ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 dicembre 2012

RELIGIONI DIGITALI


La fede al tempo dell’iPad
Mille modi per mettersi APPregare

Dal timer per il Ramadan ai mantra dei buddisti. In attesa della nuova app ufficiale del Papa

A pochi giorni dal debutto su Twitter di Papa Benedetto (il primo cinguettio è atteso per il 12 dicembre), il presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, monsignor Claudio Maria Celli, ha annunciato che sta per arrivare anche una app papale per iPhone e iPad. Si chiamerà “The Pope”, sarà gratuita e dovrebbe essere disponibile entro fine anno. È in preparazione anche una versione per Android. “The Pope” permetterà di seguire in diretta i discorsi e le omelie del Papa, di vedere in tempo reale cosa accade in Vaticano grazie a varie webcam, di essere informati sulle attività del Pontefice. In più integrerà al suo interno i vari organi di informazione come la Radio Vaticana (che ha già le sue app) e il portale news.va. Ma sarà in buona compagnia perché sono tantissime le app a tema religioso presenti su AppleStore. E, molto ecumenicamente, ce ne è per tutti i culti: dall’Islam alla fede ebraica, passando per i mantra buddisti e induisti.
ISLAM 2.0 - Anche se a prima vista può sembrare contraddittorio, il mondo islamico è uno dei più vivaci quanto a vita digitale. Nonostante l’opposizione dei conservatori, internet e smartphone sono molto usati dai musulmani. Basti pensare che, secondo una ricerca dell’istituto internazionale Ipsos, i Paesi a maggioranza musulmana sono quelli con le percentuali più alte di diffusione degli smartphone: negli Emirati Arabi il 61% della popolazione ha un cellulare di ultima generazione, ma anche nell’Egitto della primavera araba si è raggiunto il 26% (in Germania la percentuale è del 29%). Ecco spiegata quindi la fortuna di app come “Ramadan times” che sostituisce i tradizionali colpi di cannone con un modernissimo squillo di iPhone avvisando gli utenti degli orari del digiuno a seconda di dove si trovano. Altre applicazioni utili per i fedeli sono “3D Salah Guide”(insegna a pregare correttamente grazie a un fumetto in 3D), “Find Mecca” (un GPS digitale per sapere sempre verso dove indirizzare le proprie preghiere) o “Halal Food Guide” (per conoscere esattamente quali sono i cibi “permessi” e quelli “haram”, non permessi). Ma ci sono anche app per trovare le moschee e i negozi halal più vicini, per scegliere i nomi adatti ai futuri bebè musulmani, svariate radio islamiche e, ovviamente, una serie di app sul Corano (una delle più scaricate è “Quran Majeed” che offre versioni del Libro Sacro in arabo e anche in altre lingue).
KIPPAH E PREGHIERE – Anche per i credenti di religione ebraica (o chi si voglia avvicinare a questa fede) tablet e smartphone possono popolarsi di varie app “a tema”: da“Hebrew Calendar Converter”, traduttore di date dal calendario Gregoriano a quello ebraico, a “iAlephBet Hebrew Lessons” per imparare a leggere e scrivere con i caratteri ebraici. Passando per giochi come “Kippa” (si tratta di riuscire a mettere il tipico copricapo sulla testa di un ragazzo) o “Hanukkah dreidel” (versione digitale del gioco che i bimbi fanno con una trottola durante Hanukkah, “la festa delle luci”). Non mancano poi app più utili alla preghiera come “Haggadah” e “Shabbat & Holiday Times”, che funge da “sveglia” per l’accensione delle candele e guida per la corretta organizzazione delle cerimonie festive, con i testi sacri da leggere. Comoda anche “Pocket iSiddur fori Pad”, la app che racchiude il libro quotidiano di preghiere ebraiche.
INCENSO E MANTRA – Chi è affascinato dalle religioni orientali può scaricare “iMantras”, una collezione di mantra accompagnati da immagini di Ganesh e Vishnu piene di colori e spiritualità un po’ fumettosa. “BurnIncense” permette invece di bruciare virtualmente dei bastoncini di incenso in onore di Buddha, con la possibilità di scegliere la divinità preferita a cui rivolgersi. Per avere l’illusione di essere trasportati in un tempio c’è poi “ListenBuddha”, una raccolta di sutre da ascoltare in diverse versioni. Mentre se ci si vuole mettere a meditare “My Meditation Timer” aiuta a tenere il tempo, compresa la preparazione e l’intervallo, al suono della campana tibetana. Fra i seguaci del taoismo ha grande successo “Tao te Ching” che racchiude il libro antico scritto da Lao Tsu alla base della filosofia cinese. L’app, in inglese, permette anche di scegliere il colore e la “grana” della carta del libro personalizzando il proprio momento di preghiera.
LE ALTRE APP CATTOLICHE – In attesa dell’app “The Pope”, l’unica con l’imprimatur della Santa Sede, sono fiorite le applicazioni più bizzarre anche per i cattolici. Quella che ha fatto più discutere è stata “Confession: A Roman Catholic App”. Si tratta di una sorta di confessionale digitale, con una guida all’esame di coscienza e un diario personale con tutte le confessioni passate (salvate e protette da login e password). Seguendo il percorso, peccato dopo peccato, si arriva alla penitenza. Creata con l’aiuto di due sacerdoti statunitensi, questa app (che costa 1,79 euro) ha avuto l’ok del vescovo Kevin C. Rhodes, della diocesi di Fort Wayne – South Bend ma non è piaciuta al Vaticano: il sacramento della confessione non può essere sostituito dal “confronto” con un telefono o un tablet. Anche perché, di questo passo, si potrebbe arrivare a battezzare la gente con la sola imposizione dell’iPad. Via libera invece all’uso delle app per pregare: “BreviariumLite” (per recitare la liturgia delle Ore, anche offline), “iBreviary” (tutti i testi del Breviario e del Messale in 7 lingue e in continuo aggiornamento), e tutte le novene e i rosari digitali (per esempio “Virtual Rosary”, 1,79 euro, o “iRosario”, 3,59 euro solo per iPad e con audio). Più giocose sono le app “Bibble quizzer”, una raccolta di quiz sulla Bibbia , e “The Catholic App” che permette anche di scoprire quali sono le chiese più vicine al punto in cui ci si trova.
Acciuffare fedeli anche tramite smartphone e tablet è certamente una sfida e un’occasione per tutte le religioni ma il profumo della cera, gli effluvi di incenso e la spiritualità di un luogo di culto, qualunque sia, non sono (ancora) comprimibili neanche nell’iPad più nuovo che ci sia.
Angela Geraci
CORRIERE DELLA SERA.it

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.