BERGOGLIO, COME TI CURO LA CURIA: FUORI BERTONE
Dopo aver già rivoluzionato usanze e protocolli in Vaticano, papa Francesco ora si prepara al rimpasto curiale e alla sostituzione di Bertone - Da buon gesuita, prima ascolta tutti e poi fa come gli pare - A dicembre visiterà l’America Latina...
Giacomo Galeazzi per "La Stampa.it"
MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE JPEG
Sobrietà e operazioni di Pasqua all'ombra del Cupolone. Dai tagli alla «pompa» pontificia alla geopolitica dei viaggi. Dai «vis-à-vis» coi porporati sulla riforma della Curia agli incontri con gli episcopali. Tra colloqui e impegni liturgici della Settimana Santa inizia a delinearsi l'azione spirituale, pastorale e di governo del Pontefice che sonda i suoi ministri. È tempo di consultazioni anche sull'altra sponda del Tevere. Bergoglio sta ricevendo cardinali e capi dicasteri (Sandri, Ouellet, Braz de Aviz ) in vista del «rimpasto» e, soprattutto, dell'imminente sostituzione del segretario di Stato Bertone.
PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO
È stato dimesso dal «Gemelli» il ministro del Clero, Piacenza, svenuto domenica alla messa papale: presto incontrerà Francesco. Lo stile è lo stesso di quando era arcivescovo di Buenos Aires: ascolta tutti, prende appunti, decide da solo. È il metodo dei gesuiti. Nella Compagnia di Gesù all'orizzontalità della gestione segue la decisione solitaria con disciplina e obbedienza «militare».
PAPA BERGOGLIO TRA LA FOLLA A PIAZZA SAN PIETRO JPEG
Ieri ha comunicato la sua intenzione di restare nella Domus Sanctae Marthae dentro il Vaticano, anziché trasferirsi negli appartamenti pontifici nel Palazzo Apostolico. Spiega il titolare della Cultura, Gianfranco Ravasi: «Noi cardinali siamo stati bravi perché in un arco di tempo semplice abbiamo trovato un Papa che nessuno pensava». E aggiunge: «La velocità della scelta prova che è stato un percorso a sorpresa anche per noi. I credenti parlano di Spirito Santo».
CARDINALE TARCISIO BERTONE
Francesco riprenderà le visite «ad limina apostolorum» dal 15 al 19 aprile. Benedetto XVI, completato in sette anni il primo ciclo di incontri con i cinquemila vescovi del mondo, aveva modificato a gennaio il protocollo delle visite: prima erano previsti colloqui individuali di ogni presule con il Pontefice e al termine un incontro comune con i vescovi della stessa regione ecclesiastica e un discorso, a gennaio e febbraio, invece, gli ordinari di ogni gruppo avevano dialogato tutti insieme con il Pontefice. È possibile che Francesco torni ora alla modalità classica, trattandosi per lui del primo contatto con gli episcopati del mondo.
IL CARDINALE ARGENTINO LEONARDO SANDRI JPEG
Oggi Bergoglio presiede la prima udienza generale. Domattina messa crismale poi visita-funzione al carcere minorile di Casal del Marmo. Anche in materia di viaggi all'estero Francesco scavalca il protocollo. L'annuncio di quella che sarà la sua seconda visita in America Latina nel 2013 non è arrivato né dalla Santa Sede né dalle autorità argentine: è stata la stampa di Buenos Aires a diffondere la notizia, citando «alte fonti» interne al Vaticano e anche alla Chiesa argentina.
MARC OUELLET
Già a luglio il Papa andrà in Brasile per partecipare alla Gmg e potrebbe fare tappa in Colombia. Poi visiterà il Paese natale nella prima quindicina di dicembre, e forse includerà anche Cile e Uruguay in un tour latino.«La Chiesa è chiamata ad uscire da sé stessa e dirigersi verso le periferie, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali», aveva affermato Bergoglio alle congregazioni pre-conclave in Curia.
JOAO BRAZ D’AVIZhttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/bergoglio-come-ti-curo-la-curia-fuori-bertone-53107.htm
Stile Francesco. Parla con tutti decide da solo
Dai tagli alla “pompa” pontificia ai viaggi tutti i cambiamenti di forma e di sostanza
GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
Sobrietà e operazioni di Pasqua all’ombra del Cupolone. Dai tagli alla «pompa» pontificia alla geopolitica dei viaggi. Dai «vis-à-vis» coi porporati sulla riforma della Curia agli incontri con gli episcopali.
Tra colloqui e impegni liturgici della Settimana Santa inizia a delinearsi l’azione spirituale, pastorale e di governo del Pontefice che sonda i suoi ministri. È tempo di consultazioni anche sull’altra sponda del Tevere. Bergoglio sta ricevendo cardinali e capi dicasteri (Sandri, Ouellet, Braz de Aviz ) in vista del «rimpasto» e, soprattutto, dell’imminente sostituzione del segretario di Stato Bertone. È stato dimesso dal «Gemelli» il ministro del Clero, Piacenza, svenuto domenica alla messa papale: presto incontrerà Francesco. Lo stile è lo stesso di quando era arcivescovo di Buenos Aires: ascolta tutti, prende appunti, decide da solo.
È il metodo dei gesuiti. Nella Compagnia di Gesù all’orizzontalità della gestione segue la decisione solitaria con disciplina e obbedienza «militare». Ieri ha comunicato la sua intenzione di restare nella Domus Sanctae Marthae dentro il Vaticano, anziché trasferirsi negli appartamenti pontifici nel Palazzo Apostolico. Spiega il titolare della Cultura, Gianfranco Ravasi: «Noi cardinali siamo stati bravi perché in un arco di tempo semplice abbiamo trovato un Papa che nessuno pensava». E aggiunge: «La velocità della scelta prova che è stato un percorso a sorpresa anche per noi. I credenti parlano di Spirito Santo».
Francesco riprenderà le visite «ad limina apostolorum» dal 15 al 19 aprile. Benedetto XVI, completato in sette anni il primo ciclo di incontri con i cinquemila vescovi del mondo, aveva modificato a gennaio il protocollo delle visite: prima erano previsti colloqui individuali di ogni presule con il Pontefice e al termine un incontro comune con i vescovi della stessa regione ecclesiastica e un discorso, a gennaio e febbraio, invece, gli ordinari di ogni gruppo avevano dialogato tutti insieme con il Pontefice. È possibile che Francesco torni ora alla modalità classica, trattandosi per lui del primo contatto con gli episcopati del mondo.
Oggi Bergoglio presiede la prima udienza generale. Domattina messa crismale poi visita-funzione al carcere minorile di Casal del Marmo. Anche in materia di viaggi all’estero Francesco scavalca il protocollo. L’annuncio di quella che sarà la sua seconda visita in America Latina nel 2013 non è arrivato né dalla Santa Sede né dalle autorità argentine: è stata la stampa di Buenos Aires a diffondere la notizia, citando «alte fonti» interne al Vaticano e anche alla Chiesa argentina.
Già a luglio il Papa andrà in Brasile per partecipare alla Gmg e potrebbe fare tappa in Colombia. Poi visiterà il Paese natale nella prima quindicina di dicembre, e forse includerà anche Cile e Uruguay in un tour latino.«La Chiesa è chiamata ad uscire da sé stessa e dirigersi verso le periferia, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali», aveva affermato Bergoglio alle congregazioni pre-conclave in Curia.
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