di Ferrara, un omaggio al beato Pio IX; il penultimo tentativo di denunciare la cronicità dei nostri tempi.

Il primo modo è stato affrontarla sul serio e pacatamente come fa, per esempio, la Bussola Quotidiana.
Il secondo modo è stato affrontarla sul serio e polemicamente come fa, per esempio, Corrispondenza Romana.
Il terzo modo è stato affrontarla in modo seriamente polemico come fa, per esempio, Roberto Manfredini.
Il quarto modo è stato affrontarla con la politica del non prendersi troppo sul serio, come fanno su Campari e De Maistre.
Il quarto modo è stato affrontarla con appassionata svogliatezza, come faccio io.
Il quinto modo è affrontarla con impotente fermezza, come fa il Syllabario.
Il sesto modo sarà affrontarla con sensuale smodatezza… lo scoprirete a breve.
La lista è ad sensum, ovvio.
Comunque, quella che segue è la mia Quanta Cura, che introduce al Syllabario:
Alla fine del XIX secolo la Chiesa fu costretta a pubblicare questo stramaledetto Syllabus. Il buon vecchio cardinal Fornari – o chi per lui – venne incaricato di compilare un elenco di errori del tempo corrente. Giustamente questa lista dij’accuse fu giudicata stupida: lo era. Meno acutamente ci si accorse del nocciolo duro del problema: il mondo contemporaneo meritava di esser giudicato da uno stupido papa e da una stupida lista. A modesto avviso di chi scrive: lo merita a tutt’oggi.