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venerdì 1 febbraio 2013

Amici cari


IL PIRELLONE DALLE CONSULENZE D’ORO – MENTRE LA PROCURA DI MILANO INDAGA SUI RIMBORSI INGIUSTIFICATI DEI CONSIGLIERI REGIONALI, UN’INCHIESTA INTERNA SU 353 INCARICHI CONFERITI DALLA REGIONE LOMBARDIA RIVELA ALTRE SPESE PAZZE DELLA GIUNTA FORMIGONI: “CINQUANTA MILIONI SPESI IN TRE ANNI PER RICERCHE GENERICHE O INUTILI” (GESTITI DA SOCIETÀ COME EUPOLIS LOMBARDIA, FEUDO DI COMUNIONE E FATTURAZIONE…)

Davide Carlucci per "la Repubblica"


Il Pirellone fa le pulci al Pirellone. E scopre una montagna di consulenze, volute dalla giunta Formigoni, dai risultati oscuri. In tre anni, dal 2009 al 2011, sono stati conferiti 353 incarichi per studi e ricerche per un totale di 54,9 milioni di euro.
roberto formigoniROBERTO FORMIGONI
Ma, scrive il presidente del comitato dei controlli Ettore Paganelli, nonostante l'importo sia pari «al 51,2 per cento della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale», in molti casi, «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».

ROBERTO FORMIGONI IN CONFERENZA STAMPAROBERTO FORMIGONI IN CONFERENZA STAMPA
La relazione, di cinquanta pagine, è stata inviata al governatore lombardo poco prima di Capodanno ed è stata tenuta nel cassetto. I controllori hanno verificato tutte le ricerche commissionate dalla presidenza e dalle varie dirigenze, in particolare i settori "Ambiente, energia e Reti" e "Sanità". Studi gestiti in gran parte (42,6 per cento) da società come Eupolis Lombardia, feudo ciellino con 69 dipendenti. La giunta ha preso atto della relazione, diciamo così, in silenzio.
Sorvolando sulle lacune evidenziate dal comitato: «Dalla documentazione esaminata è emerso che le spese esposte dagli affidatari sono liquidate sulla base di fatture o note di addebito che riportano generalmente il riferimento allo stato di avanzamento del progetto che giustifica il pagamento».
ROBERTO FORMIGONIROBERTO FORMIGONI
Proprio mentre la procura di Milano indaga sui rimborsi ingiustificati dei consiglieri regionali, sia di centrosinistra che di centrosinistra, emerge che su somme ben più elevate c'è poca chiarezza. «I documenti giustificativi non sono accompagnati da rendicontazione delle spese sostenute con riferimento alle risorse professionali impiegate».
E così, accade spesso che se i consulenti affidano ad altri parte delle loro attività, «la direzione si trova nella condizione di non poterne essere a conoscenza» e di non poter verificare gli importi.
REGIONE LOMBARDIA - IL PIRELLONEREGIONE LOMBARDIA - IL PIRELLONE
L'audit interna entra nel merito anche della legge regionale sulle maggiorazioni tariffarie, la 7 del 2010. Secondo i pm di Milano è uno degli strumenti con i quali Formigoni avrebbe garantito più di 200 milioni di euro alla Maugeri in cambio dei viaggi e degli altri benefit offerti dal consulente della fondazione Maugeri Pierangelo Daccò e dal suo socio Antonio Simone. Un provvedimento che consentiva grande discrezionalità proprio per favorire alcune realtà della sanità lombarda. Nel rapporto si spiega che occorre «prevedere idonei presidi di controllo ». Inoltre, è opportuno «descrivere meglio e motivare il rapporto
tra entità della maggiorazione e possesso dei requisiti prescritti».
ROBERTO FORMIGONI AL PIRELLONE CON UNA DELLE SUE DIVISEROBERTO FORMIGONI AL PIRELLONE CON UNA DELLE SUE DIVISEILLUSTRAZIONE SARX PIRELLONE CARCEREILLUSTRAZIONE SARX PIRELLONE CARCERE
Un altro paragrafo riguarda Finlombarda, carrozzone malato della Regione, che recentemente ha affidato una consulenza da 110mila euro sull'Housing sociale a Carlo Masseroli, ex assessore ciellino della giunta Moratti. La controllata Finlombarda Gestioni
Sgr chiude l'esercizio 2011 con una perdita di 850mila euro. Ma il problema numero uno sono le consulenze, finanziate senza valutazioni. «L'analisi dei costi è citata, nella grandissima maggioranza dei casi, mediante frasi di stile, senza alcun riferimento alla fattispecie concreta».

Inchiesta della Regione Lombardia: «Spesi 50 mln in tre anni per ricerche generiche o inutili».

Una montagna di consulenze volute dalla giunta di Roberto Formigoni. A fare luce sulle ombre del Pirellone è un'inchiesta interna alla Regione Lombardia, da cui emerge che in tre anni, dal 2009 al 2011 sono stati conferiti 353 incarichi per studi e ricerche per un totale di 54,9 milioni di euro.
A riferrire i primi risultati del comitato dei controlli è il quotidiano La Repubblica, che riporta quanto scritto da Ettore Paganelli che presiede l'inchiesta: «Si tratta del 51,2% della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale» e in molti casi «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».
LAVORI AFFIDATI A SOCIETÀ VICINO A CL.
 Le 50 pagine della relazione, inviata a Formigoni prima della fine del 2012, sono però finite in un cassetto. E lì conservate.
Da quanto si è appreso, i controllori hanno verificato tutte le ricerche commissionate dalla presidenza e dalle varie dirigenze, puntando l'attenzione sul settore Ambiente, energia e reti e su quello della Sanità. E si è scoperto che il 42,6% degli studi sono stati gestiti da società come Eupolis Lombardia, feudo di Comunione e liberazione.
«Dalla documentazione esaminata», è scritto nel documento, «è emerso che le spese esposte dagli affidatari sono liquidate sulla base di fatture o note di addebito che riportano generalmente il riferimento allo stato di avanzamento del progetto che giustifica il pagamento».
La giunta ha preso atto della relazione, senza però commentare.
DOCUMENTI SENZA RENDICONTAZIONE. «I documenti giustificativi», prosegue la nota dell'inchiesta, «non sono accompagnati da rendicontazione delle spese sostenute con riferimento alle risorse professionali impegate».
Da qui le decisioni dei consulenti di affidarsi ad altri per parti delle attività, senza però mettere a conoscenza la direzione, che, scrive il documento, non può quindi verificare gli importi.
LUCE SULLE MAGGIORAZIONI TARIFFARIE. L'inchiesta ha cercato anche di fare luce sulla legge 7 del 2010 che riguarda le maggiorazioni tariffarie. Per i magistrati di Milano è lo strumento con cui Formigoni avrebbe assicurato oltre 200 milioni di euro alla Maugeri in cambio di viaggi e di altri benefit ottenuti attraverso Pierangelo Daccò, consulente della fondazione e dal suo socio Antonio Simone.
Il provvedimento consentiva grande discrezionalità per favorire alcune realtà della sanità lombarda. Inoltre nell'audit interno della Regione Lombardia è spiegato che occorre «prevedere idonei presidi di controllo». Ed è opportuno «descrivere meglio e motivare il rapporto tra entità della maggiorazione e possesso dei requisiti prescritti».

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