Nella teologia di qualsiasi tradizione compiuta, - ma
soprattutto in quella delle due religioni abramitiche non esclusiviste, ovvero
cristianesimo ed Islam caratterizzate dal fatto che è permesso, concesso, a
qualsiasi persona di accedere ad se, entrare in esse attraverso la conversione
– la speculazione attorno al concetto di satanismo, di cosa sia l’Avversario
occupa un posto preponderante. Sebbene l’Avversario, Satana, l’impostore per
eccellenza venga delineato con sfumature diverse da queste due grandi
tradizioni, possiamo comunque affermare che esso viene forse figurato meglio se
lo intendiamo quale scimmia di Dio, quale entità che cerca di parodiare, di
imitare, in modo burlesco, ma al tempo stesso tragico l’opera di Dio e
gli enti, gli accidenti propri di quest’ultimo.
Ulteriore caratteristica di
Satana risulta che egli non può creare assolutamente, altrimenti cadremmo in
una sorta di teologia dualista, ovvero che attribuisce l’esistenza, il creato a
due principi, uno positivo ed uno negativo i quali concorrono anche
scontrandosi, combattendosi alla creazione del mondo. In questo caso
naturalmente Satana sarebbe il creatore di tutte le negatività proprie di
questo mondo, che vi sono in esso, mentre Dio l’Altissimo sarebbe Colui il
quale compie, crea, solamente il “buono”, le cose positive che appartengono al
nostro mondo, al nostro livello di esistenza.
Ipotesi improbabile quella della spiegazione dualistica del
male in quanto non possono esistere e dunque coesistere due principi in quanto
tautologiacamente il principio principia e non è principiato. Come è possibile
dunque concepire l’esistenza di più principi creatori? Se il principio nella
sua essenza è libertà assoluta come possono esistere e coesistere due libertà
assolute, l’una dunque che andrebbe a limitare l’altra? Non possono appunto
esistere e coesistere due libertà assolute. Inoltre il Principio, il
Creatore, è infinito, non può essere delimitato e limitato, e l’esistenza di
più infiniti è una contraddizione in termini. Se il principio creatore fosse
finito ciò vorrebbe dire che vi è qualcosa, superiore o meno a esso che lo
limita. Come è possibile concepire un essere infinito, assoluto, creatore che
venga limitato?
Avendo appurato che Satana non può dunque creare nulla
essendo solamente uno il Principio creatore che noi comunemente chiamiamo Dio,
dobbiamo cercare di capire in che modo l’Avversario, Satana può agire in questo
mondo…
Secondo la teologia cristiana Satana è un angelo decaduto,
il quale fondamentalmente avrebbe una sorta di, chiamiamola libertà d’azione in
questo mondo: questa libertà, non essendo assoluta, non potendo egli creare, è
utilizzata onde distruggere, parodiare, “sporcare” il creato e le opere di Dio,
del Principio creatore. Lo stesso modus operandi vi è anche nella concezione
islamica dell’Avversario: egli, però in questo caso non è un angelo ribelle ,
decaduto ma un jinn, ovverosia un essere appartenente al modo
intermedio, al mondo psischico; risulta essere dunque una sorta di corrente
psichica, la quale non potendo agire a livello spirituale, agisce solamente a
questo livello d’esistenza parodiando ciò che è proprio del Creatore.
Le corrente psichiche sono quelle che René Guénon ha
chiamato etat d’esprit, ovvero stati dello spirito intendendo con
questo termine la creazione di correnti di idee le quali, agendo nel nostro
mondo, nel nostro livello d’esistenza, vanno a modificare il mondo stesso e più
che altro l’essere umano.
Vediamo dunque come questi attacchi all’esistenza stessa
dell’uomo sono portati avanti da coloro i quali volenti o nolenti risultano
essere, consapevoli o meno, agenti dell’antitradizione, della
controiniziazione. Il mondo moderno risulta o vorrebbe essere la parodia
scimmiesca di quello che fu l’universo tradizionale.
Come dicevamo poc’anzi non è prerogativa dell’Avversario il
creare, ma lo sporcare, lo svilire, il parodiare, lo scimmiottare
degradandolo il creato di Dio, le istituzioni che da sempre hanno regolato il
vivere degli uomini sottomessi al Creatore, le Idee, le istanze proprie di
qualsiasi società tradizionale.
