ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 11 dicembre 2012

NEL NOME DI IOR


 - A DISTANZA DI UNA SETTIMA, DOPO GERONZI SI TIRA FUORI DALLA PARTITA IOR ANCHE CARL ANDERSON, CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBO, CHE COSI HA SMENTITO UNA VOLTA PER TUTTE I RUMORS CHE VOLEVANO CHE LA DEFENESTRAZIONE DI LIN-GOTTI TEDESCHI FOSSE STATA LA MOSSA PER PRENDERNE IL POSTO - COSÌ SI SFOGLIA LA MARGHERITA DEI CANDIDATI. BERTONE SCEGLIERA A GENNAIO…

1 - IOR ALL'ESAME DEI CANDIDATI, NOMINA A GENNAIO
Maria Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
CARDINALE TARCISO BERTONECARDINALE TARCISO BERTONE
La nomina del nuovo presidente dello Ior «potrebbe arrivare già dopo le Feste, a gennaio», ha detto Carl A. Anderson, Cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo e membro del consiglio di sovrintendenza dell'Istituto per le opere di religione. Null'altro sull'identikit. Non ha risposto alla domanda se il nuovo presidente sarà o no straniero. Ma ha affermato che non sarà lui.

CARL ANDERSON CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBOCARL ANDERSON CAVALIERE SUPREMO DEI CAVALIERI DI COLOMBO
«No, io non sono candidato, ho già un lavoro full time come Ceo» ha precisato Anderson, a margine del convegno «Ecclesia in America», aperto dal Papa, in Vaticano. In questo modo il capo dei Cavalieri di Colombo ha smentito una volta per tutte i rumors circolati sul fatto che dietro la defenestrazione di Ettore Gotti Tedeschi - sfiduciato sei mesi fa all'unanimità dal board dell'Ior con un memorandum firmato dallo stesso Anderson, ma nella sua funzione di segretario del consiglio di amministrazione - ci fosse in realtà una presunta «congiura» organizzata per prenderne il posto. L'ultimo incontro del board dello Ior, che si è tenuto giovedì 6 dicembre, è andato «molto bene», ha spiegato Anderson.
La sottolineatura più interessante riguarda però una questione di metodo, quando Anderson ha affermato che quello ora in corso è un «processo di selezione di candidati di grande qualità». Ma, ha anche aggiunto: la scelta «spetta al cardinale Bertone», Segretario di Stato e presidente della Commissione cardinalizia di sorveglianza sulla cosiddetta «banca» vaticana.
gotti tedeschi jpegGOTTI TEDESCHI JPEG
2 - IL CONSIGLIO DELLO IOR E LA SCELTA DEL PRESIDENTE
Maria Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera" -del 6 dicembre
La festa di oggi, 6 dicembre (San Nicola/Santa Claus), non porterà in dono il nome del nuovo presidente dello Ior, che pure ha la sua unica sede nel torrione di Niccolò V addossato al Palazzo apostolico dove vive il Papa. Ma la riunione odierna del board dell'Istituto costituirà un passo avanti nel percorso di nomina del successore di Ettore Gotti Tedeschi, che in ogni caso spetta alla Commissione cardinalizia presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone.
ANTONIO MARIA MAROCCOANTONIO MARIA MAROCCO
Il Vaticano è infatti alla ricerca del nuovo presidente che accompagni l'imponente lavoro di adeguamento alle norme internazionali, dopo il superamento con una buona «pagella» della prima valutazione del Comitato Moneyval, nel luglio scorso.
CESARE GERONZICESARE GERONZI
Del board dello Ior fanno parte: il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz, di provenienza Deutsche Bank che dal 25 maggio ha assunto l'incarico di presidente ad interim, lo statunitense Carl A. Anderson, Cavaliere supremo dei cavalieri di Colombo - che nella funzione di segretario del board ha firmato il memorandum di sfiducia (no confidence) votato all'unanimità nei confronti di Gotti - lo spagnolo Manuel Soto Serrano, del Banco Santander e il notaio torinese Antonio Maria Marocco. Sempre più la scelta sembra indirizzarsi verso un candidato straniero.
«Là ci vuole un presidente straniero, foresto come direbbe Cuccia» ha affermato Cesare Geronzi che in estate alcuni rumors avevano indicato come candidato alla presidenza Ior. Durante la trasmissione l'Infedele di lunedì scorso, alla domanda di Gad Lerner «Lei lo farebbe?», Geronzi ha risposto: «Mai nella vita». «A qualcuno - ha poi aggiunto - che mi ha chiesto consiglio gliel'ho dato: è giunto forse il momento che ci sia una cesura un pochino più approfondita tra il Vaticano e l'Italia».

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