ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 18 marzo 2013

Habemus o non habemus?


Siamo sicuri che “habemus papam”?

Queste sono le parole di un altro gesuita, padre Bartolomeo Sorge, già direttore di Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti, pubblicate ieri su questo sito.

Oggi, invece, il Corriere di Lecco ha pubblicato l’articolo: “C’è chi ha dubbi che Francesco sia Papa“. Vi leggiamo:
Alle porte di Lecco c’è chi mette in dubbio la legittimità di Papa Francesco. Si tratta di fedeli e sacerdoti di un piccolo centro religioso, l’istituto Mater Boni Consilii, che sul Lario gestisce una cappella privata a Valmadrera dove si celebra la messa preconciliare (info alla sede centrale dell’istituto, a Verrua Savoia, tel. 0161.839335, o www.sodalitium.it).
Riporto parte del comunicato dell’istituto Mater Boni Consilii, che potete leggere integralmente qui:
Jorge M. Bergoglio non ha oggettivamente l’intenzione di governare la Chiesa accettando il Sommo Pontificato, al punto che la sera dell’elezione si è lui stesso presentato non come il Papa, ma solo come il“vescovo di Roma”, secondo la nuova dottrina della collegialità episcopale.
Nel suo primo discorso Bergoglio nomina più volte il termine “vescovo” senza mai far riferimento al resto del mondo. Da Wikipedia:
«Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca. E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo,Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. [...] E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me. [...] »
È vero che il papa è sempre stato anche vescovo di Roma, ma il papa è il capo della Chiesa universale e con la frase di Bergoglio: “Mi aiuterà il mio cardinale vicario nell’evangelizzazione di questa tanto bella città…”, ancora una volta ci si riferisce ai soli romani rischiando di trascurare la missione universale propria di un pontefice.
Ma perché un papa appena eletto non dovrebbe avere l’intenzione di governare la Chiesa accettando il Sommo Pontificato?
Abbiamo parlato diverse volte, su questo sito, del rapporto tra Chiesa e massoneria e dei propositi di quest’ultima.
È interessante ricordare che per la Chiesa cattolica ogni autorità viene dall’alto, da Dio: nella Chiesa (papa), nelle Nazioni (governanti) e nella famiglia (capofamiglia).
La massoneria, chiamata Controchiesa dagli stessi massoni, vuole invertire ogni concetto cattolico. Per la massoneria, quindi, l’autorità deve venire dal basso: nella Chiesa l’autorità passa dal papa ai vescovi, nelle Nazioni passa al popolo, nella famiglia passa ad entrambi i coniugi.
Tutti conosciamo lo stato di salute delle “democrazie” occidentali e soprattutto lo stato di salute delle famiglie occidentali. L’ultimo baluardo dell’autorità è la Chiesa. Quanto resisterà?
Forse poco, considerando le parole di padre Bartolomeo Sorge: “…l’elezione al pontificato del card. Bergoglio serve a far rinascere la speranza che il rinnovamento della Chiesa, voluto dal Concilio e attualmente interrotto, riprenda forza e vitalità. [...]Questa consapevolezza fa pensare che possa preludere alla realizzazione di quella “collegialità” che il Concilio prevede e che ancora non è stata realizzata.”

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3 commenti:

  1. Non c'è alcun dubbio.
    Per essere eletti Papa, teoricamente è sufficiente essere di sesso maschile e battezzati.
    Per quanto riguarda i Gesuiti, il Papa può derogare e sciogliere dal voto;su questo autorevole link c'è l'elenco dei Vescovi Gesuiti:
    circa 80 viventi e molti di più deceduti.

    http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dqsj0.html

    Ruben

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  2. "È vero che il Papa è sempre stato anche vescovo di Roma,..."
    ---
    E' l'esatto contrario;il Papa è tale in quanto Vescovo di Roma.

    Canone 331 del Diritto Canonico.

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  3. D'accordo con Te.
    Non ho dubbi neanch'io.
    ho postato solo come esempio di come tali argomenti interessano anche super laici, con sorpresa, che leggano anche i sito di Sodalitium e altri.
    Il dubbio non è che lo sia, ma come lo sarà...!

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