Se noi esaminiamo, senza furori allarmistici o
pseudo-complottisti tutto ciò che risulta essere il mondo moderno sia a livello
“ideale”, politico, istituzionale, verbale, per giungere poi a considerare cosa
sia divenuto oggi il vicario di Dio in terra, la migliore delle creature,
ovvero l’uomo non vediamo altro che parodie di idee o istituzioni di ciò che fu
il mondo della tradizione, il mondo retto dal sommo principio spirituale.
L’uomo moderno, senza timori di smentite, può essere definito come la
parodia oscena e volgare di quello che Dio fece secondo la dottrina cattolica a
sua immagine e somiglianza…
Se gettiamo poi uno sguardo sulla massima istituzione
moderna, su ciò che secondo noi caratterizza propriamente il mondo moderno, e
che ha avuto una accelerazione operativa negli ultimi venti anni ovvero le
Nazioni Unite non possiamo non vedere come esse non siano altro che la
parodia di ciò che le varie tradizioni religiose avevano postulato: ovvero un
governo che abbracciasse e pacificasse l’intero globo secondo i canoni divini.
E’ la reductium ad unum, cioè l’unificazione dall’alto tipica
del monoteismo islamico e cristiano. Se tutte le tradizioni hanno sempre
postulato la creazione di un ecumene che guidasse l’uomo, lo governasse onde
reggere le società secondo i postulati divini notiamo come l’ONU svolge questo
compito, ruolo, ma secondo i canoni dell’Avversario: esso è la parodia del
governo retto, ispirato da principi divini. Dal Sacro Romano Impero, all’Islam,
all’impero di mezzo abbiamo sempre avuto il tentativo da parte delle grandi
tradizioni di unificare verso l’alto gli essere umani. Con la creazione delle
Nazione Unite abbiamo invece lo stesso medesimo progetto, con “sacerdoti” (i
vari rappresentanti dell’ONU ), con fatwa e/o encicliche
(Risoluzioni dell’ONU), un esercito (i caschi blu) e tutta una serie di
stati vassalli i quali - così come accadeva nell’Europa medievale
attraverso gli stati nazionali i quali erano sempre subordinati all’imperatore
- debbono obtorto collo sottostare alle direttive di questa entità malefica o
altrimenti piegarsi alle crociate, alle guerre che quest’ultima attraverso i
suoi principali stati vassalli compie e mette in atto. Così come era diritto
dell’imperatore intervenire nelle questioni che riguardavano gli stati
nazionali, così oggi noi assistiamo al diritto dell’ONU di prendere posizioni
- che molto spesso si traducono poi in atti concreti - nelle
problematiche interne di qualsiasi stato: l’ONU viene ad esercitare una sorta
di diritto di successione, di elezione e dei governi.
Come non chiamare veto e/o parodia del diritto di
successione le varie deliberazioni che questo organismo mondialista produce
ogni qual volta via siano elezioni nei vari paesi? L’ONU delibera e decide se
le elezioni sono state legittime o meno, se in esse vi sono stati brogli,
violenze, coercizioni o tutto è avvenuto in modo regolare. Non è forse questo
il ruolo dei vari osservatori ONU che sono presenti attualmente in ogni paese,
in ogni nazione ove vi sia un’elezione? Non vi ricordano a voi cari lettori i
missi dominici o i legati imperiali propri dell’imperatore del Sacro Romano
Impero i quali andavano di paese in paese durante il Medioevo a controllare,
vedere se tutto funzionava per il meglio o addirittura a cercare di dirimere le
contese che potevano sorgere fra un re e certi suoi nobili? Come non vedere nei
vari delegati ONU che si recano nelle varie nazioni a controllare il corretto
svolgimento delle elezioni la parodia satanica dei messi dell’imperatore o i
rappresentanti di qualsiasi governo tradizionale ordinato secondo principi
divini? E come non notare come i vari rappresentanti ONU che si recano nelle varie
nazioni a controllare che la nazione in questione obbedisca e sia in regola con
la religione propria dell’Occidente, ovvero i diritti umani, svolgano oggi il
ruolo proprio della Santa Inquisizione e dei rappresentanti papali i quali si
recavano nei vari paesi onde vedere se in essi aveva preso piede la
malerba dell’eresia? Oggi uno stato che difende la propria autonomia, la
propria indipendenza viene bollato come eretico, quale nazione che non ha
voluto omaggiare e pregare la religione dei diritti umani.
