IL PIRELLONE DALLE CONSULENZE D’ORO – MENTRE LA PROCURA DI MILANO INDAGA SUI RIMBORSI INGIUSTIFICATI DEI CONSIGLIERI REGIONALI, UN’INCHIESTA INTERNA SU 353 INCARICHI CONFERITI DALLA REGIONE LOMBARDIA RIVELA ALTRE SPESE PAZZE DELLA GIUNTA FORMIGONI: “CINQUANTA MILIONI SPESI IN TRE ANNI PER RICERCHE GENERICHE O INUTILI” (GESTITI DA SOCIETÀ COME EUPOLIS LOMBARDIA, FEUDO DI COMUNIONE E FATTURAZIONE…)
Davide Carlucci per "la Repubblica"
Inchiesta della Regione Lombardia: «Spesi 50 mln in tre anni per ricerche generiche o inutili».
Una montagna di consulenze volute dalla giunta di Roberto Formigoni. A fare luce sulle ombre del Pirellone è un'inchiesta interna alla Regione Lombardia, da cui emerge che in tre anni, dal 2009 al 2011 sono stati conferiti 353 incarichi per studi e ricerche per un totale di 54,9 milioni di euro.
A riferrire i primi risultati del comitato dei controlli è il quotidiano La Repubblica, che riporta quanto scritto da Ettore Paganelli che presiede l'inchiesta: «Si tratta del 51,2% della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale» e in molti casi «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».
LAVORI AFFIDATI A SOCIETÀ VICINO A CL.
Le 50 pagine della relazione, inviata a Formigoni prima della fine del 2012, sono però finite in un cassetto. E lì conservate.A riferrire i primi risultati del comitato dei controlli è il quotidiano La Repubblica, che riporta quanto scritto da Ettore Paganelli che presiede l'inchiesta: «Si tratta del 51,2% della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale» e in molti casi «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».
LAVORI AFFIDATI A SOCIETÀ VICINO A CL.
Da quanto si è appreso, i controllori hanno verificato tutte le ricerche commissionate dalla presidenza e dalle varie dirigenze, puntando l'attenzione sul settore Ambiente, energia e reti e su quello della Sanità. E si è scoperto che il 42,6% degli studi sono stati gestiti da società come Eupolis Lombardia, feudo di Comunione e liberazione.
«Dalla documentazione esaminata», è scritto nel documento, «è emerso che le spese esposte dagli affidatari sono liquidate sulla base di fatture o note di addebito che riportano generalmente il riferimento allo stato di avanzamento del progetto che giustifica il pagamento».
La giunta ha preso atto della relazione, senza però commentare.
DOCUMENTI SENZA RENDICONTAZIONE. «I documenti giustificativi», prosegue la nota dell'inchiesta, «non sono accompagnati da rendicontazione delle spese sostenute con riferimento alle risorse professionali impegate».
Da qui le decisioni dei consulenti di affidarsi ad altri per parti delle attività, senza però mettere a conoscenza la direzione, che, scrive il documento, non può quindi verificare gli importi.
LUCE SULLE MAGGIORAZIONI TARIFFARIE. L'inchiesta ha cercato anche di fare luce sulla legge 7 del 2010 che riguarda le maggiorazioni tariffarie. Per i magistrati di Milano è lo strumento con cui Formigoni avrebbe assicurato oltre 200 milioni di euro alla Maugeri in cambio di viaggi e di altri benefit ottenuti attraverso Pierangelo Daccò, consulente della fondazione e dal suo socio Antonio Simone.
Il provvedimento consentiva grande discrezionalità per favorire alcune realtà della sanità lombarda. Inoltre nell'audit interno della Regione Lombardia è spiegato che occorre «prevedere idonei presidi di controllo». Ed è opportuno «descrivere meglio e motivare il rapporto tra entità della maggiorazione e possesso dei requisiti prescritti».
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