ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 27 gennaio 2013

unità dei cristiani


QUALE CHIESA?
Mentre si discetta sulla valenza dogmatica del Concilio, i nemici della Chiesa moltiplicano i propri assalti: matrimoni e adozioni per gli omosessuali, scuole di ogni ordine scristianizzate, contraccezione e aborto come normale prassi ospedaliera, predazione degli organi, eutanasia, usura, paganizzazione della società, pansessualizzazione del tempo libero, ignoranza imposta per legge. E poi arriverà anche il momento in cui si dovranno riconoscere diritti sessuali ai minori (quello che oggi è un crimine domani sarà legale, se lo stabilisce una minoranza con l'appoggio dei burocrati che legiferano), la poligamia, il sacrificio rituale e perché no il culto pubblico dell'idolo rivoluzionario e massonico. Ricordiamoci però che i progressisti, i novatori, i fautori del dialogo ..... sono già proni alla mentalità del secolo e non vorranno scontri frontali, anzi saranno disposti a farsi evangelizzatori ed apostoli della tolleranza, della libertà, della fraternità universale, dell'accoglienza della diversità. 
Il nostro timore è che si giunga ad ammettere, in seno alla medesima Chiesa, tesi opposte e inconciliabili, cercando di annullare le occasioni di scontro: si darà spazio ai tradizionalisti e ai modernisti, si arriverà forse ad avere degli Atenei cattolici a fianco ad Università eretiche, a dar la Comunione in ginocchio e a tollerare che vi sia chi la profana amministrandola in mano. Una Chiesa in cui si veda il Papa pontificare in rito antico un giorno, presiedere un incontro di preghiera con gli idolatri il giorno dopo, abbracciare gli Ebrei come padri nella fede quello dopo ancora. Un grande, enorme supermercato della Religione, in cui ognuno può sceglier ciò che più gli aggrada, a patto che non bestemmi l'idolo .... : tutto questo ti darò, se prostrato mi adorerai. Gli uni citeranno la Gaudium et Spes, gli altri la Sacrosanctum Concilium, ciascuno nei passi che ritiene accettabili per il proprio modo di credere. Alcuni chierici useranno la talare e il cappello romano, altri gireranno in borghese; i conservatori citeranno le omelie del Card. Ranjit o Canizares, i moderati quelle del Card. Cafarra, i progressisti quelle del Card. Ravasi e di mons. Muller. Si potrà scegliere se sentire la Messa antica in una Basilica barocca, la Messa riformata in una chiesa di cemento armato o la Messa neocatecumenale in uno stadio. L'Anglicano e il Luterano che si sentiranno uniti a Roma ancorché eretici potranno contare su un Ordinariato né più né meno che la Fraternità San Pio X, e a ciascuno sarà riconosciuto il diritto di conservare i propri riti, le proprie idee. Tutti contenti, tutti sotto il grande manto della nuova chiesa conciliare, che sarà unita e divisa ad un tempo, santa e dannata, cattolica ed eretica, apostolica ed ecumenica. Una terrificante visione orizzontale che ricorda la torre di Babele più che la Gerusalemme celeste di cui è figura la Santa Chiesa. 

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