Solitamente questo stato, bollato come impuro, come eretico
viene prima avvisato attraverso le fatwa che costoro emettono
(risoluzioni), vi è poi lo strangolamento economico (embargo) che ricorda per
le sue modalità il tipico assedio a un castello medievale ove gli assediati
venivano molto spesso presi per fame, e se infine nonostante tutte queste
pressioni lo stato indipendente non cede vi è la guerra la quale assume le
sembianze parodiandola di Guerra Santa contro l’eretico, contro l’asse del
male. Non è un caso che il presidente americano Roosevelt chiamò la guerra
statunitense contro la Germania e l’Italia “Crociata in Europa”.
Addirittura ora, le varie “leghe sante” che vengono patrocinate
dall’ONU non dichiarano neanche più guerra allo stato eretico, infedele, ma
chiamano la loro spaventosa sete di violenza “operazioni di polizia
internazionale” e voi sapete che le operazioni di polizia si compiono contro i
banditi, contro coloro i quali hanno violato una legge: in questo la legge
sacra chiamata ‘risoluzione ONU’ (en passant notiamo che vi sono Stati
“esoterici” i quali addirittura si pongono al di sopra della legge sacra voluta
dall’ONU e per loro le varie risoluzione non hanno seguito…). E addirittura
quale suprema parodia linguistica i mercenari asserviti all’ONU che giungono
nel Paese da redimere non sono soldati ma sono uomini i quali stanno compiendo
una “missione di pace”: dunque sono “missionari di pace”, e aggiungiamo noi
“apostoli della fratellanza”…
E che dire della parodia della giustizia in nome di Dio che
si chiama tribunale internazionale dell’ONU e che ispirato da principi
“superiori” dovrebbe dirimere le controversie fra stati o giudicare (Suprema
Corte dell’AIA in questo caso: non vi vengono i brividi, non sentite il soffio
di Satana quando si utilizza la parola suprema…qual’è l’essere supremo se non
Dio creatore?) quei governati, quegli individui che non si sono voluti piegarsi
alle istanze, alle risoluzioni deliberate dall’imperatore, ovvero l’ONU…anche
in questo caso abbiamo nazioni, per cosi dire esoteriche, le quali non possono
venire giudicate, sono sopra alla legge che vale per tutti gli altri stati…
E come non vedere nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU una
sorta di parodia del Diwan, del consiglio che i re solitamente
tenevano onde decidere le questioni più urgenti e nelle periodiche riunioni,
assemblee dell’ONU le varie diete che l’imperatore del Sacro Romano Impero
teneva periodicamente?
E come non vedere negli atti che producono i vari organismi
collaterali all’ONU (quelli propriamente pseudo-culturali) una sorta di parodia
dei vari concilii che la Chiesa teneva onde dirimere le varie controversie
teologiche?
E come non vedere nelle varie giornate che l’ONU indice per
i più svariati motivi il tentativo di sostituirsi alle varie
religioni cambiando il calendario, le giornate le quali non
dovranno essere più scandite dalle varie ed ortodosse festività religiose
(Pasqua, Natale per il cristianesimo e ad esempio il mese di Ramadan o la
commemorazione di Ashura per l’Islam..) ma dalle nuove festività: giornata dei
diritti umani, giornata della donna, giornata della natura, giornata dei
profughi, giornata dell’accoglienza, giornata della pace, giornata della
solidarietà e via di questo passo?
Non pensiamo certamente con queste note di avere esaurito in
modo compiuto il discorso attorno a una, se non la maggiore parodia satanica e
scimmiesca di quello che fu il mondo della Tradizione ovvero la parodia di
quello che possiamo definire lo stato tradizionale il quale attraverso i suoi corpi
separati ed ordinati gerarchicamente amministrava, deliberava, governava per
conto dell’Assoluto.
Speriamo di aver dato ai lettori quanto meno degli spunti di
riflessione…
Renato Maffei
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