ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 30 dicembre 2012

Per un piatto di lenticchie


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29Giacobbe cucinò una vivanda ed Esaù tornò stanco dal campo;
30Ed Esaù disse a Giacobbe: “Suvvia, fammi ingoiare del rosso, questo rosso, perché sono esausto”, perciò fu chiamato Edom (rosso);
31E Giacobbe disse: “Mi sia venduta come in quel giorno la tua primogenitura”;
32E disse Esaù: “Ecco, sto per morire: a cosa mi serve la primogenitura?”;
33E disse Giacobbe: “Giuramelo come in quel giorno” e giurò e vendette la primogenitura a Giacobbe;
34E Giacobbe diede a Esaù del pane e un piatto di lenticchie: mangiò, bevve, si alzò e se ne andò: e [così] Esaù disdegnò la primogenitura.

[Genesi 25, 29-34]
Cos’è la primogenitura, se non quel filo diretto che lega un padre al figlio, al primo figlio, al quale si dà in eredità il nome, e con esso il diritto di parlare per conto e a nome del padre? E perdere la primogenitura non vuol dire forse perdere il diritto di parlare a nome del padre, il diritto a portare il cognome, il nome familiare?
La storia si ripete. Israele ha rinnegato Dio, rifiutando di credere nel Suo Figlio, quel Gesù che miliardi di persone hanno riconosciuto come il Messia, l’Unto del Signore, il Figlio di Dio, ma loro, no, e hanno perso la loro primogenitura. Come Esaù, per un piatto di lenticchie, il popolo eletto ha perso la sua primogenitura, la sua elezione iniziale. Il Padre ha “dato le chiavi di casa” ad altri.
Perchè racconto questo? Sfoglio i giornali di oggi (online):

secolo agi messaggero
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/vaticano_monti_berlusconi/notizie/240801.shtml
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/12/27/APWQMAJE-monti_vaticano_appoggia.shtml
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201212271956-ipp-rt10239-il_vaticano_benedice_monti_da_lui_impegno_alto_e_nobile
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201212281028-ipp-rt10048-vaticano_benedice_monti_avvenire_berlusconi_inconcludente
http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/12/27/mario_monti_osservatore_romano_grillo_berlusconi_bersani.html

Insomma, se si taglia lo stato sociale, se si aumentano le tasse, se si tagliano le spese della sanità, ma se si salvano le banche, si aumentano le spese militari, si confermano scelte antipopolari (come la Tav in val di Susa): va tutto bene.
Abbiamo già visto questo film: per il piatto di lenticchie dell’8 per mille, o (forse) in cambio della promessa di togliere l’IMU alla chiesa (che peraltro andrebbe tolta a tutte le prime case, non essendo, per definizione, la prima casa un reddito ma, semmai un diritto universale), si può “benedire” il governo del banchiere non-eletto, non deciso dal popolo, Monti. Quel Monti definito dall’illustre esorcista padre Amorth come “massone e quindi nemico della Chiesa”.
-oOo-


Come non vedere in questo la profezia, sempre attuale, contenuta nella Bibbia? Veramente sono lontani i tempi in cui la Chiesa, per bocca del suo primo rappresentante, poteva dire:

“Un potere illimitato e una dominazione economica dispotica si trovano concentrati in pochissime mani. Questo potere diviene particolarmente sfrenato quando sia esercitato da coloro che, controllando il denaro, amministrano il credito e ne decidono la concessione.
Essi somministrano – per così dire – il sangue all’intero organismo economico e ne arrestano la circolazione quando  a loro conviene; tengono in pugno l’anima della produzione, in modo che nessuno osi respirare contro la loro volontà“.  [S.S. Pio XI, Enciclica Quadragesimo Anno]

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